25 febbraio 2008

La Giornata del Pensiero 2008, ovvero Essere Capi Scout Cattolici nel 2008 con altri mezzi.


La Giornata del Pensiero è un evento scout in cui si festeggia l'anniversario della nascita di BP e di sua moglie, casualmente entrambi nati il 22 Febbraio. Generalmente è una giornata a tema a cui partecipa tutto il gruppo. E così è stato anche quest'anno. Tema: l'acqua.
Così, di buon'ora, ci siamo radunati tutti in Piazza San Francesco e ci siamo contati... Oltre 140 presenti tra lupetti, esploratori, rover e capi. Con un mese di anticipo abbiamo inaugurato la primavera... Una splendida giornata in cui è filato tutto liscio, a parte un esploratore ed una scolta che si sono completamente strazzati, rispettivamente, pantalone e gonna. Il grande gioco è stato entusiasmante e, ahimè, faticosissimo. Io ho ereditato il ruolo di 'spirito errante' con tatno di teschio black jack, un ruolo che mi ha fatto correre a lungo... E, correre dietro ad un rover di 17 anni, non è che sia proprio pratico quando fai un passo e poi hai il fiatone....
Giornate come quella di ieri sono preziose e rare.
Dopo pranzo, tornati in sede, abbiamo potuto parlare un po' del tema del giorno grazie all'intervento dell'Associazione Basilicata Mozambico . Non mi dilungherò a parlare del Tema in questione. Ma dell'impegno delle persone. Sono anni che l'Associazione Basilicata Mozambico si prodiga per portare soccorso, un soccorso umano, a quel popolo lontano. Un impegno sorretto incessantemente da quello che io considero la Chiesa, la Chiesa a cui appartengo. E vi risparmio il relativo bla bla bla. Semplicemente, esistono persone che dedicano il loro tempo agli altri...Esistono Sacerdoti che dedicano tutto il loro tempo agli altri. Essere Scout ti mette a contatto con entrambe le categorie, per fortuna.
E ora veniamo alla seconda parte del mio sibillino titolo.
Cosa significa per me essere Capo e Cattolico?
La nostra è una posizione scomodissima.
La Voce della Chiesa non è, purtroppo, la stessa voce dei sacerdoti che ho visto Operare tra i fedeli con carità e impegno. Il Sacerdote che, dalla sala in cui si svolgeva la veglia funebre di Suo padre, ha la forza di pensare prima a sistemare l'extracomunitario clandestino scodellatogli in canonica sporco, esausto ed affamato, dalle nostre affabili forze dell'ordine, parla a me e ai miei ragazzi con la Voce del Cristo vivente, dando una testimonianza preziosa perché mi consente di rimediare agli sfaceli prodotti dalle comunicazioni mediatiche dei vari Eminenz che tanto sconcertano i ragazzi che mi sono affidati.
  • "Capo, ma perché la CEI rompe tanto sulla famiglia e poi appoggia Casini che è divorziato e risposato con una di 20 anni più giovane?"
  • "Capo, ma perché rompono tanto sull'aborto e poi il prof di religione non ha fatto mettere a scuola la macchinetta per distribuire i preservativi?"
  • "Capo, ma com'è che non hanno fatto i funerali a Welby e li hanno fatti a Pinochet?"
  • Tristemente, 6813 eccetera su esempi analoghi....
Cosa dovrei rispondere? Che la CEI ha ragione? Io credo che abbia torto ma devo stare bene attento a non far passare nei cuori dei ragazzi la facile equazione, soprattutto in età di Clan, CEI sbaglia = Dio è morto.
Se la tua mano ti da scandalo, tagliala.
E io rispondo: " A che punto è il capitolo sulla trasgressione? A che punto è l'autofinanziamento per la Route a Lourdes? Come mai il Servizio non decolla? Perchè vi intestardite sul fatto che molte dichiarazioni della CEI siano, ormai, argomento di satira? Seguite l'esempio di chi, nella Chiesa, è completamente coerente e non quello di chi predica bene e razzola male o razzola male e predica peggio. Vi aspettate che sia tutto facile? Che la Vita sia il premio per chi si mette dalla parte dei potenti e dei benpensanti? Cristo è nel Servizio, non nelle chiacchiere!"
Me la sto cavando?
Spero di riuscire a evitar loro l'Ipocrisia congenita dei loro maestri.
E' da un po' che medito queste righe. Dentro di me ho trovato una soluzione semplice: Chiesa è Amore e Opere conseguenziali alle parole. La CEI può darsi che sia Chiesa, di sicuro le sue contraddizioni non intaccano il mio essere Capo e Cattolico oggi. Non ho bisogno di difendere l'indifendibile offensiva della CEI, preferisco imparare ad amare la Vita attraverso le persone che mi circandano, è già praticamente impossibile senza dovre anche considerare le belle alzate di ingegno degli alti prelati.
I loro massimi sistemi oscillano, le persone attorno a me sono ben salde e concrete. Un grazie a tutti coloro che ieri ci hanno permesso di volare su Ali d'Aquila.


2 commenti:

  1. Ciao, trovo il tuo blog un po' per caso, e mi fa piacere condividere un commento su queste riflessioni. Ho sempre avuto difficolta' a dare delle risposte ai miei ragazzi del clan anni fa, credo ne avro'ancora quando le stesse domande me le porra' il mio bimbo. Quello che penso e' che la Chiesa e' fatta di Dio e uomini, quindi passibile di errori umani, ma sempre "accompagnati" dall'amore di Dio. Per le cose che non ci piacciono, che ci paiono incoerenti, per le quali vorremmo che la Chiesa cambiasse, beh, l'unico modo serio e' di portare il proprio seme all'interno, confrontarsi, lavorare insieme al resto della Chiesa, prendere ad esempio e guida tutto il meglio che essa ci da.
    Nessuno di noi puo' fare molto se e' da solo, ed e' troppo facile criticare chiamandosi fuori!

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  2. Ciao, Paola,
    grazie per il tuo commento.
    Purtroppo dal punto di vista del Capo Agesci la Testimonianza di Fede è la base dell'azione educativa e l'incoerenza pubblica della Chiesa è difficilmente sostenibile di fronte ai ragazzi. Noi educhiamo per valori il che implica l'invarianza dei medesimi. Ma è davvero così?
    Torna presto a trovarmi sul resto del Blog e Buona Strada!

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