30 giugno 2008

perplessità

La passata verifica di Staff, al solo pensiero, mi tranquillizza il cuore.
E' stato il giusto coronamento degli sforzi di 4 persone per imparare a capirsi, lavorare assieme, donare un miglior Servizio ai Ragazzi.
L'anno prossimo ce la caveremo senz'altro meglio.
Ma c'è ancora questo da concludere.
Tra una settimana c'è la famosa verifica di Co.Ca. e io mi sto già procurando il vino per la passatella.
Effettivamente, la passatella ce la facciamo inter nos dopodomani: saltiamo a piè pari il rituale della Festa della Bruna per dedicarci ad un po' di relax e squisitezze enogastronomiche: proprio non mi va di passare il 2 luglio a difendermi dalla maleducazione, ignoranza, grettezza, grezzagine, calca ecc. tatno frequenti durante la Festa. Credo che non andrò in centro almeno fino a Sabato prossimo, tanto per stare sul sicuro...
Insomma, sarebbe tutto ok, salvo per un paio di cosette: gli aspetti potenzialmente sgradevoli di accadimenti estranei al mio staff ma che riguardano la Co.Ca. E di questo ne abbiamo già parlato. Ma c'è un altro fatto da considerare. Qualcosa di cui mi sono reso conto solo ultimamente riflettendo sull'efficacia della nostra azione cosiddetta educativa.
Troppi dei ragazzi del Clan sono stati rimandati o peggio.
Ed io dov'ero?
Occorrerà rifletterci parecchio.
Ho come l'impressione di aver visto solo quello che ho voluto vedere. Di non essere riuscito ad ascoltare pur avendo dedicato l'intero anno all'ascolto tappandomi la bocca per non sovrappormi alla cacofonia di questi giorni.
Ci devo pensare.

4 Maggio, 28 Giugno 2008

Scoutina è in campagna, da parenti. Non la terranno per carità: desideravano avere un cane, ci hanno chiesto il certificato di vaccinazione perchè intendono continuare a proteggerla e avevano già il kit antiparassiti.
Noi sapevamo dall'istante in cui l'abbiamo salvata che ci esponevamo al rischio di questo dolore. E ora lo accettiamo come prezzo per la Vita di Scoutina. Non ho voglia di bestemmiare contro le cause della nostra mancata indipendenza, è un giochino, inutile, allo scaricabarile. Scoutina è cucciola e si adatterà in fretta e lì sarà felice e protetta. Il nostro dolore non diventerà un eterno recriminare ma farà parte della memoria di questi splendidi due mesi in cui Scoutina è stata parte attiva della nostra vita. Non ne uscirà mai, perchè ricorderemo Amore e dolore, ognuno nella sua giusta intensità, non spaventandoci per il dolore di fronte alle future occasioni d'Amore. Se tornassi indietro rifarei lo stesso, perchè il prezzo dell'Amore può essere senz'altro pagato, anche se è questo dolore. Accettare il distacco come fatto della Vita, non potrà che lenire il dolore e porre più solide basi per le future occasioni d'Amore.

26 giugno 2008

E...

Questo è un periodo faticoso.
Si fa fatica a respirare per il caldo.
E a tenere gli occhi aperti per il sonno.
E a staccare i pensieri dal buco nero di questi tempi sacrileghi.
E i pensieri diventano triste rabbia di fronte alla dolorosa necessità di affidare Scoutina ad altri.
E, poi, ci sono i pensieri dedicati a chi sta portando a termine il suo impegno di capo laggù a Moliterno facendo un sacrificio personale e morale non indifferente.
E il nostro anno scout che è ancora apppeso ad un 7 Luglio sicuramente non piacevole.
E bisogna pensare al prezzo del gasolio e ai 10 €Cent che costa, solo di gasolio, un Km di Fiestarossa!
E, E, E...
Per fortuna la prossima settimana potrò stare un paio di giorni in ferie.
Per fortuna domani è venerdì.
Per fortuna non è tutto qui.

17 giugno 2008

Addio


Cosa canta il soldato, soldatino,
dondolando, dondolando gli scarponi,
seduto con le gambe ciondoloni
sulla tradotta che parte da Torino?

" Macchinista del vapore,
metti l'olio agli stantuffi,
della guerra siamo stufi
e a casa nostra vogliamo andà".

Soldatino canta canta:
cavalli otto, uomini quaranta.

Gianni Rodari.


A Mario Rigoni Stern, Primo Novembre 1921, Sedici Giugno 2008.
Soldato, Scrittore, Poeta della Responsabilità, Uomo dei Boschi.


« Domando tante volte alla gente: avete mai assistito a un’alba sulle montagne? Salire la montagna quando è ancora buio e aspettare il sorgere del sole. È uno spettacolo che nessun altro mezzo creato dall’uomo vi può dare, questo spettacolo della natura. »

16 giugno 2008

ultimi passi...

Il tempo delle attività estive è imminente.
I reparti sono in partenza per i campi assieme ai branchi, i clan seguiranno poche settimane dopo. A ricordarmelo, oltre l'ovvio calendario, anche la quantità di persone che si accalcano su google alla ricerca di "come fare un percorso hebert" o " lettera hike agesci " o " scheda attività natura agesci" e che finiscono, invano, su queste pagine.
Il Net-scoutismo, l'ultima frontiera.
Per me, quest'anno, niente Route. Un evento noto apriori, ma che mi sembrava di vivere da lontano. E che, ora, è imminente. Non posso negare un po' di magone a riguardo. Tralasciando ogni considerazione sociologica sulle implicazioni dell'impossibilità, per un adulto lavoratore regolare, di dedicare 5 giorni allo scoutismo, mi sento un po' giù al pensiero di quel treno che partirà senza di me.
Beh, lo sapevo che sarebbe accaduto, pazienza.
Ah, c'è qualche forzuto che vorrebbe partecipare ad un trasloco di sede scout?

11 giugno 2008

L'Opinionista mancato

Questa passatella s'ha da fare, ormai sta diventando un punto d'onore!
Dovremo aspettare un po', ma credo che ce la faremo.
La famosa, famigerata verifca di Co.Ca. è stata divisa in due tempi. Ieri sera il primo, tra un mesetto il secondo.
Una descrizione della riunione di ieri sarebbe inopportuna, completamente inutile e, in ogni caso, ben al di là delle mia capacità letterarie.
Ho un'impressione relativamente positiva dei fatti, considerando che i problemi più seri saranno affrontati in seguito. Un aspetto completamente cristallino è nella volontà comune di migliorare, progredire e far meglio. Non credo che basti, ma, almeno, è un seme vitale per il futuro. Io ho riacquistato l'ottimismo di qualche tempo fa e credo che, con un po' di fortuna e buona volontà concluderemo l'anno del Clan in bellezza e già pronti per un miglior Servizio l'anno venturo. Ma torniamo alla Riunione di ieri sera. La spaccatura tra l'esistente, problematica, ma reale "Comunità di Servizio" e la desiderata "Comunità Capi ideale, comunità di Vita" è emersa in numerose sfaccetature. Alla fine, il succo è che tutti vorremmo vivere come esploratori in una squadriglia, come Rover in un Clan. Ma è un'utopia, a cui si può solo aspirare e non è lo scopo di una Comunità Capi. Tuttavia, è un qualcosa che, secondo me, un gruppo di adulti fedeli al Patto Associativo può sforzarsi di realizzare, in parte, con sacrificio e disciplina. Il mio post precedente, in pratica, si è dimostrato, modestamente, corretto. Ah, se gli italiani si appassionassero di scoutismo un 5% di quanto si dannano per il calcio: potrei smettere di fare l'ingegnere e dedicarmi a fare l'opinionista Agesci. Farei i $oldi con sagaci editoriali, invece che sul tifo violento sui duelli allo scalpo scorretti, invece che sulle problematiche di spogliatoio sui contrasti di staff e gridare allo scandalo per la pessima conduzione della gara di cucina.... E così via... Peccato, un altro modo di fare soldi senza lavorare preclusomi dalla malvolenza dei miei concittadini...
Beh, chi va a comprare il vino per la Passatella?

10 giugno 2008

Potevamo scegliere se giocare alla Passatella o andare alla Verifica di Co.Ca.

e abbiamo scelto la Verifica!
Perché?
Per la passata esperienza di questi ultimi anni.
Errare è umano, perseverare è diabolico. Purtroppo, nel caso corrente, il problema non è nell'errare, ma nella scelta dell'errore. Qui, come ti muovi sbagli. Giocare alla Passatella significa dedicarsi alla famiglia e riprendere fiato dopo una giornata di lavoro che inizierà alle 07.00 e si concluderà tra le 17:45 e le 19:00. Peccato che sia l'equivalente di nascondere l'immondizia sotto il tappeto.
Andare alla verifica è una scelta che porterà, statisticamente, a nuovi problemi causati dalle nostre deficienze e dai nostri errori di relazione. Senza contare il rischio di avallare, con la sola presenza, situazioni non condivise.
Noi dovremmo educare alle scelte, a scelte anche dolorose ma sempre responsabili, scelte esenti da alibi di comodo. Noi stessi abbiamo deciso, in piena libertà, di fronte alla nostra coscienza, che tutta una serie di sconfortanti avvenimenti e comportamenti possono essere giustificati motivi di inazione per altri, ma non per noi, responsabili di beni preziosi ed impalpabili quali la fiducia ed il sorriso di un ragazzino.
L'esperienza passata ci dimostra che la differenza tra il successo ed il fallimento è questione di centimetri.
Ed è proprio nel momento di massima stanchezza, esaurimento, sopraffazione, che vale la pena effettuare un semplice sforzo di volontà, una pura azione razionale completamente in contrasto con tutto il nostro essere, i nostri sentimenti, i nostri trascorsi e i nostri desideri. E, passatemela: una scelta egoista, dell'egoismo proprio di chi sa in anticipo che il momentaneo sollievo di una sera diventerà silente tormento nei mesi successivi.
Parlo in terza persona plurale perchè spero non tanto che in molti si identifichino con quanto qua scritto, ma che in molti decidano di esserci, di essere assieme col proprio piccolo capitale di positività da contrapporre al debito comune di incapacità o peggio.
Dati gli ultimi avvenimenti, dato l'infernale periodo lavorativo, le ragioni che ci dovrebbero spingere a partecipare alla Verifica di Co.Ca. sono un bel po' di meno di quelle che ci spingerebbero a giocare alla passatella. Tuttavia, non ho bisogno di cercare vie complicate: sarò alla verifica di Co.Ca. per lo stesso motivo per cui me ne sono andato al Challenge sacrificandogli l'intero ponte del 2 Giugno. Per lo stesso motivo per cui ci si sveglia alle 0630 di domenica mattina se c'è uscita.
E, questo motivo, carissimi, proprio non ve lo potrei spiegare. Nè vorrei farlo.
Molte sono le cose possibili, ma non è possibile migliorare una Comunità se non sommando energie e volontà positive. In mancanza di ciò, al massimo si ha la stasi.
Purtroppo, la Comunità Capi dell'Agesci è stata mal progettata: pensata come una Comunità di Servizio, nella pratica funziona bene solo se è ANCHE una Comunità di Vita. Che dire di più?
'ste venti righe sono un perfetto ossimoro, lo so. Forse è questo il fatto da affrontare. Che si parli, si scriva, si disquisisca, ci si divida, attorno ad un fuoco nel bosco, un tavolo di paletti e corda, il sudore della strada.
Ma chi ve lo fa fare? Zaino in spalla, usiamo il nostro tempo un po' meglio.
E ora me ne vado a nanna, domani la revisione e pubblicazione, ossia appena in tempo per partecipare, eventualmente, all'ordalia...

9 giugno 2008

una domenica diversa

Scoutina al Vitisciulo

Una domenica di pioggia non ti obbliga certo a restare a casa ad ammuffire. Dopo la scorpacciata AGESCI della settimana precedente, ho potuto tranquillamente dedicarmi agli affetti familiari. Una parte della giornata l'abbiamo trascorsa al Villaggio Saraceno e abbiamo stancato Scoutina con un piccolo trekking facile facile. Il resto della giornata è stato dedicato ad uno spettacolare pranzo e alle logiche conseguenze pomeridiane. E, poi, a "Sex and The City".
Premetto che il film è stato davvero divertente. Ben fatto, ben recitato, leggero e frizzante quanto basta. Dal mio punto di vista, però, ha un difetto: l'ho trovato un po' piatto, come film di fantascienza...
Ma che stai a di'? Mi immagino le vostre facce. Film di fantascienza? "Sex and The City"?
Si, confermo e sottoscrivo:
secondo me, "Sex and The City", è un film di fantascienza.
Parla di un mondo inesistente: ideale ( un po' come l'universo di Star Trek, dove l'umanità non usa il denaro e non esistono fame, guerre, differenza di razza ecc... ) ed irreale, basato su una moralità artificiale.
Con questo, non intendo lanciare strali contro le figure promosse dalle '4 ragazze di New York', ma contro i passati, presenti e futuri perniciosissimi tentativi di imitazione che aggiungono squallore decadenza e corruzione ai nostri tormentatissimi giorni.
Se potete, vedetevi il Film, ne vale la pena. In quel mondo il Gasolio è gratis e il lavoro un passatempo. Perchè no?




6 giugno 2008

Superenalotto - Afterhours

Io non guardo il tramonto sentendo le voci
penso solo che Dio ha un bell' impianto luci
non sono in analisi ma il limite è fortuna
non mi devo inventare una vita, ne ho già una
senza semplicità . . . vola

ho un integralismo un po' frainteso
sono una puttana per non essere un peso
e da quando ho scoperto che erano prigioni
ho giocato un sistema con le mie ragioni
senza semplicità . . . vola

non ho semplicità . . .

5 giugno 2008

Icy Thunder

Come ci si comporta quando, passeggiando al sole di Primavera, all'improvviso, scoppia un furibondo temporale? Ha senso dare la colpa a qualcuno per la bella giornata rovinata?
La verifica, per quel che mi concerne, è avvenuta stasera e mi ha fornito un risultato inatteso, non imprevedibile ma del tutto veritiero. Uniforme e fazzolettone sono stati lavati e stirati, pronti per il 4 Ottobre 2008.
E questo è tutto quanto ho da dire riguardo questa faccenda.

3 giugno 2008

Challenge 2008: Scavando per Cercare la Roccia...

... Su cui costruire la Nostra Casa.
Sono distrutto dalla stanchezza e dai dolorini sparsi qua e là per gli strapazzi di questi ultimi due giorni.
Il Challenge 2008 della Regione Basilicata è stato un completo successo ( anche se devo ancora leggermi le verifiche dei ragazzi e parlarci un po').
Sapete che non è stato semplice, per me, contribuire a prepararlo e trovare le energie e il tempo per dare quest'opportunità ai ragazzi. Non è facile per nessuno. Non è facile sentire che il genitore del ragazzino che gratuitamente accompagni a vivere un'avventura unica si rifiuta di darti un passaggio perchè deve andare al mare. Non è facile, per un pendolare, dormire solo 9 ore in due notti. Ma le cose preziose sono tali perchè sono ottenute con difficoltà. Ma bando alle tristezze inutili: un genitore ci ha accompagnato ( sempre grazie, Raffa!!!) ed un altro ci è venuto a prendere da Ferrandina Scalo. Io, dopotutto, sono vivo e vegeto anche con qualche ora di sonno in meno!
La genesi del Challenge è stata piuttosto travagliata, con abbandoni all'ultimo istante ed altri inevitabili causa prime comunioni et similia. Quindi, da un noviziato di 12 elementi, sono riuscito a schierare due pattuglie ( da 3 e 2 ). La mia inesperienza è stata fondamentale nel determinare l'andamento di questo noviziato. L'anno prossimo potremo evitare certi errori e colmare le lacune che abbiamo scoperto quest'anno. Ma mi sto dilungando sull'ovvio. Passiamo la sodo: domenica alle 0920 eravamo all'Oasi del WWF di Pignola, 13 pattuglie di ragazzie e una dozzina scarsa di capi RS. Subito abbiamo distribuito le buste e si è partiti con la pesa degli zaini. Poi, noi capi ci siamo spartiti tra le diverse postazioni. Vedere nello pecchietto retrovisore dell'auto i miei 5 ragazzi che affrontavano la Strada da soli per la prima volta mi ha da impressionato non poco. Ho ricordato il mio Challenge e la relativa scalata sotto la pioggia della collina su cui sorge Brindisi di Montagna, nell'autunno del 1992... Non abbiamo avuto problemi, le pattuglie si sono scaglionate lungo il percorso ( 24 Km in due giorni ) e hanno sostenuto le varie prove con alterne fortune. Io mi sono sistemato nella postazione della prova di pronto soccorso, organizzata con tanto di manichino didattico... E' stato uno spettacolo veder mischiata competenza, ingenuità edi ignoranza al limite del comico: alcuni ragazzi erano davvero preparati, mentre c'è stato chi pretendeva di prestare soccorso ad un fratturato al femore.... immobilizzando la caviglia. E quando gli è stato chiesto:" Cos'è il femore?" Ha risposto:"Lo so, l'ho studiato, è una cosa che parte dalla testa e arriva fin giù". Dopo la prova di pronto soccorso lo staff si è rifocillato con un panino e si è trasferito a Fossacupa, dove abbiamo finito di allestire il campo. E' davvero un bel posto, con un'ampia radura nel bosco sotto la stazione antincendio. E qui, attendendo l'arrivo delle pattuglie, noi poveri capi abbiamo potuto parlare, confrontarci, fare tante di quelle cose che si dovrebbe fare in assemblea regionale ma che raramente si ha modo di portare a termine in quelle occasioni. Per me, Maestro dei Novizi alle prime armi, è stato un mini campo di aggiornamento metodologico. Mi sono sforzato di tere le orecchie aperte e spero di poter mettere presto a frutto quanto ho imparato in questi due giorni. Le pattuglie si sono presentate alla spicciolata, i ragazzi stanchi e sollevati per l'accoglienza. Il Challenge è una gara tra pattuglie, purtroppo non tutti l'hanno compreso. Come ogni gara è dura, ma questa è anche leale. Ed è, soprattutto, una sfida a se stessi. Un rito di passaggio per chi, per la prima volta, apprende come vivere sulla Strada portando con se tutto l'indispensabile e potendo contare sui propri fratelli e sull'aiuto della Fede.
Ed è un aiuto prezioso. Il Sacerdote missionario che ha celebrato la Messa ci ha fatto costruire una gran croce a cui tutti noi abbiamo appeso i nostri fazzolettoni. La Messa al tramonto ha portato l'ultima luce della giornata. Non ricordo di aver mai suonato un "resta qui con noi" con maggior trasporto...
Dopo aver montato il campo abbiamo allestito la gara di cucina trappeur. E anche noi capi abbiamo potuto cenare. Io ho cucinato sul fornellino la mia pastasciutta, come non facevo da moltissimi anni. Che meraviglia, il cielo stellato sul fuoco di bivacco...
La notte è stata breve, solo poche ore per riprendere le forze! Al mattino ho dovuto smontare la tenda addosso al dormiglione che ho ospitato e che non ne voleva sapere di alzarsi! Dopo una veloce colazione la prova di Hebertismo: il quadro svedese fatto con le corde, la corsa con le tre pietre, la prova di equilibrio su due corde e il passaggio alla marinara. E qui sono stato felicissimo nel vedere le scolte superare i propri limiti fisici e passare la prova con coraggio e nuova fiducia in se. Ma ho peccato d'orgoglio. Dopo aver consegnato alle pattuglie la busta con le indicazioni per la prova natura era giunto il momento di smontare il tracciato del percorso hebert. Beh, appena l'ultima pattuglia si è dileguata non abbiamo resistito, noi capi, alla tentazione e abbiamo affrontato anche noi la prova!


Beh, credo di aver un po' esagerato sul passaggio alla marinara... e ne pago le conseguenze con tutti i dolorini di cui sopra...
Il Challenge si è concluso al punto di partenza, l'Oasi del WWF di Pignola. Prova Natura, Pionieristica e premiazioni hanno riempito la mattinata. Portiamo a casa un quarto posto ed un ultimo, ma a testa alta!!! E, poi, un lungo viaggio verso casa, coi ragazzi addormentati stremati dalla fatica. Fatica che ha lasciato il segno anche su di me. Il Challenge è finito. In pratica, fino ad Ottobre sarò in cassa integrazione. Mi è costato molto portare a termine il mio incarico. Probabilmente troppo. Eppure, in questa serata di fine primavera, sento di aver fatto il mio dovere.
L'innocenza dei ragazzi è disarmante: come non sorridere, con commozione e gioia, allo strafalcione del novizio che alla domanda " Chi è stato il primo scout?" ( Ovviamente Baden Powell ) risponde, invece, col nome del suo Capogruppo?
Tutti hanno fatto del loro meglio e l'anno prossimo le cose potranno ancora miglioarare. Ascolterò cosa avranno da dirmi i ragazzi, ma non ci sono parole sufficienti per ringraziare tutti coloro che hanno costruito e realizzato il Challenge. Ho scoperto una ricchezza nella pattuglia RS della Regione Basilicata che la ruggine non corroderà.

Grazie a tutti e Buona Strada.