17 dicembre 2009

come evitare propaganda partitica in attività?

Per trasparenza, riporto qui ( rielaborandolo alle circostanze attuali ed ampliandolo ) un topic da me inserito tempo fa nel forum ufficiale dell'AGESCI:

A questo punto, non posso fare a meno di interrogarmi sulle prospettive del Servizio nell'Italia
del 2010. Da un punto di vista Politico o, più precisamente, dal punto di vista del capo che non intenda assolutamente far propaganda partitica in attività scout:
Sono abbastanza certo, ad esempio, che nessuno, tra i ragazzi del noviziato e del clan, possa affermare di sapere per quale preciso partito abbia votato, alle ultime provinciali ed europeee, lo scrivente Capo. Anzi, a ben pensarci, nessuno neppure in comunità capi potrebbe avere tali certezze. La scelta Politica dell'Agesci credo di averla ben capita e spero di aver affrontato,nel mio Servizio, gli argomenti di attualità da un punto di vista della trasmissione dei valori senza nominare neppure una delle scellerate decisioni politico-partitiche ( chiamiamole partitiche da qui in poi per semplicità ) dell'ultimo anno in materia di violazione dei diritti dell'Uomo. Purtroppo, da un lato avverto la crescente difficoltà tecnica nel parlare di Amore per l'Umanità, giustizia e accoglienza, magari organizzando il Servizo RS per persone disagiate continuando a tacere le evidenti responsabilità partitiche e, dall'altro, inizio ad avvertire scricchiolii ben più che sinistri nella socitetà in cui viviamo ed operiamo, in cui gli eventi 'senza precedenti' di violazione dei diritti umani, limitazione delle libertà personali, disgregazione nazionale, e chi più ne ha più ne metta, non possono più essere, secondo me, ignorati a livello associativo. Non fraeintendetemi: non intendo dire che l'agesci dovrebbe pronunciarsi pubblicamente, ad esempio, su atti partitici quali il trattato con la Libia, i respingimenti o le orgette dei politici, ma almeno non fingere che il pianeta partitico dell'emiciclo parlamentare sia un monoblocco unico di nefandezze da cui tener ben lontani i ragazzi. Non è mica vero che sono tutti uguali. Senza cadere nella contrapposizione partitica, ricordo che da Fini alla Bindi, passando per Casini e Bersani, esiste una concreta linea di uomini e donne della Politica, di partiti diversi accomunati dal profondo dissenso con l'operato del Governo. Anche perchè, sarà l'età che avanza, inizio a vedere sulla pelle di miei ex esploratori e rover le conseguenze pratiche della crisi di questo Paese. E' davvero la prima volta, nella mia vita di trentacinquenne squattrinato, che inizio a provare la consapevolezza non più di essere stato fregato dai nostri genitori, ma di essere quasi privilegiato rispetto ai quindicenni di oggi... Senza continuare su sentieri magari affascinanti ma senz'altro dispersivi, pongo un pugno di problemi definiti:

1 - esiste un limite in associazione? Scusate se scrivo qui un esempio pratico: ma è possibile portare l'uniforme e un distintivo tipo "Borghezio Fan Club"? E' possibile essere capi Agesci iscritti su Facebook al gruppo Padre Pio e contemporaneamente a gruppi razzisti innominabili? La domanda è retorica ma nella pratica, una pratica in cui magari la corte marziale la si forma per i capi "in situazioni eticamente problematiche " ma non per chi fa apologia di fascismo in attività, ha, purtroppo, una sua ragion d'essere.
Non ho voglia qui di fare le casistiche di possibili ( od evidenti ) incompatibilità tra la figura di socio adulto agesci e quella di pubbliche prese di posizione partitiche e sociali, non è il caso. Sto apprezzando, sugli ultimi numeri di Proposta Educativa, una maggiore attenzione a queste tematiche, ma è sufficiente?

2 - L'altro mio problema pratico è nel non essere più certo di riuscire a scindere le problematiche Politiche da quelle Partitiche e non perchè mi sia stancato di mantenere la linea associativa, ma perchè sono le sciagurate scelte partitiche ad invadere ogni spazio della quotidianità associativa, dall'ambiente (si veda la scelta nucleare nel paese del Sole o la privatizzazione dell'Acqua ), ai "comportamenti disordinati", passando per la lotta alle mafie ( sarà 'lecito' condividere in Clan le iniziative di LIBERA? ) e finendo al rispetto dei diritti umani dei migranti.
Insomma, se fino ad ora la situazione era controllabile seppure in deterioramento, oggi credo che stiamo superando la soglia di non ritorno e, se siamo, per ora, ben lontani da situazioni 'da Aquile Randagie' ( ricordiamoci tutti da dove veniamo ), inizio ad avere l'impressione di essere incoraggiato, associativamente parlando, a mettere la testa sotto la sabbia: vai a pulire un pezzo di Gravina, dai una mano ai volontari della Caritas e potrai dire di aver fatto la tua parte. Più concretamente, se 10 anni fa un Rover in Servizio presso un'associazione di assistenza ai migranti non aveva troppe probabilità di scontrarsi in coscienza con le leggi del Paese, oggi si trova di fronte il reato di "Immigrazione Clandestina": possiamo correre questo rischio?

3 - I ragazzi non hanno certo bisogno di un altro adulto che vuole manipolarli, solo che, in concreto, come ti muovi sbagli ed il rischio è di danneggiarli sia nell'appoggio ad una fazione che nel contrasto ad un'altra: sono molto contento quando vedo i ragazzi ( troppo raramente purtroppo ) discutere tra loro di politica anche partitica, un po' meno quando iniziative blasfeme come quella del white christmas non sono considerate gravi neppure da un punto di vista della presunta cattolicità dei suoi promotori, ma sono comunque attentissimo a non interferire in una dialettica tra ragazzi che sarei solo sicuro di inquinare. Per non parlare, poi, del campo di battaglia che è l'espressione online dei ragazzi. Ci si aspetterebbe una divisione in fazioni che di fatto non esiste: l'iscritto al gruppo No-B-day, magari, plaude ad un'iniziativa leghista ed un fan dal PDL è contro il ponte sullo stretto. Ma va bene solo così?

4 - Non è che proced(iam)o, in staff, alla cieca: riteniamo di avere strumenti più che validi: la Strada come punto di partenza, il Servizio e le relative testimonianze. Ma sono "armi Strategiche", il cui effetto è certo, concreto, ma assai distante nel Tempo. Insomma, siamo noi adulti, al solito, il problema: un Capo può essere di Destra, Centro o Sinistra, ed identificarsi partiticamente con Fini, Casini o Bersani senza allontanarsi dal Patto Associativo Agesci testimoniando i valori fondativi nel Servizio ai Ragazzi. Giusto? E quando dalla teoria si passa alla pratica?
Voi come vi regolereste, soprattutto in branca R/S, in quest'inverno che si prospetta rovente?

8 commenti:

  1. uhu! Che tema, condivido le tue perplessità e le tue preoccupazioni. Oserei dire che darti una risposta è impossibile. E' un bel porblemone, soprattuto per i capi di branca R/S. Dovrebbe essere un punto di discussione nella comunità capi, ma sono cosciente che la tecnica dello struzzo è la più praticata.
    Buon Natale e sereno 2010 e speriamo che i tempi cambino...

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  2. uh mamma dato che è un po' complesso appena posso ti scrivo una mail, poi tu se vuoi la pubblichi, ma ora qui è un po' troppo lungo. La tecnica dello struzzo però ti dico da noi non è praticata e secondo me darà anche i suoi frutti, purtroppo è più difficile quando i ragazzi ormai sono già in età di voto ... ma questa è un'altra storia, direbbe qualcuno!!! Ti rimando alla mail, ciau!

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  3. Di sicuro la tecnica dello struzzo non da buoni frutti... solo che così nessuno deve mettersi in discussione.

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  4. Grazie mie fedeli lettrici, anche io non credo ci sia una soluzione, proprio perchè parte del problema è matematicamente un assurdo in quanto, logicamente, assiomaticamente, non dovrebbe esserci luogo per neofascisti, razzisti et similia tra gli scout in generale ed i nipotini delle Aquile Randagie in particolare, cosa che, nella pratica, non è. La capacità tutta nostrana di sostenere senza fare una piega idee contrapposte contemporaneamente è senz'altro parte del problema. Però la faccenda è seria.
    Di fatto, castra la proposta RS. Sarà anche per questo che i ragazzi si annoiano ed hanno una soglia di attenzione alla Homer Simpson. Non so, in coscienza certe posizioni forti dei capi preferirei evitarle, ma, se continuiamo così, arriveremo ben preso allo scoutismo omeopatico da un lato e ad ammettere col sorriso affermazioni squadriste giustificandole con l'accoglienza, magari...

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  5. Secondo me, se cerchiamo di essere veramente "politicamente corretti", cioè neutrali a tutti i costi, non trasmettiamo veramente niente ai ragazzi. Un capo trasmette le proprie idee anche politiche (non partitiche). Dei temi di politica bisogna discuterne con i ragazzi, sono grandi ed alcuni vanno a votare. Il punto essenziale è parlare dei fatti e non schierarsi a priori con una fazione. Se il ritorno al nucleare è un abominio, è di questo che bisogna discutere, che l'abbia fatto Bersani o Fini non importa. Di cose giuste e sbagliate se ne fanno da entrambe le parti ed i ragazzi hanno le loro opinioni. L'importante per un capo è aiutarli a esprimersi e ad interessarsi, lasciando che la pensino come vogliono su ogni tema. Concentrando l'attenzione sui fatti possiamo fare vera educazione senza necessariamente schierarci.

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  6. Eh, bello mio, magari fosse così facile.
    Sono i fatti, ormai, che puntano dita accusatrici contro un'intera società della telepornodipendenza. I ragazzi sono, ormai abituati e convinti della perfetta malleabilità dei fatti: recentemente, in reparto, un ragazzino sorpreso nella tenda di una squadriglia femminile, ha osato dire "NON SONO IO"...
    Altro che agli sgoccioli...
    Giuliaaaa che fine hai fatto?

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  7. Uh mi reclami su questo argomento?!?
    Sonoi d'accordo con Luciano quando dice "Secondo me, se cerchiamo di essere veramente politicamente corretti, cioè neutrali a tutti i costi, non trasmettiamo veramente niente ai ragazzi".
    Io penso una cosa: noi siamo più "pericolosi" proprio perchè non facciamo propaganda partitica ma educhiamo, scusa cerchiamo di educare, buoni cittedini. Se io ho proposto per anni e il mio gruppo continua a farlo, Libera e siamo proprio iscritti come gruppo a Libera - cosa che fa l'AGESCI a livello nazionale - è inevitabile che quando il governo prevede la vendita dei beni confiscati alla mafia (e qui voglio dire che è evidente che li rivenderà alla mafia) i miei ragazzi, quelli che hanno fatto proprio il messaggio di Libera e la proposta scout, saranno portati a condannare questa legge ingiusta.
    E ti dirò che questo mi pare già forte. Figurati, a proposito di Libera, che un ragazzo quando ci iscrivemmo, decise di uscire perchè ritenne questa scelta di parte (un po' comunista, come dire)!!! Che ci dobbiamo fare? Per non correre il rischio di prendere una parte non facciamo proposte?
    Il bello del CITTADINO è proprio che prende parte non che sta fermo a guardare. E se poi casualmente quella scelta, guidata dai valori cristiani e scout, coincide con quella di un partito pazienza!!! Vuol dire che quel partito ci rappresenta di più. ED OVVIAMENTE QUESTA NON E' UN'IPOTESI CHE SE REALIZZERA' MOLTO PRESTO!!!
    Son stata chiara?

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  8. Eh, ma il problema è che così, le cose, purtroppo non funzionano. Prima di tutto e soprattutto, siamo, associativamente parlando, completamente infiltrati. Poi, quello che proprio voglio evitare, è un Clan in cui si finisce per dire che si è 'contro' il Cavaliere o chi per lui. Perchè, in realtà, è il Cavaliere e la sua anticultura italiota ad essere contro di noi, no? Trattando di immigrazione, giusto per fare un esempio, mica tacerò le responsabilità della morte di migliaia di migranti nelle sabbie della Libia, ma è comunque un esercizio delicato. Perchè se non si resta al di qua della sottile linea della Testimonianza strettamente metodologica, ci si potrebbe accorgere troppo tardi di
    essersi spinti nel terreno dello scontro, un terreno completamente antitetico al nostro credo.
    Dai, ora scappo al concerto di una cover band di Rino Gaetano e domani ho uscita, poi continuiamo,
    cia'!

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