9 luglio 2010

La legge bavaglio e la paletta dei Carabinieri.

Andando al lavoro vengo spesso fermato dai Carabinieri.
Me ne vado tranquillo per la mia strada a 90 all'ora ( mica per altro: per risparmiare ), luci accese, cintura allacciata ma vengo fermato spesso. Nella maggior parte dei casi in un paio di minuti, con cortesia e rapidità la pratica del controllo dei documenti è presto sbrigata. A volte, invece, soprattutto quando hai appena fatto 10 ore di lavoro e ti scappa la pipì, si tratta di aspettare 10 minuti i controlli del caso e, un paio di volte, anche di rispondere a domande tipo " dovevai dovelavori ".
Ora, ci vuole poco a capire, leggendo il mio blog e vedendo le fotografie sul mio profilo facebook che NON ho in antipatia uniformi e divise. Che non considero i mafiosi eroi, e che della legalità ho fatto da tempo bandiera.
Oggi la stampa nazionale protesta contro la legge bavaglio, un'ennesima porcata neofascista che favorirà solo potere e criminalità. Tuttavia...
Tuttavia provo un certo disagio nella schizofrenia in cui la sinistra e la società civile italiana si dibatte rigurado la questione in particolare e la gestione della 'sicurezza' in generale.
Forse, banalmente, ho un concetto un po' troppo anglosassone di privacy, stato e legalità, ma tant'è, sono fatto così.
I carabinieri che mi fermano senza giustificato motivo ( ma è un ragionamento valido per tutto il mezzo milione di italiani in divisa ) sono tutti uguali e hanno tutti la stessa divisa. Eppure ci piacciono quelli che arrestano i mafiosi, non quelli del G8 di Genova o quelli degli abusi di potere degli ultimi mesi ( di cui non sapremmo nulla se fosse in vigore la legge bavaglio ) . Ci piacciono quelli che soccorrono i terremotati ma non quelli che li manganellano. Ci piacciono quelli che arrestano gli stupratori e gli scippatori ma non quelli che operano i respongimenti dei migranti.
Però dobbiamo deciderci!
Un tempo non era così: ve l'immaginate, nell'Italia del 2010 il capitano dei carabinieri de "Il giorno della Civetta "? Roba da fantascienza al giorno d'oggi. Forse, cara Sinistra, poliziotti e soldati li abbiamo un po' troppo bistrattati e le conseguenze di aver regalato ai postfascisti un pezzo così importante di ogni società civile in nome di un fintopacifismo prosovietico ( l' annuale Marcia della Pace ha avuto tra i suoi primi sponsor economici il Comitato per la Sicurezza dello Stato, per gli amici:  il KGB ) ce le dobbiamo sciroppare nella quotidianità di tutti i giorni. Se penso che nel 1945 la divisione "Folgore" era composta da antifascisti e partigiani mi viene da piangere guardando i gagliardetti del duce sparsi qua e la in uffici occupati un tempo da soldati che avevano combattuto il fascismo dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 al fianco di Alleati e Partigiani! Di chi è la colpa se importanti pezzi dello Stato non sono più neutrali rispetto alla loro funzione?
Ma sto divagando.
Il punto è che mi secca essere fermato dai Carabinieri mentre palesemente non sto facendo nulla di male. E sapete perchè? A parte gli evidenti motivi ( dopo la Diaz e Bolzaneto ancora vi fidate? ), perchè mi secca che due persone pagate con le mie tasse stiano impiegando così improduttivamente il loro tempo mentre a due passi dalla posizione nota del blocco stradale il crimine dilaga. Una descrizione di gran lunga migliore della mia ma perfettamente adeguata al contesto della nostra quotidianità la fa Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi, quando descrive lo stato della Giustizia nell'Italia del 1600. Siamo ancora lì. Anzi, peggio, perchè nel frattempo il mondo è andato avanti!
Allo stesso modo mi secca questa faccenda così sbandierata alla leggera del " non ho niente da nascondere intercettatemi pure ". A  casa droga non ne ho ma mi dispiacerebbe tantissimo se si presentasse la polizia a controllare quando le va e come le pare. A voi no?
Stiamo molto attenti a giustificare abusi solo perchè danno fastidio al Silvio di turno. Ci sono voluti millenni per stabilire che la LIBERTA' è una faccenda seria e che lo Stato non ha diritti assoluti sui cittadini, perchè rinunciarci solo per fare antiberlusconismo di bassa efficacia?
Senza considerare che i guai italici sono ben più gravi della legge bavaglio: delle prodezze del nostro Primo Ministro ( sessuali, morali, affaristiche ecc. ) siamo stati tutti e 60 milioni pienamente informati! Ammazza, visto cosa è cambiato? Nulla. Ha pure vinto le elezioni regionali nonostante i 3 scandali al giorno, Noemi, Bertolaso , catastrofe socioeconomica e divorzi vari.
Non è un motivo valido per abdicare ed accettare la legge bavaglio, ma neppure per autoingannarsi: dopo 150 anni il nostro Stato è ancora fragilissimo perchè fragilissima è l'etica di gran parte dei suoi cittadini, e non solo degli elettori del Silvio ed accoliti.
Pertanto, date le circostanze, gradirei NON essere nè fermato nè intercettato, salvo comprovati validi motivi.
E, ovviamente, gradirei che ci si attrezzasse per fermare i delinquenti ed intercettare i camorristi. Il che non implica violare i diritti dei cittadini.
Detto questo, NO alla legge bavaglio.

9 commenti:

  1. Lunghino il tuo post! Sono sostanzialmente d'accordo, soprattutto quando fai notare che l'Italia ha un problema morale non perchè c'è un Silvio qualsiasi, ma soprattutto perchè sono i cittadini che hanno qualche problemino.
    A) non sono davvero CITTADINI
    B) invidiano la cricca, non è che la disprezzano, diciamoci la verità

    Vabbe' ti aspetto. Se hai bisogno di altre informazioni fammi sapere

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  2. Grazie Giulia,
    purtroppo le cose vanno di male in peggio ma non mi piace dovermi nascondere dietro al dito. La polizia o funziona o non funziona, non è che ci piace quando intercetta la cricca e non ci piace quando pesta i ragazzini o viola i diritti dei cittadini. Allo stesso modo per le intercettazioni: non puoi servire Dio e mammona!!!
    E la responsabilità è maggior in chi è consapevole! Quindi, se sei un forzitaliota drogato di sesso e calcio televisivo e marciume morale forse sei un po' meno colpevole di chi ha consentito tanto sfascio!

    Ah, arriviamo il 15 agosto a sera, già ci abbeveriamo al tuo Blog per le informazioni pratiche ( andremo a Terezin e a Dresda )e non vediamo l'ora!!!
    A presto,
    Angelo

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  3. Concordo pienamente con Giulia!
    WOW vai a Dresda! E' bellisssima, mi piacerebbe viverci, ci sono stata 2 anni fa.

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  4. A proposito di questione morale, ti consiglio questo artiicolo che è uscito oggi su La Stampa

    http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=7585&ID_sezione=&sezione=

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  5. E' tragicamente vero, ma la cosa che più mi spaventa è che io per primo ormai non ce la faccio più a proseguire nella carriera di Don Chisciotte.
    E manca ancora più di un mese alla partenza per Praga ;-)

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  6. Io però non credo che sia un semplice problema di cittadini, ma di incapacità dell'autorità di far rispettare le regole, con l'unico risultato che quando succede, l'applicazione delle regole sembra del tutto arbitraria.

    Se per farmi pagare piccoli crediti (500-1000, un mese di lavoro) devo ricorrere in tribunale, anticipare altri soldi (che probabilmente non recupererò) e aspettare anni per il verdetto, è probabile che mi scappi la pazienza e una pietra contro il Suv del mio truffatore.

    Se le procedure sono lunghe, complicate e costose, si finisce con l'essere obbligati a saltarle a piè pari.

    Se mi ritrovo l'omicida in mezzo alla piazza pochi giorni dopo averlo messo dentro, è probabile che io giovane poliziotto zelante mi faccia risucchiare dal lato oscuro e scazzato della forza.

    Se un poliziotto che spara ad altezza uomo da una parte all'altra dell'autostrada non viene sospeso dal servizio è difficile che io cittadino poi esprima fiducia in una qualsiasi istituzione che non condanna le proprie mele marce.

    E gli esempi potrebbero andare avanti all'infinito: comune che mi mette multa per un grattino scaduto da 10 minuti e chiude gli occhi davanti alle piazze trattate come parcheggi ecc...

    Se potessi (e li avessi) anche io manderei i milioni in Svizzera, tanto tra 4-5 anni uno scudo fiscale non mancherà e anche se mi dovesse andare male cosa potrò mai rischiare?
    Un lungo contenzioso con invito a patteggiare?
    Il gioco vale la candela, sempre!

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  7. Marcello,
    ti avviso che fare la rivoluzione è scomodo:
    lo zaino pesa, in montagna fa freddo, si mangia malissimo e l'M1 garand non è che si trova al tabaccaio...
    Eppure la violenza sembra tanto tanto tanto invitante quando la disperazione prende piede: e manco Nord contro Sud, PDL contro 5 stelle:
    ma tra chi butta le carte per terra e chi nel cestino...

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  8. Ma la rivoluzione non sarebbe nemmeno male.
    Almeno presuppone il coraggio di qualcosa, di lottare per una causa, anche sbagliata, in un principio o in un progetto più grande.
    Invece l'indolenza e il malaffare contagiano al punto che davanti all'opportunità è facile trasformarsi in quelli che si osteggiano, nel "chi me la fa fare".

    Per poi piangere miseria una volta sgamati, ovvio!

    Ho molta più paura del lento scivolare piuttosto che del precipizio

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  9. Per non parlare dei livelli di Isteria distruttiva che portano a sfogare le frustrazioni nella generalizzazione devastante di stampo perfettamente berlusconiano.

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