15 gennaio 2015

la sottile linea azzurra

Le coincidenze sono coincidenze.
Alcune circostanze, assolutamente casuali, invitano comunque ad una riflessione sul cammino dell'Uomo.
Sono passati 7 anni, 7 anni e mezz, per la precisione, dal mio CFA, il Campo di Formazione Associativa, all'epoca ultima tappa per formarsi come Capo dell'Agesci (da allora l'Agesci ha scelto di burocratizzarsi ulteriormente, ma è un'altra storia).
In 7 anni molte cose, come è ovvio e anche giusto, sono cambiate.
Per esempio ho dovuto comprare ben due pantaloncini dell'uniforme con girovita un po' più largo, diciamo...
Per esempio.
Il CFA è stata un'esperienza fondamentale della mia Vita ma non ne scriverò qui.
Qui ricordo in quel fazzolettone amaranto, l'impegno ed il sacrificio di formatori e compagni di strada.
Ora indosso un nuovo fazzolettone dello stesso colore di quello del CFA e in questi giorni ho vissuto l' emozione di vedere altri Capi del mio nuovo Gruppo partecipare allo stesso mio CFA con quasi gli stessi formatori di 7 anni fa.
Vedere i ragazzi tornati con la stessa luce trasmessa dai miei stessi Capi Campo...
Beh, è stato emozionante.
Cambiare Città, cambiare Gruppo, mettersi addosso un fazzolettone di colore diverso e trovarci una continuità perfetta mi ha dato serenità.
E' una conferma che il CFA non è stato un episodio isolato, che lo scoutismo non è incapsulato in momenti distinti ma che è possibile costruirsi un filo di coerenza e continuità da una Città all'altra, da un Gruppo all'altro.
E di questa continuità merito è in tutti loro, Cesare, Angela, Salvatore, Simona, Pierangelo, Nunzia e poi Rocco, Lucia, Laura.
Nomi, case, emozioni, mondi ed universi.
Grazie per la Buona Strada che mi avete donato


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