13 febbraio 2024

Sei un Capo Tiger o un Capo Sherman?

A sinistra un Carro Tigre, a destra uno Sherman


Durante la Seconda Guerra Mondiale, i nazisti misero a punto un carro armato pesante la cui sinistra fama è arrivata sino ai giorni nostri: il carro Tigre.
Ufficialmente noto come Panzer VI Tiger I, questo carro armato poteva fare il bello e cattivo tempo sul campo di battaglia.
Era quasi invulnerabile, ma non era molto affidabile: la maggior parte delle perdite fu per guasti meccanici e non per azione nemica.
E, come recitava il manuale del carro americano Sherman: "Per affrontare un Tiger servono 5 Sherman con la prospettiva di perderne 3 (o 4 a seconda delle fonti)".
Lo Sherman, invece, era il carro armato americano standard.
Era molto meno imponente del carro tedesco, aveva una corazza meno resistente e un cannone più piccolo.
Il confronto tra il Tiger e lo Sherman era impietoso: non c'era speranza, per uno Sherman, di affrontare un Tiger in duello a singolar tenzone.
Ecco, siamo nel cuore dell'Anno Scout.
Tra un po' ci sarà il Thinking Day con il suo carico extra di organizzazione intra gruppi.
Per qualche Capo, dalle Alpi al canale di Sicilia, la stanchezza inizia a farsi sentire.
E la fatica, beh, quella c'è tutta per quasi tutti.
Ammetto che lo scoraggiamento, di fronte ad un compito interminabile come quello di Sisifo, non è ingiustificato.
E anche l'insicurezza legata alla sensazione (del tutto apparente, io credo) di non essere in grado di far fronte agli impegni, previsti o imprevisti che siano.
Lo so, la versione ufficiale ci vorrebbe tutti Capi Tigre.
Onnipresenti e, se dotati del dono dell'ubiquità, è meglio.
E' pieno il web di litanie sull'elenco degli impegni dei Capi Scout, non ne aggiungerò un altro alla teoria delle lamentazioni.
Il Capo Tigre mette il bene dei ragazzi di fronte al proprio.
E' vero eh.
Di Capi Tigre ne ho conosciuti un po'.
Pensano di mettere il bene dei ragazzi di fronte al proprio.
Purtroppo, la sostanza si vendica regolarmente sulla poesia.
Il Capo Tigre, forte della sua corazza, della sua competenza e della sua buona volontà, è presente a tutte le riunioni, le staff e c'è il suo zampino in ogni attività.
Ma ha un problema.
E' uno dei pochi.
Già, perché i nazisti costruirono solo poco più di mille carri armati Tigre.
Contro Cinquantamila Sherman.
E, beh, scusate, ma si sa come andò a finire.
Il Capo Tigre è praticamente perfetto, ma, se ci fossero solo loro in Associazione (la matematica dice 600 Capi Tigre su 30000 totali), invece del bene di centocinquantamila ragazzi, si potrebbe provvedere al bene di, boh,  3000? 18000? 
Vedete voi.
Il carro Sherman, però, non era affatto male.
Era costruito benissimo, era pratico, affidabile e c'era sempre sulla linea del fronte a guardar le spalle ai poveri fanti.
Ecco, il Capo Sherman non è in grado di sopportare lo stesso carico del Capo Tiger. 
Salterà le riunioni di Zona, ma si è formato e si legge i manuali di branca.
Il Capo Sherman di sicuro, ogni anno, legge il Patto Associativo.
Però se ha gli esami all'università o la bronchite cronica, magari l'uscita di gennaio può saltarla.
Certo, al contrario del Capo Tigre, magari non legge Proposta Educativa eh, nessuno è perfetto.
All'evento #666 irrinunciabile rinuncerà senza troppi sensi di colpa (eccetto quello di sapere che ci si sarebbe divertito un sacco, come a tutti gli eventi scout).
Ma la lotta educativa per un mondo migliore non si deciderà mai su un singolo episodio, su una singola battaglia.
E' una guerra d'attrito che non avrà mai fine.
Si basa sui numeri.
E su una piccola differenza tra un Capo Scout e, che so, un maestro di musica.
L'effetto positivo, salvifico, educativo dello scautismo è solo in parte dato dalla competenza, disponibilità e capacità del Capo di turno.
Lo scautismo funziona grazie all'interazione tra le ragazze ed i ragazzi.
E' questa l'intuizione rivoluzionaria di B.P.
Se lo scautismo si basasse sulla bravura dei capi ci saremmo estinti da tempo.
Non mi stancherò mai di ripetere che se lo scautismo fosse una scuola, il ruolo dei Capi non sarebbe quello  del Preside o dell'Insegnante.
Ma quello del bidello o dell'autista dello scuolabus: un ruolo logistico.
Effettuato da persone formate e consapevoli, certo, ma anche consapevoli della centralità dei ragazzi a cui permettono di vivere l'esperienza scout senza rubargli la scena com performances stratosferiche e rendersi protagonisti al loro posto.
Sì, sì: la Testimonianza, la Relazione, il volare alto, tutto vero ma tutto minoritario rispetto al dato di fatto che, due Capi Sherman sicuramente non varranno un'unghia di un Capo Tiger, ma sono efficaci il doppio dal punto di vista dei ragazzi.
Perché permetteranno ad un numero doppio di ragazzi di fare scautismo: 
due uscite invece che una.
Due campi invece che uno.
Due branchi invece che uno.
E così via.
E, poi, il Capo Tigre ha un altro problema: non dura mai a lungo.
L'attrito lo consuma.
Come si consumavano in pochi chilometri i cingoli dei pesantissimi Tiger I, come si consumavano a vista d'occhio guarnizioni e valvole di quei pesantissimi motori.
Per non parlare del fatto che bastava un ponte un po' stretto e l'inarrestabile marcia del Tiger era già finita.
Il Capo Tiger molla.
Prima o poi molla sempre.
E, alla fine, anche durante la Seconda Guerra Mondiale il confronto tra i pochissimi Tiger e i tantissimi Sherman fu impietoso: non ci fu alcuna speranza, per i Tiger, di resistere agli Sherman.
Ma, per fortuna, in AGESCI capi Tiger e capi Sherman sono dalla stessa parte.
E i capi Tiger possono anche diventare Sherman.
L'importante è non essere mai Carri fascisti tipo L o M, spesso e volentieri così scadenti da essere più pericolosi per gli equipaggi che per i nemici.
Storicamente, la decisione di Hitler di puntare così tante risorse sui carri Tigre fu un suo ennesimo errore: costavano troppo e richiedevano troppe preziose risorse (pensate a quanta benzina consumava un carro Tigre) e il loro piccolo numero non bilanciò mai la gigantesca spesa necessaria per costruirli e gestirli. Con tutto quell'acciaio, quella benzina, si sarebbero potuti costruire molti più carri medi / cacciacarri / cannoni d'assalto più utili di quei giganteschi mostri che, magari invulnerabili ai proiettili, finivano più che decimati dalla mancanza di benzina, dai guasti meccanici o, banalmente, impantanati nel fango da cui non era possibile trainarli via.
Più o meno come la versione Capo Tigre del sottoscritto, che ho abbandonato lustri fa dopo qualche breve stagione, per rifugiarmi in un più modesto Sherman che, sin da allora, funziona benissimo.
E non mi ha mai fatto sentire solo di fronte alle vere sfide del mio Servizio.


PS: magari qui è scritto meglio...


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