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19 marzo 2015

La Materite e la Neve

La Materite è una malattia.
Non affligge tutti i materani: ne conosco almeno un paio che non ne sono affetti, uno guarito l'altro immune dalla nascita.
La Materite, io ho provato a curarla cercando di acuire i sintomi all'allergia a certi comportamenti di molti materani.
Ah, già.
Non ho finito di definire la Materite perchè non è definibile, la si capisce solo se ci si ammala un po'.
Infatti, la Materite colpisce pure i non materani.
E ne conosco di infetti provenienti da terre insospettabili ...
Eppure io ci provo a curarmi.
Ad espormi a trattamenti shock.
Ad esempio, quest'anno, durante le vacanze di Natale, ho trovato le cose un po' peggio.
Altri palazzi tirati su o in via di costruzione.
Quelli tirati su già tutti venduti.
E quasi tutti vuoti.
Poi, ha nevicato a Matera.
Pochi centimetri in un paio di giorni.
La Città, in cui nevica raramente, è rimasta completamente paralizzata.
Troppi, tra i miei concittadini, hanno assunto comportamenti che definire antisociali sarebbe ridutivo.
Nonostante l'allerta meteo, in troppi si sono messi in macchina senza valide ragioni.
In troppi si sono messi in macchina senza aver idea di come guidare in condizioni di scarsa aderenza.
In troppi si sono messi in macchina senza disporre di gomme termiche e/o catene, senza nemmeno prendersi cura di ripulire i finestrini e 'guidando' attraverso un'unica sottile feritoia stile carro armato praticata sul parabrezza con due dita.
Così, una città che dall'estrema periferia al centro si percorre a piedi in meno di mezz'ora, è rimasta paralizzata per due giorni, immobilizzata da lunghi cordoni d'auto bloccate da una precipitazione nevosa che si può misurare in millimetri più che in centimetri.
Ma anche i pedoni hanno voluto dare il loro allegro contributo. Nel corso della mia unica escursione in auto (con gomme termiche e catene a bordo) ho assistito a numerosi casi di pedoni che si buttavano sulla carreggiata senza guardare, di spalle, mettendo a serio rischio la propia ed altrui pelle e contribuendo ad ulteriori problemi per gli automobilisti già in difficoltà.
E chi aveva bisogno dell'auto per lavorare o per servizi urgenti (o per turismo) ed era perfettamente equipaggiato per affrontare la neve è rimasto ostaggio  di troppi automobilisti e pedoni il cui comportamento oscillava tra le più disparate violazioni del codice della strada ed il tentato omicidio.
Per aggiungere la beffa al danno la Città aveva radunato per tempo da Privati spargisale e spalaneve...rimasti imbottigliati tra gli automobilisti kamikaze...
Per completare il quadretto mi sono ritrovato a far visita ad una bravissima persona che abitava in un nuovo condominio con un'altra decina di famiglie e a nessuno che fosse venuto in mente di buttare dal balcone un pugno uno di sale sul cortiletto interno di accesso al portone di ingresso che è rimasto per giorni una solida e pericolosa lastra di ghiaccio su cui tutti hanno pattinato: "Non è mica solo mio il palazzo" (Sic.)
Per il ciclo: aevoglia a dare la colpa ai politici ...
Nulla da fare.
La materite non passa.
Prevale comunque l'amore per quel popolo testardo nell'ottusità ma tra cui si può lasciare la macchina aperta e non si avrà mai paura dell'altro.
Tra poco arriverà, con la Santa Pasqua, il tempo di un'altra breve incursione.
Temuta più che desiderata.
Perchè ogni partenza sommerge ogni ritorno.
A complicare le cose c'è pure di mezzo la campagna elettorale per le Comunali: #Matera2015 si avvicina a grandi balzi e ci consola pochissimo il catastrofico degrado di un inizio campagna elettorale a cui anche i più sedicenti puri tra i sedicenti  puri che mi guardavano dall'alto in basso 5 anni fa per il mio impegno nel PD  hanno, in questi mesi, partecipato con involontaria ma spassosissima vis comica.
Ci sarà sempre il problema di rispondere in maniera non violenta al violentissimo assalto elettorale che ci attende.

Noi vorremmo poter guarire da questa malattia.
Liberarci.
Ma ciò che non riuscì ad Ulisse tra le braccia di Circe riuscirà mai  a noi?




14 ottobre 2013

Il bilancio delle idee è sempre in attivo.

Quando ho iniziato il mio cammino nel Partito Democratico (candidato consigliere comunale, poi eletto in Direttivo Cittadino e quindi in Segreteria) mi sono dovuto 'confrontare' con un'ostilità piuttosto diffusa.
Le cui origini, sia chiaro, non sono peregrine.
La Basilicata affonda e la responsabilità maggiore è senz'altro del PD che non sta dando prove di redenzione o cambi di rotta neppure nell'imminenza delle elezioni regionali.
Per motivi lavorativi ho dovuto interrompere da più di un anno la mia partecipazione attiva alla Politica e non ho partecipato nè a primarie nè ad elezioni limitandomi a qualche intervento sul web finalizzato, oltre a criticare l’inaccettabile stato delle cose, a favorire per come posso la Candidatura di Pippo Civati a Segretario Nazionale del Partito Democratico.
Ricordo che, agli albori della mia ‘carriera’ di membro del Direttivo Comunale PD, sono intervenuto sull’Urban Blog Hyperbros.com  con questo pezzo che suscitò vivaci polemiche di metodo e di merito.
A quasi tre anni dalla pubblicazione di quelle righe si può senz’altro tracciare un breve bilancio.
Che è in rosso, coerentemente coi tempi che corrono.
Dunque, risultati politici palpabili non ne posso portare: “il male dalla terra non fu tolto!”
Aver lottato con successo per impedire che il PD materano applaudisse formalmente alla colata di cemento del Piano Casa non mi sembra un gran che.
L’aver posto le ‘classiche’ questioni degli Open Data e del Software Libero (con tanto di bozza di proposta di legge regionale pubblicamente disponibile) nemmeno, nonostante dai semi piantati a suo tempo si intraveda spuntare qualche alberello...
Poi, l’aver insistito un po’ troppo rumorosamente nel chiedere un censimento delle case vuote e sfitte a Matera prima di autorizzare nuove colate di cemento non mi ha reso proprio popolare tra i sostenitori del Partito del Mattone.
Inoltre, tanto per rassicurare i commentatori del web, un paio di anni di duro lavoro non mi hanno portato nè prebende nè altri vantaggi materiali, anzi...
Ecco, questi i nudi fatti.
Una fiammella di speranza resta nel fatto di aver avuto fin troppe vole l'impressione che certe situazioni avrebbero potuto essere anche ribaltate con un po’ di sforzo e sostegno in più.
E oggi? 
Oggi resto di Sinistra:
Sono per le pari opportunità tra generi e ceti sociali, ma pure per la meritocrazia.
Sono per la scuola pubblica, ma quella in cui si boccia.
Sono per impostare l'economia su parametri ecologici e per garantire all'uomo una vita di relazione, ma non credo allo Stato come datore di lavoro e sono favorevolissimo ai licenziamenti dei dipendenti pubblici in esubero per non parlare dei nullafacenti e non tanto per giustizia ma perchè per ognuno di costoro vagano nel paese molti disoccupati in più.
Sono cattolico e credo che i comportamenti prescritti dalla Fede non siano atti privati, ma che non possano e non debbano essere codificati in leggi, fatte per tutti e non per i soli Cattolici.
I diritti individuali non sono in contrasto con la Società finchè chi la pensa diversamente può comportarsi diversamente.
Sono per la Palestina Libera ma non sono contro Israele e penso che prima di Israele ad opprimere Gaza sia Hamas.
Sono contro l'acquisto degli F-35 ma ritengo indispensabile che il Pase abbia una sua politica di  difesa da estendersi all’ambito dell’Europa piuttosto che della NATO.
Sono per la Sanità Pubblica intesa come servizio a tutti i cittadini e non come un prodotto.
Sono per una ridistribuzione del carico fiscale non solo in base al patrimonio ma anche in base  alla funzione sociale della ricchezza accumulata.
Penso che se non si rende centrale il lavoro non si va da nessuna parte.
E scusate se mi sono dilungato con le autocitazioni.
Ritengo che gran parte di queste istanze siano incardinate nello spazio politico del Partito Democratico.
Certo, non nel Partito Democratico che ha appoggiato Monti e poi Letta.
Il Partito Democratico è un contenitore che, sulla carta, appunto, ha la forma giusta per il mio Pensiero Politico.
Ne esistono altri?
No.
SEL mi piace quando si parla di diritti della Persona, ma tra Economia e Politica Estera ... Brr...
Di sicuro non credo di voler avere a che fare con la Lega Nord... 
Non me ne vogliano i militanti di M5S, ma, se hanno avuto spazio per il Reato di Clandestinità (e potrei aggiungere una discreta teoria di altri esempi) non possono avere spazio per me.
Certo, il ‘contenitore’ Partito Democratico predica bene e razzola malissimo, è satollo di personaggi inadeguati, forse anche corrotti, ma restano personaggi, appunto, che nulla hanno a che vedere con la funzione del contenitore...
E non sto raccomandando un montanelliano “turatevi il naso ma votate PD”, proprio il contrario: abbiamo bisogno di respirare, respirare a pieni polmoni e cercare di ridurre quanto più possibile potere e presenza dei satrapi che bloccano l’ultimo partito nazionale rimasto in un ruolo da barzelletta.
E per questo ho un progetto, un piano, una speranza: la Mozione Civati.
Ne trovate ampia testimonianza in questo blog.
Il PD disegnato dalla Mozione Civati non è solo una prospettiva di rilancio per la Sinistra Italiana, ma uno stimolo a proseguire il mio impegno a livello locale.
E mi pare un buon catalizzatore per far sì che la ‘prossima volta’ ci siano le forze sufficienti che ho trovato manchevoli nella mia esperienza.
Per il resto, del Partito Democratico Lucano, intravedo solo macerie di cui ho pena anche solo a raccontarne le miserie.
Per tacere di quello Nazionale, avvinghiato al governo col PDL e in cui i satrapi si affrettano a benedire un Renzi che, dal mio punto di vista, col suo bagaglio di Dottrina Marchionne e compagnia bella potrebbe benissimo candidarsi a sostituire Alfano.
Se anche il tentativo di Civati dovesse risolversi in un fallimento allora muoia pure il PD, ma non morirà mai lo Spazio Politico coerente che il PD avrebbe dovuto occupare coi fatti e non solo a parole.
Non sono affezionato al PD in quanto tale.
Ma alla mia coscienza.

9 giugno 2013

L'impianto giusto al posto sbagliato: NO all'Eolico SUI SASSI di Matera!

EDIT del 19 Giugno 2013:

una puntuale e precisa inchiesta giornalistica che potete reperire qui ha dimostrato che l'impatto visivo dai Sassi è praticamente nullo.
Resta da capire per quale motivo si sia 'spacciato' tale impatto visivo al grande pubblico come devastante.
Niente megaimpianto in vista Sassi, pare...
Sono fortemente perplesso.


Non trovo nulla di brutto in una pala eolica.
Una pala eolica ha una sua forma ed un suo ingombro che non sono affatto naturali.
Ogni pala eolica (o impianto fotovoltaico NON installato su terreno agricolo) è, però, ben più di una fonte di energia: è salvaguardia della vita.
Questi impianti producono preziosissima energia pulita, proveniente direttamente dal Sole (anche il vento, indirettamente, è un effetto dell'energia solare) e immediatamente utilizzabile dai produttori.
Ogni pala eolica preserva miglia di ambiente naturale,
Ovviamente, l'italico senso per usare nel modo peggiore le cose migliori ha portato a meccanismi normativi abnormi e all'incentivo, de facto, dei mega impianti.
Quindi, abbiamo assistito all'obbrobrio di suoli agricoli stuprati da impianti fotovoltaici che sarebbero stati molto più utili ed ecologici se posizionati sugli edifici, sia per poter garantire l'autoconsumo sia per evitare lo spreco di ulteriore suolo agricolo nel paese del cemento per antonomasia.
Così, mentre da un lato il settore delle energie rinnovabili è stato completamente massacrato dai recenti interventi legislativi pro-petrolieri, con grave danno per ambiente, tasche degli italiani ed occupazione di ingegneri e tecnici specializzati, dall'altro è recentissima la notizia dell'autorizzazione concessa dalla giunta balneare di Basilicata per la costruzione in vista Sassi di un megaimpianto eolico.
Non è questione di decidere se la Basilicata sia o meno satolla di zone semi deserte in cui sistemare impianti eolici: quando vado sul Pollino gli impianti eolici che incontro vicino Valsinni non mi sembrano affatto deturpanti.
Anzi, mentre avanzo verso le mie amate cime, quell'impianto eolico mi sembra un bastione, una fortezza della conservazione ambientale.
Quelle gigantesche pale mi sembrano le lame di un guerriero che si oppone all'avvelenamento da CO2, all'anidride solforosa, alle polveri sottili!
Ma posizionare un impianto eolico in vista Sassi...
Matera è una delle città più antiche del mondo, con un paesaggio immutato da millenni.
Ed ora?
Si vuole posizionare un megaimpianto Eolico in vista Sassi di Matera?
Ogni tanto, preso dall sconforto causato dalla palese incapacità della Comunità Materana di ottenere prosperità e pace dallo splendido scenario dei Sassi e della Murgia, dico tra me: "massì, tanto vale colmare la Gravina di cemento e farci un bel parcheggio, sempre meglio di adesso!"
Non avrei mai pensato di essere superato in efficacia devastatrice dalla giunta balneare di Basilicata...
Gli impianti di energia rinnovabile devono essere posizionati dove sono più utili (cioè quasi ovunque) e non dove sono devastanti, come si progetta in questo caso.
E' necessario opporsi.
E opporsi.
E opporsi.
E, magari, vincere: microeolico ovunque, skyline di Matera 2019 = Matera - 2019





26 aprile 2013

Cadere Dormendo...

Avete presente la sensazione di cadere nel vuoto durante il sonno?
Credi di ritrovarti col sedere per terra ed invece ti risvegli nel tuo letto.
Ecco, a me sta succedendo all'incontrario.
E nel microsecondo che dura il salto nel vuoto mi vengono in mente le solite futilità:
ma io sono di Sinistra?
E di che Sinistra?
Sono per le pari opportunità tra generi e ceti sociali, ma pure per la meritocrazia.
Sono per la scuola pubblica, ma quella in cui si boccia.
Sono per impostare l'economia su parametri ecologici e per garantire all'uomo una vita di relazione, ma non credo allo Stato come datore di lavoro e sono favorevolissimo ai licenziamenti dei dipendenti pubblici in esubero per non parlare dei nullafacenti e non tanto per giustizia ma perchè per ognuno di costoro vagano nel paese molti disoccupati in più.
Sono cattolico e credo che i comportamenti prescritti dalla Fede non siano atti privati, ma che non possano e non debbano essere codificati in leggi, fatte per tutti e non per i soli Cattolici.
I diritti individuali non sono in contrasto con la Società finchè chi la pensa diversamente può comportarsi diversamente.
Sono per la Palestina Libera ma non sono contro Israele e penso che prima di Israele ad opprimere Gaza sia Hamas.
Sono contro l'acquisto degli F-35 ma ritengo indispensabile che il Pase abbia una sua difesa aerea.
Sono per la Sanità Pubblica intesa come servizio a tutti i cittadini e non come un prodotto.
Sono per una ridistribuzione del carico fiscale non solo in base al patrimonio ma anche in base  alla funzione sociale della ricchezza accumulata.
Penso che senza Verità e Giustizia per Genova resteranno troppe ombre sullla Repubblica.
Che penso sia vivissima, come dimostrato dalla partecipazione di tante persone ai recenti avvenimenti.
Penso che se non si rende centrale il lavoro non si va da nessuna parte.
Ora, fino ai recenti avvenimenti ritenevo che gran parte di queste istanze fossero parte della missione del Partito Democratico.
Ed ecco, puntuale, finito il millisecondo che dura la caduta nel sonno, questa volta mi sono svegliato sbattendo dolorosamete il fondoschiena sul duro pavimento.
Non intendo annoiarvi con un riassunto di quel che sapete già da fonti più chiare di me sulla disastrosa performance del PD dalla Campagna Elettorale ad oggi e non è assolutamente detta l'ultima! 
Ma, un'eventuale alleanza politica di quel che resta del PD con il PDL cancellerebbe definitivamente questa mia convinzione di trovare nel PD i miei valori di riferimento.
Fermo ma troppo passivo oppositore del Governo Monti non intendo reiterare l'errore di non aver fatto una opposizione più dura: sono un fermo ed attivo oppositore di un governo con il PDL che non sia di esclusivo respiro di risoluzione delle urgenze più immediate e riforma della legge elettorale.
Pertanto, pubblicamente, do il mio appoggio alle iniziative di Pippo Civati per riportare il PD a quello che dovrebbe essere!
Visitate il suo blog e sosteniamoci a vicenda sui social network ed ovunque sia possibile.
Siamo caduti dormendo, ora ci svegliamo e camminiamo ad occhi aperti dove noi vogliamo.



12 marzo 2013

Il mio intervento al Direttivo Partito Democratico Materano dell'11 Marzo 2013


Scrivo queste parole da lontano e ben conscio della fievole voce con cui sono scritte.
Fievole, ma, spero, chiara.
Questo direttivo si apre su uno scenario di potenziali grandi opportunità per il Partito Democratico, purchè il Partito sopravviva allo shock di cui, ancora in questi giorni, è manifestamente preda.
Il pensiero politico è interrotto.
Le implicazioni della grave sconfitta misconosciute.
Cosa è venuto fuori dalla Direzione Nazionale?
L’appello su “La Repubblica” ai Grillini perchè si accordino col PD sui famosi Otto Punti?
E le responsabilità?
Sia quelle del livello Nazionale che di quelli locali?
Tarallucci e vino come al solito?
Non basta dirsi a vicenda, strizzandosi l’occhio: “Ah, abbiamo sbagliato, non abbiamo letto bene le carte, i sondaggi, i sorrisi della gente per strada, scusate, faremo meglio la prossima volta”.
I fatti sono quelli che sono:
Il Partito Democratico è stato sconfitto con gravi conseguenze per la governabilità del Paese.
Eppure, il Partito Democratico Materano aveva già sotto gli occhi un esempio di partecipazione innovativa.
Il Sottoscritto non è qui per caso, ma perchè alle passate elezioni comunali la sua proposta di “Candidatura Collettiva” ha raccolto un numero di consensi di gran lunga superiori alle aspettative vero e proprio sintomo di una necessità di cambiamento palese tra i nostri sostenitori.
Il modello dell’impegno condiviso, un uso del Web per fare rete, la proposizione di strumenti innovativi per l’economia sono già andati a vantaggio del Partito Democratico alle scorse Comunali.
Purtroppo, neppure una di quelle istanze di cambiamento, di innovazione, di gestione collegiale e partecipativa dell’azione politica sono state accolte.
Ed ora si grida “al lupo, al lupo”.
Mi si darà atto di non aver portato in Segreteria e nel Direttivo queste istanze con spirito e modalità distruttive, rottamatrici, ma di aver sempre cercato il dialogo, il confronto, finalizzato, però, all’adozione concreta e rapida di strumenti politici ed amministrativi risolutivi.
Che fossero espressione delle istanze di chi ha votato per la “Candidatura Collettiva”, quasi 150 voti di operai, giovani materani laureati e studenti, di professionisti e precari, voti praticamente tutti riconfermati al ballottaggio.
Puntualizzazione d’obbligo, per come sono andate le cose.
E, invece, nulla è stato possibile realizzare.
A me sembra del tutto evidente che un Partito Democratico fautore del Piano Casa 1, 2, X, non potrà mai chiedere il  voto ad Elettori a cui invece sta a cuore una politica abitativa antispeculativa e che miri a riportare la legge della domanda e dell’offerta nel fondamentale settore dell’edilizia.
Ma guai a chiedere un censimento delle case sfitte prima di decidere se bruciare altro suolo o meno, si diventa scomodi in fretta a toccare il mattone!
Probabilmente, il Partito Democratico Materano è un buon paradigma della situazione nazionale.
Sordo alle istanze di rinnovamento, cieco di fronte alla possibilità di attuare provvedimenti urgenti e perfettamente fattibili a costo zero, incapace di mantenere persino gli impegni presi di comune accordo ed in continuo affanno nella ricerca di un impossibile equilibrio interno.
Impossibile perchè il Partito si ostina a non considerare la realtà della Città e del Paese come fattore determinante di questo famoso ed irraggiungibile punto di equilibrio.
Le coppie di lavoratori precari in cerca di abitazione sono o non sono parte di quell’equilibrio? Evidentemente no, se gli si offre il Piano Casa invece di provvedimenti antispeculativi.
E’ possibile adottare nuove tecnologie a costo praticamente nullo e spendere in maniera mirata i fondi PISUS per dare speranza di lavoro qualificato?
A parole subito tutti d’accordo, salvo poi veder passare i mesi senza che la proverbiale foglia si sia mai mossa.
E, ancora oggi, questi semplici dati di fatto non entrano nel dibattito.
Chi voterà mai il Partito Democratico Materano e Lucano?
I genitori dei figli costretti ad emigrare?
I giovani vincitori di bandi europei, vincitori da mesi ed anni in paziente attesa che la burocrazia regionale faccia l’uovo?
Cinque Stelle vince perchè offre almeno una speranza, una prospettiva.
Mentre la nostra credibilità è ai minimi termini.
Troppi compromessi nell’Era Berlusconiana, troppo recente l’esperienza del governo Monti.
Ed è inutile lamentarsi del fatto che gli Elettori dimenticano i lustri dei disastri berlusconiani mentre ricordano la nostra prolungata acquiescenza.
Sappiamo tutti bene che urlare un bellissimo risultato non implica nè avere in tasca il come arrivarci nè tanto meno l’esserci arrivati, ma ai cittadini stremati basta anche solo questo di fronte ad anni ed anni di delusioni ed occasioni mancate.
Ma, invece di ascoltare, nei Direttivi Nazionale e Regionale, un’analisi di responsabilità ed opportunità, si scopre che siamo tutti allineati e coperti dietro gli Otto Punti di Bersani, perpetuando l’illusione che questo PD possa trovare accordo ed alleanza con 5 Stelle.
Non ho modo di ascoltare il dibattito, ma spero che smentisca completamente queste mie parole.
Spero che il PD Materano programmi ed attui una svolta Politica immediata, allargando la definizione della linea se necessario con un congresso straordinario.
Abbiamo terribilmente bisogno che gli uomini e le donne del Partito Democratico si assumano la responsabilità delle circostanze ed evitino la facile linea di condotta del “Dopo di noi il diluvio”.
E’ nel marzo del 2013 che si potrebbe decidere l’esito delle elezioni Comunali/Regionali del 2015 per non parlare delle probabili Elezioni Politiche Anticipate di qui a qualche mese.
Vi chiedo, quindi, un gesto collettivo e personale di grande coraggio.
Grazie e a presto.

11 dicembre 2012

La Mia Candidatura alle primarie di Collegio della Provincia di Matera per il Partito Democratico

Non ci serve un miracolo.
Non ci serve un uomo forte.
Nè una ricetta magica.
Serve un gruppo di persone professionalmente e culturalmente competenti e non guasterebbe neppure che avessero un minimo di infarinatura politica, giusto per evitare di confondere  pii desideri con progetti realistici.
L'ho sostenuto spesso negli ultimi anni e credo sia arrivato il momento di incentrare su questo il nostro ragionamento:

Ci occorre una Classe Politica che non solo abbia un programma organico di riforme e provvedimenti adeguato alla situazione presente, ma anche e soprattutto che abbia ben chiaro in se il modello di Italia che si vuole costruire  per offrirlo ai cittadini.

Ed è per questo che mi candido alle primarie di Collegio della Circoscrizione di Matera per le Politiche 2013.
Per sollecitare una riflessione profonda e condivisa sull' Italia che vogliamo plasmare e sugli Italiani che vogliamo diventare.
Su quello che deve essere il frutto delle ricette proposte da tutte le forze politiche della Sinistra.
Perchè dobbiamo andare oltre l'idea della cura: 

ci serve un Progetto di Guarigione.

Ed un altro di Buona Salute della Società Italiana.
Io non ho tutte le ricette, nè tutte le medicine.
Ma ho chiara l'idea di Società che vorrei costruire.
Ed ho ancor più chiaro quanto sia fondamentale che gli italiani possano scegliere non solo tra le singole proposte o tra le immancabili promesse, ma che possano votare una nuova Speranza di Vita.

Ecco perchè mi candido.

Non per indicare una Via, ma per sollecitare un confronto differente rispetto alla 'classica' campagna elettorale.
Il Partito Democratico non può permettersi di affrontare queste storiche elezioni in maniera tradizionale, secondo il ventennale schema di opposizione a Berlusconi.
Deve offrire un orizzonte di Speranza basata sulla competenza e sulla voglia di riscatto di due generazioni di italiani che non chiedono altro che salvare il Paese e se stessi.


Ah, dite che non ci sono ancora le Primarie di Collegio?
Sempre a lamentarsi che quelli di Sinistra arrivano in ritardo e poi ...


27 novembre 2012

Il mio voto Cristiano per le Politiche 2013

Il mio voto alle prossime Elezioni Politiche  vorrei che possa essere Cristiano.
Il "Vorrei" è condizionato dalla scarsa probabilità di trovare sulla scheda elettorale qualcuno che corrisponda minimamente alla mia intenzione di voto Cristiana.
Lo so, in Italia il voto dei cosiddetti cattolici, secondo i tiggi', appartiene a gente tipo Casini o la Binetti o agli organizzatori del family day e quella gente lì, ma è solo propaganda, l'azione politica di costoro forse obbedisce al potere temporale di varie gerarchie umane, ma di Cristiano non ha nulla. 
Cosa io intenda per voto cristiano è facile: quello che cerca di realizzare in Terra una passabile imitazione di Società Cristiana.
Ma, secondo me, una Società Cristiana non è quella in cui tutti vanno in Chiesa o l'aborto è punito per legge.
E' una società basata sulla Relazione tra uomini liberi.
Messi nella condizione di imparare ad amarsi.
Certo, i punti di partenza sono importanti:
"Partiamo dal Lavoro, no, dalla Scuola! Anche, ma pure dall'Ambiente, dall'Energia, dalla Cultura, dalla Legalità!"
Partiamo, sì, certo, partiamo!
Ma per andare dove?
Ecco, io ritengo indispensabile fermarsi a riflettere sul tipo di società in cui vogliamo vivere.
Ed io voglio vivere in una Società basata sulla Relazione tra Persone.
Per me, cioè, sinonimo di Società Cristiana.
La Società Cristiana ideale non è quella in cui l'aborto è proibito, ma quella in cui è statisticamente inutile.
Perchè educazione sessuale, contraccezione e servizi sociali avanzati lo rendono, nella prassi, superfluo.
La Società Cristiana ideale non è quella in cui i rapporti prematrimoniali costituiscono stigma sociale, ma quella in cui è possibile tornare a sposarsi a 25 anni.
La Società Cristiana ideale non è quella in cui le Chiese sono piene la Domenica, ma quella in cui le mense della Caritas sono vuote.
La Società Cristiana non è quella in cui si lascia libero il ladro (o lo si mette assieme ad altri 14 in una cella da 4), ma quella in cui gli si consente di risarcire la vittima e di non dover rubare più. 
(Nota: la Società in cui i ladri non esistono dicesi Paradiso, non bisogna esagerare con le attese...)
La Società Cristiana non è quella in cui uno dei fulcri non è il Consumo, ma la Relazione.
Relazione.
Sarebbe troppo lungo elencare i requisiti per realizzare quello che intendo per Relazione.
Potrei fare una descrizione estesissima della mia Città Cristiana Ideale.
Ma a che servirebbe?
Chi mi legge credo avrà capito.
Ho bisogno di sapere dove il mio 'candidato' vuole andare a parare.
Non solo 'come', il che sarebbe già moltissimo, dato che nessuno dei candidati alle primarie della Sinistra, o di M5S se è per questo,  mi sembra abbia uno straccio di dettaglio a riguardo.
Io voglio una Speranza.
Una speranza matematicamente plausibile di una Vita diversa dal binomio
"Vegeta e Disperati" vs "Produci Consuma Crepa "
Quindi, sì: il Software Libero è importante.
Il fotovoltaico è importante.
La Scuola è importante.
La guerra alla Speculazione Edilizia è importante.
Un lavoro degno per tutti è importante.
Ma, più importante di tutto, per me, è avere l'opportunità di vivere in Relazione col mio Prossimo.
Perchè è la base della Vita per come la intendo.
Una Vita Cristiana, appunto.

11 novembre 2012

Sintomi Preoccupanti

E' iniziato tutto ignorando la questione della Provincia di Matera.
Avevo iniziato a scrivere un post in cui mi interrogavo su quanto davvero sia grave la chiusura della Provincia rispetto ad altri problemi e provocavo i lettori su quanto magari saremmo fortunati se, assieme alla Provincia, svanisse la gigantesca emorragia di denaro pubblico gettata negli stipendi parassitari di tanta parte della Pubblica Amministrazione Locale.
Cioè, voi lo sapete,  vero, che ogni Pubblico Dipendente inefficiente e/o dannoso e/o pleonastico ipergarantito negli orari di lavoro e nei diritti sindacali implica lo stato di disoccupazione e/o lo sfruttamento di parecchie altre persone? 
Questo fatterello lo possiamo dare per acquisito, vero?
Quindi concludevo il mio pezzo con qualcosa tipo "Vada pur via la Provincia se assieme cadano anche le migliaia di filistei di cui sopra".
Poi, ho cancellato il post.
"Ma chi me lo fa fare di mettermi a litigare? Ho ben altro da fare in questi giorni!"
Le cose si sono aggravate con le primarie del Partito Democratico.
Bersani, Renzi, Outsiders, Vendola, le regole, la registrazione al portalone, il senso delle cose, i dispettucci, tutte informazioni che mi entrano da un orecchio per uscire subito dopo dall'altro.
E anche qui ci ho provato, scrivendo qualcosina su Vendola che chiede diritti per le bambine afghane nella stessa frase in cui chiede di consegnarle ai Taleban ritirando quello schifo di contingente che teniamo laggiù.
Ma è un problema mio questo? 
Dico, che un candidato alle Primarie non abbia alcuna idea dei fatti della vita? 
Certo che sì, ma io che ci posso fare?
E neppure le tragicomiche vicende del Movimento 5 Stelle locale e nazionale degne del miglior direttivo PD, mi hanno spinto anche solo a togliermi qualche sassolino dalla scarpa.
Dulcis in fundo, la notte elettorale americana non mi ha provocato il minimo brivido emotivo.
E' grave?
E' grave questa sensazione non di rigetto, ma di irrilevanza di ogni parola letta, ascoltata, pronunciata e scritta?
O è solo un'intossicazione momentanea? Una indigestione, un riposo, un respiro?

O, forse, è la politica che mi ha reso impossibile appassionarmi alla Politica?

3 novembre 2012

Spore Emigranti. L’Alfa e l’Omega


So che in molti attendono un mio commento sulla mia non certo volontaria ed entusiastica emigrazione.
Beh, piano piano, a pezzi e bocconi, sono riuscito a mettere assieme un ragionamento che spero sia sensato.
Andar via non è stata una vera scelta.
Restare o andare. Se resto mi devo accontentare di un lavoro meno qualificato e di servizi inferiori, se vado lavoro, reddito e servizi saranno superiori ma perdo la mia Terra e la mia Comunità... 
Mica è stato questo il ragionamento che ho potuto fare.
No, bisognava andare e basta!
Grazie al perverso meccanismo dei contributi minimi di Inarcassa, per esempio, non mi era rimasta altra scelta che trovare un lavoro entro poche settimane o fronteggiare i mastini di Equitalia.
Magari ci si aspetta che spari fuoco e fiamme, che inveisca, che sfoghi in parole scritte la rabbia.
Ma di quella rabbia non c’è traccia, qui, a Nord della Linea Gotica.
Solo pietà.
Andiamo con ordine.
Io non me ne sarei mai voluto andare da Matera.
Ho fatto di tutto per  potermi costruire una vita ed una carriera accettabili a Matera.
Sognavo una vita fatta di lavoro, scoutismo ed impegno sociale.
E domeniche passate tra un Reparto, una famiglia e gli amici.
Ho combattuto tantissimo per questo, ma non sono riuscito a raggiungere questo risultato.
Io non ci sono riuscito.
Non c’è stato un complotto mirato per impedirmelo.
Quindi, non intendo incentrare il mio racconto su quanto siano state stronze le circostanze.
Lascio volentieri ad altri il pianto greco.
La mia storia inizia con la chiusura dell’azienda per cui lavoravo a Taranto.
E’ passato un anno da allora.
E dopo quest’anno di battaglie ho dovuto prendere la via del nord.
E’ stato un anno di guerra.
Vi racconto un  esempio spero paradigmatico: a Gennaio rispondo ad un annuncio di lavoro di un'azienda privata pugliese. Dopo 14 minuti dall'invio della mail vengo contattato telefonicamente e mi si fissa un appuntamento. Seguono i rituali tre colloqui e proposta di assunzione finale. Sembra tutto a posto ma si deve aspettare “l'ok burocratico” del principale cliente dell'azienda per la cui commessa verrei assunto. Un Ente Pubblico con sede in Basilicata. Certo, in prospettiva si prevedono altri  incarichi presso altri clienti, ma, per ora, si deve iniziare da lì. Da febbraio 2012, fino a Luglio, il vostro ingegnere aspetta paziente tenendosi in contatto periodicamente con l'azienda barese che avrebbe davvero bisogno di inserirmi lì dove vorrebbe. Ma l'”Ok burocratico” non arriva, finchè, a  Luglio, è ormai evidente che  non arriverà mai. Giusto per colmare la misura vengo ufficiosamente informato del fatto che un pezzo di quello che avrebbe dovuto essere il mio lavoro su server Linux lo sta facendo, invece, un consulente esterno che fa il pendolare dal Nord Italia. 
E’ stato quando ho ricevuto questa notizia  che ho deciso di emigrare... 
E di esempi come questi ne potrei descrivere altri: finanziamenti per bandi vinti e mai arrivati o, tanto per riderci su, un contratto da me firmato con un ente pubblico per un lavoro di breve durata (1 mese) che mi ha obbligato a mantenere aperta la partita iva, che doveva iniziare subito dopo la firma per poi essere rimandato sine die di settimana in settimana senza spiegazioni impedendomi, per mesi, di impegnarmi altrimenti: per completezza di ragionamento, sappiate che l'azienda pugliese di cui sopra avrebbe voluto offrirmi un breve contratto su Bari sperando che la situazione lucana, nel frattempo, si sbloccasse, ma ho dovuto rifiutare proprio a causa di questo contratto già firmato di cui poi non si è saputo più nulla. 
Io, gli impegni con lo Stato (Inarcassa, Ordine degli Ingegneri, fisco) li devo rispettare, ma, ovviamente, non vale il viceversa.
Chissà cosa sta facendo, ora, in questo momento, il dipendente pubblico responsabile di questo evento.
Sarà tranquillo a casa sua coi pensieri di tutti gli uomini...
Già...
Il succo del discorso è che un lavoro avrei anche potuto trovarlo se non fosse stato per la Repubblica Italiana e per i suoi ‘servitori’ locali, in questo caso.
O se avessi voluto ‘accontentarmi’.
Ma ad un certo punto ho detto basta.
Da un giorno all’altro.
Non ce la facevo più a vivere in questa sospensione del tempo omicida.
Mi sono reso conto di non essere riuscito a raggiungere l’obiettivo e che bisognava cambiare strategia e tattica.
Questa cronaca non sarebbe completa senza affrontare l’argomento “Partito Democratico”.
Come credo sia evidente dai fatti, il mio non è stato un tentativo clientelare, nè, purtroppo, un tentativo riuscito.
Tentativo di cosa?
Ma di fare Politica.
Non di riformare, aggiustare, sistemare, ripristinare, correggere.
Solo di agire in base ad un pensiero meditato.
Ho consumato molte energie nella Segreteria del Partito Democratico Materano e non sono affatto soddisfatto dei risultati.
Di risultati pratici, praticamente, non ce n’è.
Politicamente, invece, qualcosina c’è.
Roba simbolica, si intende.
Ma concreta in un momento storico in cui idee realizzabili sembrano tabù nella Politica.
E’ stato dimostrato che è possibile parlare di argomenti come le energie rinnovabili, le nuove forme di lavoro, gli spazi di aggregazione giovanile, la speculazione edilizia e l’ovvio software libero anche nelle stanze del Direttivo del Partito Democratico materano.
Insomma, se un simpatizzante del PD volesse sapere se casomai qualcuno nel PD di Basilicata abbia mai parlato di altro rispetto al solito potrebbe andare a dormire tranquillo, se ciò gli bastasse per conciliarsi il sonno.
Il che, ovviamente, non può essere.
Questa esperienza mi ha lasciato un sapore agrodolce.
Quello di una vita agra per ignavia di ben precise scelte fondate su paura ed egoismo a breve termine.
E dolce per l’incredibile ricchezza umana di chi cerca l’incontro anche dove, secondo i moderni canoni del nuovo che avanza, ci dovrebbe essere solo violento e spietato scontro.
Le persone del Partito Democratico che porto nel cuore non sono poche e mi hanno insegnato molto.
Per me l’esperienza in Segreteria è stata una vera e propria scuola di Politica, ma, come per tante altre cose, anche di questa esperienza ne usufruiranno altre Comunità.
Ne ho già parlato precedentemente nel mio blog, ma ora vorrei quantificare un minimo.
Cosa perde Matera dalla mia emigrazione?
Una certa competenza tecnica in ambiti specialistici: sistemi aerospaziali, impianti fotovoltaici, sistemi IT piuttosto sofisticati e capacità di gestire le infrastrutture IT con sistemi open source.
E ho potuto constatare che parte di queste competenze si sono quasi estinte sul territorio materano.
Un Capo Scout brevettato: ad occhio, direi che una ventina di ragazzi materani all’anno non potranno correre lungo il sentiero educativo scout.
I Boy Scout sono spesso pubblicamente derisi, ma le liste d’attesa dei gruppi materani sono sempre ben satolle e lunghe ...
Più una discreta capacità di operare nel sociale e nel volontariato aggiuntive allo scoutismo (vedasi PD e Linux Day ad esempio).
Tutto questo ora passa a Casalecchio.
Il resto appartiene al privato.
L’unica sofferenza inquantificabile.
E di cui ritengo fuori luogo parlare ulteriormente qui.
Alla fine una cosa l’ho capita:
cambiare le cose non è impossibile, a patto che si lasci perdere l’idea di cambiare le cose.
Possiamo cambiare solo noi stessi.
Non gli altri.
Ecco perchè, ultimamente, sto passando molto tempo a pensare ai miei errori.
E ho praticamente smesso di pensare a quanto i i fattori esterni abbiano danneggiato il mio tentativo di vivere a Matera.
No, mi sono convinto che analizzare le altrui mancanze e le altrui scorrettezze sia tempo perso.
Mi sono laureato, sono tornato, ho cambiato un paio di lavori, è successo quel che è successo e francamente la domanda che ritengo abbia senso è: “Dove ho sbagliato?”
Cosa avrei potuto fare diversamente?
Per esempio, anche la recente vicenda del Linux Day materano, se ci penso la prima cosa che mi chiedo è:” Dove ho sbagliato? Cosa ho fatto di sbagliato che ha impedito la nascita di una Comunità vitale ed autosufficiente?” 
E’ un dato di fatto.
Sono stati i miei errori a costringermi all’emigrazione.
Io ho sbagliato a fidarmi di imprenditori scorretti, io ho sbagliato nel mettere energie in cause perse, io ho sbagliato nell’impiegare il tempo in iniziative controproducenti.
Sono i miei errori che pago, non l’indifferenza e l’egoismo di altri.
L’indifferenza, i sorrisetti di compiaciuta commiserazione (finchè parli di spostare qualche centinaia di migliaia di €uri dalle tasche di Micro$oft a quelle dei laureati materani, ma appena inizi a parlare di cemento e mattone subito si accende la spia rossa e diventano sorrisi zannuti), l’ignavia pervicace mi suscitano solo pietà.
Poveretti coloro che avrebbero dovuto semplicemente lasciar fare, neppure fare.
Ma la cui paura li ha dominati fino ad impedire che altri agiscano per il bene comune.
Un mese fa mi sono messo in macchina e sono partito per il Nord.
Statisticamente, altre 4 persone hanno lasciato la Basilicata con destinazione Nord quello stesso 3 Ottobre.
Molte relazioni si sono lacerate quel giorno.
E altre sono nate subito dopo.
Ma il più grigio e squallido cielo padano è senz’altro più colmo di Speranze rispetto all’azzurro più puro che si staglia sul più bello degli scorci del Parco della Murgia.
Inseguiamo la Vita e lasciamo indietro Nostalgia a combattere in retroguardia.

7 settembre 2012

L'irresistibile tentazione dell'aventino


Come da titolo.
Ma chi me lo fa fare?
Il Partito Democratico Materano (Lucano) è senz’altro più avanti di quello nazionale sulla via della disgregazione.
Di fatto, secondo me, non esiste più, anche alla luce dei recenti avvenimenti.
L’impegno nel Partito Democratico è stato, ad oggi, piuttosto costoso in termini di insulti presi (da fuori e da dentro), tempo speso (per fortuna NON sottratto allo scoutismo) ed entusiasmo sprecato.
Cosa c’è sull’altro piatto della bilancia?
Ben poco.
L’aver contribuito ad impedire che anche il PD approvasse il Piano Casa?
Una mezza migrazione delle Segreterie del PD Provinciale e Comunale a Linux?
Una Proposta di Legge regionale su Software Libero ed Open Data?
E qualche intervento per chiedere che si adotti un’agenda di gestione degli spazi giovanili e delle associazioni di volontariato? Qualche periodico incoraggiamento sul solito Software Libero e Tetti  Fotovoltaici sugli edifici comunali?
Tutti puntualmente accolti con sorrisi e gran cenni di approvazione...
Ah, dimenticavo, l’unica cosa che non viene accolta da sorrisi e cenni di approvazione: le mie battagliucce di retroguardia contro le speculazioni edilizie nostrane, lo scandalo delle case vuote e sfitte e la macelleria sociale di una città in crisi in cui la Casa è diventato un miraggio che drena sangue dall’economia reale per ingrassare cementificatori di vario ordine e grado.
Certo che quando tu proponi come tassa di scopo l’aumento dell’IMU sulle case vuote e sfitte per compensare i tagli del governo sui sussidi agli affitti dei meno abbienti e nel Partito Democratico Italiano (non Repubblicano USA) ti viene risposto che “No, poi i proprietari di 3 - 4 case pagherebbero troppo” (sic.) allora certe tentazioni d’Aventino diventano irresistibili.
Ad oggi, nei fatti, esiste un Partito Democratico a Matera?
Esiste un organismo in cui discutere di tutti i temi che fanno Politica?
Nei fatti non credo.
Inoltre, quando scrivi certe cose, ti rendi conto abbastanza in fretta che devi scriverle da solo.
Quindi, a rigore, io potrei chiuderla qua ed impiegare meglio il mio tempo.
Ma, ogni tanto mi ricordo che non sto lì per caso.
Ma per una campagna elettorale che ha dato i suoi frutti.
Quando penso ai 143 voti un po’ di rammarico mi viene di fronte a certe tentazioni.
Alla fine, forse, resta solo il dovere di mantenere un ruolo che non è mica tuo, come un paio di scarpe. Un ruolo che appartiene a chi ha costruito col voto questa opportunità.
E, quando ci penso, mi viene da scusarmi con tutte quelle persone, il quadruplo del numero atteso, per non essere riuscito a fare di più.
E’ solo un’ulteriore pena rendersi conto di non essere all’altezza di tutta quella fiducia.
Quindi, ti fai un po’ di forza, ma fino a quando?
Fino a quando puoi controllare il ‘malessere’ causato da tutto questo disastro?
Rimando ad altra data parole più costruttive, contenenti progetti e proposte operative, come il mio solito.
Oggi sento il bisogno di una separazione netta tra un ambiente fallimentare ed un’idea che resta sempre viva.
Quella di un’azione politica.
Nient’altro.

18 luglio 2012

Il PD e la Bufala su Hollande

Qualche giorno fa si è sparsa sui social network la notizia secondo cui il neo Presidente Francese avrebbe abolito d'imperio tutte le auto blu transalpine per dedicare i relativi fondi alla creazione di centri di ricerca con assunzione di 2560 giovani scienziati. Il Presidente Hollande, inoltre, avrebbe affermato: "un dirigente che guadagna 650.000 euro all'anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure".
Ovviamente, la veridicità di questi fatti è inversamente proporzionale alla diffusione ed all'apprezzamento manifestata sul web.
Il desiderio di normalità rappresentato delle, purtroppo, false parole del Presidente Francese è fortissimo in Italia.
Il desiderio di poter ascoltare qualcuno di sensato è tale da generare allucinazioni e miraggi.
Di cui saranno altri ad approfittare, appunto, spacciando miraggi.
Perchè il Partito Democratico si dimostra sempre meno capace di parlare.
Parlare, esprimersi, dimostrare con parole di avere un progetto coerente.
Gli italiani hanno sete, ma noi ci impegnamo per fargli scegliere tra pozzi avvelenati ed arsura.
E la nostra acqua la spargiamo a terra.

17 luglio 2012

Accidia

La quantità di persone che desiderano un'Italia laica, moderna, efficiente ed equa non è facilmente stimabile ma senz'altro è più che sufficiente per innescare una massa critica di rinnovamento e conversione del Paese.
Diritti delle Persone, lavoro, reddito, energia rinnovabile, ambiente come ricchezza, decementificazione e diritto alla casa, tutele, l'elenco delle cose di Sinistra indispensabili a questo processo non è breve e non lo ripeterò qui, anche perchè c'è Pippo Civati ad averne scritto uno bellissimo per contenuti e realizzabilità.
Insomma, sono in tanti a desiderare che questi provvedimenti vengano realizzati quanto prima.
Da parte di chi?
Chi dovrebbe essere, nei consigli comunali, regionali, in Parlamento ad agire secondo questi "desiderata"?
Dov'è il Partito che rappresenta questa non piccola fetta di popolazione?
Mistero.
I risultati dell'Assemblea del Partito Democratico sono sotto gli occhi di tutti.
Il progetto per l'Italia (bello o brutto che sia) di Bersani è stato mediaticamente schiacciato dalla polemica sui matrimoni omosessuali che si sono mangiati anche la ben più cruciale battaglia per le Primarie di collegio.
Intendiamoci: io sono completamente favorevole ai matrimoni omosessuali, assai più che ai riconoscimenti delle coppie di fatto, banalmente perchè vivendo in Italia sono diventato allergico a chi accampa diritti senza doveri.
Ma non è questo il punto.
Il PD è stato mediaticamente massacrato.
Un risultato utile, per esempio, all'attuazione del matrimonio omosessuale, vero?
Mi domando se gli autori della polemica lo desiderino sul serio, questo matrimonio omosessuale.
Per fortuna, il tempo stringe.
Tra poco si vota.
E ognuno dovrà fare le sue scelte.
Vediamo un po' cari amici di sinistra che desiderate tanto, ma tanto tanto un'Italia diversa.
Chi volete che sia a realizzarla, cari bravi ragazzi di Sinistra ?
Il PD no.
E' evidente.
Non volete che sia il PD.
Vediamo un po':
volete che sia Vendola? 
Quello del supporto alla FIOM/CIGL senza se e senza ma? 
Ma non volevate un mercato del lavoro diverso che dia sollievo ai precari?
Vendola mi piace quando approva la legge sul software libero e va in TV dicendo cose di sinistra.
Mi piace un po' meno quando si parla di Sanità Pugliese o quando da queste parti vota a favore del Piano Casa cementificatore berlusconiano.
Mi piace pochissimo quando realizzi che si scrive SEL ma si legge Vendola.
Oppure Di Pietro.
Quello della guerra al Papy senza se e senza ma, sì, proprio quello di Scilipoti...
Sì, proprio lui.
Ah, ma è anche quello che si è opposto / opporrà ad una commissione parlamentare su Diaz e Bolzaneto.
Ma non volevate i numeri di matricola dei poliziotti sugli elmetti?
Già.
Per non parlare, cari amichetti che del PD Lucano avete così chiara idea, di quello che è l'IDV locale.
Oppure Grillo.
Ah, i bravi ragazzi di Grillo, quelli sì che sono onesti, puliti e con le idee chiare. Ma le battute omofobe di Grillo (che ora rilancia sul matrimonio omosessuale),  le sue affermazioni xenofobe e post leghiste in generale vi piacciono uguale? E le espulsioni via raccomandata dal suo movimento personale vi piacciono?
E fossero queste le obiezioni più gravi.
No.
Personalmente la cosa più grave è nei fondamenti.
La Partecipazione.
E' irrilevante, in fondo, di chi abbiate più o meno fiducia.
Tanto la vostra fiducia corrisponde ad una vera e propria delega politica firmata in bianco.
Fate voi.
Il PD non piace.
Ma  le le ha fatte le primarie.
Ve la potevate prendere la tessera e votare chi le cose di cui sopra aveva in cuore e mente la volontà e capacità di fare.
Mica Pippo Civati è l'unico, ci sono cento altri esempi sparsi per l'Italia.
La mia domanda è:
cosa vi ha impedito di partecipare e costruire il Partito che vi piace?
E poi:
Qual è il vostro piano per avere le cose a cui tenete tanto?
Immaginate che i provvedimenti tanto auspicati si materializzino nel codice e siano applicati per qualche forma di magia?
Poi prendete pure in giro i Cattolici perchè credono, mentre, francamente, una simile massa di attese messianico magiche di un mutamento epocale dell'italico stivale senza che ci si debba schiodare da Facebook mi sembra assai più fideistico di tutti i Dogmi della Santa Chiesa.
Buon sonno ipnotico a tutti e se vi avanza un po' di narcotico per favore datene anche a me così mi rilasso un po'.