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21 maggio 2010

No ubiquity? No Party!

Vi ricordate questo post di circa sei mesi fa? Ovviamente no, quindi fateci una lettura se vi capita di essere interessati a faccenduole scout tipo quella che sto per descrivere. Se non ne avete voglia, in breve, parlavo anche della decisione di annullare gli eventi regionali R/S.
Senza alcuna voluttà polemica, ecco le mie considerazioni in merito.
Dato che il challenge non si sarebbe fatto, abbiamo impostato un percorso di noviziato coerente con la prevista assenza di questa attività. Prima dell'assemblea regionale di novembre 2009 avevamo cominciato col noviziato a preparare il Challenge, dopo abbiamo dovuto necessariamente cambiar rotta. Passano i mesi, la Route invernale, la Giornata del Pensiero e ci troviamo alla fine dell'inverno con una richiesta di Servizio da parte dei responsabili regionali della branca E/G per l'Alta Squadriglia Regionale del 5 Giugno, richiesta che accogliamo e per cui ci mettiamo ( moderatamente ) al lavoro. Causa mancanza del dono dell'ubiquità, non ho potuto partecipare all'assemblea di Marzo in cui è possibile che sia stato deciso che il Challenge si sarebbe fatto.  Uso il condizionale perchè  è solo  nella seconda settimana di Maggio mi viene comunicato che il Challenge si sarebbe fatto: il 5 e 6 Giugno... Nel frattempo, il Noviziato conclude il suo percorso e ad Aprile facciamo il sopralluogo per l'attività di Alta Squadriglia per cui ci eravamo già impegnati a suo tempo.
La mia vita, nel senso degli impegni pratici, orbita attorno a quelli associativi. Inutile nasconderlo. Se ho un impegno per il Clan, che so un'uscita, un pernottamento, una riunione, tutto il resto ci gira attorno. Se voglio andare in montagna, o alla Feltrinelli, ci vado non nel week end migliore, ma in quello sicuramente libero da impegni associativi. Quindi, memore dell'uscita di Clan prevista per 29 e 30 Maggio e del Servizio per E/G del 5 Giugno, mi organizzo di conseguenza.
Un paio di giorni fa, però, mi viene comunicato che l'Alta Regionale salta e che il nostro Servizio non è più necessario.
Ricapitolando: ho un noviziato che NON si è preparato per il Challenge durante l'anno.
Ho un impegno personale inamovibile per il 6 Giugno ( preso in funzione di quelli Agesci ).
C'è un Challenge alla cui organizzazione non abbiamo partecipao.
C'è un Evento Regionale per cui avevamo dato disponibilitàche è stato cancellato.
La mia considerazione, a riguardo, è un secco: "Così non va".
Facciamo tutti sacrifici per mantenere aperte le unità ed offrire il nostro Servizio.
Ed oggi mi sento in difficoltà.
I ragazzi al Challenge ci vorrebbero andare ma io non posso. In realtà, avrei potuto solo se fl'evento osse stato deciso e pianificato l'anno scorso, date le attuali tempeste lavorative che sto attraversando...
Posso capire che l'Alta Squadriglia Regionale salti ( come è saltato il Challenge l'anno scorso al mattino della partenza ), ma non comprendo perchè prendere decisioni che poi si dimostrano aleatorie.
Non chiedo il perchè si sia cambiato idea riguardo il Challenge, francamente non è questo il punto: 
nel 2010, semplicemente, in Italia, in Basilicata, non è possibile procedere così. Le decisioni vanno rispettate altrimenti è inutile prenderle. Il calendario deve essere compilato per tempo e rispettato alla lettera pena eventi di questo genere che non fanno piacere a nessuno e che non hanno una responsabilità determinata.
Considerando che sarà un mezzo miracolo se anche la prossima uscita di Clan non salterà per motivi lavorativi, mi chiedo cos'altro potrei fare.

23 maggio 2009

ninna i ninna o questo challenge con chi lo fo?

Prima di scrivere queste righe ho fatto un breive ripasso del regolamento metodologico e dei volumi "manuale della branca rover e scolte "/ ed "il tempo del novziato". Come già sapevo, l'unico evento extra-gruppo esplicitamente ed implicitamente nominato in questi documenti riguardante la branca R/S è il Challenge. Proprio quello che è saltato ieri con meno di 24 ore di preavviso.
Che sia stato proprio l'evento regionale R/S fondamentale a saltare non mi stupisce più di tanto. Ho una lunga esperienza di situazioni in cui l'Agesci prescrive una cosa e i ragazzi si trovano a farne un'altra. Anche in questo caso, tuttavia, continuerò a seguire il principio che ha ispirato il mio ritorno in servizio attivo: non usare nemmeno un minuto del tempo che potresti adoperare per far fare ai ragazzi le attività da manuale per invischiarti in polemiche sterili.
Sta di fatto che alle 11:00 di venerdì 22 Maggio il Challenge era ai blocchi di partenza, mentre alle 16:45 era annullato e sepolto. Il mio zaino era già pronto e per fortuna i ragazzi non avevano ancora fatto la spesa.
Organizzare un evento simile costa tantissimo in termini di impegni e sacrifici. Nel mio caso ho dovuto comunque rinunciare ad un impegno familiare. I ragazzi avevano preparato qualcosa di davvero originale per la gara di cucina trappeur ( No, non lo scrivo, lo riproporranno l'anno prossimo eh eh segreto!!!). E immagino quanta fatica inutile per Mario e gli altri organizzatori diretti. Io mi sono limitato alla prova natura, ma loro?
Ma non è questo il senso del Post: scrivo ora, in giardino mentre avrei dovuto essere alle falde del Vulture, perchè è ormai chiaro che esiste, all'interno dell'Associazione, una fronda che, con vari livelli di consapevolezza, sacrifica puntualmente le attività di scouting sull'altare di attività accessorie.
CFM, CFA, Proposta Educativa, Manuali di Branca, sta scritto a chiare lettere dappertutto: lo scoutismo si gioca all'aperto con carta e bussola, cordino e paletti, fuoco e pentolone, sudore e scarponi.
Se un Challenge salta per mancanza di ragazzi interessati vuol dire che c'è qualcosa di gravemente errato nell'applicazione del metodo scout. Vuol dire che siamo arrivati, anche nell'Agesci, alla realizzazione del mondo alla rovescia.
Mala tempora currunt...

22 aprile 2009

Danza la vita

Per caso ho scoperto questa splendida canzone Scout.
Per caso?
Avevo intenzione di cantarla come regalo, come traccia di un percorso che dalla strada porta alla comunità e poi al Servizio. Un seme.
I semi sono rimasti quasi tutti nella bisaccia, ma con pazienza, in attesa della prossima occasione, senza fretta:

Danza la vita

Canta con la voce e con il cuore, con la bocca e con la vita,
canta senza stonature, la verità…del cuore.
Canta come cantano i viandanti: (canta come cantano i viandanti)
Non solo per riempire il tempo, (non solo per riempire il tempo)
Ma per sostenere lo sforzo. (ma per sostenere lo sforzo)
Canta e cammina (Canta e cammina )
Se poi, credi non possa bastare, segui il tempo stai pronto e…
Danza la vita al ritmo dello spirito oh Danza, danza al ritmo che c'è in te
Danza la vita al ritmo dello spirito oh Danza, danza al ritmo che c'è in te
Cammina sulle orme del Signore Non solo con i piedi ma
Usa soprattutto il cuore Ama… chi è con te.
Cammina con lo zaino sulle spalle: (cammina con lo zaino sulle spalle)
La fatica aiuta a crescere (la fatica aiuta a crescere)
Nella condivisione (nella condivisione)
Canta e cammina (Canta e cammina ) ( 2 VV )
Se poi, credi non possa bastare, segui il tempo stai pronto e…
Danza la vita al ritmo dello spirito oh Danza, danza al ritmo che c'è in te
Danza la vita al ritmo dello spirito oh Danza, danza al ritmo che c'è in te

30 marzo 2009

Neve di Primavera



Ho preparato quest'evento di Noviziato con mesi di anticipo perchè sapevo che sarebbe stata dura. E' difficile trovare posti per pernottare se si vuole evadere dalla routine dei pavimenti di canoniche et similia. Quindi un caloroso ringraziamento ai ragazzi del Camping "il Pollino" di Mezzana Torre, per la cortesia e la professionalità dell'accoglienza. E' difficile fare le previsioni del tempo per scegliere la destinazione più opportuna. L'intenzione era di far provare al noviziato 24 ore di route in una ambiente entusiasmante dosando opportunità e difficoltà per lanciarli verso il gisuto finale dell'anno: la definitiva confluenza nella comunità R/S, il Challenge e la Route Estiva.
Stranamente non ho molte parole da riprodurre qui. A posteriori, infatti, non credo che sia stato fatto nulla di particolare. Si parte in ritardo ( quel tanto che basta per perdere la messa), si arriva, si monta un campo R/S e ci si prepara alla Notte cucinando sul fuoco e svolgendo le attività programmate. Si gusta la cena e si ascolta, si suona la chitarra e, Miracolo! Anche i 4 ragazzi cantano assieme a te. Poi, dopo il bivacco, dopo la "pesca della paura", la presentazione della Carta di Clan come conseguenza del Vangelo e della Costituzione Repubblicana, si va a nanna sotto la pioggia. E non sai se a tenerti sveglio è il russare del compagno di tenda, la pioggia o le aspettative per l'indomani.
Che si presenta livido sotto un cielo plumbeo. L'ora legale non aiuta e l'inesperienza dei Rover ,che di rado hanno vissuto queste situazioni, rallenta le operazioni. Finalmente si sale ma, invece che ad Acquatremola - > Serra di Crispo (strada apparentemente sbarrata ) ci dirigiamo alla Madonna del Pollino. Due ore abbondanti di ascensione nella neve alta, sempre lì lì per mollare,sempre decisi a raggiungere la meta, a fare sacrifici per arrivare all'obiettivo, a tirare su dalla neve un compagno di strada stanco, incoraggiarlo a non arrendersi in quel magnifico paesaggio bianco, per arrivare tutti assieme in cima. E sulla cima siamo arrivati uniti, assieme, sorreggendoci l'un l'altro. Abbiamo preparato un pasto caldo sui fornelletti mentre l'indegno Maestrodei Novizi si strizzava le calze fradicie e restava a piedi nudi a contemplare il paesaggio. Dopo aver ritemprato le energie siamo tornati alla base in poco tempo e con (relativamente ) poca fatica. Appena giunti alle macchine la pioggia ci ha investiti in pieno, siamo stati fortunati a non inzupparci ulteriormente.
Ieri sera mi sono addormentato sorridendo.
Cosa ho imparato?
Che sulla neve i pantaloncini sono davvero più pratici dei pantaloni.
Che tutti i ragazzi meritano infinite opportunità.
Che sulle cime lo scoutismo è lieve e perfetto.


22 febbraio 2009

60° dello Scoutismo Materano & Giornata del Pensiero 2009: Insieme si fa!


Beh, anche quest'anno è andata!
E' appena passato un week end scout che mi ha caricato di entusiasmo.
Vabbé, mi ha anche caricato di freddo e stress, ma perché sottilizzare?
Il Sabato pomeriggio è stato dedicato alla presentazione del libro di Raffaele Natale sulla Storia dello Scoutismo Materano. In un affollato convegno presso l'Auditorium francescano di Cristo Re, è stata ripercorsa parte della gloriosa storia scoutistica cittadina. Spinto da Bagheera, ho fatto anche io un picciol intervento di ringraziamento. E, se in quella sede non ho saputo ringraziare anche chi sopporta tutte le seccature che la nostra sett.. ehm Associazione Scout riversa spesso e volentieri su i congiunti dei capi, posso tranquillamente farlo ora:

GRAZIE AMORE!!!

Ci vuole davvero tanta pazienza....
E non ho potuto neppure ringraziare degnamente la mia Comunità Capi per evitare di uscire dal clima politically correct di questi tempi confusi... Insomma, chi ha orecchie, intenda :-).
Ovviamente, ringrazio davvero di cuore tutti i partecipanti: pure i fratelli del Potenza 3 si sono sciroppati i 200 Km che ci separano pur di essere con noi: se questo non vuol dir nulla non so cosa possa avere significato...
Il libro è già sul comodino prossimo in lista d'attesa per la lettura.
Ma non è finita qui: il giorno dopo sveglia alle 07:00, giro di raccolta di rover e scolte in cronico ritardo e, sotto un cielo che prometteva pioggia e ha mantenuto neve, ci siamo immersi nella Giornata del Pensiero 2009.
Non credo abbia molto senso fare la telecronaca della giornata.
Ho partecipato all'organizzazione dell'attività R/S: Matera 1, Matera2 e Bernalda 1 dell'Agesci, Matera 1 e Pomarico 1 del CNGEI si sono lanciati in una giornata di scoperta ed informazione su problematiche in cui l'informazione è il 90% della soluzione, ossia la sensibilizzazione e l'informazione relative alla diffusione delle malattie infettive. Ora, non credo sia il caso in questa sede affliggere i miei lettori su varie filippiche sull'accesso ai farmaci e quant'altro. Ma voglio lasciarvi un paio di foto degli spot realizzati in condizioni non proprio ideali ( sotto la pioggerella nevischiella ) dai ragazzi divisi in pattuglie/ronde di formazione:


E poi uno spiacevole dato di fatto: abbiamo distribuito ai ragazzi questo brano, vi prego di leggerlo prima di andare oltre:


No, non è la cronaca della situazione in Darfour, ma un pezzo della descrizione che la sorella di Carlo Levi, in "Cristo si è fermato ad Eboli" fa delle terribili condizioni di vita a Matera nel 1936. Nessuno dei ragazzi ha pensato che quel brano potesse descrivere la propria città, tutti hanno attribuito quella descrizione "al terzo mondo".... E un po' di stupore nell'apprendere che quel brano descrive i loro nonni l'hanno provato...
Credo che qualcuno di loro un po' di domande se le starà ponendo a riguardo...
Io mi sono divertito molto, sia nella preparazione che nella realizzazione della Giornata. Certo, il freddo non ha aiutato, ma è inverno e poi non esiste bello o cattivo tempo, ma buono o cattivo equipaggiamento!Mi ha fatto piacere incontrare vecchi amici e riprendere la sana abitudine delle attività comuni con altri gruppi e/o associazioni.
E' innegabile che ci siano delle differenze evidenti tra AGESCI e CNGEI, ma mi piace lasciare ad altri la volontà di indagare a riguardo. Io, ieri non me ne sono accorto. Ho vissuto quello che ci unisce, ci salda, ci rende uno. Lo scoutismo. Abbiamo cantato, riso, pensato e giocato assieme, cosa si può chiedere di più?
E' scontato auspicare nuove iniziative, nuovi incontri, altre attività. Ma, a meno di una istituzionalizzazione del famoso scoutedì, so bene che sarà difficile conciliare tutti i nostri impegni. Eppure, una mini route sul Pollino...
Insomma, rimbocchiamoci le maniche, insieme si fa!
In attesa, rimetto l'uniforme in armadio per qualche settimana...

26 gennaio 2009

L'innesto

Un'uscita tranquilla, quella di ieri,
Ho potuto apprezzare le vivacissime discussioni tra i rover e devo ammettere che era tempo che i fanciulli si scornassero da giovani leoni qual sono. E' sempre difficile mordersi la lingua quando si è tentati di intervenire sbilanciando il confronto tra R/S. Un paio di volte, però, mi è riuscito di lanciare una sana provocazione per mantenere vivo il fuoco della fucina chè è una Comunità RS sana.
Il Noviziato ha fatto la sua prima uscita assieme al resto del Clan. Non ho dato risalto ufficiale alla cosa perchè ritengo sbagliato dare a Novizi e Rover anziani l'idea che esista una qualsivoglia forma di separazione. Quindi, quando ci siamo ritrovati tutti assieme spero di essere riuscito a mimetizzarmi nel rumore di fondo.
Ho cercato di non stare addosso ai novizi, quasi ignorandoli se non per battutine e risate.
Il Maestro dei Novizi, infatti, non è un Aiuto Capo Unità e, quando il Noviziato confluisce definitivamente nel resto del Clan, non può far altro che sparire ed eclissarsi per accogliere il Noviziato successivo.
Siamo alla fine di Gennaio e, per quanto la Route estiva sembri lontana, ormai le cose da fare sono meno di quelle fatte. A Febbraio l'uscita coinciderà con la Giornata del Pensiero, a Maggio con il Challenge: restano due uscite: Marzo ed Aprile.
E per Marzo mi sta venendo un'idea...
Ieri abbiamo chiuso con Roverrò e Scouting for Boys, me le sento ancora nelle orecchie.

18 dicembre 2008

ad esempio, a me piace la Strada...

Le vacanze di Natale si avvicinano per fortuna, sono stanchissimo e ho bisogno di riposarmi un po'. Inoltre, pare che riusciremo a fare una Route Invernale tra Natale e Capodanno.
Salvo complicazioni dovrei riuscire a partecipare, dopotutto dovrei essere in ferie.
Non vedo l'ora di sentire l'aria fredda che entra nei polmoni in cima ad una Montagna, ho proprio bisogno di fare Strada assieme al Noviziato.
Nel frattempo.... devo stare attento a non sbadigliare in faccia al capo!

15 dicembre 2008

48 ore per l'Uscita


In realtà, l'uscita della domenica inizia la mattina del Sabato. Quando mi sveglio. Nei periodi di calma, anche di sabato e domenica, mi sveglio intorno alle 07:30 - 08:15. Se sono particolarmente stanco e stressato, mi alzo per le 09:30 - 10:00. Questa volta mi sono svegliato alle 10:35. Sono stanco. Domani avrei bisogno di dormire, non di travestirmi da cretino e andarmene sotto la pioggia su strade fangose a cercare di cambiare un po' il mondo. Anche quando l'uscita è stata teoricamente preparata c'è sempre un mucchio di lavoro da fare il giorno prima. Lavoro pratico: stampare le cartine, comprare una cartuccia di gas per il fornelletto. Lo faccio di malavoglia mentre il Sabato passa. Vorrei leggere, riposarmi, fare una passeggiata. Non si può. Arriva il tardo pomeriggio del Sabato. Qualcosa, nell'umore, cambia. Inizio a preparare l'equipaggaimento. Lo zaino, gli impermeabili, la cassetta del pronto soccorso. L'opinel, il cordino, i fiammiferi e l'accendino, le gavette, le borraccie. La macchina del caffè, la bomboletta per il fornellino, controllo l'uniforme, attacco bene i tizzoncini al portafoular, tiro fuori le scarpe da trekking ed il cappellone. Man mano che riempio lo zaino la stanchezza passa, la voglia cresce. Nascondo una stecca di cioccolato, imbarco un po' di posate extra per i 'distratti', imballo gli spiedi, mi rileggo la Seconda Lettera di San Paolo ai Corinzi e la voglia cresce ancora. Finchè diventa attesa. Un uscita è sacrificio: anche se è sabato sera non si può fare tardi, le 07:00 del mattino del giorno dopo incalzano.... non sono il solo a sacrificarmi... Suona la sveglia e sembra di essere andati a dormire da un secondo. E' la sveglia peggiore della settimana. E' tutto pronto: mi lavo, mi rado, trangugio il caffè e la colazione. Mi metto l'uniforme e riconosco a pelle le comodità e le abitudini di ogni tasca. Esco: in un solo viaggio riempio la macchina di zaino ed accessori. inizio a girare tra le case dei ragazzi che abitano a Matera Nord, attendo il loro ritardo, gioisco della loro puntualità. Il che non è raro. Arriviamo in Chiesa e siamo in pochi. Mi secca. L'uscita inzia alle 08:00 per tutti. Qualcuno si presenterà dopo le 09:00. Portiamo pazienza. Il sacerdote è un po' in ritardo. Noi non siamo loquaci, troppo sonno. Sono perso nei miei pensieri ( Ossia 2 neuroni tengono aperti gli occhi, gli altri 2 dormono ancora), quando una voce stridula squarcia il silenzio con un grido: " CANTO SETTANTANOVEEE!!) Tutti e 4 i miei neuroni sobbalzano nella scatola cranica: inizia la Messa... Il cervello si rimette in moto ed il resto di me torna in vita. Finita la messa ci tocca ancora attendere gli ultimi: e riesco a mettermi in Strada solo con una ventina di minuti di ritardo.Portiamo ancora pazienza: per qualcuno l'uscita sarà senza uniforme e/o scarpe adatte, per qualcun altro inizia alle 09:07. E, poi, la strada. Un percorso semi urbano che sono riuscito a rendere extraurbano il più possibile. Sulla Strada ci si rilassa e ci si scopre, è il momento di osservare, di immedesimarsi, di capire. Iniziano i tratti infangati, nessun problema per chi ha le scarpe da trekking, una specie di psicodramma per chi se ne è venuto con quelle da ginnastica nonostante tutte le richieste, le raccomandazioni e nonostante il fatto che la città sia stata appena sommersa da nubifragi continui non sia proprio un segreto di stato. I tratti infangati sono stati utilissimi per capire certe cose, per identificare chi si preoccupa degli altri, pet testare la reazione alle difficoltà.



La Strada ha occupato gran parte della mattinata. Un percorso brullo, costellato di rifiuti per gran parte. Siamo arrivati a destinazione poco prima di mezzogiorno e ci siamo subito impegnati nelle attività di cucina. A questo punto ho iniziato a rilassarmi un po'. Col fuoco acceso, i fornelli che riscaldavano piano l'acqua per la pasta, il pane twist e la carne che si cuovcevano più sull'entusiasmo e sull'allegria che sulle deboli braci, mi sono sentito tranquillo e soddisfatto.



Ancora più soddisfatto mi sento appena assaggio la piccola porzione di sushi preparata 'sul campo', a cui seguono pasta, arrosto e twist.





Con la pancia piena dopo una buona fatica è raro sentirsi depressi... Così, dopo il caffè, possiamo continuare le nostre chiacchierate sull'Operazione Paul, nello specifico la Seconda Lettera ai Corinzi. Ecco, se c'è una cosa che ultimamente ci sta riuscendo benino, è l'attualizzazione concreta delle Letture del Vangelo. Forse è un esercizio un po' rischioso, dopotutto non sono propriamente laureato in teologia ( ma grazie ad 'uomini e profeti' su radio tre ).
Poi, velocemente, rapidamente, tutto si liquefa. Si rifanno gli zaini e si torna a casa. Mi trovo alle 16:00 della Domenica stanco morto a sistemare le scarpe da trekking croste di fango. Pulire gli spiedi, riaffilare il coltello e ingrassarlo, lavare le gavette, sciacquare la borraccia. Metto tutto a posto, metodicamente. E rifletto sulla giornata, sugli sguardi, sullo scopo di tutta questa organizzazione, sulla sua efficacia. Inizio a realizzare di aver assistito a comportamenti fuori luogo, mi ubricao di "senno di poi", mi lavo, mi siedo e quasi mi addormento. Una bella uscita, MA.... MA... MA.. La sveglia lavorativa del giorno dopo mi strappa dal sonno istantaneo del post-uscita. I dolorini che si sono già manifestati da ieri segnano la mia età ( per fortuna quello più grave al ginocchio è scomparso ). I soliti rituali del mattino, il viaggio. E allora realizzo che non è andato proprio tutto a meraviglia. Che ho assistito a qualche episodio non proprio edificante. Inizio a sentirmi a disagio. Oggi, sono in vena di spiritosaggine. Ho portato in ufficio la scatola dei calendari scout che ora fa bella mostra sulla scrivania. Ho scritto un minicartello: "Ticket ICT: € 5,00 ma con calendario omaggio." Poi, faccio vedere le foto dell'uscita ad un collega. Che si incazza e, come uno spillo, fa scoppiare il palloncino del mio disagio. E' un ex Capo Reparto che resta ex perchè nella cittadina in cui vive adesso non c'è un gruppo Agesci. Gli faccio vedere le foto di ogni uscita ed è sempre un po' emozionato, gli luccicano gli occhi. E inizia la filippica: Non avrei dovuto permettere la partecipazione di ragazzi che hanno saltato la Messa. Non avrei dovuto permettere la partecipazione di ragazzi senza uniforme. Non avrei dovuto permettere la partecipazione di ragazzi senza scarpe da trekking. " il tuo tempo così lo sciupi: fai tanti sacrifici ma non serve a nulla: se non gli sta bene se ne possono stare a casa: a che serve che tu ti fai un programma, ci hai messo tempo, se poi deve saltare perchè uno arriva in ritardo, l'altro se ne viene senza scarpe da Trekking? Ma è meglio se gruppi in cui succedono 'ste cose chiudono, lo scoutismo mica è per tutti" _ " Ma gli altri - balbetto io" _ "Gli altri? Gli altri impareranno che nulla ha un valore e tutto è derogabile! Così si fa( nel senso hai fatto ) solo danno!" E se ne è andato senza manco comprare il calendario scout. Ha ragione, ovviamente, ma l'ultima volta che ho posto la questione in questi termini le cose non sono andate troppo bene. Forse non vale al pena di essere così rigidi, ma mi rendo conto che un minimo di restaurazione della normalità è necessario. Ma come, senza andare alla guerra? Intanto, la prossima uscita già è in gestazione nella mia mente. Per ora non mi arrendo.

27 novembre 2008

Incroci Pericolosi

Ultimamente, sono stato un po' latitante. Un po' per problemi di lavoro, un po' per pigrizia, un po' perchè non saprei da dove cominciare, ho abbandonato momentaneamente blog & similia. Ma è tempo di riprendere anche per fare chiarezza nei miei pensieri.
Temo che vi tedierò con la descrizione di quello che mi è capitato qualche tempo fa: L'Hike ci era stato praticamente imposto e non è che ci andasse tanto di farlo. Ma il premio era sostanzioso: una promozione sul campo per meriti di guerra, in pratica. Così, una bella domenica mattina di autunno, ci ritrovammo in due di fronte il Panificio San Giacomo. Prima a messa e poi ci siamo incamminati. La strada non finiva mai: curva su curva, metro dopo metro. Un po' di chiacchiere, ma neanche tante: eravamo entrambi piuttosto taciturni. Si passa La Martella e ci si incammina verso Timmari. Dalle auto che passano ci guardano male, con disprezzo. Arriviamo al Bivio per Timmari e la strada si fa salita. E' una salita breve, certo, ma noi eravamo già un po' stanchi. Quindi, il sentiero per San Salvatore. E la salita aumentò di pendenza. Ma eravamo giovani e poco carichi. Arrivammo a destinazione, non ricordo affatto che tipo di attività di catechesi ci toccò di compilare, poi accesi il fuoco. Cucinammo sulla viva fiamma: antipasto, primo e secondo. Divorammo tutto in un battibaleno. E tornammo indietro con maggior pena e fatica, arrivando alle nostre case all'imbrunire. Il Sabato successivo, nel quadrato del Reparto Sagittario, i Capi Reparto ci permisero di scoprire la Terza Tappa, dato che avevamo raggiunto la Seconda. 12 km all'andata, 12 km al ritorno... Era l'autunno del 1988. Vent'anni fa un Hike di 24 Km era condizione necessaria, ma non sufficiente, per raggiungere la Seconda Tappa di progressione personale E/G. E oggi? Qualche tempo fa , avevo scritto un post ironico e scherzoso sulle modalità di costituzione degli staff di unità. Beh, a posteriori l'ironia si è dissolta e di scherzare non ho più voglia. Non sto parlando di staff, ma di livelli più elevati. Lo scorso week end si è svolta l'Assemblea Regionale dei capi Agesci della Basilicata. Ne sono stato solo parzialmente soddisfatto. Anzi, mi correggo: a fronte di alcuni eventi senz'altro positivi, le implicazioni di frasi, affermazioni, espressioni facciali ed annessi e connessi mi hanno lasciato profondamente sconsolato.
Fino a poco tempo fa credevo che la mia bella Associazione fosse più in crisi delle banche americane. Ora non più. Probabilmente sono io fuori posto: se io non mi ci ritrovo più non vuol dire che l'Associazione sia in crisi, ma che uno dei due si sia spostato rispetto al passato. Magari l'Associazione è andata avanti ed io sono rimasto immobile, as usual... Oppure siamo rimasti in pochi abbarbicati alla vetta ed il resto è precipitato... Non so...
Io non mi sento più a mio agio. Non sono sereno quando una persona che fa in una settimana lo stesso lavoro che io faccio in due giorni se ne viene col dito in cielo a definire "poco Cristiano" chi non partecipa agli eventi regionali. Non sono sereno quando mi trovo a dover discutere di un'astratta ed autoreferenziale filosofia dello scoutismo mentre mi mancano gli strumenti per far fronte ad emergenze che vedo crescere sotto i miei occhi. Emergenze che hanno nomi e cognomi e date di nascita troppo recenti perchè mi siano indifferenti. Non posso essere sereno quando vedo dissolversi il concetto di Servizio a favore della soddisfazione personale nell'interpretare un ruolo che nella pratica si traduce in feste e lazzi nell'indifferenza verso gli scopi ultimi dell'Associazione. Forse, può darsi che lo scoutismo sia diventato davvero una specie di doposcuola convergente al modello della scuola italiana. Con le ovvie conseguenze sul piano dell'efficacia... Ma, forse, sono io che non sono in grado di adeguarmi. Non ho tempo per far palestra, andare al cinema, leggere un libro. Solo Lavoro(i), famiglia, Agesci. Null'altro. Quindi, l'Agesci non può ulteriormente espandersi nell'arco della mia settimana tipo: a scapito di cosa? Delle mie 7 ore di sonno? Se c'è un imprevisto e l'attività pianificata deve essere spostata, o se ne aggiunge una nuova, non c'è semplicemente spazio. Quindi, sentirmi dire : "Come, non vieni? Ma lo sai che poi ci vanno di mezzo i ragazzi?" mi provoca una strana sensazione di alienazione: sarò strano io a trovare inconcepibile che un adulto lavoratore da 60 ore a settimana debba sapere che alcune ore o giorni della sua vita se le dovrebbe ciucciare lo "scoutismo" magari con solo 12/48 ore di preavviso? Almeno 'sta volta ho avuto la prontezza di spirito di rispondere che: "Al contrario, è proprio perché ci sono io che i Ragazzi possono fare scoutismo, pazienza se saltano questo evento, parteciperanno agli altri.Se non ci fossi io salterebbero questo e gli altri". Non mi stupirò mai abbastanza del fatto che, nonostante ci si organizzi in base alla disponibilità oggettiva, capiti troppo spesso che sia richiesto, come minimo, il 105% di quello che è il tuo massimo.
Io credevo di giocare ad un gioco da svolgersi in un bosco con pentoloni, cordino e paletti, su una strada di speranza, mi ritrovo a fare da notaio di decisioni ed azioni di cui non vedo alcun ritorno educativo. Non scrivo per fare il calssico pianto greco: dopotutto le cose a me, personalmente, stanno andando piuttosto bene. Eccetto il particolare che faccio più il Capo Squadriglia che il Maestro dei Novizi. Purtroppo, non vedo in costruzione un futuro associativo possibile su queste linee di affanno continuo in cui spuntano, di tanto in tanto, anche atteggiamenti patologici a salare la torta...
Quindi, se il mio sacrificio è ritenuto peggio che inutile: dannoso, a che senso farlo? Se occorre di più, se al gioco dello scoutismo possono partecipare solo certe categorie sociali che non devono lavorare più di 40 ore a settimana per vivere, basta dirlo, chiarirlo, l'Agesci delibera e pubblica tante cose, concede così tanta libertà di interpretazione di cosa sia lo scoutismo che può anche permettersi di ufficializzare quelle 10 ore a settimana e 3 week end al mese che pare siano indispensabili tra i requisiti per la nomina a Capo. Insomma, io al solito magari esagero, ma si fa sempre più largo in me l'idea che forse è meglio lasciar perdere quella che a tutti gli effetti è una lotta contro i mulini a vento. Se siamo diversi e divisi, come dice uno dei miei ragazzi, a che pro tentare di unirci a tutti i costi? Meglio un buon vicinato che una cattiva convivenza, no? Forse sarà questa la causa del proliferare di associazioni scout: pare che per ogni gruppo che chiude nascano due associazioni...
Non so, davvero non so che pesci prendere. Va bene, il mio Servizio quest'anno sembra abbastanza definito, ma non basta per ritenersi sulla strada giusta. E io vorrei davvero essere sicuro di stare sugli stessi passi che 'sto ragazzino qui sotto percorreva venti anni fa.


17 novembre 2008

Questo tipo di scoutismo NON è una mia idea...

Ma vorrei avere modo di parteciparvi e metterla in pratica!
Datevi un'occhiata alla Home Page dell'iniziativa...
Forse, non siamo proprio in pochi a pensarla così...

10 novembre 2008

No, non metto il voto agli scout

Qui sopra c'è la cartina del percorso dell'uscita di Noviziato di Domenica 9. Niente di eccezionale, una passeggiata al Villaggio Saraceno, passeggiata che avrebbe dovuto fare da preludio ad un certo programma ma che ho dovuto cambiare obtorto collo. Infatti, all'ultimo momento, il Noviziato quasi al completo ha ritirato la sua disponibilità per un'uscita di giornata intera. L'organizzazione dell'uscita era stata tutta affidata alle pattuglie e, nonostante io sia notoriamente poco propenso a cedere in queste situazioni ed avrei preferito rispettare il programma anche se fossimo rimasti in due soli, mi è parso più ragionevole dimezzare l'impegno e triplicare il numero dei partecipanti. L'uscita merita solo due cenni: se in Route non vogliamo morire di sete e/o perderci nelle nostre tasche, temo che dovrò dedicare parecchio tempo alle basi dell'orientamento. Comunque l'attività è andata a buon fine e con un po' di pazienza abbiamo costruito la nostra bussola, trovato il nord con l'orologio e triangolato la nostra posizione sulla carta.
L'altro punto, il più importante, è che i ragazzi ora parlano. Parlano di tutto e iniziano ad uscire dal torpore post-passaggi. Mi hanno fatto una proposta di attività per il mese prossimo non proprio ortodossa, ma è stata avanzata con entusiasmo e non sarò certo io a frenarli. Infatti, ho notato che i ragazzi, in generale, propongono poco. Accettano le nostre iniziative, salvo poi disertare puntualmente quelle che ritengono noiose. Ed è proprio su questo punto che sto lavorando. Evitare che lo scoutismo diventi "un'altra scuola, un'altra palestra, un altro corso, un altro rigo dell'agenda da rispettare, un altro genitore di cui soddisfare le aspettative dicendo si".
Purtroppo, il trend non è favorevole.


27 ottobre 2008

48 ore on the rock....

Già, è stato un week end all'insegna della frenesia e dell'Adrenalina. Sabato mattina, durante la consueta passeggiata settimanale, sentivo l'energia crescere.. Il sabato è stato tutto dedicato al Linux Day. Prima la preparazione del materiale:


2 PC con linux ed un notebook con Vista ma equipaggiato esclusivamente con software open source. Poi lo switch, gli attrezzi e i lunghi cavi di rete che conservo dalla ristrutturazione di casa. Quindi il montaggio del sistema all'informagiovani, un'impresa di facchinaggio-elettricistico non indifferente. Un cavo di rete che non ne vuole sapere di funzionare, lo switch che ho portato con l'alimentatore sbagliato, un pc con la scheda video 'stonata'... tutto risolto in pochi minuti a botta di cacciavite e pinza crimpatrice. Finalmente, i primi ospiti.



E poi il delirio, con gli organizzatori che riuscivano a stento a star dietro alle richieste, alle proposte, alla curiosità ed all'entusiasmo di tanta gente interessata a fere le cose diversamente, eticamente, convenientemente. Un mega grazie a tutti quelli che hanno reso possibile "another brick in the wall": Carmela, Enzo, Domenico, Donato, Ferruccio, Marcello, Mariangela, l'Informagiovani tutto e un arrivederci a tutti quelli che sono stati nostri ospiti sabato. Ovviamente, dato che ho partecipato all'evento in uniforme ( La Co. Ca. del Mt 2 era presente con 2 capi ), ho pensato bene di pensare il mio contributo nello stile dell'Impresa: ideazione, lancio, progettazione, realizzazione, verifica e fiesta. A parte la verifica che è in corso, ci siamo, quindi, gettati sulla Fiesta: l'osteria Malatesta ha accolto la decina di sfiniti organizzatori con un succulento menù e un delizioso rosso sincero.


In un'atmosfera di gioia per il lavoro compiuto credo si siano gettate le basi per nuove amicizie e nuoi sodalizi: evviva il costituendo ZuL.U.G.
Purtroppo, nonostante il ritorno all'ora solare, la notte non è bastata a recuperare la stanchezza. E, così, mi sono presentato piuttosto assonnato all'appuntamento con il Noviziato, ( ore 10:00 solari ) per discutere dell'Impresa di Noviziato. Beh, da questo punto divista siamo ancora in alto mare.... Alle 11:00, con la Santa Messa preceduta dall'intervento del Vescovo, sono iniziati i festeggiamenti per il 50° anniversario della Parrocchia di Cristo Re, parrocchia che ospita il Matera 2. Dopodiché... beh, il Clan al completo si è trasferito in una locazione inconsueta: una sala ricevimenti! Infatti, siamo stati invitati dall'UNITALSI a partecipare al loro pranzo di gala a conclusione del cammino iniziato assieme con il pellegrinaggio di servizio a Lourdes. Una specie di catastrofe calorica: dopo tanta squisita abbondanza ieri non ho cenato, stamattina non ho fatto colazione, e non ho ancora fame... Forse perchè a fine serata i ragazzi mi hanno lanciato in alto quelle 6-7 volte e ho visto il soffitto ad un palmo dal naso ( bello sforzo, dirà chi mi conosce di persona... ), ma mi sento ancora tutto sottosopra...
Sempre ieri al pranzo, ho ricevuto una richiesta un po' particolare che accoglierò volentieri se mi sarà fisicamente possibile ma che mi obbliga ad interrogarmi su un fatterello semplice:
come si fa a cresimarsi?
Alla prossima.

20 ottobre 2008

La Prima Uscita di Noviziato.


Per un Maestro dei Novizi, la ciclicità è brevissima, meno di un anno scout. In pochi mesi bisogna traghettare un pugno di ragazzi curiosi, diffidenti e spaventati, dal Reparto al Clan, cercando di non perderne troppi lungo la via.
Quest'anno ho un po' di esperienza in più, spero abbastanza per aver impostato l'approccio sull'ascolto eliminando ogni apparenza di 'effetti speciali'.
Solo il tempo può essere sereno giudice di questo lavoro, di questo impegno.
La Strada, che da Piccianello ci ha portato alla Valle dei Castori e poi su, fino in cima alla collina della Madonna degli Angeli, con ritorno attraverso la Gravina e Porta Pistola, mi ha permesso di osservare. Osservare e rassicurare i loro dubbi e le loro peprlessità sul futuro così imminente...
Un'attività semplice, una traccia di Catechesi ispirata a San Paolo, un buon caffè per scacciare l'umidità di una domenica nebbiosa... Tutto questo basta?


Spero di si, non ci resta molto altro e, in fondo: dove troveremo tutto il Pane.......

PS: il Linux Day si avvicina, spero che l'Agesci non si offenda se per un paio di giorni prima del 25 la metto in stand-by...

17 ottobre 2008

6 paia di occhi brillanti...

La prima riunione di Noviziato mi ha regalato serenità, gioia e voglia di fare.
E una ennesima conferma che i Ragazzi sono bravi e che i loro problemi o cattivi comportamenti sono quasi sempre il riflesso di problemi e cattivi comportamenti degli adulti.
Dopo un canto, la preghiera del Rover e della Scolta, abbiamo iniziato a parlare in serenità di cosa faremo quest'anno, di cosa faremo nei prossimi giorni. E, per fortuna, il mio non è stato un monologo. Sono sinceramente commosso da quell'energia innocente che la naturale ( e reciproca ) timidezza di questa nuova conoscenza non riusciva a trattenere.
Spero di essere all'altezza delle loro aspettative, ma ieri è andata bene...
Domenica la prima uscita. Non vedo l'ora..

15 ottobre 2008

ai blocchi di partenza ( i passaggi di branca )

La Giornata dei Passaggi è filata via liscia, portandosi dietro i timori legati ad ogni nuovo inizio.
Io l'ho passata tranquillamente ad una postazione delle prove del gioco dopo essermi goduto lo splendido spettacolo del lancio ispirato ad "Il Mago di Oz". Man mano che il tempo passava, un po' di emozione mi ha sfiorato per la consapevolezza di star per ricominciare in pieno un anno scout da Maestro dei Novizi.
I passaggi hanno sciolto ogni esitazione e trovo inutile provare a descrivere l'entusiasmo con cui siamo pronti alla nuova avventura.
Quest'anno sono riuscito a limitare lo sconcertante spirito nonnistico con cui il Clan progetta di accogliere i novizi. Spero di far meglio la prossima volta!
Il Noviziato è di sei ragazzi ed una ragazza ( signorine, sono aperte le iscrizioni, fatevi avanti ) e domani c'è la prima riunione.
Spero solo di essere all'altezza, alla loro altezza.
Alla prossima.

PS, Nota di Servizio: un pubblico ringraziamento all'Amministrazione Comunale che è riuscita a far passare Matera dal 50° al 103° posto nella Classifica de "Il Sole 24 Ore" Ecosistema Urbano 2009... Finalmente Fatti Concreti...

2 ottobre 2008

Coerenza e Testimonianza nel Servizio

Lo zaino è pesante e la Notte è Nera.
Ma portiamo con noi la Luce di Lourdes e la Fede cheabbiamo incontrato lì sorrege i nostri passi.
Non portiamo nulla di superfluo con noi, salvo le noste paure, i nostri egoismi, i nostri idoli.
Scegliamo con oculatezza il contenuto dello Zaino:
la Tenda, riparo per la Notte e simbolo di Comunità.
La Torcia, per guidare i nostri Passi,
il Pane, per sostenerli.
E la Memoria dei giorni passati assieme
perchè ci accompagni in ogni scelta
perchè sia filtro di ogni nostra azione.
Capiterà che non saremo noi a scegliere come e quando servire,
ma sarà il Servizio a pretendere un tributo di coerenza ed amore alle noste vite.


preparando la prima uscita di Clan...

Formazione Capi: Nomina a Capo.

Già, da quest'anno anche io avrò questa dicitura sui moduli del censimento.
Sabato scorso ho ricevuto dalla mia Comunità Capi le insegne Wood-Badge.
Questo dovrebbe essere lo spazio in cui esprimere le emozioni, la gioia, pubblicare le mie considerazioni eccetera.
Ma ora non mi va.
Preferisco dar spazio ai ringraziamenti.
Ringrazio di cuore le persone che hanno avuto fede in me, che mi hanno accolto, che hanno parlato ed ascoltato. Ringrazio i fratelli lontani, solo nello spazio e mai nel tempo, ringrazio chi ha dato il Suo Servizio per farmi arrivare fin qua, ringrazio i Ragazzi, ringrazio chi avrebbe dovuto esserci e purtroppo non c'era.
Sabato ci aspettano la Strada e una notte di campo. Il Gilwell lo si porta dentro

Strada facendo,

di Claudio Baglioni

Cantata da Peppe e dal Resto della Co.Ca. del
Matera 2 " San Francesco " il 27 Settembre 2008

Io ed i miei occhi scuri siamo diventati grandi insieme
con l'anima smaniosa a chiedere di un posto che non c'è
tra mille mattini freschi di bicletta,
mille e più tramonti dietro i fili del tram
ed una fame di sorrisi e braccia intorno a me...

Io e i miei cassetti di ricordi e di indirizzi che ho perduto
ho visto visi e voci di chi ho amato prima o poi andar via
e ho respirato un mare sconosciuto
nelle ore larghe e vuote di un'estate di città
accanto alla mia ombra nuda di malinconia...

Io e le mie tante sere chiuse, come chiudere un ombrello
col viso sopra il petto a leggermi i dolori ed i miei guai
ho camminato quelle vie che curvano seguendo il vento
e dentro un senso di inutilità
e fragile e violento mi son detto tu vedrai...vedrai...vedrai..

Strada facendo vedrai che non sei più da solo
strada facendo,
troverai un gancio in mezzo al cielo
e sentirai la strada far battere il tuo cuore...
vedrai più amore....vedrai!.

Io troppo piccolo fra tutta questa che c'è al mondo
io che ho sognato sopra un treno che non è partito mai
e ho corso in mezzo a prati bianchi di luna
per strappare ancora un giorno alla mia ingenuità
e giovane e invecchiato mi son detto tu vedrai,vedrai..vedrai..

...Strada facendo, vedrai, che non sei più da solo
strada facendo, troverai, anche tu
un gancio in mezzo al cielo, e sentirai la strada
far battere il tuo cuore, vedrai più amore, vedrai...

E una canzone e neanche questa potrà mai cambiar la vita
ma che cos'è che mi fa andare avanti e dire che non è
finita...cos'è che mi spezza il cuore tra canzoni e amore
e che mi fa cantare e amare sempre più,
perché domani sia migliore, perché domani tu...

24 settembre 2008

L'ultima lettera di B.P.

Cari Scouts,

se avete visto la commedia Peter Pan vi ricorderete che il capo dei pirati ripeteva ad ogni occasione il suo ultimo discorso, per paura di non avere il tempo di farlo quando fosse giunto per lui il momento di morire davvero. Succede press’a poco lo stesso anche a me, e per quanto non sia ancora in punto di morte quel momento verrà, un giorno o l’altro; così desidero mandarvi un ultimo saluto, prima che ci separiamo per sempre.

Ricordate che sono le ultime parole che udrete da me: meditatele.

Io ho trascorso una vita felicissima e desidero che ciascuno di voi abbia una vita altrettanto felice. Credo che il Signore ci abbia messo in questo mondo meraviglioso per essere felici e godere la vita. La felicità non dipen­de dalle ricchezze né dal successo nella carriera, né dal cedere alle nostre voglie.

Un passo verso la felicità lo farete conquistandovi salute e robustezza finché siete ragazzi, per poter essere utili e godere la vita pienamente una volta fatti uomini. Lo studio della natura vi mostrerà di quante cose belle e meravigliose Dio ha riempito il mondo per la vostra felicità. Contentatevi di quello che avete e cercate di trarne tutto il profitto che potete. Guardate al lato bello delle cose e non al lato brutto.

Ma il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri. Procurate di lasciare questo mondo un pò migliore di quanto non l’avete trovato e, quando suonerà la vostra ora di morire, potrete morire felici nella coscienza di non aver sprecato il vostro tempo, ma di avere « fatto del vostro meglio ». « Siate preparati » così, a vivere felici e a mo­rire felici: mantenete la vostra promessa di Esploratori, anche quando non sarete più ragazzi, e Dio vi aiuti in questo.

Il vostro amico

15 settembre 2008

Jazzo dell'Ofra: Uscita coi Passanti


E poi dicono che la Comunità Capi non serve a nulla!
Scusate se la prendo da lontano, ma è per chiarezza!
A Maggio, durante un'uscita di Comunità Capi dedicata ad approfondire la tematica della criticità delle età dei passaggi di branca, si era deciso di presentare in anticipo il Maestro dei Novizi ai ragazzi che passano dal Reparto al Clan. Quindi, ben prima dell'inizio ufficiale delle attività, abbiamo organizzato un'uscita dedicata ai ragazzi che dal Reparto passeranno in Noviziato tra meno di un mese. E' stato un bel test di collaborazione tra staff. La giornata non è stata clemente.... effettivamente, la lunga Estate del 2008 ha deciso di finire esattamente poche ore prima dell'uscita. La messa mattutina è stata salutare, con un Sacerdote estremamente deciso nella sua omelia, cruda e diretta. La pioggia ci ha costretto a riflettere se fosse il caso di svolgere l'uscita secondo programma o fermarci in una grotta a ridosso dell'abitato (e, pertanto, sporca e puzzolente ). Abbiamo deciso di seguire il programma difesi dagli impermeabili.

Così, ognuno per la sua strada, ci siamo trovati a metà mattinata allo Jazzo dell'Ofra, dove ho accolto Futuri Novizi e Capi con un the al miele. L'attività della mattinata era complessa, io mi sono limitato a raccontare cosa sia il Clan con lo scopo preciso di rassicurare i ragazzi sul loro futuro prossimo. La discussione si è arricchita con l'intervento dei capi del reparto che hanno raccontato la loro esperienza passata. Purtroppo, il mometo del passaggio dal reparto al clan è terribilmente delicato. I ragazzi hanno paura della Branca R/S e spesso ne ignorano la proposta. Capita che non si presentino neppure alla cerimonia di passaggio. Ed è un peccato. Ecco perchè ci siamo dati tanta pena per informarli e rendere limpida la loro decisione. Dopotutto, l'anno di Noviziato è un periodo di tempo in cui ai ragazzi deve essere concesso di cambiare idea e maturare per arrivare, poi, preparati e responsabili alla firma della Carta di Clan.

Sono personalmente soddisfatto dei risultati dell'uscita. E non parlo semplicemente del risultato numerico delle adesioni ricevute per il noviziato. Spero sia un buon viatico per i mesi a venire, in cui ragazzi ed adulti vivranno lo scoutismo con amore, serenità e rispetto, senza timore dei giorni di pioggia...

26 agosto 2008

Pianificazione Straordinaria

Con le ferie alle spalle è tempo di programmare le prossime mosse.
Lavorativamente parlando, mi è stato offerto di ampliare le mie aree di competenze al campo del calcolo strutturale. In aggiunta alle mie attuali mansioni, ma con la prospettiva di sbolognare, a breve, tutto il settore di assistenza tecnica... La classica offerta che non si può rifiutare, anche se significherà passare 12 ore fuori di casa al dì per mesi...
Scoutisticamente parlando, è il momento di preparare un programma adeguato all'anno scout incipiente, in modo da sfruttare al meglio il tempo dei Capi, tempo sempre più preziosamente scarso. Quest'anno, il Noviziato sarà numericamente più ridotto e sto già meditando le prime mosse coerentemente con l'esperienza dell'anno scorso. Trovo incredibile e meraviglioso il desiderio di ricominciare di nuovo, il sorprendermi a pensare agli errori del passato ed al modo di evitarli per donare al pugno di ragazzi che passeranno un anno di crescita ed amore.
E gastronomicamente parlando?
Beh, in questi giorni sto evitando il pesce, dopo le scorpacciate croate. Ma la fame è sempre tanta... E sto pensando ad un meraviglioso, dietetico e saporito... Shushi...
Un'ultima nota: ho cancellato il vecchio Blog, credo che dopo un anno di transizione, fosse un passo necessario.