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28 luglio 2021

Deformazione Professionale: una bottiglia d'acqua e l'Amerigo Vespucci

Un paio di anni fa ho acquistato una borraccia di acciaio per obliterare l'uso di bottigliette di plastica.
Ho scoperto, a posteriori, che è anche termicamente isolata, quindi ho preso l'abitudine di versarci dentro una  bottiglia d'acqua fresca e trascinarmi la borraccia ovunque.
Ma è da un mesetto scarso che mi arrovella una questione.
Dentro la borraccia ci sta un litro d'acqua.
La mia bottiglia di vetro da 1 litro pesa 600 grammi vuota.
Assumiamo trascurabili le perdite e i transitori.
Se tiro fuori dal frigo una bottiglia d'acqua fresca, mi trovo ad avere:

  • 1 kg di acqua a 4 °C;
  • 0,6 kg di vetro, sempre a 4°C ossia sempre a 273,15+4 277,5 °K.
Se svuoto la bottiglia d'acqua nella borraccia e riempio nuovamene la bottiglia con acqua del rubinetto mi trovo:

  • 1 kg di acqua a temperatura ambiente a contatto diretto con:
  • 0,6 kg di vetro, sempre a 4°C ossia sempre a 273,15+4 277,5 °K.
Se metto subito la bottiglia in frigo che vantaggio ho da un punto di vista ambientale ed economico?
Ossia: quanto del calore dell'acqua (e a rigore della bottiglia) invece di essere tutto asportato dal motore del frigo viene in parte assorbito dal vetro freddo della bottiglia?
Quanta energia elettrica vado a risparmiare?
Ho scaricato delle dispense universitarie di fisica tecnica e di trasmissione del calore, ho preso una matita e un foglio di carta.
Poi ho pensato che nemmeno il caso esemplare dell'Amerigo Vespucci, con la sua matematica elementare da scuola media, riesce a convincere i novax che i vaccini contro il Covid funzionano alla perfezione.
Quello che è successo sulla Nave Scuola della Marina Militare Italiana è la dimostrazione matematica che i vaccini funzionano: sistma chiuso, 360 persone vaccinate di cui 20 infetti, nessuno ammalato. Dunque, 360:100=20:x. x= 5,5. Efficacia Pfizer: 90-95% contro l'infezione, 100% contro la morte. il 94.5% dell'equipaggio, esposto al Covid senza via di scampo, non si è nè ammalato nè tanto meno infettato. I conti tornano.
Ma non i miei.
Mi è passata la voglia di calcolare quanta energia elettrica andrei a risparmiare (considerando che bevo 4-6 bottiglie di acqua al giorno scommetto che non è proprio un numero piccolo).
Perchè scommetto, senza tema di sconfitta, che qualcuno sosterrebbe che consumerei di più e che se mettessi nel frigo acqua bollente a raffreddarsi risparmierei sulla bolletta.
La Verità renderà pure liberi ma è una gran rottura di scatole in tempi di novax.






16 giugno 2018

Un Mondo d'Amore

Sto serenamente pensando di non andare più in bici al lavoro e di smettere di far servizio in Agesci.
Perchè vivo in un posto in cui queste cose sono controproducenti.
Sì, controproducenti.
Gli Italiani desiderano pagare salata in termini economici la mobilità autocentrica.
Desiderano gli incidenti stradali, il cancro da inquinamento, le malattie cardiovascolari da sedentarietà.
Desiderano passare ore in coda, desiderano passare molti momenti della propria vita immersi nella rabbia e nella frustrazione del traffico e odiano tutti quelli che si oppongono ai loro desideri.
Gli italiani desiderano pagare più tasse e avere mero servizi, nel migliore dei casi perchè sognano di diventare quell'uno su mille di privilegiati che pagheranno molte meno tasse e che non hanno bisogno di servizi.
Gli italiani desidderano credere di vivere in una Nazione pericolosa e priva di lavoro a causa dei migranti esattamente come desiderano ignorare le evidenze scientifiche su vaccini, lavoro, diritti, criminalità, mobilità urbana e alimentazione.
Gli italiani desiderano giovani conformi a questo pensiero, violenti come sono violente tutte le persone terrorizzate da un ignoto che si costruiscono da sole un po' come gli inquisitori che si rifiutarono di guardare nel telescopio di Galileo per constatare coi propri occhi di avere torto.
Vale, poi, la pena di affannarsi tanto per sostenere i giovani su un Cammino di Fede e Libertà quando poi si troveranno spiazzati nè più nè meno di come si troverebbe Burioni all'epoca della Peste di Milano?
Ora dovrei trovare le ragioni per continuare, insistere e perseverare.
Come le aquile randagie, come i pochissimi dissidenti mandati al confino.
I buoni esempi non mancano e neppure la compagnìa.
Ma vorrei una strategia.
Canzone del giorno:

Un Mondo D'Amore

4 giugno 2017

Allegro ma non troppo:la scienza dietro i novax e gli odiatori delle biciclette

Carlo Cipolla, un grande storico  italiano del XX secolo, scrisse negli anni '70 un illuminante libello dal definitivo titolo "The Basic Laws of Human Stupidity".
Vi rimando a wikipedia per i dettagli e suggerisco la divertente e rapida lettura di quelle preziose pagine.
Centrale, nella sua teoria, è l'intuitivo grafico che ripropongo nella versione originale qui sotto:





Una persona le cui azioni siano vantaggiose contemporaneamente per se stesso e per gli altri ricade nel Primo Quadrante del grafo, una persona le cui azioni siano vantaggiose per sé stesso a discapito degli altri ricade nel Secondo Quadrante e così via.
Vorrei davvero avere gli strumenti per comprendere le azioni antiscientifiche di una sbalorditivamente grande fetta della popolazione italiana alfabetizzata, magari anche laureata.
Ma non li ho.
Posso, tuttavia, ricondurre questi comportamenti al grafico di Cipolla.
Consideriamo un ciclista urbano che debba percorrere 5 km di strada per andare al lavoro.


  • non emette inquinanti;
  • diminuisce il traffico di tutti;
  • aumenta i parcheggi per tutti;
  • produce su se stesso numerosi benefici fisici;
  • risparmia denaro;
  • dato il fatto che la velocità media delle auto nel traffico urbano è inferiore alla sua, non rallenta il traffico automobilistico.

E' matematico posizionarlo nel quadrante "Intelligente"
Un automobilista deve per forza finire in uno dei quadranti antipatici?
Ritengo di no e non ho certo voglia di piazzare su questo grafico categorie di persone in base alla mia interpretazione.
Quella, appunto, è libera.
Ma dove finisce questa libertà?
Quali sono i suoi confini?
Quando un paio di km in auto si spostano dal quadrante delle azioni intelligenti a quello delle azioni banditesche o stupide?
E, soprattutto, perchè?
Cosa spinge le persone non a ignorare la fisica quantistica, ma ad ignorare brutalmente concetti semplici e la cui violazione rende pericolosi i nostri giorni tipo "non si guida parlando al cellulare"?
Anche dopo aver usufruito per lustri dei vantaggi della scienza moderna, si rinnega la fonte della propria stessa sopravvivenza e si dubita anche della luce del Sole.
E lo stesso vale anche per le automobili.
Le automobili sono figlie di un'era di scoperte scientifiche e progresso tecnologico che in pochi lustri ha portato la mobilità individuale fino a vette sconosciute nella Storia Umana.
Una utilitaria economica con ABS ed aria condizionata non vien fuori da 'credenze' nè chi la progetta e costruisce può sperare che si metta in moto se si mette a ignorarere le leggi della termodinamica e le procedure di progettazione ed assemblaggio.
Ma poi arriva uno che non obtempera alle stesso insieme di leggi e procedure e se ne vanta pure spargendo odio contro chi vorrebbe adeguarsi alla migliore organizzazione tecnologicamente possibile della mobilità .
I Novax e, per esempio, tutti (amministratori, cittadini) quelli che ugualmente disprezzano le realtà scientifiche alla base della Nuova Mobilità fanno parte di una grande famiglia, quella dell'odio e del disprezzo verso non la Scienza in sé, ma verso una Collettività che sulla Scienza si basa e non più sulla Credenza individuale.
Carlo M. Cipolla indica  questa frazione dell'umanità con il simbolo  σ  e gli attribuisce il significato di frazione di stupidi all'interno di un insieme di persone...
σ è sempre maggiore di ogni previsione.
E l'esistenza di Novax e predatori di pedoni e ciclisti lo dimostra ancora una volta, in attesa della prossima assurdità. Che so, il rifiuto di massa di gettare i vetri nella campana del vetro e rivendicare il diritto di gettarlo nell'umido.


Oh, sempre con l'accortezza di ricordare il Corollario di Livraghi alla Prima Legge di Cipolla:
In ognuno di noi c’è un fattore di stupidità, che è sempre più grande di quanto supponiamo.