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1 marzo 2025

possiamo scegliere tra il disonore e la Pace. Se scegliamo il disonore avremo la guerra



La risoluzione del problema cecoslovacco, che è stata ora raggiunta, è, a mio avviso, solo il preludio a una risoluzione più ampia in cui tutta l'Europa possa trovare la pace.

Questa mattina ho avuto un'altra conversazione con il cancelliere tedesco, Herr Hitler, ed ecco il documento che porta il suo nome e il mio.

Alcuni di voi, forse, hanno già sentito cosa contiene, ma vorrei solo leggerlo:

"Consideriamo l'accordo firmato ieri sera e l'accordo navale anglo-tedesco come simboli del desiderio dei nostri due popoli di non entrare mai più in guerra tra loro".

Miei cari amici, per la seconda volta nella nostra storia, un primo ministro britannico è tornato dalla Germania portando la pace con onore.

Credo che sia la pace per i nostri tempi.

Vi ringraziamo dal profondo del cuore. Tornate a casa e fatevi una bella dormita tranquilla.


Vi sembra questo il discorso di un guerrafondaio?

E che ne dite di quest'altro?


Non ho altro da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore. Abbiamo davanti a noi un calvario del tipo più grave. Abbiamo davanti a noi molti, molti lunghi mesi di lotta e di sofferenza.

Voi domandate: qual è la nostra politica? Vi dirò: è fare la guerra, per mare, terra e cielo, con tutta la nostra potenza e con tutta la forza che Dio può darci; per fare la guerra ad una tirannia mostruosa, mai superata nell'oscuro e deplorevole catalogo della criminalità umana. Questa è la nostra politica. Voi domandate: qual è il nostro obiettivo? Posso rispondere con una sola parola: la vittoria. La vittoria a tutti i costi – La vittoria nonostante tutto il terrore – La vittoria, per quanto lunga e difficile la strada possa essere, perché senza la vittoria non c'è sopravvivenza


Eppure il primo discorso ha contribuito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il Secondo alla Lunga Pace dell'Europa.

Neville Chamberlain, l'autore del primo discorso, era un pacifista e durante la Prima Guerra Mondiale fu sindaco di Birmingham.

Wiston Churchill non era pacifista per niente tanto è vero che andò volontario al fronte durante la Prima Guerra Mondiale, è l'autore del secondo brano.


Ecco, avendo fatto il classico, la parola 'pacifista' ha un significato un po' diverso da quello corrente.

Non uno che è A FAVORE della Pace rispetto alla Guerra: tu che vuoi? Té o caffè?

Ma, colui le cui azioni portano alla Pace.

Che non è resa, non è sottomissione, non è prigionia e non è morte.

E' Pace.

In questo senso, sei pacifista?

Sei Chamberlain o Churchill?

Dopo lo storico ed ignominioso agguato di Trump a Zelensky alla Casa Bianca, qualcosa di paragonabile solo alla Caduta del Muro di Berlino, l'Occidente a guida USA non esiste più.

Ora tocca a noi.

Certo, a noi Europei scegliere tra vivere e morire.

Ma in particolare a noi italiani di sinistra tocca davvero darci una svegliata.

Ci tocca scegliere tra il disonore e la Pace. 

Però, se scegliamo il disonore, avremo la guerra.



20 febbraio 2025

Barbarossa Red: la fantasia superata dalla realtà



Negli anni '80 andavano di gran moda romanzi/finti saggi di fantapolitica in cui il Patto di Varsavia invadeva la Germania Occidentale.

Partendo da La terza guerra mondiale, Parti I e II di John Hackett e finendo con il migliore di tutti, Uragano Rosso di Tom Clancy, in mezzo c'è una gran varietà di titoli, ad esempio Team Yankee di Harold Coyle o Defcon One di Joe Weber o La Terza Guerra Mondiale di Shelford Bidwell

E Barbarossa Red, di Dennis Jones.

Questo libro non mi impressionò.

Aveva un elemento della trama troppo inverosimile.

Pensate, il KGB infiltra un proprio agente in Germania Ovest (e su questo niente di strano) che però arriva a diventare niente di meno che Cancelliere della Germania Ovest e che crea un casus belli per giustificare l'intervento militare sovietico.

<<Naah>> Mi dissi trentacinque anni fa:  <<Fa cagare 'sto romanzo: è troppo assurda 'sta storia! >>

Ah no?

19 febbraio 2025

Manifesto per un futuro possibile



Manifesto, beh, almeno volantino


Cercasi partito, movimento politico, comunità in grado di costruire una Unione Europea politicamente e militarmente unita che diventi caposaldo di:


  • Democrazia;
  • Libertà di stampa, di parola, economica;
  • Diritti umani;
  • Pace.


E di opporsi in tutti i modi alle autocrazie e alla violenza di cui si nutrono.


In concreto:


Che sia per la Sanità Pubblica, per l’Istruzione Pubblica, per la laicità e non per il laicismo. Che combatta gli effetti dei mutamenti climatici e le disuguaglianze sociali.


Che sia per la Scienza e non per la superstizione.


Che sia disposto a difendere le democrazie assediate.


Che sia disposto a creare una forza credibile di deterrenza (e più è credibile meno è probabile che sarà usata).


Ciascuno di noi diventi il Churchill del suo tempo!


E non c’è più tempo!

 

16 febbraio 2019

il trattato INF? Chi era costui? (Con colpo di Scena)

Sta passando sotto silenzio (e quei pochi che parlano sarebbe meglio che tacessero) la faccenda degli Euromissili 2.0.
Non è una questione semplice ed ha implicazioni globali.
Prima del doveroso riassunto partiamo proprio dalla cronaca: i pochi media che ne hanno dato notizia titolano più o meno così: 

"Trump ritira gli Usa dal trattato nucleare Inf (Intermediate-range Nuclear Forces) sui missili a medio raggio".

Implicando una diretta volontà degli USA di violare un trattato in vigore.
Bene, ora vi tocca il riassuntino.
Se ne volete una versione estesa e meglio scritta vi tocca comprare RID di Dicembre 2018 dove la faccenda è ben spiegata per esteso.
Lo scenario iniziale è questo (scusate se mi autocito).
Negli anni '60 la NATO programmava di reagire ad una invasione Sovietica con un uso massiccio di Armi Nucleari.
Ma i membri europei della NATO ci misero pochissimo a capire che si trattava di un bluff debolissimo da parte americana: perchè mai gli USA avrebbero dovuto sacrificarsi per la Germania Ovest, l'Italia o anche la Francia?
Se la NATO avesse reagito con un massiccio attacco nucleare contro l'Europa Orientale ad una semplice incursione corazzata verso Amburgo, ad esempio, le cose sarebbero sicuramente precipitate oltre l'orlo dell'apocalisse in poche ore.
Insomma, anche ai più guerrafondai sembrò evidente piuttosto in fretta che era una strategia assurda.
Ecco, ricordiamocela 'sta parola: assurdo.
Una situazione assurda è una in cui nessuno vorrebbe trovarsi, no?
Bene, invece quando si parla di armi nucleari la situazione assurda classica, ossia quella della capacità di ogni contendente di far fuori 2-3 volte il Pianeta Terra, è quella di maggior stabilità, quindi quella più auspicabile.
Vi sembra una follia?
Lo è.
Ma funziona.
Per tutto il tempo in cui è stata assicurata questa follia, (in inglese "MAD - pazzo" ossia Mutual Assured Distruction, distruzione reciproca assicurata) non si è sparato un colpo tra USA e URSS.
La Pace è stata garantita dall'equilibrio del terrore.
Un assurdo, sì. Che ha funzionato.
L'equilibrio del terrore, almeno localmente in Europa, scricchiolò ancora di più con l'adozione, da parte NATO, della dottrina della 'Risposta Flessibile" dato che, quella della rappresaglia massiccia, era considerata una barzelletta anche dai russi: l'occupazione di una isoletta Danese del Baltico avrebbe comportato automaticamente il lancio di tutte le armi nucleari americane, inglesi e francesi?
Quindi, cos'era 'sta risposta flessibile?
La stessa cosa della rappresaglia massiccia, ma a rate: la NATO avrebbe autorizzato l'uso di alcune armi nucleari in caso di sfondamento del fronte in Germania (quindi... armi nucleari NATO usate in Germania Ovest)  ma la conseguente rappresaglia Sovietica (sempre in Germania) avrebbe presto portato le cose all'Armagheddon ugualmente.
La goccia che fece traboccare il vaso fu quando, negli anni '70, i Sovietici iniziarono a produrre missili a raggio intermedio (gli SS20) basati su lanciatore mobile (quindi molto difficili da neutralizzare) e capaci di colpire l'Europa Occidentale distruggendo gli obiettivi in pochi minuti (c'erano circa 650 missili russi operativi, immaginatevi quante città Europee potevano incenerire.


SS20 sul suo lanciatore


Insomma, se i russi avessero attaccato con i loro SS20 l'unica possibile rappresaglia poteva venire solo dall'arsenale strategico USA con il risultato di arrivare alla fine del mondo il un quarto d'ora.
I Russi, inoltre, con gli SS20, miravano a separare gli interessi americani da quelli europei. 
In caso di sconfitta sul campo di battaglia, i governi europei potevano scegliere:
vivere sotto l'occupazione russa o...
vivere sotto l'occupazione russa in una Europa Occidentale devastata dall'uso delle armi nucleari tattiche russe e nato mentre i territori USA e Russo sarebbero stati risparmiati.
In quanto nè russi nè americani si sarebbero tirati addosso missili.
Già, perchè USA di sicuro non si sarebbero sacrificati per vendicare l'Europa accartocciata da almeno un paio di centinaia di attacchi nucleari russi e relative rappresaglie locali.
Chiaro perchè gli SS20 erano così pericolosi per i cittadini europei?
Fu così che, a fine anni '70 si decise di installare in Europa Occidentale missili che potessero bilanciare gli SS20 sovietici, missili capaci di colpire fino a Mosca, cosa che annullava il giochetto precedente: ora erano i russi quelli più minacciati dall'uso di missili tattici.
Se non vi siete già annoiati vi chiedo di prestare molta attenzione alle righe che seguono:
questi missili (i famosi Euromissili) non furono installati su decisione USA, ma su insistenza degli alleati NATO, Germania ed Italia in primis.
Questo dettaglio non è mai stato sufficientemente enfatizzato.
Furono gli europei che decisero di andare a guardare il bluff sovietico perchè volevano vivere liberi, non morire o vivere sotto il tallone d'acciaio sovietico.
Gli europei decisero di combattere per la propria libertà e lo fecero.
Certo, il KGB spese un mucchio di Soldi per la grandiosa manifestazione 'per la PACE', altrimenti nota come Marcia Perugia Assisi del 9 ottobre 1983 ma il povero Berlinguer nulla potè contro il desiderio di libertà dal giogo sovietico e anche in Italia arrivarono gli Euromissili.
Gli Euromissili riportarono la situazione in equilibrio e pochi anni dopo il castello di carte dell'URSS crollò.


Lancio di prova di un Missile Pershing II, l'Euromissile per antonomasia

La fine della guerra fredda fu preceduta, per l'appunto, (e finalmente direte voi) dal trattato INF in cui tutti i missili, nucleari e non, con portata compresa tra 500 e 5000 km, furono smantellati.
Bene, se non sono stato troppo contorto la situazione di partenza è chiara.
Credo di non sbagliarmi quando affermo che un po' a tutti è capitato di leggere o vedere video di 'nuove armi russe' che si trovano un po' ovunque: Facebook, Telegiornali, Youtube.
Ecco.
I nostri amici russi si stanno scapicollando da anni a diffondere video di nuovi prototipi di armi avanzate.
Pochi di questi prototipi arriveranno in prima linea perchè la Russia non ha la forza economica di portare a termine questi costosi progetti.
Tuttavia, alcuni di questi nuovi ordigni violerebbero (e il condizionale non è d'obbligo in questo ambito) il trattato INF.
Ad esempio l'SSC-8 (9M729 per i russi) ha, secondo molte stime,  un raggio d'azione di 1500km, violando pienamente il trattato. 
E ci sono un sacco di altri sistemi che sfiorano le distanze proibite.
Insomma, alla domanda secca se i russi violino o meno INF io risponderei di sì.
Di contro, gli occidentali, che mi risulti, non hanno costruito armi proibite.


SSC-8 russo


La situazione strategica, tuttavia, non è per niente simile a quella del 1980. Non c'è nessun rischio di avanzata dell'esercito russo oltre il fiume Reno (ma non scommetterei sul Danubio).
E allora perchè Trump se la prende tanto?
Pochi giorni fa il trattato INF è stato ufficialmente denunciato dagli USA, ossia gli americani hanno dato 6 mesi di tempo ai russi per 'discolparsi'.
Io non ho gli elementi per stabilire dove sia la verità specifica ma mi sembra piuttosto palese che i russi stiano premendo pesantemente sulle opinioni pubbliche occidentali sia con il loro muscolare approccio alla politica estera (Ucraina, Bielorussia, Georgia, ovviamente Siria, i pattugliamenti di bombardieri strategici) sia con l'ondata di fake news ed account fake sui social che stanno destabilizzando le nostre democrazie.
Il trattato INF è sicuramente obsoleto, certo, quindi perchè darsi tanta pena in merito?
I russi mica ce li hanno i soldi per piazzare seicento missili  a Est del confine bielorusso.
Beh, per quanto obsoleto, INF obbiga(va) gli USA a non sviluppare tutta una categoria di armi che le sarebbero, invece, molto utili, date le circostanze.
In Europa?
No...
Nel Pacifico: contro Cina e Corea del Nord.
Di fatto, Trump sa bene che se si tornasse agli Euromissili  sarebbe Putin quello fregato.
Forse vuol semplicemente che i russi cedano e facciano a loro volta pressione sulla Cina perchè è proprio la Cina il più grave problema militare USA.
Senza entrare nei dettagli (altro che logorrea, ci vorrebbero centinaia di pagine) i cinesi hanno una gran quantità di armi che il trattato INF proibisce.
Ma non lo hanno mica firmato.
Alcuni di questi ordigni sono davvero pericolosi per le portaerei USA e per la catena di basi americane nel Pacifico.
Si vocifera, addirittura, che i cinesi abbiano davvero messo a punto un missile balistico antinave progettato per affondare una portaerei USA con un solo colpo.


il missile cinese DF21-D ammazzaportaerei (se funziona)
  


La mossa di Trump, quindi, è il classico due piccioni con una fava: mettere pressione ai russi e ai cinesi con lo stesso strumento.
Pur non avendo nessuna simpatia per il Presidente USA devo però ribadire con forza che la violazione è Russa e non sono gli USA ad aver iniziato la contesa.

7 dicembre 2017

La soluzione finale: tornare alle origini del conflitto Arabo Israeliano

Sono molti anni che penso a questo problema gigantesco.
La recente mossa di Trump di sicuro non è prudente, è davvero molto rischiosa ma, di certo, non rientra nel campo delle eccezioni dell'ambito del Conflitto Arabo Israeliano.
Il conflitto interno all'Islam sunnita si sovrappone al conflitto interno all'Islam tra sciiti e sunniti e fa da sfondo, cornice e compagnia alla faida tra ebrei ed arabi.
Come già detto più volte, ritengo poco costruttivo sia fare il tifo sia preoccuparsi di quello che dovrebbero/potrebbero fare gli altri.
Ecco, ancora una volta, pensiamo a quello che dovremmo fare NOI.
Io penso che la questione sarà chiusa da chi l'ha aperta.
La responsabilità è, ovviamente, maggiormente della Germania.
E, a seguire, l'Italia.
Ma sono molte altre le nazioni europee che hanno responsabilità in merito.
L'antisemitismo francese e polacco, le sciagurate promesse del governo britannico.
E cent'anni dopo eccoci qua.
Un popolo oppresso, un altro costantemente minacciato di genocidio e olocausto nucleare.
Non ci sarà Pace finchè non prevarrà una visione realistica ma anche storica del conflitto.
Non ci sarà Pace senza assunzione di Responsabilità.
L'Olocausto è stato un affaire europeo.
Siamo stati noi Europei a creare quella situazione (che i pacifinti invece attribuiscono agli americani, con un errore storico paragonabile a definire Napoleone una gentildonna di corte Scozzese)
Io ritengo che la Pace arriverà solo quando agli israeliani verrà fornita una garanzia credibile da parte dei paesi europei responsabili.
Una garanzia non condizionata ad eventi futuri, ma immediata, continuativa.
Israele non deve più essere messo in condizioni di usare la violenza per difendersi.
Perchè, se ancor prima che questo accordo di pace entri in vigore si dovrà ricostruire il sistema infrastrutturale palestinese (scuole, strade, acquedotti e ospedali), poi, ad ogni azione di violenza (inevitabile) contro gli israeliani dovrà registrare la reazione automatica di questa forza di garanzia.
Sia contro i terroristi che contro gli stati genocidi, in primis l'Iran.
Lo ripeterò fino alla risoluzione del problema. Anche se siete antisemit.. ehm, antisionisti e amate tanto i Palestinesi almeno quanto odiate i sionisti, l'Iran non farà distinzione tra grano e pula quando si verrà ai fatti: i preti sciiti odiano molto gli ebrei ma non amano nemmeno un po' quelli che considerano eretici e pure deboli: i Palestinesi.



L'atomica Iraniana risolverebbe, sì, la questione Palestinese ma non come pensate voi antisionisti.
La mossa di Trump è, probabilmente, solo altra benzina sul fuoco ma potrebbe (per caso, non per calcolo) anche capuitare di spegnere il fuoco con il fuoco.
A un certo punto si deve uscire dal pantano, magari uscirne sotto l'onda d'urto di una esplosione non è proprio intelligente e bisogna vedere se si ricadrà su terreno asciutto o nelle sabbie mobili.
Tra l'altro, Putin si è affrettato a seguire le orme del Presidente USA.
Singolare, no?
Ma è tutto un sanguinoso gioco delle parti: nè russi nè americani nè cinesi possono risolvere il problema, ma solo sfruttarlo a proprio vantaggio.
Spetta agli Europei risolverlo perchè è nel loro DNA l'origine del male.
Ecco, forse, perchè perdura da cent'anni: gli Europei non esistono e non possono fare quello che dovrebbero.

13 agosto 2017

Un Samsung Galaxy val bene un Kim

Torno ai miei lettori con un breve (almeno nelle mie intenzioni) post di aggiornamento sulla situazione NordCoreana.
Qualche settimana fa la Corea del Nord ha lanciato il suo primo ICBM, il Hwasong-14.
ICBM sta per Intercontinental Balistic Missile.
E', in soldoni, un missile a lungo raggio il cui scopo è trasportare un'arma nucleare.
E, seppur con tutti i dubbi del caso, pare che i Nord Coreani siano arrivati ad implementare la necessaria miniaturizzazione.
Che non è roba particolarmente complicata, serve solo un po' di esperienza, dopotutto è una tecnologia degli anni '60.
A quanto pare, Kim ha fra le mani un aggeggio in grado di minacciare almeno l'Alaska il che implica che, entro pochi anni sarà in grado di minacciare gli USA interi.
Non è questo il punto.
Il regime Nordcoreano ha un unico obiettivo.
La propria sopravvivenza.
Non la 'liberazione' dei poveri sudcoreani vittime dell'imperialismo nè tanto meno l'incenerimento della nazione imperialista per antonomasia: gli USA.
No, la dinastia Kim  vuole solo tirare a campare, possibilmente per sempre.
Non è suo interesse che si spari sul serio da quelle parti.
Quindi, tra Kim che minaccia orrori atomici da visi sempre sorridenti e Trump che invoca bellicosa retoricità chi la spunterà?
Ma, cari, ovviamente i dollari.
In pratica, non succederà proprio niente.
Se avete pazienza leggetevi questo post del New York Times di cui condivido pienamente l'analisi (anche se tenderei a diminuire leggermente l'efficacia della potenza di fuoco Nordcoreana motivando la mia bassa stima con l'esperienza storica della generale scarsa efficacia di armate da parata alla '8 miloni di baionette').
Anche questo articolo è estremamente efficace nel descrivere la probabile realtà.
Gli USA hanno le mani legate.
Non si può pensare di trattare la Corea del Nord come l'Iraq di Saddam: la Corea del Sud sarebbe mezza distrutta anche nelle migliore delle ipotesi e la Cina non permetterebbe mai la caduta del suo stato cuscinetto.
A meno che...
Devo sottolineare un fatto tecnico ma di importanza cruciale: durante la Guerra Fredda URSS CINA USA ecc erano stati razionali e ci vuol poco (se si ha voglia di studiare, ovviamente) a rendersi conto che i loro arsenali e i loro schieramenti (per tacere delle rispettive dottrine operative) erano esclusivamente difensive e di deterrenza. La Corea del Nord, fatevene una ragione, sta dispiegando una dottrina operativa e fa esercitazioni mirate al First Strike.
Il suo arsenale nucleare non è di deterrenza e la dottrina risultante dai test di lancio da sottomarino e l'imminente 'test Guam' di lancio multiplo ne sono la prova.
Qui una precisa analisi del caso.
E cosa potrebbero fare gli USA?
Nulla.
Non si può fare niente.
I Coreani del Nord hanno già missili con testate nucleari.
Hanno un sacco di artiglieria in grado di spianare interi quartieri di Seoul.
Possono colpire il Giappone.
Duramente.
Non c'è modo per gli USA di distruggere tutte le armi nucleari Nordcoreane e nemmeno di distruggere l'artiglieria in tempo utile per evitare che Seoul somigli ad Aleppo.
La crisi Coreana è gravissima anche per le sue conseguenza di secondo livello: che cosa succederà quando anche gli altri stati dell'Asia si arrendereanno alla proliferazione? Il Giappone accantona da anni materiale fissile, ad esempio. La Corea del Nord si è abilmente infilata tra le maglie della debolezza degli USA di Obama (ricordiamoci anche i milioni di vittime del suo 'capolavoro' siriano) e sarà molto difficile far rientrare il genio nella bottiglia. Il regime nordcoreano ha tutt'ora attivi gulag e campi di sterminio e non sarà politicamente possibile effettuare un first strike stile Iraq per le ragioni di cui sopra. La minaccia di un test missilistico plurimo verso le acque di Guam, (CVD: la dottrina del First Strike Nordcoreano) poi, potrebbe fungere da casus belli ma la Corea del Sud è troppo esposta e ha già ingoiato l'affondamento di una sua nave ad opera di un sottomarino nordcoreano senza reagire.
In caso di First Strike NordCoreano anche solo convenzionale, però, la Cina potrebbe defilarsi e una volta messo in conto di perdere le vite di migliaia di civili sudcoreani e qualche centinaio di Giapponesi la Corea del Nord avrebbe i giorni contati.
Ovviamente, in caso di First Strike Nordcoreano Nucleare si aprono scenari orrorifici su cui non intendo indugiare.
Quindi?
Quindi business as usual: ignoriamo che quando il faccione sorridente del Kim compare in TV dietro c'è la sofferenza, lacrime e sangue che il popolo della Corea del Nord paga per i nostri telefonini da due soldi.
Insomma, invece di stare appresso a gente del genere suggerisco vivamente di iniziare ad interessarsi al riscaldamento globale.




Oh, poi se siete tra quelli che non trovano troppo male l'idea di un breve inverno nucleare per rimettere a posto tante cose io non posso aiutarvi, vi serve l'esorcista e la psichiatria.
La Crisi Nordcoreana è la classica dimostrazione di come le vie dell'inferno siano lastricate di buone intenzioni. L'appeasement si è spinto troppo oltre ed ora non c'è nient'altro da fare che sopportare Kim e il sangue grondante dal suo regime. NordCoreano e SudCoreano, tanto per cominciare.


EDIT del 20170824: trovo questa intervista a Brian R. Myers, docente di relazioni internazionali alla Dongseo university di Busan, in Corea del Sud, particolarmente preziosa.

29 gennaio 2017

√(Trump) = (PD +M5S)

Ci dispiace.
Ci dispiace tanto.
Nel corso degli ultimi vent'anni abbiamo notevolmente ampliato gli squilibri sociali aumentando a nostro vantaggio il divario tra ricchi e poveri mettendo al tappeto la classe media.
Siamo spiacenti di aver impostato la Politica Estera del Paese su standard  di minimo rischio a breve termine sacrificando il domani alla tranquillità di oggi fino ad infilarci nel vicolo cieco in cui siamo in questi giorni.
Siamo profondamente rammaricati di aver contribuito a trasmettere all'opinione pubblica israeliana il dato di fatto di una Italia (Europa) fondamentalmente antisemita e a spingere gli israeliani ad una inaccettabile e violenta difensiva, del resto, stiamo raccogliendo gli amari frutti in tal senso in tutto l'Occidente.
Soprattutto, ci scusiamo con voi tutti per aver amministrato malamente la cosa pubblica devastando l'Istruzione pubblica e tutti i residui ascensori sociali.
Siamo davvero spiacenti di non aver ridistribuito il peso sociale delle migrazioni dei Popoli, di aver passato lustri ad assicurarci il mantenimento di piccoli e grandi privilegi personali preferendo, anche in piccole realtà, letteralmente, la miseria e l'emigrazione per migliaia e migliaia di famiglie pur di non rinunciare alla gestione feudale della Cosa Pubblica.
Ci scusiamo di aver usato grandi banche o grandi aziende così come piccoli enti di formazione comunali per mantenere ed amplificare le disuguaglianze sociali, di aver costretto le nostre migliori menti giovani ad emigrare dal Sud al Nord e dall'Italia all'Estero.
Siamo desolati di aver dato prova di completa incapacità, misurabile e quantificabile sia tra le fila dei partiti tradizionali che in quelli sorti da movimenti di protesta.
Perdonateci, in estrema sintesi, di non avervi dato altra scelta, tra la nostra letale, caramellosa ed avida inefficienza e le mostruosità degli imitatori nostrani di Trump.

Purtroppo, nessuno nel PD o in M5S (e men che mai nel resto dell'arco costituzionale) ha, che mi risulti, impostato la sua strategia anti-Trump  su una base di autocritica costruttiva.
I primi, inaccettabili, atti del neo presidente USA sono solo un sinistro rullar di tamburi per le dolenti note che verranno.
Ma criticare l'operato di Trump è un esercizio controproducente se manca l'analisi della sua genesi.
Analisi, al momento, assente: i suoi cento padri disconoscono il loro figlio più illustre.

15 gennaio 2017

Addio Mr. President e grazie per la tua Terza Guerra Mondiale



Non è necessario essere pro o contro Obama/Trump.
E' sufficiente aprire la finestra e guardare lontano.
La presidenza di Barak Obama si conclude, purtroppo per noi tutti, con un mondo assai peggiore (per quanto riguarda, ad esempio le prospettive di una aperta conflagrazione militare in Medio Oriente e Corea) di quello che ha ereditato.
Negli USA il suo messaggio è andato perso, tanto che sarà un impresentabile come Trump a sedersi nello Studio Ovale, figlio, tra tante altre cose, magari più rilevanti, di un basso tasso di disoccupazione grazie a milioni di lavoratori sfruttati e sottopagati.
Il razzismo è ai massimi (relativi) storici.
L'economia finanziaria tira, quella reale meno e le famiglie nobili (bipartisan) della politica di Washington hanno clamorosamente perso semplicemente per troppa distanza dalle rispettive basi elettorali.
Probabilmente, Barak Obama ha davvero fatto del suo meglio, quindi, per tutto quello che riguarda la Politca Interna agli USA, il giudizio politico e storico da parte di un Europeo del Sud ha poco senso.
Diversa è la faccenda in campo geopolitico.
Per un Europeo del Sud Obama è stato il peggior presidente USA da Sempre.
Nessuno ha messo a repentaglio le vite degli italiani e a rischio la sicurezza dell'Italia più di Barak Obama.
Non vi voglio tediare con le dozzine di pagine necessarie ad argomentare in dettaglio, ma, per  sommi capi, sono state catastrofiche:

  • La gestione della mattanza siriana con il mancato strike dopo l'uso da parte di Assad di armi di distruzione di massa;
  • La gestione della guerra civile libica in cui l'Italia è stata penalizzata in maniera indecente;
  • La gestione della questione Nord Coreana sin da quando, dopo che una nave Sud Coreana è stata affondata da un sottomarino Nord Coreano, Obama non ha saputo far meglio che inviare un bombardiere a fare un volo dimostrativo;
  • La completa inazione per 8 lunghi anni sulla questione Palestinese;
  • la questione Ucraina, Donbass e Crimea;
e, cosa imperdonabile, imperdonabile, imperdonabile, la gestione della minaccia nucleare iraniana e Nord Coreana.
Obama sarà ricordato per essere stato il Primo Presidente Afroamericano e per il Presidente Americano che ha messo fine alla non proliferazione nucleare.

Anche nella migliore delle ipotesi, se i preti sciiti iraniani raggiungeranno la tecnologia nucleare gli abitanti del Bel Paese potrebbero trovarsi in guai seri, a dir poco.
L'appeasement verso l'Iran, la Nord Corea, il tradimento dei Curdi, il tradimento di Israele e, visto che noi italiani non sappiamo guardare oltre il nostro naso di natura, la prossima catastrofe libica che ricadrà interamente sulle nostre spalle, ecco l'eredità di Obama:
un occidente che ha abdicato la difesa dei diritti e dei principi che lo rendono tale e che ha smesso di difendere anche se stesso.
Obama che ha fatto illuminare d'Arcobaleno la Casa Bianca quando la Corte Suprema USA ha legalizzato a livello federale le unioni omosessuali è lo stesso uomo che ha fatto arretrare di migliaia di km la linea oltre il quale gli omosessuali sono appesi ai lampioni della pubblica via.
Neville Chamberlain di fronte alle minacce naziste, tra il disonore e la Guerra scelse il disonore ed ebbe la Guerra (cit.). 
Ma a succedergli fu chiamato Churchill.
A noi, invece, tocca Trump.
Che ancora prima di insediarsi non ha scelta: deve ripristinare il prestigio  militare USA, quello stesso prestigio militare che ha garantito a tutti noi il privilegio dell'obesità e delle unioni civili. 
E lo farà come un Trump, non come un Churchill.
Ma, forse, ci basta che non lo faccia come ha fatto Obama:


9 novembre 2016

Io voto Trump per legittima difesa da Faraone e dalla Giannini

Ovviamente non voto in USA e non voglio parlare di Trump ma di quelli che si sono sperticati nell'insultare i suoi elettori e gli elettori italiani equivalenti.
C'è un famoso aforisma che recita più o meno:
"Se dici io non sono razzista ma vuol dire che sei razzista".
Atteniamoci pure all'aforisma.
Sei un cittadino onesto al netto del download degli mp3 e del superare il limite di velocità in tangenziale.
Paghi le tasse.
Non hai mai picchiato nessuno in vita tua e mediti di diventare vegano.
Vai in bici al lavoro.
Fai pure volontariato.
Ami leggere e se fosse per te sarebbe Civati il presidente del consiglio.
Non hai nulla contro i musulmani e sei favorevole alla costruzione di moschee.
Non hai nulla contro i Rom e sei ben consapevole che le persone che vivono in condizione di disagio non hanno i tuoi stessi strumenti per distinguere il bene dal male.
Se vedi che lasciano rifiuti dappertutto quasi ci ridi sopra quando pensi ai tuoi concittadini che insistono nel gettare le carte per terra e i vasetti di vetro nel cassonetto dell'umido.
Sai che la tua civiltà è parzialmente responsabile degli orrori del Medio Oriente e dell'Africa da cui fuggono i disperati che la Marina del tuo Paese salva a migliaia ogni giorno.
Hai anche partecipato ai rari tentativi della Società Civile di accoglierli.
Li vedi ciondolare in giro e ti si spezza il cuore.
Sai che sarebbe possibile fare molto di più per accogliere queste persone con pochissima spesa: corsi di lingua, lavori socialmente utili, educazione civica eccetera.
Poi, volgi gli occhi in alto.
Non troppo, basta il Sindaco.
Vuole portare la Città in Europa ma la sua azione politica ed amministrativa contribuisce ad esiliarti al Nord.
I fondi PISUS preferisce mandarli indietro piuttosto che spenderli proficuamente.
Inizi a guardare più in alto e il tuo presidente della Regione è capace di eloquio e di parole di speranza ma non di arrestare l'emorragia di emigrazione al Nord e di petrolio nei fiumi.
E allora gli occhi al cielo non li alzi più, anzi, li abbassi sull'asfalto.
E pensi:
Trump vuole rinunciare ai trattati ambientali ma il tuo governo progressista ha fatto carne da macello dell'industria rinnovabile  e per la nuova mobilità punta al modello Calcutta disdegnando quello Danimarca.
Trump è isolazionista, ma fuorilItaliadallaNATO e YankeegoHome non sono proprio slogan di Berlusconi.
Il peggior razzista è colui che, pur pronunciandosi a parole contro queste oscenità, non fa nulla per alleviare i disagi di chi deve sopportare le conseguenze.
Alla fine della fiera ti accorgi che è a te che tocca di vivere nella merda, con l'immondizia sparsa ovunque, certo, proporzionalmente più dai tuoi cari concittadini che dai nuovi arrivati, ma quella costante universale di cumuli di rifiuti dove hanno soggiornato i Rom non ti piace proprio. 
E non te la prendi coi Rom, ma col Sindaco perchè un campo mobile Rom non è una capocchia di spillo invisibile e ti domandi perchè non si ripulisca dopo che sono andati via.
Prendi l'autobus e sei l'unico a pagare il biglietto in una folla di giovani immigrati che, ahiloro, non si degnano di lasciare il posto a sedere ai radi ed impauriti anziani e che ostentano un comportamento che farebbe la felicità dell'ufficio propaganda di Salvini ma non c'è nessuno che porti la normalità, anzi, quando poi paseggi per il centro ti tocca il contrappasso di vedere la polizia prendersela sempre con gli utlimi tra gli ultimi.
E vogliamo parlare della tua vita lavorativa, precaria ad libitum, in cui ti tocca assistere al trionfo degli amici del Sindaco/Presidente della Regione che ti sfottono pure?
E che dire di un governo che partorisce controriforme di estrema destra come il jobsact o la buona scuola, capace di produrre delle oscene catastrofi umane come la mobilità docenti ed il concorsone o il fertility day, ridurre il Paese al rango internazionale dell'Albania e incapace di implementare soluzioni di alcun genere?
Non è necessario esere razzisti, omofobi, sessisti per votare Trump.
E' sufficiente aver constatato qanto siano razzisti, omofobi e sessiti i progessisti a parole ma che sono sempre supersonici nel porre limiti 'ragionevoli' ai diritti altrui, si oppongono al reato di tortura, non hanno una parola per la Macelleria Messicana della Diaz, comprimono di fatto i salari, danzano con le banche e comprano F-35 oltre ad un perenne e disgustoso favoritismo spudorato e pubblico agli amici degli amici.
Quindi, perchè non votare il candidato leghista nel momento in cui dopo aver preso i voti dei ciclisti al primo turno il sindaco propone di incentivare l'uso delle automobili?
Perchè non votare Grillo/Savini nel momento in cui i provvedimenti del PD & Sodali superano per gravità e portata quelli del primo e rampante Berlusconi?
Se le azioni conseguenze pratiche della quotidianità del  governo PD sono profondamente discriminatorie e penalizzanti verso tutti gli ambiti della tua vita e sei anche consapevole che Salvini o Grillo non sono la soluzione è così grave che tu li voti semplicemente per punire l'arroganza e l'incapacità di persone che vorresti vedere anche loro costrette a prendere quell'autobus e passare tra i rifiuti e partecipare al meraviglioso mercato del lavoro italiano?
Perchè dovrei continuare a votare un politico di finta sinistra che agisce esattamente come uno di estrema destra ma in più si preoccupa di affermare il contrario?
E' lecito mandarlo a casa in cambio di un impresentabile che farà cose impresentabili identiche a quelle pessime fatte per anni da persone che si riempiono la bocca di frasi vuote e che ora suonano come una campana a morto sul nostro sistema politico?
Visto?
Niente MA.
Io non sono razzista.
Lo siete voi.
E se Trump vi fa schifo, la prossima volta, farete bene a non far arrivare la Clinton lì dove è arrivata. 

Nota: Trump forse è un personaggio dei Simpson, la Clinton è sicuramente un personaggio di House of Cards

In termini spicci, per l'Italia: siete andati a votare Civati alle Primarie del PD?

No?
Di che state parlando, quindi, quando vi stracciate i capelli e vi riempite la bocca di insulti per gli elettori di Trump Salvgrillo?


Ma, forse, meglio di me e delle mie parole potrebbe farvi riflettere questo breve spezzone del film "La Crisi":