24 giugno 2018

Non stancarti di andare

No, qui non recensirò il bellissimo fumetto di Teresa Radice e Stefano Turconi che sto leggendo da un po'.
Ma ho bisogno di raccogliere le idee su quello che è il mio compito.
Il Paese si è smarrito, avvitato in una spirale retrograda che si autoalimenta.
Tutti i progressi sociali degli ultimi lustri sono a rischio.
Non intendo affrontare qui le cause di un dato di fatto:
al momento in cui scrivo circa il 60% degli italiani si colloca su posizioni xenofobe con spunti antiscientifici, razzisti e trasversali: anche un elettore del PD su 3 approva la chiusura dei porti ai migranti.
Bisogna rassegnarsi all'evidenza.
E anche prendere coscienza che non c'è una posizione neutrale tra l'approvare le sparate del Governo contro migranti, rom, vaccini, intellettuali ed oppositori e l'essere contrari.
Chi non è contro il razzismo, l'intolleranza, l'antiscientificità ed il bispensiero è a favore.
Quindi ognuno deve decidere cosa fare.
La gravità della situazione è tale che ci si trova a difendere gli ultimi dai penultimi.
Arrendersi e sperare che questa seconda onda nera passi senza troppi danni per sè oppure lavorare per ridurre prima ed annullare poi i danni di questo odio irrazionale.
Io cosa faccio?
Continuo a fare Babbo Scoiattolo nelle Coccinelle qui a Villanova?
Aderisco ad un partito politico?
Aderisco e passo al relativo attivismo di base?
Torno ad occuparmi di diffusione di Software Libero nell'accezione del libero accesso al Web?
Passo dall'aderire ad una associazione di cicloattivismo (salvaciclisti) ad un attivismo di livello superiore?
Di sicuro ho intenzione di continuare il Servizio in Agesci nei modi e nei tempi definiti dalla mia Comunità.
Ma mi sento a disagio: temo non basti in queste circostanze.
E ne ho le prove.
Con sgomento ho dovuto leggere sui Social il pieno accordo con Salvini e Di Maio da parte di Ex Scout (e l'Ex se lo sono appiccicati da soli), ma anche da parte di Capi in Servizio.
Quindi, per quanto profondamente convinto dell'utilità civile di testimoniare anche di fronte a bambine piccole un insieme di valori che hanno tutto il tempo di rinnegare da grandi, credo che si debba fare uno sforzo in più.
Ma non so quale.
Non ci sono partiti a cui potrei aderire a cuor leggero.
Tutta la galassia della Sinistra è affetta da più o meno grave antisemitismo.
E la conseguenze debolezza del progetto politico non mi ispira tanta fiducia (Se nel cuore e nei fatti sei antisemita anche se nel pubblico manifesti una posizione antirazzista ai miei occhi sei un po' deboluccio, no?)
I Social hanno una importanza relativa e non possono sostituire una azione diretta.
Tuttavia, non possono nemmeno essere abbandonati allo stridor di denti dei dannati travolti dal terrore generato dalla propria ignoranza.
Per ora, quindi, oltre al mio Servizio in Agesci, resta la determinazione di affrontare con serenità e dati alla mano, senza paura ma senza speranza, le non poche occasioni di resistenza al dilagante razzismo con accompagnamento antiscientifico.
E mi pare poco.
Tuttavia, invito tutti a considerare un impegno di Servizio di qualche tipo:
Farsi goccia contro la sete e non restare sabbia.




17 giugno 2018

Io, l'intollerante della porta accanto

Sono molto intollerante, sì, ma non in base al colore della pelle, la lingua, la religione,  o la condizione economica.
Considero  esseri umani pericolosi quelli che vanno a 50 km/h in zona 30, che guidano usando il cellulare, o che guidano da assassini in generale, che non fanno la differenziata, che tentano di saltare le code, che buttano rifiuti per strada, che disprezzano la scienza che gli consente di sopravvivere (#novax e complottari da due lire tipo quelli che non credono che siamo mai andati sulla Luna e gente che odia i vegani). 
Eccetera.
E quanti saranno in percentuale?
Saranno di più o di meno del 59% degli italiani (e del 33% degli elettori del PD) favorevoli all'angosciante decisione di chiudere i nostri porti?
E sono più pericolosi quelli che odiano i ciclisti o questi ultimi?
Sicuramente, scientificamente, questi ultimi.
Io non provo nessun particolare affetto per gli estranei, bianchi, neri, magrebini, atei, sedicenti cristiani eccetera.
Quindi, non è che io desideri che in Italia arrivi gente diversa solo per il gusto di mangiare la loro cucina e risolvere tutti i gravi problemi che ciò comporta.
Perchè c'è un equivoco.
La nostra ricchezza, gli ospedali, la macchina, la doccia in casa, internet, i voli low cost, mangiare al ristorante sono basati su una concezione sociale dei diritti umani che è nata nel XVIII Secolo e che ha prodotto, nell'Occidente, il luogo spaziotemporale più prospero e pacifico di tutta la Storia dell'Umanità. Non è mica detto che la cosa sia irreversibile. E' il diritto dell'uomo a generare la libertà e la prosperità per gran parte della popolazione. Se tu, uno del 59%, decidi che questo diritto può venir meno senza nemmeno sforzarti di leggerti due carte sullo stato scientifico della situazione la cosa migliore a cui puoi aspirare per i tuoi figli è una situazione dispotica alla cinese con una piramide della prosperità rovesciata che schiaccia la maggior parte della popolazione a vantaggio di una esigua minoranza. Cosa, del resto, già in atto in Italia parallelamente alla faccenda dei migranti, sul fronte economico (Flat Tax, occhiolini ammiccanti agli evasori eccetera). Non è una questione di essere buoni, cattivi, cristiani o atei, accoglienti o meno. E' una questione egoistica: vogliamo che tutto questo bel mondo occidentale libero, prospero, pacifico e poco violento resti in piedi? 
Se la risposta è sì non si può agire che secondo l'insieme di valori e principi legali che hanno portato a questa prosperità.
Quando ci si discosta gravemente da questi principi succedono disastri.
Tanto per fare un esempio, gli USA hanno subìto la cocente sconfitta in Vietnam proprio perchè hanno abbandonato questo sentiero appoggiando corruzione, compiendo atrocità e, tecnicamente, usando un esercito progettato per difendere gli USA dai Sovietici per azioni di controinsurrezione.
Gli americani hanno perso perchè non hanno fatto gli americani.
(Al netto di tutte le nefandezze ordinarie tipiche di uomini e stati).
In due parole: 
La gente in mare va salvata per mantenerci prosperi e liberi, non santi.

16 giugno 2018

Un Mondo d'Amore

Sto serenamente pensando di non andare più in bici al lavoro e di smettere di far servizio in Agesci.
Perchè vivo in un posto in cui queste cose sono controproducenti.
Sì, controproducenti.
Gli Italiani desiderano pagare salata in termini economici la mobilità autocentrica.
Desiderano gli incidenti stradali, il cancro da inquinamento, le malattie cardiovascolari da sedentarietà.
Desiderano passare ore in coda, desiderano passare molti momenti della propria vita immersi nella rabbia e nella frustrazione del traffico e odiano tutti quelli che si oppongono ai loro desideri.
Gli italiani desiderano pagare più tasse e avere mero servizi, nel migliore dei casi perchè sognano di diventare quell'uno su mille di privilegiati che pagheranno molte meno tasse e che non hanno bisogno di servizi.
Gli italiani desidderano credere di vivere in una Nazione pericolosa e priva di lavoro a causa dei migranti esattamente come desiderano ignorare le evidenze scientifiche su vaccini, lavoro, diritti, criminalità, mobilità urbana e alimentazione.
Gli italiani desiderano giovani conformi a questo pensiero, violenti come sono violente tutte le persone terrorizzate da un ignoto che si costruiscono da sole un po' come gli inquisitori che si rifiutarono di guardare nel telescopio di Galileo per constatare coi propri occhi di avere torto.
Vale, poi, la pena di affannarsi tanto per sostenere i giovani su un Cammino di Fede e Libertà quando poi si troveranno spiazzati nè più nè meno di come si troverebbe Burioni all'epoca della Peste di Milano?
Ora dovrei trovare le ragioni per continuare, insistere e perseverare.
Come le aquile randagie, come i pochissimi dissidenti mandati al confino.
I buoni esempi non mancano e neppure la compagnìa.
Ma vorrei una strategia.
Canzone del giorno:

Un Mondo D'Amore