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13 giugno 2024

F-86 Sabre: MiG Killer




Proseguiamo con i caccia della serie '80' e passiamo direttamente ad un purosangue:

L'F-86 Sabre co-protagonista della Guerra aerea di Corea assieme al MiG-15.

Ho già parlato qui dell'importanza storica dell'F-86, mentre qui ho parlato del romanzo "Per la Gloria" di James Salter.

Non mi ripeterò: avrei l'impressione di allungare inutilmente il brodo e gli interessati alla storia dell'F-86 e ad uno dei più struggenti romanzi di guerra del '900 possono raggiungere agevolmente i due link.

Oggi vi parlerò, invece, di come l'F-86 abbia regalato ai sovietici la tecnologia per creare il loro primo missile aria aria (relativamente) efficace.

Era il 1958 e i caccia della Cina comunista duellavano regolarmente con quelli di Taiwan.

A un certo punto gli USA decisero di fornire a Taiwan qualche esemplare del modernissimo AIM-9B Sidewinder per armare gli F-86 della sua aviazione.

I Sidewinder si dimostrarono piuttosto efficaci contro i MiG cinesi fino a quando un missile lanciato da un pilota taiwanese colpì un MiG cinese senza esplodere.

L'ordigno rimase conficcato nella coda del MiG che riuscì a tornare alla base.

Ovviamente, i russi si precipitarono su quel ricco regalo e si affrettarono a smontare il Ssidewinder per migliorare (e di molto) la propria tecnologia missilistica. Il Risultato fu il K-13/AA2- Atoll che diede qualche piccolo dispiacere agli americani in Vietnam e molti di più ai piloti arabi che li usarono (invano) contro gli aerei Israeliani nei decenni successivi.

L'F-86 era  costruito con estrema cura  con un abitacolo che garantiva un'ottima visibilità e un bel po' di confort per il pilota.

Fu un aereo di successo e ne fu costruita anche una variante da intercettazione ogni tempo dotata di radar nel muso.

Questa versione è importante per noi italiani in quanto una sua derivata semplificata venne prodotta su licenza in Italia contribuendo alla rinascita industriale del Paese (e ispirando il G-91, di cui parlerò appena mi riesce di trovarne un kit decente ad un prezzo abbordabile).

Passiamo ora alla nota modellistica.

Il kit dell'Academy è buono, con un difetto evidente nei portelli dei carrelli che non si montano in posizione chiusa senza parecchio lavoro di ritocco e stucco.

Il problema è che mi sono perso la bustina con il tettuccio.

Sarebbe troppo facile dare la colpa alla Prole, quindi diciamo che penso di aver gettato via la bustina assieme all'involucro di plastica degli sprue e tanto basta.

Una vera seccatura, soprattutto considerando che, anche grazie all'aerografo, il modellino mi sembra venuto davvero bene (per i miei standard).

Pazienza.

Per salvare il salvabile, ho recuperato dal magazzino ricambi un tettuccio frontale appena compatibile e ho deciso di realizzare un aereo abbattuto e atterrato di pancia in territorio nemico, un mio omaggio al film "I Cacciatori" del 1958. Il film è tratto (molto liberamente, anzi troppo) dal romanzo "Per la Gloria" di cui sopra.

Il risultato è mediocre: i fori dei proiettili sono ben poco realistici e lo sporco roba da dilettante.

Ma tant'è: faccio i modellini per divertimento e dopo averli fotografati per scriverne qua, li regalo. Quindi, prevedo che quando questo post sarà stato pubblicato il piccolo, luccicante, jet, sarà in mano ad una certa bambina e finirà la sua carriera come giocattolo.

Che, per certi aggeggi, sarebbe il miglior destino possibile.











17 maggio 2024

F-80C Shooting Star: quando c'era il futuro



Amo da sempre gli anni '50

Non perché fosse un bel periodo, tutt'altro.

Era appena finita la più catastrofica guerra della Storia e si intravedevano i prodromi della fine dell'Umanità.

Il mondo era molto peggiore del nostro: razzismo, violenza e inquinamento erano ai massimi livelli.

Basta leggere anche solo Stephen King per capire quanto fosse disperata la vita dei poveri anche nella ricchissima America, figuriamoci da queste parti.

Ma era il momento in cui il futuro sembrava pieno di promesse.

Molte delle quali, a dire il vero, mantenute:

  • la lunga pace;
  • la conquista della Luna;
  • il progresso tecnologico;
  • l'allungamento della vita;
  • la diffusione della prosperità.

Insomma, erano gli anni in cui si poteva sperare per il meglio e ad ogni anno sembrava andare così, anche nel campo dell'aviazione dato che, ad esempio, si passò dagli aerei ad elica al volo supersonico in meno di un lustro.

Oggi vi presento il P/F-80 Shooting Star, il primo jet operativo dell'USAF.

Debuttò durante la Guerra di Corea dove fu surclassato ben presto dal MiG-15 sovietico (regalo a Stalin da parte di uno dei primi pacifinti ante litteram, Sir Stafford Cripps).

E vorrei ben vedere: il giusto contendente per l'F-80 non era il MiG-15, di una generazione successiva, ma il quasi contemporaneo Me-262 nazista, contro cui si sarebbe comportato molto diversamente ma che non ebbe modo di incontrare alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

L'F-80, poi, è il classico esempio di ciclo di vita degli aerei a quei tempi: nato come purosangue da intercettazione e superiorità aerea, una volta surclassato dal progresso, venne degradato a cavallo da tiro del supporto aereo ravvicinato coma cacciabombardiere, come il modellino che ho montato armato con due bombe.

Il biposto da conversione operativa, poi, ebbe vita lunghissima: denominato T-33 venne usato come addestratore avanzato fino agli anni '80 e anche oltre e prodotto in migliaia di esemplari.

L'F-80, poi, è stato una grande star del cinema.

In Tarantola, a bordo dell'F-80 mandato a distruggere il mostro di turno, c'è addirittura un quasi esordiente Clint Eastwood.

L'aereo è comparso anche in molti altri film tra cui il mistero del V3 (The Flying missile 1950), il mostro dei cieli (the giant claw,  1957), Operazione Zeta (one minute to zero, 1952) e Assalto al Cielo (Chain lightning, 1950).

Dopo averlo finito mi è risuonato nelle orecchie un pezzo di Glen Miller.
Ma, forse, visto dove siamo finiti, sarebbe più adatto il tema di Fallout...

Nota modellistica: finalmente: l'aerografo.

L'ultima volta che ho preso in mano un aerografo ero adolescente.

Ho deciso di riprovare ad utilizzare questo strumento fondamentale per fare un minimo di salto di qualità nella colorazione, sia di modelli  in metallo naturale che per le camo sfumate.

Bisogna riprenderci la mano, è chiaro, ma il primissimo risultato, considerando le mie possibilità, mi sembra adeguato.

Impeccabile il kit airfix.













3 ottobre 2020

Dalla MiG Valley alla Storia della Caccia Italiana - Prima Parte



Nell'ultimo mese mi sono appassionato a due saggi tecnici di Storia dell'Aviazione.

Un testo in inglese sulla Guerra Aerea in Corea e un testo italiano sulla Storia dei Caccia Italiani durante la Seconda Guerra Mondiale.

I due testi sono collegati dall'argomento ma anche da un filo sottile di cui parlerò dopo.

Partiamo da MiG Alley, una Storia della Guerra di Corea circoscritta alle azioni di combattimento aereo avvenute al confine tra Corea del Nord e Cina: tra i piloti USA da un lato ed i piloti Sovietici e Cinesi dall'altro.

Il libro ha potuto accedere a fonti declassificate di origine russa e cinese ridimensionando di gran lunga la pretesa dell'USAF di aver sbaragliato i MiG sovietici con un rateo Dieci a Uno (per ogni F-86 perso 10 MiG-15 avevano fatto la stessa fine).

Alla fine, il rateo di perdite è stato più prossimo a 1,3:1 (sempre a favore dell'USAF).

Ho apprezzato molto il libro ma non concordo con le sue conclusioni in quanto le trovo incomplete.

La tesi degli autori è che anche nei cieli l'USAF abbia pareggiato e non vinto, un po' come l'US Army che non è riuscito a cacciar via L'Armata Popolare di Liberazione Cinese dalla Corea del Nord.

Per prima cosa il rateo di abbattimenti non è eccezionale, inoltre l'esercito Cinese al fronte non ha mai vissuto una carenza di rifornimenti a seguito della massiccia campagna di interdizione aerea sulle infrastrutture della Corea del Nord.

Messa così c'è poco da aggiungere.

Io preferirei scavare un po' di più sul contesto.

Beh, ho usato il termine 'preferirei' perchè di fatto non sono riuscito (ancora) ad individuare tutte le fonti necessarie al mio ragionamento, mi riservo di aggiungerle qui man mano che le trovo, per ora basiamoci pure su wikipedia.

Non la voglio/posso far lunga, quindi iniziamo col dire che nel pieno della guerra in Corea si fronteggiavano 66 divisioni Cinesi e 18 circa USA/Sudcoreane. Nei Cieli si fronteggiavano circa 150 F-86 contro alcune centinaia (l'unica fonte che ho recuperato fino ad ora parla di circa 900 MiG 15).

Guardate un attimo la cartina:




Gli scontri avvenivano nella "MiG Alley", cioè a due passi dalle basi dei MiG e parecchio lontano da quelle degli F-86 americani.

Questo dato di fatto era un grave svantaggio per i caccia USAF ed un vantaggio notevole per i MiG.

Vi ricordo che quando gli inglesi fermarono i nazisti nella Battaglia d'Inghilterra (in cui i caccia tedeschi combattevano lontano dalla proprie basi e quelli inglesi  praticamente 'sopra' le proprie basi) il rateo di perdite fu di circa 1,13:1 in favore degli inglesi.

Con un rateo di perdite di 1,3:1 in favore dei tedeschi probabilmente oggi in Europa ci si saluterebbe romanamente (beh, in Italia lo si fa di nuovo senza destare particolari allarmi, vai a vedere che alla fine della fiera Stalingrado risulterà una bella vittoria nazifascista).

Inoltre, i tedeschi non erano nel grave svantaggio numerico in cui combattevano gli americani.

Direi che quando attacchi a 500 km dalla tua base in territorio nemico e in inferiorità numerica di almeno 3:1 il reateo di vittorie di 1,3:1 in tuo favore non è certamente un pareggio.

E considerando l'assenza delle aviazioni rosse sul campo di battaglia  ci si può allargare a definirla una vittoria piuttosto netta.

La cosa ha una valenza pratica anche considerando la campagna terrestre.

E' verissimo che, anche secondo le stesse fonti USAF, la campagna di interdizione nel territorio della Corea del Nord "non interdì" (Vice Admiral J. J. “Jocko” Clark, commander of the US Seventh Fleet in the final year of war: “The interdiction campaign didn’t interdict.”) e che le 66 divisioni cinesi al fronte ebbero sempre a sufficienza cibo, munizioni e armi.

Infatti, Nord Coreani e Cinesi erano abilissimi nel riparare ponti e ferrovie e nel trasportare _a braccia_ i rifornimenti dalle ferrovie al fronte.

Ma cosa sarebbe successo se il ponte buttato giù da una squadriglia di F-84 (6 piloti) e riparato da un reggimento di genieri (1000) uomini anche più volte al giorno fosse rimasto su?

Io credo che invece di 18 divisioni, agli USA, per mantenere lo status quo, ne sarebbero occorse molte di più.

Probabilmente, troppe di più.

Di fatto, quindi, la campagna di interdizione non interdì, ma tenne il fronte.

E lo chiuse quando, il 15 luglio del 1953, alla vigilia (letteralmente) dell'offensiva comunista che avrebbe dovuto spezzare il fronte alleato, un singolo gruppo di caccia bombardieri (il 18°) con quella che si può definire solo una gran botta di culo, individuò e distrusse il gruppo di treni carico di munizioni indispensabile all'offensiva cinese che, infatti, non ci fu.

Pochi giorni dopo si firmò l'armistizio tutt'ora in vigore.

La Guerra di Corea, quindi, non è affatto finita e se c'è un posto in cui la follia della Guerra può tornare a manifestarsi è proprio lì.

Vi avevo promesso un filo di raccordo tra la Guerra di Corea e la nostra Guerra Aerea di 10 anni prima.

Inizierei da qua:

Dovete sapere che nel 1945-1950 gli inglesi erano al top per quanto riguarda la costruzione di jet per aerei da caccia.

Insomma, erano proprio bravi e anche oggi, per quanto non a livello degli USA se la cavano. 

Ma allora erano l'avanguardia.

Così, mentre in Europa calava la Cortina di Ferro, gli inglesi avevano progettato il più potente motore per Caccia dell'epoca, il Rolls Royce Nene.

Il non plus ultra.

Gli americani avevano la bomba atomica, ma non avevano un motore per jet così potente ed affidabile.

I Sovietici erano ancora più indietro.

Poi entra in scena uno di quei fatti più frequenti in un film di Peter Sellers che nella realtà.

I Sovietici chiesero agli inglesi di comprare il motore Nene per 'scopi scientifici'.

E il ministro per il Commercio Laburista inglese Sir Staffor Richard Cripps, incredibilmente, acconsentì.

Un po' come se l'Iran chiedesse ad Israele di vendergli il suo sistema antimissili Iron Dome e gli Israeliani Acconsentissero.

Un po' come se la Corea del Nord chiedesse a Trump in dono un centinaio di F-35 e fosse accontentata.

Un po' come se Civati chiedesse a Salvini di fare pubbliche dichiarazioni contro omofobia, saluti romani, fascismo, novax, negazionisti, ladri di 49 milioni, xenofobia (eccetera) e Salvini lo facesse.

Una faccenda che ha dell'incredibile.

Invano la Rolls Royce tentò di opporsi: fissò un prezzo esorbitante per ogni singolo motore ( i russi risposero che "la scienza non aveva prezzo"), cercò di accampare scuse e difficoltà burocratiche ma purtroppo non aveva sotto mano un direttore dei lavori di un'opera pubblica italiana e alla fine dovette cedere al volere del Ministro.

Quindi, qualche mese dopo aver ricevuto i primi esemplari del motore Nene, dopo aver promesso (giurin giuretto, croce sul cuore che possa morire) di usare il nene solo per socpi pacifici e scientifici, venne al mondo il MiG 15.

Che quando arrivò in Corea le suonò di santa ragione ai caccia americani (F-51 ed F-80) allora presenti sul teatro, cosa che spinse l'USAF a dispiegare in gran detta i pochi F-86 disponibili.

E il resto è storia, storia fatta da un aereo che non sarebbe mai esistito senza la perniciosa prodigalità di Sir Stafford, che fino a 5 anni prima era ministro della produzione aerea inglese durante la Seconda Guerra Mondiale e che proprio per questo ruolo avrebbe avuto tutte le carte in regola per valutare le conseguenze della sua letale ingenuità.

O criminale negligenza.

Appuntamento alla seconda parte.





Nota Bibliocineamtografica:

Sulla Guerra di Corea in Italiano ci sono pochi libri: il Classico "La Guerra di Corea" di Max Hastings e "Per la Gloria" di James Salter, da cui è stato tratto il film 'I Cacciatori' con Robert Mitchum. Si trova anche MASH di Hooker e poco altro.

A livello cinematografico va un po' meglio: 38° parallelo, Brigata di Fuoco, Brother of War, Essi Vivranno, il Fronte del Silenzio, Inno di Battaglia, I Ponti di Toko-Ri (forse il migliore), Sayonara, Taxi da Battaglia, I Dragoni dell'Aria.

Ogni tanto su Youtube si trovano anche spezzoni di film Nordcoreani. Se non fossero indice di una tragedia immane, ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate.