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30 maggio 2012

10 cose buone per l'Italia che la Sinistra deve fare Subito

Sono rimasto allibito leggendo "10 cose buone per l'Italia che la Sinistra deve fare Subito" di Pippo Civati.
Ho acquistato l'ebook per € 1,99 tanto per farmi un regalo di compleanno.
Il piccolo saggio si legge in poche ore, sia per le dimensioni ma soprattutto per la qualità ed il contenuto del testo.
E' una specie di omelia civile, lucida.
Un affresco complesso di idee semplici di un'Italia possibile.
Che la lettura delle pagine ti fa sfiorare, ritenere probabile, anzi, imminente.
Non può essere diversamente, pensi, mentre leggi.
Non si tratta di un elenco di idee, anche se buone.
E' proprio un progetto integrato!
Dall'immigrazione alle banche, dalla tassa di successione vista come tassa di scopo per gli asili nido alle energie rinnovabili, da una precisa idea di come abbattere corruzione ed evasione fiscale fino al software libero e gli open data senza trascurare i diritti civili e la difesa dell'ambiente.
Un'orchestra di pensieri già scritti come azioni possibili.
Ma, soprattutto, la speranza di un futuro possibile.
Dietro l'angolo.
Civati, Consigliere Regionale in quel di Lombardia, scrive la sua proposta per l'Italia, nella formula di un documento aperto ed in divenire.
Scrive un documento del Partito Democratico ai suoi rari, massimi, ottimi livelli.
E ti vien da dire: perchè non è costui, non dico a fare da candidato premier, ma almeno a scrivere il nostro programma e/o almeno a presentarlo in giro?
Ma perchè non è questo il nostro programma?
Ma che cavolo stiamo aspettando ancora?
Ma in Direzione Nazionale (e regionale/provinciale/comunale) siamo solo dei Lemmings impazziti a fare a gara a chi corre più veloce verso il precipizio?

8 maggio 2012

Se 5 Stelle pesca dal PDL il PD cadrà in coma sugli allori?

La miglior interpretazione di Beppe Grillo è decisamente in "Scemo di Guerra".
Bel film, rifatto da Monicelli di recente "Le rose del Deserto"
L'ho molto apprezzato come comico.
Apprezzo moltissimo gran parte delle criticità italiche che ha evidenziato nel tempo.
E mi ricordo di quando spaccava i computers sul palco...
Apprezzo un po' meno le battute omofobe e xenofobe.
Apprezzo un po' il significato morale delle espulsioni arbitrarie tra i suoi sostenitori.
Apprezzo, invece, tantissimo, i militanti di 5 Stelle.
Per questo confesso di attendere con trepidazione che anche da queste parti, al Sud, dico, qualcuno di 5 Stelle possa dimostrare sul campo quello che vale il movimento.
Io sospetto che valga molto, ma so per esperienza quanto sia semplice criticare un'amministrazione perchè non riesce a fare con 3 miliodi di € quello che dovrebbe esser fatto con 8, sono proprio curioso di vedere come se la caveranno in circostanze simili.
Il primo sindaco di 5 Stelle parte avvantaggiato da un tessuto socioeconomico avanzato, ma gli auguro un in bocca al lupo di cuore, non avrà senza dubbio compito facile nell'amministrare un elettorato (ex)leghista
Un fatto, tra tanti: 5 Stelle toglie voti al PDL.
Il PD tiene.
Ecco perchè mi sta sorgendo un dubbio:
vuoi vedere che neppure l'avanzata di 5 Stelle farà da pungolo sufficiente al PD perchè cresca, maturi, espella i corpi estranei e diventi il partito di Sinistra Riformista che mi sono impegnato a sostenere?

1 maggio 2012

la (ancora) controllabile rabbia del militante.


Se c’è una cosa che mi disturba di più delle sparate di Grillo è la reazione suicida degli esponenti del Partito Democratico. Suicida ed isterica. Per una persona di Sinistra, insomma, per uno che vota/voterà il centro sinistra non per sbaglio, l’identikit di Grillo si delinea da sè: 
un po’ di omofobia che non guasta mai sul palcoscenico. 
Un po’ di xenofobia leghista. 
La geniale proposta di fare default. 
E le varie boutade sparse qua e là come battute comiche. Io capisco che essendo italiani, abituati a dei governi barzelletta, le boutade facciano brodo. Ma queste reazioni sono come minimo controproducenti, per non dire proprio autoaffondanti. Caro Compagno Segretario, non dico che si dovrebbe valutare l’opzione di spostarti dalla Segreteria alla portineria, ma, almeno, in Direzione, datevi una mossa. Togliete di mezzo tutti ‘sti impresentabili chiacchieroladroni, insomma, fate un minimo minimo il vostro lavoro. Ma vi rendete conto? Io farei carte false per poter avere anche uno su dieci, nel nostro Partito Democratico, dei militanti di 5 Stelle. Perchè ancora credono che sia possibile salvare l'Italia e sono disposti ad impegnarsi nei fatti, non solo a parole sui Social Network, per questo. Certo, credono anche in Grillo, qualcuno di più, qualcuno di meno, ma per lo più credono nella Politica, quella che la Direzione del PD attualmente impedisce di fare (nei fatti) alla cosiddetta nuova generazione di dirigenti. Il Movimento 5 Stelle ha tante fessure nell’armatura, ma che ci frega a noi se non possiamo usarle per mantenere l’attrattiva verso la parte riformista dell’elettorato a causa delle cantonate delle varie dirigenze PD? Pensate alla trave nel nostro occhio, la pagliuzza dei movimenti locali lasciatela perdere**. E lasciate perdere pure le travi negli occhi di Grillo: Ma voi davvero pensate che abbaiando contro Grillo otterrete qualcosa di diverso da una devastante sconfitta? Io credo che di fronte alle sparate del comico genovese il silenzio sia la migliore arma che abbiate, dato che l’arma giusta, ossia contrapporre un nuovo linguaggio Politico basato sui fatti, è, oggettivamente, al di là della vostra portata. Cosa credete che tutti quelli disgustati dal PD pro Monti, clientelare al Sud, voteranno davvero il Grillo omofobo, xenofobo, praticamenteleghista, espulsore del dissenso, antieuropeista che si profila dietro l’orizzonte? Lo voteranno solo turandosi il naso e per disgusto della vostra insipienza. Quindi, per carità, alla prossima esternazione, per favore, tacete. Tacete, se proprio non riuscite ad andarvene. 


 ** PS: Per esempio, sono assai curioso di sapere cosa ne pensa 5 Stelle dei fatti del G8 di Genova e delle violenze alla Diaz e a Bolzaneto

7 dicembre 2011

ti tagliano la pensione del 10%! Sei arrabbiato? E perchè? 0 x 0,9 sempre 0 fa

Abbiate pazienza, ma io pago la pensione sia al ricco (5000 € ) che al povero ( 700 € ) che, magari, ha lavorato in una vita meno di quanto abbia lavorato io in 10 anni ma prende una pensione molto maggiore di quanto in teoria prenderò io nel 2055. Perchè, appunto, io in pratica la pensione la pago solo agli altri ma non l'avrò mai. Cari sindacati, cari (alti) dirigenti del PD, almeno guardatemi: il futuro sono io, per favore non vi chiedo di fare qualcosa per me, ma almeno non mi chiedete di indignarmi per l'innalzamento dell'età pensionabile, concetto di cui già in passato, col vostro agire, avete reso ossimorico il significato. Soprattutto il PD dovrebbe rendersi conto che sono io il suo dirigente-elettore medio del futuro: un precario laureato con reddito inferiore a quello di un cassintegrato fiat.
Si iniziano già ad intravedere le colossali conseguenze politiche a medio termine derivanti dall'aver appoggiato il governo Monti invece di essere andati alle urne.
Adesso, per i miei concittadini, di memoria notoriamente volatilissima, sarà una banalità dare la colpa della catastrofe al Partito Democratico di Bersani con l'ovvia e banale conseguenza di rischiare di avere nel 2013 di nuovo il Papy in sella.
Almeno parlate, dite, esplicitate il progetto che è tanto ben scritto nell'opuscoletto che, in quanto membro della Segreteria locale, mi sono potuto leggere.
Urlate che quando toccherà a noi si partirà dal Lavoro, che annullerete il deficit di botto prendendo il sangue dagli speculatori edilizi liberando per di più risorse per l'economia spostando il risparmio dal mattone alle energie rinnovabili, all'economia verde, alla rivoluzione del Web 3.0!
E basta a parlare di pensioni a chi la pensione la deve solo pagare e non l'avrà mai! Io inizio ad irritarmi anche solo a leggere certe cose. Lo scrivo chiaro: se dovessi scegliere tra vivere così e vivere in maniera dignitosa in un'Italia che mi consenta di lavorare e crescere ma senza pensioni non avrei dubbi: abolitele, 'ste pensioni, per me non fa differenza! Mi fa differenza avere un web decente, una casa a prezzi accessibili al mio reddito ridotto al 40% di quello dei miei genitori, scuole ed ospedali in un ambiente pulito.
Datevi una mossa. A parlare.
Se neppure parlate, chi (ci)vi crederà?

11 novembre 2011

il baratro

Il Baratro non è il default.
Quello è una catastrofe.
Una catastrofe fa danni e vittime, ma lascia sempre sopravvissuti.
Il Baratro è la fine della Democrazia.
L'avvento di un feudalesimo bancario.
La BCE al potere significa semplicemente le banche al comando.
Non significa risanamento, crescita, rinnovamento culturale per la costruzione di un'economia sostenibile.
Certo, è necessario prendere atto che anche per il ricco Occidente la pacchia è finita.
Sono necessarie riforme e provvedimenti inizialmente impopolari.
Ma che siano i cittadini a scegliere chi deve condurci nella valle di lacrime.
Soffocato dalle incombenze lavorative, non ho avuto modo di esprimere chiaramente il mio pensiero fino ad ora:
NO assoluto ad un governo con il PDL.
Si vuole fare la transizione? Sia pure se transizione significa legge elettorale da farsi in 3 settimane con annesse misure d'emergenza. Ma poi alle urne.
E questo solo come misura di compromesso estremo.
Io credo che il PD, nella figura di Bersani, possa e debba, finalmente, liberarsi dalle fasce infantili e crescere:
rompa col passato, Bersani:
Faccia Primarie libere e aperte di collegio elettorale per la scelta dei candidati al Parlamento in modo da poter andare al voto anche col porcellum schiantando così, con questa mossa di apertura democratica, le giuste diffidenze della Società Civile, che non sarà migliore del Partito Democratico che critica, ma ha tutto il diritto alla diffidenza.
Basta scilipoti nelle nostre liste.
Perchè se un governo PDPDL tranquillizza i mercati manda in paranoia i cittadini consapevoli che quel governo è strategicamente determinato a fare gli interessi delle banche e non del Paese.
Sacrifici?
Sì, ma decisi da un governo responsabile di fronte ai suoi elettori.
No all'abbraccio mortale del PDL:
diventiamo il PD che saremmo già dovuti essere.