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16 marzo 2014

la strada verso il successo.

In Branca E/G si dà moltissima importanza all'impegno: dopotutto, gli Esploratori promettono di fare del proprio meglio, non di essere perfetti.
Fare del proprio meglio è qualcosa che ben poche persone fanno davvero, quindi sarebbe più che sufficiente limitarsi a questo.
Quando i ragazzi passano in Noviziato, però, in Primavera, gli viene proposto di partecipare al Challenge.
E' un week end in cui i ragazzi, a coppie, si mettono alla prova in una gara che non è nè sfida di sopravvienza nè una competizione contro l'altro.
Ma una sfida a se stessi.
Esiste un bellissimo manuale che approfondisce le tematiche del Challenge, potete trovarlo qui
Datevi una lettura, è davvero un bel testo.
Ecco, durante il Challenge lo Scoutismo fa un salto di qualità.
Si passa dalla sufficienza del Proprio Meglio alla necessità di conseguire un risultato.
Facciamo un esempio:
Se la prova è superare un ruscello senza bagnarsi i piedi, beh, ci sono molti modi per riuscirci ed uno solo per fallire: bagnarsi i piedi.
Ci sono molti momenti, nella Vita, in cui la differenza è nel ruscire o meno a non bagnarsi i piedi.
Ci sono molti momenti, nella Vita, in cui fare del proprio meglio è condizione necessaria ma non sufficiente a raggiungere il traguardo.
E' un'amara verità che prescinde da tutte le buone intenzioni e da tutte le utopie di cui lo Socutismo è intriso.
La prova può essere o superata o non superata.
Quindi, per quanto in apparenza il Challenge sia organizzato come una gara, nella pratica è una sfida a se stessi e non con gli altri.
Per arrivare ad una consapevolezza semplice: il successo non è un fattore da cui si possa prescindere.
Ecco, quindi, che posso guardare con sereno distacco alla mia esperienza politica passata.
E' stato fatto del proprio meglio e forse anche qualcosa di più, tuttavia il ruscello non è stato superato coi piedi asciutti.
Anzi, non è stato proprio superato, in compenso i piedi si sono bagnati.
Chi vuole riformare la Sinistra e portarla al governo del Paese, come chi si dichiara il più puro dei puri, dovrebbe confrontarsi con questa semplice realtà.
Il successo rispetto agli obiettivi sbandierati non è l'unico metro di giudizio, ma è un elemento imprescindibile.
E questo vale per Renzi come per Civati oltre, ovviamente, che per M5S, nei rispettivi ambiti d'azione.
Voglio misurare solo il successo e, per ora, sono tutti a punteggio nullo.

23 febbraio 2014

Buonanotte, Capofortuna!

Avevo votato per uscire dal PD e dire No a Renzi.
Per poco ho perso.
50,1% per il Sì.
Non me ne faccio un cruccio, in ogni caso non avrei rinnovato la tessera del PD.
Oggi c'era il Sole a Bologna.
Tanta gente, discorsi sensati sia per il pro che per il contro.
Io mi sarei moderatamente impegnato per un soggetto politico unitario (sel e cespugli inclusi) della Sinistra ma non vedo ragione per lavorare attivamente a favore di Renzi e D'Alema.
Certo, la posizione di Civati non mi sembra insostenibile. 
Lo è la mia.
Quindi la lascio.
Ritorno a fare azione politica come so farla meglio, se potrò appoggiare la causa della sinistra moderna lo farò a cuore aperto ma non mi sento di appoggiare il PD che appoggia Renzi  che si appoggia ad Alfano che appoggia il Caimano che appoggia, non so, un ministro delle finanze pro austerity.
Il guaio di una giornata come quella di oggi è che ti illudi.
Ti illudi che sia normale arrivare ad una sintesi tra posizioni inconciliabili, tipo No alla fiducia e fuori dal PD e Sì alla Fiducia e Dentro il PD.
Ti illudi che una stanza come quella dove sono stato stamattina sia la normalità d'Italia.
Ma un'assemblea di Civatiani che discute in italiano usando i congiuntivi senza sparare balle propagandistiche non è la regola.
E' l'eccezione.
L'Italia di Caporetto, dell'8 Settembre, del tradimento di Renzi è la regola.
Quella di Vittorio Veneto l'eccezione.
L'Italia si inoltra verso un decennio di larghe intese e a me non sta bene.
Non ce la faccio a votare questo PD.
Che poi, è tutta teoria, la mia: alle europee vedra che scoppola il nostro segretario, eppure dovrebbero averglielo spiegato bene che non puoi servire Dio e Mammona.
Quindi, niente tessera 2014 per me.
Niente voto in bianco al PD per come stanno le cose.
Denuncia delle malefatte di Renzi & soci, dito nella piaga M5S e ritorno al mio Dovere appena sarà possibile.
Caro Segretario, ti dedico questa canzoncina, buona metamorfosi in centrodestra (But not in my name).




19 febbraio 2014

"Io non sono democratico con voi"

Quasi tutte le parole pronunciate da Renzi e Grillo durante l'incontro di oggi erano destinate non all'interlocutore ma ai propri fan.
Mi sembra abbastanza ragionevole affermarlo
Non sono, da tempi non sospetti, un fan nè dell'uno nè dell'altro e ho ascoltato i pochi minuti dell'incontro con la segreta speranza che facessero entrambi una bella figuraccia coi rispettivi fan.
Francamente, ho ben poco da dire sulle parole che i due signori si sono scambiati sul palcoscenico.
Il comportamento di Grillo e le battute di Renzi mi lasciano del tutto indifferente.
Ad un anno dalle Elezioni, il contributo di M5S (o del PD), che so, allo spostamento della pressione fiscale dal lavoro alle rendite da speculazione edilizia e non o a qualsivoglia altro dei problemi reali del lavoro e della società italiana,  è peggio che nullo. 
E' negativo.
Purtroppo (o per fortuna?) una sola singola frase nella caciara mi ha profondamente colpito.
Grillo che dice a Renzi "Io non sono democratico con voi".
Con voi.
Voi chi?
Beh, certo, Renzi ha appena fatto la solita italianata, magari ti può venire di dirgli che non si può considerare il massimo del comportamento.
Un momento.
Grillo non ha solo detto peste e corna del comportamento di Renzi.
Ha detto che non intende comportarsi democraticamente con 'voi'
Voi Dirigenti del PD?
Voi Renziani?
Voi non appartenenti ad M5S?
Voi non elettori del M5S?
Chi sono questi voi?
Queste domande me le sono poste nei primi due secondi.
Poi, me ne sono poste altre.
Ma non sei democratico solo con Renzi?
All'inizio te la ridi: non è democratico con Renzi!
Solo lui, magari.
Ma se non sei democratico con uno come fai ad esserlo con qualcuno?
Come si fa ad essere democratici solo a scelta?
Come si fa a sopportare che un uomo di tali responsabilità faccia un'affermazione come questa mirata anche al solo Matteo Renzi?
Cosa significa dichiarare di non essere democratico verso di te?
Che diritti ti tolgo?
Il diritto di Parola?
Questo l'abbiamo già visto in diretta.
Tu non puoi parlare.
Poi, tu non puoi passare.
Che altro ti impedirò di fare?
E quanti dei tuoi sostenitori sono disposti a seguirti in questo pensiero?
Poi, molto dopo, mi rendo conto che in quel voi potrei essere incluso io ed i miei cari.
Non c'è ragione per ritenere il contrario, dato che nè metodi, nè strumenti nè fini politici di Grillo mi trovano minimamente concorde.
Ecco come, in un pomeriggio d'inverno, si passa dal disincantato riso amaro all'indigniazione  finendo col freddo sapore dell'incredulità.
Chi decide di "non essere democratico" con te imbocca una china di cui la fine è nota.
E il brutto è proprio il percorso.
Non si può essere solo "un po'" razzisti, xenofobi, democratici o ... incinti.
Spero che non ci si meravigli se non avrò più molta simpatia per chi dichiara di non volersi comportare democraticamente con chichessia.







18 gennaio 2014

Verde Matematico

il mondo politico e', in questi minuti, in ansia per l'imminente conferenza stampa di Renzi che ha incontrato Berlusconi per la legge elettorale.
Trovo la cosa ridicola.
Non la conferenza stampa.
Non l'incontro tra il votatissimo segretario PD ed il pregiudicato.
Ma l'indignazione della sinistra d'alemiana PD e quella di M5S.
Vedete, il verde, e' matematico.
Succede, nella vita, di essere colpiti dalle conseguenze delle proprie azioni passate.
Ecco, succede in questi istanti.
L'aver appoggiato Cuperlo porta alla conferenza stampa RenziBerlusconi.
Aver fanculizzato il mondo, porta alla conferenza stampa RenziBerlusconi.
E chissa' cos'altro portera' domani...
Il verde e' matematico, non si puo mescolare blu e giallo e sperare che venga fuori il rosso.
Better luck, next life :P