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26 aprile 2013

Cadere Dormendo...

Avete presente la sensazione di cadere nel vuoto durante il sonno?
Credi di ritrovarti col sedere per terra ed invece ti risvegli nel tuo letto.
Ecco, a me sta succedendo all'incontrario.
E nel microsecondo che dura il salto nel vuoto mi vengono in mente le solite futilità:
ma io sono di Sinistra?
E di che Sinistra?
Sono per le pari opportunità tra generi e ceti sociali, ma pure per la meritocrazia.
Sono per la scuola pubblica, ma quella in cui si boccia.
Sono per impostare l'economia su parametri ecologici e per garantire all'uomo una vita di relazione, ma non credo allo Stato come datore di lavoro e sono favorevolissimo ai licenziamenti dei dipendenti pubblici in esubero per non parlare dei nullafacenti e non tanto per giustizia ma perchè per ognuno di costoro vagano nel paese molti disoccupati in più.
Sono cattolico e credo che i comportamenti prescritti dalla Fede non siano atti privati, ma che non possano e non debbano essere codificati in leggi, fatte per tutti e non per i soli Cattolici.
I diritti individuali non sono in contrasto con la Società finchè chi la pensa diversamente può comportarsi diversamente.
Sono per la Palestina Libera ma non sono contro Israele e penso che prima di Israele ad opprimere Gaza sia Hamas.
Sono contro l'acquisto degli F-35 ma ritengo indispensabile che il Pase abbia una sua difesa aerea.
Sono per la Sanità Pubblica intesa come servizio a tutti i cittadini e non come un prodotto.
Sono per una ridistribuzione del carico fiscale non solo in base al patrimonio ma anche in base  alla funzione sociale della ricchezza accumulata.
Penso che senza Verità e Giustizia per Genova resteranno troppe ombre sullla Repubblica.
Che penso sia vivissima, come dimostrato dalla partecipazione di tante persone ai recenti avvenimenti.
Penso che se non si rende centrale il lavoro non si va da nessuna parte.
Ora, fino ai recenti avvenimenti ritenevo che gran parte di queste istanze fossero parte della missione del Partito Democratico.
Ed ecco, puntuale, finito il millisecondo che dura la caduta nel sonno, questa volta mi sono svegliato sbattendo dolorosamete il fondoschiena sul duro pavimento.
Non intendo annoiarvi con un riassunto di quel che sapete già da fonti più chiare di me sulla disastrosa performance del PD dalla Campagna Elettorale ad oggi e non è assolutamente detta l'ultima! 
Ma, un'eventuale alleanza politica di quel che resta del PD con il PDL cancellerebbe definitivamente questa mia convinzione di trovare nel PD i miei valori di riferimento.
Fermo ma troppo passivo oppositore del Governo Monti non intendo reiterare l'errore di non aver fatto una opposizione più dura: sono un fermo ed attivo oppositore di un governo con il PDL che non sia di esclusivo respiro di risoluzione delle urgenze più immediate e riforma della legge elettorale.
Pertanto, pubblicamente, do il mio appoggio alle iniziative di Pippo Civati per riportare il PD a quello che dovrebbe essere!
Visitate il suo blog e sosteniamoci a vicenda sui social network ed ovunque sia possibile.
Siamo caduti dormendo, ora ci svegliamo e camminiamo ad occhi aperti dove noi vogliamo.



21 agosto 2011

L'apprendista Stregone?


E’ vero, sono tempi confusi.
Soprattutto perchè chiarirsi le idee richiede fatica e il caldo non aiuta.
Non me la prendo, quindi, se il mio ruolo di membro della segreteria del Partito Democratico è scambiato da taluni per quello di un assessore, di un consigliere comunale, del vicesindaco o anche di un giornalista per non parlare di quello di scrittore di fantascienza.
Io sono membro della Segreteria del PD Materano. Prima dell’inverno 2010, ossia prima della scorsa campagna elettorale comunale io non conoscevo molta gente all’interno del Partito Democratico e nessuno a livello dirigenziale.
Ma, grazie all’impostazione collettiva della candidatura ho preso tra le 3 e le 4 volte i voti che ci si aspettava.
Perchè le istanze di rinnovamento della Classe Dirigente sono così manifestamente urgenti presso una parte dell’Opinione Pubblica che la nostra proposta è risultata convincente tanto da raggiungere un pur relativo successo.
Certo, non sono stato eletto, ma il risultato numerico ottenuto, sufficiente per essere eletto in altre liste, è dovuto ad un voto di opinione generato dalla volontà precisa da parte dell’elettorato di Sinistra di cambiare le cose attraverso un voto legato ad una progettualità fattiva invece che alla pur sacrosanta protesta ed indignazione rispetto allo stato delle cose.
Perchè esistono tante persone che sono consapevoli della necessità di agire costruttivamente e della futilità delle proteste autoreferenziali in stile Aventino.
Certo, questo significa agire comunque all’interno di un sistema di correnti che sfido chichessia a trovare isolato al Partito Democratico.
Il lavoro che ho trovato di fronte è senz’altro frustrante e complesso e banalmente faticoso.
Le vicende del Piano Casa e delle varianti urbanistiche hanno consumato gran parte delle nostre risorse e non posso certo affermare di essere soddisfatto.
Eppure non c’è scelta che perseverare o ritirarsi nel terreno dell’(auto)commiserazione.
L’Amministrazione Adduce ha pregi e difetti ed il ruolo della Segreteria del Partito è di esaltare i primi e contribuire a  correggere i secondi.
E i difetti di questa Amministrazione sono evidenti in primis ai suoi stessi sostenitori ed elettori.
E gli elettori già chiedono conto a tutti gli attori dello stato delle cose.
Anche a me.
La cosiddetta Società Civile, di cui mi piacerebbe davvero tanto poter elencare i punti di forza, mentre oggi mi vengono in mente solo le sue tante lacune e debolezze, è specchio fedele della Classe Politica che elegge.
Ma è comunque attiva ed efficace soprattutto nelle sue iniziative più giovani, in senso anagrafico:
non posso nascondere, infatti, di provare qualche perplessità di fronte alle prese di posizioni di associazioni guidate da cinquanta-settantenni che in passato hanno avuto responsabilità mica da ridere nella gestione della cosa pubblica locale e appartenenti alla generazione che ci ha scavato la fossa e che ora si prende anche il lusso di predicare dall’alto del cumulo di terra di risulta, evidentemente in attesa di seppellirci tutti.
Tuttavia, anche da questo punto di vista la scelta è tra la resa e la resistenza.
Perchè, se i nostri elettori ( giovani ) sono scontenti per il Piano Casa dovremmo tacere?
Se sono perplessi sulla metropolitana leggera?
Se non capiscono il come ed il percome delle piste ciclabili?
Se l’assenza di eventi culturali e di spettacoli adeguati nell’Estate Materana li lascia stupiti?
I nostri elettori, almeno quelli con cui sono in contatto, esattamente come avevamo chiesto loro in campagna elettorale, desiderano partecipare perchè sanno bene quanto sia grave la situazione generale.
Quindi, chiedono, si informano, esigono.
Se si sono manifestate nelle sedi opportune delle perplessità sui PISUS, ad esempio, perplessità appunto raccolte tra i nostri stessi sostenitori, finalizzate a migliorare e non certo a cassare i provvedimenti, perchè di tali perplessità non deve rimanere traccia nelle pubbliche prese di posizione del Partito?
O riteniamo che tacerne migliorerebbe la nostra immagine presso i nostri stessi sostenitori che le hanno poste?
Il ruolo del Partito è  anche fare da collante tra l’amministrazione e i cittadini: un polmone di idee e progetti per dar respiro all’azione amministrativa implementato tenendo a braccetto da un lato l’elettorato e dall’altro l’amministrazione.
Ma se abdichiamo all’ultimo ruolo possibile per un partito, quello di raccordo tra la società civile e le istituzioni, cessiamo di avere una funzione utile.
Diventiamo danno.
Se c’è qualcosa che non va nella nostra azione di Governo il ruolo del Partito non è di minimizzare o occultare, ma di proporre correttivi: solo così manterremo alta la tensione e la fiducia nel nostro oscillante e sfiduciato elettorato.
Dobbiamo forse dimenticare l’andamento delle scorse elezioni?
Il dramma del ballottaggio?
Oggi l’aver pubblicamente dato voce alle istanze dei nostri sostenitori non può che essere ventaggioso, a medio e lungo termine, per il Partito stesso.
Perchè si dimostra la sua vitalità e, finalmente, il suo progressivo reincollarsi alla voce della cittadinanza.
Non è questo, forse, il nostro obiettivo primario?
Pazienza se si deve incorrere nelle ire dei soloni per hobby e scomodarsi un po’ a tirar tardi per arrivare a costruire nuove prospettive.
Purtroppo, per arrivare ad iniettare nel corpo malato della nostra comunità antidoti e ricostituenti la via è ancora lunga.
Ma non vi sorprenderete, spero, se io continuerò ad insistere, ad esempio, con Software Libero e Fotovoltaico.
Ho la testa dura.

12 aprile 2011

Il Prezzo della Coerenza

Un anno fa terminava la mia campagna elettorale assieme al gruppo di amici e sostenitori che si sono riuniti sotto il nome del “la Città Differente”.
E’ doveroso fare un punto della Strada ed un consuntivo di quanto accaduto per poter pianificare i prossimi passi di concerto con i costruttori della Città Differente. Ricordo, infatti, la centralità della mia Candidatura intesa come Collettiva, espressione di un gruppo di persone eterogeneo per età ma omogeneo per ideali.
Fino ai primi mesi del 2011, dal punto di vista di chi si approcciava da novizio alla Politica Partitica è stato un periodo di ascolto ed iniziale formazione.
L’ingresso nel Direttivo  Cittadino e nella Segreteria del Partito Democratico sono state solo le tappe visibili di un percorso che è stato sempre indirizzato al pragmatismo costruttivo.
Preferisco restare sui fatti a livello macroscopico: la realizzazione del Passaggio al Software libero da parte dell’infrastruttura del PD Materano e la vicenda del Piano Casa.
Entrambi i fatti sono perfettamente in linea con la campagna elettorale ed il sostegno ricevuto dalla Città Differente.
Entrambi gli eventi, paradossalmente, confermano la saggezza dell’impegno nel Partito Democratico.
Il primo, infatti, è un viatico concreto alla realizzazione di un fondamentale ed importante meccanismo di innovazione secondo canoni di ‘Sinistra’ anche relativamente banali: far passare al Software Libero, con tutti i relativi vantaggi, la piccola rete delle segreterie cittadine e provinciali del PD materano è solo un esperimento per fare da trampolino verso la maggiore sfida dell’adozione del Software Libero, secondo programma, da parte dell’Amministrazione Comunale. La Vicenda del Piano Casa è la dimostrazione che l’opposizione ragionata e ferma all’interno del Partito, pure se minoritaria, trova, nel Popolo della Sinistra, quello che viene a firmare ai banchetti, quello che scrive sui blog, che partecipa alle manifestazioni e che poi, magari, trova i suoi voti sparsi su posizioni antitetiche a quelle naturali di un Partito Democratico per come lo costruiscono col loro impegno diretto, trova, dicevamo, un riscontro massiccio.
Sono serenamente fiero di aver posto pubblicamente il problema delle reali conseguenze del Piano Casa sulle giovani coppie elettrici del PD, sull’ambiente, sul drenaggio di risorse che la speculazione edilizia provoca a discapito dello sviluppo sin da tempi non sospetti: il mio primo intervento pubblico è del 6 Febbraio 2011, tanto per tranquillizzare i sostenitori di un  cambio di posizioni a fine marzo.
Sono altrettanto rasserenato per la presenza nel Partito di persone come Angelo Cotugno, capaci di difendere a viso aperto e fino alle estreme conseguenze una scelta Politica di Sinistra.
Capace, banalmente, di difendere l’idea stessa di Partito Democratico che è nei cuori e nelle menti dei 153 elettori della Città Differente.
E di molti altri che hanno visto, nell’approvazione del Piano Casa, una ulteriore acquiescienza ai soffocanti effetti della speculazione edilizia.
Mentre era in corso la seduta del consiglio comunale del Primo Aprile scorso ero presente nell’aula consiliare.
E mentre Angelo discuteva gli emendamenti e pronunciava la sua dichiarazione di opposizione avevo la fiera ma triste consapevolezza di assistere ad un ultimo tentativo di evitare a me stesso ed alla Città i perniciosi effetti di una nuova ondata speculatoria con l’immancabile drenaggio di capitale dalle attività produttive ed innovative ai mutui quarantennali a cui scelte come l'attuazione del Piano Casa condannano la mia generazione.
Pertanto, mi assumo la piena responsabilità, di fronte a chi  ha avuto fiducia nella mia Candidatura, di questa opposizione e di questa solidarietà.
Una responsabilità che in realtà è un semplice dar voce a chi ha creduto nella Città Differente e che può continuare a sperare di fronte a manifestazioni di dissidenza rispetto a questo Piano Casa.
I nostri elettori sperano ancora, quindi, che chi si candidi in un partito di Sinistra abbia il coraggio di fare fino in fondo battaglie di Sinistra.
Anche scomode.
Anche quando sarebbe stato conveniente semplicemente tacere.
Perchè, esattamente come in campagna elettorale, è di una speranza nuova che dobbiamo dare testimonianza.
Speranza che esista una trasversalità generazionale non come quella del Partito del Mattone, ma quella che porta società civile, militanti, persone impegnate nella politica partitica di Nuovo e Lungo corso, a collaborare insieme per esprimere non solo NO ideologici, ma ragionate e motivate proposte coerenti con l’Anima del Popolo della Sinistra.
Invece, con il cambio di Capogruppo, sembra che tutti i problemi siano stati risolti.
Ma il dissenso è stato eradicato o solo pubblicamente censurato?
Ora il Partito Democratico è più forte di prima?
A me pare che sia meno rappresentativo proprio di quella parte dei propri elettori maggiormente impegnati nella militanza!
Ecco perchè il No al Piano Casa si accompagna ad un contemporaneo rilancio della discussione sugli stumenti urbanistici ordinari.
Perchè non accelerare i tempi del confronto pubblico sul Regolamento urbanistico in modo da metter tempo, risorse, idee e modelli di partecipazione attiva della Cittadinanza a cura delle ferite urbanistiche della nostra Città?
Perchè non rilanciare su questi ( ed altri, vedasi Software Libero, Energia, Economia Sostenibile  ) temi concreti la discussione nel Partito come cartina di tornasole dell’effettiva volontà di rinnovare azioni e strumenti della democrazia interna?
I recenti segnali sono tutt’altro che incoraggianti, ma non è il coraggio di trarre fino in fondo le conseguenze delle nostre azioni che ci manca.
Dopo un anno sono lieto di potermi guardare alle spalle e scoprirmi completamente coerente con le donne e gli uomini della Città Differente.
E’ un sollievo.