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14 ottobre 2023

Ant keeping: il terzo anno

Giunti alle soglie della Diapausa (che spero arrivi il prima possibile) farei il punto sulla mia terza estate da mirmecofilo.


Il punto di svolta è stato nella decisione di avere in casa (senza spingersi a completare il ciclo di allevamento) le camole della farina.

3 € di larve ogni 2 mesi e passa la paura.


Ma andiamo con ordine:


  • Pheidole pallidule: regina del 2021. Hanno superato la crisi di suicidio via annegamento sull’antifuga usando un antifuga a base di PTFE. La colonia si è ripresa ma non sta brillando per prolificità e occupa una provetta (nuova) in un contenitore di vetro che fa da arena. Sono schizzinose con i carboidrati. 

  • Solenopsis fugax, regina del 2021. Occupano una provetta collegata ad una mini arena. Prolifiche il giusto, ultimamente sono piuttosto attive quando si tratta di fare la pappa

  • Messor capitatus: regina del 2021. Sono esplose demograficamente: occupano 3 provette in contenitore di vetro. Sono diventate aggressive e non riesco più a controllare la regina nè a verificare l’acqua delle provette. L’anno prossimo, appena sveglie, vanno spostate in formicaio: per ora valuto se aggiungere una quarta provetta per dare un riparo aggiuntivo durante l’inverno bolognese; curiosità: in pochi mesi questa colonia ha generato due ergatogini;

  • E la vera sorpresa: Tetramonium sp. del 2022. Sono la colonia di maggior successo. Occupano 3 provette in un contenitore e pattugliano H24 l’arena. Sono terribilmente aggressive e sono in grado di uccidere una camola da sole. Divorano tutto e subito. Sono piuttosto inquietanti per organizzazione e coordinamento. Anche per questa colonia è impossibile controllare lo stato di salute della regina ed il livello dell’acqua: se metto un dito sulla provetta arrivano 100 operaie piuttosto seccate a spiegarmi che non si fa. Ho aggiunto di recente una terza provetta e per ora penso che siano a posto. L’anno prossimo vanno per forza in formicaio.

  • 3 coloniette di Probabili Lasius sp. (2023) Beh, qui l’apoteosi. Regine di quest’anno, catturate nel corso di un mese a Giugno. Oscillano tra una decina e quasi un centinaio di esemplari, due colonie in provetta ed una collegata ad una piccola arena. Una delle due colonie in provetta sta finendo l’acqua e non riesco più a nutrirla senza fughe e dopo il cambio provetta erediterà una micro arena; La colonia più grande sta seguendo le orme delle Tetramonium per aggressività e coesione. Diciamo che promettono, spaventosamente, bene.

  • Camponotus piceus: regina del 2023, sta crescendo lentamente secondo le attese. La colonietta è in provetta e non è un problema nutrirle, ma ha finito l’acqua e sto procedendo al trasloco. Le operaie sono una ventina, timide come da caratteristiche della specie. Vedremo l’anno prossimo.

  • Poi ci sarebbe una Regina Sconosciuta trovata a Matera il 20230815 non dealata con uova. Anche in questo caso vedremo l’anno prossimo.


Considerazioni generali: 

E’ una passione che mi piace tanto.

Riesco a gestire le colonie ma sono un po’ oltre il limite di gestione comoda, infatti questa stagione di volo non mi sono azzardato a salvare regine destinate a morte certa in casa, sono arrivato al limite logistico: praticamente il tempo di osservazione ormai è ridottissimo ma mi sono fatto un punto d’onore di tenere le colonie nutrite e pulite.

A Marzo mi farò trovare pronto con formicai per Messor e Tetramonium.

Ma se qualche bolognese di passaggio volesse cimentarsi ...


Tetramonium sp

Lasius sp

Messor capitatus

Lasius sp

Lasius sp e Camponotus piceus

Camponotus piceus

Tetramonium sp

Solenopsis fugax





26 aprile 2022

Mirmecofilia, che passione



Sin da quando ero bambino le formiche mi hanno sempre incuriosito.

Vivendo praticamente in campagna ho avuto occasione di osservare un gran numero di specie negli anni dell'infanzia.

Beh, l'incontro non è stato sempre fortunato da parte loro, dato che, tra i 5 e i 10 anni almeno, le formiche, più che osservarle, le ho sterminate.

Una volta riuscii a provocare una guerra tra due formicai di Messor spargendo opportunamente briciole di pane.

Ma poi ho smesso.

Per tutta l'infanzia ho passato molto tempo ad osservarle.

Segurine le colonne di foraggiamento, scoperchiare le pietre piatte e veder mettere in salvo larve e pupe, osservare i voli nuziali e la tenacia della piccola operaia che trasporta un grande carico.

E anche da adulto, riscoprirsi ancora bambino fermandomi a guardare tutte le volte che ne ho la possibilità.

Quando sono stati pubblicati in italiano, ho letto i testi dei maggiori mirmecologi: 

Bert Hölldobler ed Edward O. Wilson: Formiche e il Superorganismo, tanto per fare due esempi.

Nell'estate del 2020 mi sono imbattuto, per caso, nel canale youtube di Ant Italia.

E ho scoperto che è davvero possibile allevare le formiche in casa, più o meno come pesci rossi.

Non scriverò qui un bignami di allevamento, è una faccenda che richiede competenza e studio, quindi i siti di (mio) riferimento sono Ants Italia e Formicarium

Posso solo ribadire che allevare formiche richiede tantissima pazienza, qualche provetta e tanta umiltà.

Una nota etica: l'allevamento delle formiche si basa su un dato di fatto semplice. Solo una su migliaia di regine fecondate arriverà a fondare con successo una colonia.

Raccogliere una regina (soprattutto, come nel mio caso, quando la regina la trovi sul lampadario di casa) non altera statisticamente l'equilibrio naturale.

Inoltre, le colonie naturali non vanno in alcun modo disturbate.

E dirò di più: una colonia artificiale non può essere, poi, liberata in quanto andrebbe ad alterare l'equilibrio naturale dei formicai esistenti.

Così, a Ottobre 2020, mi sono imbattuto in una giovane regina di Crematogaster scutellaris a cui è seguita una di Pheidole pallidula: le mie prime due colonie. L'estate del 2021 ho raccolto altre regine che hanno deposto uova, vedremo tra qualche settimana come andranno le cose.

E' stata una grande emozione vedere finalmente una regina accudire le sue uova e le prime nanitiche.

Ed è quasi ipnotico poter osservare le singole vite che ne formano una più complessa, regolata da algoritmi ed odori.

Penso che le formiche possano insegnare molto a questa umanità irrazionale e un programmatore che si occupi di intelligenza artificiale dovrebbe davvero leggersi qualcosa in merito.

Questi piccoli insetti mi rilassano e mi ricordano sempre la meraviglia del Creato.

E averli sotto gli occhi mi porta una irrazionale speranza  nel futuro.

Probabilmente, perchè, per allevarli, ci si deve affidare esclusivamente alla scienza e alla competenza.