26 ottobre 2023

A7A Corsair II: Figlio d'arte

Oggi vi parlo dell'A-7 Corsair II, figlio dell'F-8 Crusader.

Quando la marina americana chiese all'industria un assaltatore per sostituire l'A4, la Vought ebbe buon gioco nell'usare la configurazione generale del Caccia F-8 per costruire l'A-7.

I due aerei si somigliano moltissimo ma non hanno praticamente quasi nulla in comune se non il carrello.

L'A-7 fu adottato anche dall'USAF ed ebbe anche piccolo successo nell'esportazione.

Si dimostrò robusto ed efficace ed era amato dagli equipaggi.

Piccola curiosità:

l'A-7 aveva un ruolo secondario ed essenziale come ... Caccia Intercettore imbarcato.

Ma come, un assaltatore subsonico armato con soli due missili aria-aria a breve raggio... Intercettore?

E già. Perché l'A-7 poteva decollare da una portaerei anche in caso di guasto delle catapulte o in condizioni di vento così sfavorevole da impedire il lancio degli F-14

Nota modellistica: ho trovato il Kit dell'Hasegawa veramente scadente e non ho mai riscontrato una qualità così bassa in un prodotto giapponese.

Tuttavia, alla fine con un po' di fortuna è venuto fuori un modellino adeguato ai miei (bassi) standard.








21 ottobre 2023

Contro il Patriarcato ma "Su Gaza la penso come Hamas" (cit.). Missione Fallita.

Sulla mia timeline IG le più filo-Hamas (col dito sul grilletto social già sabato 8 ottobre) sono giovani donne istruite, femministe, impegnate nella tutela dei diritti delle persone LGBTQ+ e nella difesa dell'ambiente.

Beh, è interessante che, come i fatti della strage e degli stupri di Nova Music Festival dimostrano, a manifestare per Hamas siano le sue vittime designate.

Ed è evidente che questo abbia delle implicazioni sul futuro della _nostra_ società.

Implicazioni sull'efficacia della propaganda totalitaria? Può darsi.

Implicazioni sull'antisemitismo ormai a livello anni '30?

Sì, anche.

Ma ce n'è almeno una terza che è, invece, certa:

con questə attivistə il Patriarcato può dormire sonni tranquilli.

Povere le mie figlie!

E' ovvio che si deve chiedere la fine dei bombardamenti su Gaza. 

(E proporre contemporaneamente una terapia per il Cancro Hamas)

Ma 1 secondo dopo aver chiesto la liberazione degli ostaggi e la consegna alla giustizia degli stupratori e degli assassini di Hamas. Senza questo passaggio la condanna delle azioni di Israele su Gaza è solo antisemitismo travestito da umanitarismo. Inutile dire che delle donne stuprate e assassinate, dei bambini assassinati e delle grida di giubilo dei macellai di #Hamas non c'è traccia nei post delle donne di cui sopra.

E nemmeno c'è traccia di indignazione per le vittime dell'Ospedale di Gaza, ormai quasi certamente uccise dalla Jahd Islamica. 

Auguri per il medioevo omofobo e misogino a cui si sta attivamente contribuendo.



 

Su-27 Flanker in livrea ucraina: la prima linea della difesa italiana

La famiglia dei caccia pesanti Flanker costituisce il nerbo dell'aviazione russa.

Un tempo era il brand "Mig" a definire universalmente il caccia russo per antonomasia.

Oggi, eccetto che per la stampa italiana probabilmente, non è più così: il brand dominante è Sukhoi,

E proprio a causa di questo aereo che ha cannibalizzato i MiG.

Il Su-27 nasce come intercettore e caccia da superiorità aerea in risposta ad F-15 ed F-14 USA che stavano entrando in servizio nella prima metà degli anni '70 del secolo scorso.

E' indubbiamente un aereo dalle grandi prestazioni: veloce, agilissimo nonostante la mole, dotato di grande autonomia e ben armato.

Inoltre, il Su-27 è solo il capostipite di una lunga genia di aerei derivati: Su-30 (multiruolo biposto), Su-33 (caccia imbarcato), Su-34 (profondamente modificato come bombardiere tattico), Su-35/37 (versione aggiornata) e il clone cinese Shenyang J-11 che a sua volta ha generato Shenyang J-15 e Shenyang J-16.

Insomma, una grande famiglia di jet pesanti che dovrebbe aver superato i duemila esemplari costruiti

Non ci sono dati precisi sulla guerra Ucraina, ma prima di questa catastrofe il Su-27 ha dato il meglio di sé... In Etiopia.

Nella guerra con l'Eritrea, gli etiopi hanno impiegato un certo numero di Su-27 pilotati da etiopi e mercenari russi (ah, le famose armi occidentali che fomentano le guerre nel Terzo Mondo).

Mentre gli eritrei un certo numero di MiG 29 pilotati da piloti locali e mercenari ucraini.

In una specie di Deja-Vu ante litteram della guerra Russo Ucraina, gli scontri tra Su-27 e MiG-29 videro vincitori i Sukhoi che abbatterono 5 aerei eritrei senza alcuna perdita.

In effetti, l'aeronautica russa aveva da tempo puntato al Su-27, di poco più costoso del MiG ma estremamente più performante per sensori, armi ed autonomia.

Il Su-27 viene spesso contrapposto all'F-15 e il paragone è corretto solo per categoria. In realtà, l'F-15 è entrato significativamente in servizio e ha raggiunto la maturità operativa ben prima del Su-27 e non ha molto senso paragonare i due aerei come antagonisti tipo Spitfire vs Me-109. Il paragone più corretto dovrebbe essere fatto con l'F-22 che è entrato in servizio contemporaneamente ai Flanker più avanzati. Al massimo si può tentare un paragone tra il Su-35 e l'F-15EX Eagle II di recente introduzione

Nella guerra aerea moderna, inoltre, il confronto singolo tra due velivoli ha molto meno senso del passato perché la vittoria non va per forza all'aereo più manovrabile o a quello più veloce. 

Contano tantissimo addestramento, qualità delle armi ma soprattutto il sistema integrato di difesa aerea e supporto elettronico e informativo a corredo dei contendenti, per non parlare della postura.

Per non fare il democristiano, sono abbastanza certo che i Su-27/35 non avrebbero molte possibilità di entrare impunemente in spazi aerei difesi da F15 ed F-22 e sarebbero senz'altro a mal partito nei duelli a lungo raggio con gli F-22 USA (ma anche con i nostrani Typhoon armati di meteor).

Del resto, i Su-27/35 russi non sono riusciti a conquistare la superiorità aerea sull'Ucraina pur con immenso vantaggio quantitativo, qualitativo e di supporto SAM rispetto ai loro omologhi ucraini.

Chissà come sarà contento il Compagno Xi di aver costruito quasi l'intera armata aerea cinese su copie del Su-27 che stanno performando così bene in Ucraina ...


Il Kit della Trumpeter è stato carino da assemblare e le decals ucraine postmarket mi hanno soddisfatto.

Ovviamente la mia camo pixellata è scadente, ma l'effetto 'da lontano' credo sia gradevole.

In fondo una foto dell'attuale linea di volo ucraina (F-16 escluso): la prima linea di difesa di questa città tranquilla in cui vivo dalla barbarie dell'autocrazia.



























14 ottobre 2023

Ant keeping: il terzo anno

Giunti alle soglie della Diapausa (che spero arrivi il prima possibile) farei il punto sulla mia terza estate da mirmecofilo.


Il punto di svolta è stato nella decisione di avere in casa (senza spingersi a completare il ciclo di allevamento) le camole della farina.

3 € di larve ogni 2 mesi e passa la paura.


Ma andiamo con ordine:


  • Pheidole pallidule: regina del 2021. Hanno superato la crisi di suicidio via annegamento sull’antifuga usando un antifuga a base di PTFE. La colonia si è ripresa ma non sta brillando per prolificità e occupa una provetta (nuova) in un contenitore di vetro che fa da arena. Sono schizzinose con i carboidrati. 

  • Solenopsis fugax, regina del 2021. Occupano una provetta collegata ad una mini arena. Prolifiche il giusto, ultimamente sono piuttosto attive quando si tratta di fare la pappa

  • Messor capitatus: regina del 2021. Sono esplose demograficamente: occupano 3 provette in contenitore di vetro. Sono diventate aggressive e non riesco più a controllare la regina nè a verificare l’acqua delle provette. L’anno prossimo, appena sveglie, vanno spostate in formicaio: per ora valuto se aggiungere una quarta provetta per dare un riparo aggiuntivo durante l’inverno bolognese; curiosità: in pochi mesi questa colonia ha generato due ergatogini;

  • E la vera sorpresa: Tetramonium sp. del 2022. Sono la colonia di maggior successo. Occupano 3 provette in un contenitore e pattugliano H24 l’arena. Sono terribilmente aggressive e sono in grado di uccidere una camola da sole. Divorano tutto e subito. Sono piuttosto inquietanti per organizzazione e coordinamento. Anche per questa colonia è impossibile controllare lo stato di salute della regina ed il livello dell’acqua: se metto un dito sulla provetta arrivano 100 operaie piuttosto seccate a spiegarmi che non si fa. Ho aggiunto di recente una terza provetta e per ora penso che siano a posto. L’anno prossimo vanno per forza in formicaio.

  • 3 coloniette di Probabili Lasius sp. (2023) Beh, qui l’apoteosi. Regine di quest’anno, catturate nel corso di un mese a Giugno. Oscillano tra una decina e quasi un centinaio di esemplari, due colonie in provetta ed una collegata ad una piccola arena. Una delle due colonie in provetta sta finendo l’acqua e non riesco più a nutrirla senza fughe e dopo il cambio provetta erediterà una micro arena; La colonia più grande sta seguendo le orme delle Tetramonium per aggressività e coesione. Diciamo che promettono, spaventosamente, bene.

  • Camponotus piceus: regina del 2023, sta crescendo lentamente secondo le attese. La colonietta è in provetta e non è un problema nutrirle, ma ha finito l’acqua e sto procedendo al trasloco. Le operaie sono una ventina, timide come da caratteristiche della specie. Vedremo l’anno prossimo.

  • Poi ci sarebbe una Regina Sconosciuta trovata a Matera il 20230815 non dealata con uova. Anche in questo caso vedremo l’anno prossimo.


Considerazioni generali: 

E’ una passione che mi piace tanto.

Riesco a gestire le colonie ma sono un po’ oltre il limite di gestione comoda, infatti questa stagione di volo non mi sono azzardato a salvare regine destinate a morte certa in casa, sono arrivato al limite logistico: praticamente il tempo di osservazione ormai è ridottissimo ma mi sono fatto un punto d’onore di tenere le colonie nutrite e pulite.

A Marzo mi farò trovare pronto con formicai per Messor e Tetramonium.

Ma se qualche bolognese di passaggio volesse cimentarsi ...


Tetramonium sp

Lasius sp

Messor capitatus

Lasius sp

Lasius sp e Camponotus piceus

Camponotus piceus

Tetramonium sp

Solenopsis fugax





12 ottobre 2023

Kfar Aza

 



La buon’anima di Tom Clancy riuscì anche a creare lo Stato Palestinese.

Tom Clancy era un falco, ma era anche estremamente realista (e infatti ha previsto guerre e crisi ben oltre la sua morte).

E, nel suo romanzo Paura senza limite, come fecero i palestinesi a obbligare Israele al ritiro e alla Pace?

Con la non violenza.

Niente pietre, niente bombe, niente accoltellamenti, niente decapitazioni di bambini.

Ghandi, Mandela…

Hamas non è ‘i palestinesi’.

Proprio il contrario: Hamas è un ostacolo di gran lunga più rilevante di Coloni, Estrema Destra israeliana e diecimila carri armati merkavà, alla nascita dello Stato Palestinese.

Hamas non è resistenza, è genocidio.

Hamas è solo una delle tante teste dell’idra che divora liberà, diritti umani e prosperità a vantaggio di dittatori, criminali ed autocrati.

Le sue azioni sono più antipalestinesi di quelle del peggior governo israeliano.

Qualsivoglia giustificazione al suo operato è apologia di terrorismo ed una coltellata alla schiena del popolo Palestinese.

Se è vero che è un crimine assediare e bombardare/invadere Gaza, se Israele non può stanare Hamas dal suo santuario di sangue nemmeno per liberare le ragazze stuprate e prigioniere allora non basta opporsi a questo crimine, si deve portare una soluzione realistica e rapida per la liberazione degli ostaggi e anche per l’eradicazione di queste SS del XXI Secolo.

Mi ripeto per l'ennesima volta: considero le colonie israeliane in Cisgiordania un crimine ma ritengo irrealistico pensare che si possa arrivare ad una Pace semplicemente con il difficilissimo ritiro dei coloni, anche perché, banalmente, l'esempio di quello che è successo dopo il ritiro dei coloni da Gaza (che è occupata da Hamas, cosa che in pochi sono disposti a ricordare) non è un buon viatico.

Provocazione: che sia un esercito terzo sotto egida dell’ONU (Provocazione 2: Indiani? Cinesi?) a entrare a Gaza e a distruggere Hamas e liberare le sue vittime, israeliane o palestinesi che siano.

Nel frattempo, leggere qualche testo di storia di comprovata validità scientifica dovrebbe essere il prerequisito per aprire bocca in merito.

Per salvarsi dai vari Travaglio Orsini Vauro Di Battista.

E non contribuire ad altre Kfar Aza.

9 ottobre 2023

Fear of the dark: il terrore della generazione X



In questa crepuscolare estate che si sta trascinando ben dentro ottobre, sono riuscito ad incontrare un sacco di amici di vecchia data. Ebbene, nel corso di una dozzina di incontri, non ho voluto/saputo parlare con loro di Ucraina, Crisi Climatica, Politica (giusto per fare tre esempi di argomenti di vita e di morte). Abbiamo chiacchierato del più e del meno come se il Nemico non fosse alle porte e in troppe delle nostre stesse case. 

Negli ultimi giorni mi sono reso conto di essermi imbattuto, involontariamente, in un piccolo esperimento sociale.

Sui social, i post su guerre (questo post era pronto prima del 7 Ottobre 2023), diritti, crisi climatica & C. non riscuotono alcun successo.

Una battuta sulle abitudini alimentari delle mie figlie, invece, un sano e divertente dibattito.

Like e commenti a profusione.

La mia impressione è che gli adulti siano semplicemente terrorizzati dalle circostanze e che facciano finta di niente.

Che i miei corrispondenti sappiano benissimo quanto sia grave la minaccia delle autocrazie, oscena la complicità dei pacifinti, per non parlare dell'angoscia della crisi climatica.

Ma per battere il terrore c'è una sola cura: guardarlo in faccia.

E ammettere che il fallimento politico e sociale di cui siamo responsabili è dovuto alla pervicace volontà di assoggettarsi ad ideologie suicide.

C'è ancora tempo per liberarsi dell'antioccidentalismo, per accettare che le autocrazie vanno fermate oggi e che non c'è modo di lottare per diritti e progresso senza ammettere che chi questi diritti nega non può essere interlocutore di negoziato commerciale o sindacale.

Guardiamo in faccia la realtà e parliamone anche all'aperitivo