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20 luglio 2016

Dalla Diaz ad Istanbul, 15 anni di Made in Italy

Sono passati quindici lunghi anni dai fatti di Genova.
E pochi giorni da quelli di Istanbul.
Ci si indigna per le epurazioni, per le violenze, per gli arresti arbitrari, i corpi nudi e legati.
Ma della "Più grave sospensione dei diritti umani in Europa Occidentale dai tempi della Seconda Guerra Mondiale" non si parla più.
In Italia il reato di tortura non esiste e non esisterà ancora per chissà quanto tempo.
Il mio problema, però, resta un altro.
I carnefici di Diaz e Bolzaneto sono ancora tutti lì.
A darci i passaporti.
A controllare se abbiamo le cinture.
E anche a soccorrerci quando ci scippano o peggio.
Ascoltano le vittime di stupri.
Combattono la Mafia.
Quindici anni fa erano lì, oggi pure.
A Istanbul ed Ankara il modello italiano è di casa.
Tortura e Fascismo: Made in Italy


9 aprile 2015

Tortura

Il fatto che l'Italia ha torturato gente a Bolzaneto e Diaz lo sapevamo già con tutte le conseguenze del caso.
Il fatto che Genova sia stata scientemente abbandonata al saccheggio dei Black Block dai torturatori pure.
Ora che la cosa ha la relativa ufficialità di una corte Europea che cambia?
Niente in meglio.
Solo in peggio.
Al posto di blocco per vedere se hai la Cintura di Sicurezza allacciata la densità di probabilità di trovare un torturatore non è aumentata nè diminuita, solo ufficialmente confermata.
E dopo i vari casi Aldrovandi che si succedono con angosciante frequenza come fai a non farti balzare il cuore in gola di fronte alla paletta anche se non hai bevuto, hai l'auto revisionata e andavi a 40 all'ora con cintura di sicurezza e cellulare nel borsello?
Come fai?
E i tuoi cari amici che sono in Polizia?
Di loro ti fidi?
Ma come fai solo a pensarci: anche del più fascio ti fidi, no? 
Il dramma è pensare che devono lavorare con torturatori e tu lo sai e loro pure e questo lo trovi insopportabile tu figurati loro.
Ci sono torturatori alla Manifestazione di Libera, nei piani alti dei ministeri e a raccogliere denunce per Stalking.
Ci sono torturatori accanto a te e tu lo sai.
Il primo compito fondamentale dello Stato è la Sicurezza: gli uomini si aggregano per difendersi prima dal Leopardo poi dagli altri uomini.
Scuola e Sanità e ponti e musei vengono dopo la Sicurezza.
E la tortura non è Sicurezza.
E' tortura.
Pago gente (troppa gente, dati alla mano) potenzialmente per torturarmi.
E non ci posso fare niente.
O quasi.

27 settembre 2012

Sallusti, la Diaz ed il gelato alla crema

Ho preso atto senza dolore della condanna di Sallusti al carcere per diffamazione.
La vicenda è complessa e mi spinge a qualche considerazione di merito e di metodo.
Primo punto, quello banale.
A chi è utile che quest'uomo vada in carcere?
A me, no.
Alle vittime dirette del reato neppure.
A noi tutti un altro detenuto costerebbe circa € 250,00 al giorno.
Se qualcuno mi dovesse (facciamo le corna) aggredire e procurare un danno fisico e materiale a me interesserebbe per caso qualcosa del suo destino?
A me interesserebbero due cose: essere risarcito completamente ed abbondantemente da costui e che mi venisse garantita l'irrepetibilità del gesto verso di me e verso altri.
In genere, questa seconda necessità è garantita dalla Società con l'incarcerazione.
Ma non sempre.
E non per tutti.
Quindi, no, grazie, ritengo che non sia di alcuna utilità che quell'uomo sia incarcerato. Quell'uomo come gran parte dei detenuti italiani.
Vi è, poi, la questione della 'libertà di informazione', ossia del 'reato di opinione'.
Questa è una cosa seccante.
Mi fa incazzare parecchio che si considerino certi lucidi tentativi di mentire al pubblico come 'opinioni'.
"Mi scusi, lei preferisce il cioccolato o la crema?"
Questa è un'opinione.
Ma affermare falsità risibili per scopi personali mica è un'opinione.
Se è successo il fatto x ed uno scientemente afferma che invece è succeso y mica è un reato di opinione quello che hai commesso, hai detto una balla e maggior ragione è una cosa grave quanto più tu guadagni dalla balla a danno di chi da questo fatto ne riceve grave offesa.
Le opinioni sono una cosa, le menzogne infanganti un'altra.
Ancora non considero utile a nessuno che Sallusti vada in carcere.
Ma non è stato condannato per reato di opinione.
Ma per una gravissima aberrazione della realtà.
Io posso anche pensare che la Terra sia piatta, purchè non minacci con violenza chi ritiene che sia rotonda.
Un ultimo punto.
La Repubblica Italiana ha inflitto punizioni corporali con danni permanenti a decine e decine di giovani innocenti, incolpevoli, torturati e massacrati senza processo alcuno nella Scuola Diaz e nella casema di Bolzaneto da Pubblici Ufficiali quasi tutti ancora adesso, in questo istante, in servizio presso la Repubblica Italiana.
Sallusti ha avuto tutti i modi ed i tempi per difendersi e ha negligentemente ignorato tali possibilità.
Quanti nonsallusti sono in galera, magari innocenti, per molto meno, senza aver avuto un millesimo delle possibilità difensive del nostro 'fantasioso' direttore?
Se pur  la Repubblica Italiana, col plauso del Sallusti & C., si è permessa di pianificare ed attuare "La peggior sospensione delle libertà civili in Europa dai tempi della Seconda Guerra Mondiale", saremo noi favorevoli ad un insensato contrappasso?
No.
Ma non in silenzio.
Se l'innocenza ha meritato la minaccia di stupro col manganello, fratture e denti rotti, violenza indicibili, cosa meriterà, in Italia, l'atroce menzogna speculativa di un uomo potente?
Neppure il carcere? Sia pure.
Ma non in silenzio.
Che si sappia, che sia chiaro a tutti quanto questa cagnara su questa condanna sia non ingiusta, ma inutile.
Meglio il silenzio di fronte alle gigantesche ingiustizie perpretate dalla Repubblica ai danni degli innocenti.
Cari giornalisti, chiedete pietà ma non sporcate il vocabolario attribuendo reati d'opinione dove opinione non ce n'è.

17 luglio 2012

Accidia

La quantità di persone che desiderano un'Italia laica, moderna, efficiente ed equa non è facilmente stimabile ma senz'altro è più che sufficiente per innescare una massa critica di rinnovamento e conversione del Paese.
Diritti delle Persone, lavoro, reddito, energia rinnovabile, ambiente come ricchezza, decementificazione e diritto alla casa, tutele, l'elenco delle cose di Sinistra indispensabili a questo processo non è breve e non lo ripeterò qui, anche perchè c'è Pippo Civati ad averne scritto uno bellissimo per contenuti e realizzabilità.
Insomma, sono in tanti a desiderare che questi provvedimenti vengano realizzati quanto prima.
Da parte di chi?
Chi dovrebbe essere, nei consigli comunali, regionali, in Parlamento ad agire secondo questi "desiderata"?
Dov'è il Partito che rappresenta questa non piccola fetta di popolazione?
Mistero.
I risultati dell'Assemblea del Partito Democratico sono sotto gli occhi di tutti.
Il progetto per l'Italia (bello o brutto che sia) di Bersani è stato mediaticamente schiacciato dalla polemica sui matrimoni omosessuali che si sono mangiati anche la ben più cruciale battaglia per le Primarie di collegio.
Intendiamoci: io sono completamente favorevole ai matrimoni omosessuali, assai più che ai riconoscimenti delle coppie di fatto, banalmente perchè vivendo in Italia sono diventato allergico a chi accampa diritti senza doveri.
Ma non è questo il punto.
Il PD è stato mediaticamente massacrato.
Un risultato utile, per esempio, all'attuazione del matrimonio omosessuale, vero?
Mi domando se gli autori della polemica lo desiderino sul serio, questo matrimonio omosessuale.
Per fortuna, il tempo stringe.
Tra poco si vota.
E ognuno dovrà fare le sue scelte.
Vediamo un po' cari amici di sinistra che desiderate tanto, ma tanto tanto un'Italia diversa.
Chi volete che sia a realizzarla, cari bravi ragazzi di Sinistra ?
Il PD no.
E' evidente.
Non volete che sia il PD.
Vediamo un po':
volete che sia Vendola? 
Quello del supporto alla FIOM/CIGL senza se e senza ma? 
Ma non volevate un mercato del lavoro diverso che dia sollievo ai precari?
Vendola mi piace quando approva la legge sul software libero e va in TV dicendo cose di sinistra.
Mi piace un po' meno quando si parla di Sanità Pugliese o quando da queste parti vota a favore del Piano Casa cementificatore berlusconiano.
Mi piace pochissimo quando realizzi che si scrive SEL ma si legge Vendola.
Oppure Di Pietro.
Quello della guerra al Papy senza se e senza ma, sì, proprio quello di Scilipoti...
Sì, proprio lui.
Ah, ma è anche quello che si è opposto / opporrà ad una commissione parlamentare su Diaz e Bolzaneto.
Ma non volevate i numeri di matricola dei poliziotti sugli elmetti?
Già.
Per non parlare, cari amichetti che del PD Lucano avete così chiara idea, di quello che è l'IDV locale.
Oppure Grillo.
Ah, i bravi ragazzi di Grillo, quelli sì che sono onesti, puliti e con le idee chiare. Ma le battute omofobe di Grillo (che ora rilancia sul matrimonio omosessuale),  le sue affermazioni xenofobe e post leghiste in generale vi piacciono uguale? E le espulsioni via raccomandata dal suo movimento personale vi piacciono?
E fossero queste le obiezioni più gravi.
No.
Personalmente la cosa più grave è nei fondamenti.
La Partecipazione.
E' irrilevante, in fondo, di chi abbiate più o meno fiducia.
Tanto la vostra fiducia corrisponde ad una vera e propria delega politica firmata in bianco.
Fate voi.
Il PD non piace.
Ma  le le ha fatte le primarie.
Ve la potevate prendere la tessera e votare chi le cose di cui sopra aveva in cuore e mente la volontà e capacità di fare.
Mica Pippo Civati è l'unico, ci sono cento altri esempi sparsi per l'Italia.
La mia domanda è:
cosa vi ha impedito di partecipare e costruire il Partito che vi piace?
E poi:
Qual è il vostro piano per avere le cose a cui tenete tanto?
Immaginate che i provvedimenti tanto auspicati si materializzino nel codice e siano applicati per qualche forma di magia?
Poi prendete pure in giro i Cattolici perchè credono, mentre, francamente, una simile massa di attese messianico magiche di un mutamento epocale dell'italico stivale senza che ci si debba schiodare da Facebook mi sembra assai più fideistico di tutti i Dogmi della Santa Chiesa.
Buon sonno ipnotico a tutti e se vi avanza un po' di narcotico per favore datene anche a me così mi rilasso un po'.

6 luglio 2012

Diaz è sempre: tra Giustizia e Prescrizione

No, non sono soddisfatto.
E non chiedo l'impossibile: non sarei stato comunque soddisfatto della permanenza in servizio di tanti agenti i cui reati sono prescritti.
Perchè è un dato di fatto: l'hanno fatto, possono farlo di nuovo.
Invece gli dovrebbe essere impedito.
Per sempre.
E' una questione di Pubblica Sicurezza, nè più nè meno.
Accolgo con soddisfazione la Sentenza della Cassazione, prescrizione inclusa.
E' la legge.
Ma non sono soddisfatto .
E' solo il minimo.
Ora è verità giudiziaria, oltre che storica, che la Polizia Italiana lì si è macchiata di crimini.
Mentre scrivo, ora, mi sento stanco.
Eppure devo resistere.
Ho tanta voglia di chiudere questo capitolo, di dire: "La Giustizia Possibile è stata fatta"
Di chiudere con queste parole il filone di tanti post su questo piccolo blog.
Ma ci sono le responsabilità politiche.
E quelle morali.
E le altre Diaz sparse nel tempo per l'Italia.
Siamo fermi ad un'oasi, ma c'è ancora molta strada da fare nel deserto della ferocia di Diaz e Bolzaneto.
Siamo ancora in cammino verso Giustizia e Verità per Genova.

PS: la mia memoria è fastidiosa: cara IDV, caro Di Pietro, alla commissione di inchiesta su Genova vi siete opposti voi durante il governo Prodi.
E io non me lo scordo.
Nemmeno quando fate i rivoluzionari anticasta antibanchieri e compagnia bella.
Rispetto a Diaz e Bolzaneto siete dalla parte dei manganelli.
Non da quella del sangue.