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16 marzo 2011

Fukushima e Bengàsi, il Suicidio di una generazione ( l'eterno riposo indotto da sonno )


Familiarizzatevi con questa cosuccia in foto qua sopra.
Vi piace?
No?
Che peccato.
A giudicare dalle azioni medie della nostra Collettività mi sembrava che vi foste particolarmente affezionati.
Visto in Libia?
La nostra completa indifferenza, anche al di là del becero egoismo, ci rende complici per l'ennesima volta di un dittatore sanguinario dove la banale autoconservazione dei nostri interessi ( petroliferi ) ci avrebbe suggerito di appoggiare i partigiani.
Ma già, noi siamo pacifisti.
E, nonostante Fukushima, ce ne continuiamo a stare inerti abbabbiati alla TV mentre l'anticultura berlusconiana uccide le energie rinnovabili italiane nelle stesse ore in cui il nucleare avvelena mortalmente il Giappone.
Ne abbiamo già parlato, il programma nucleare italiano è solo un altro modo per costoro di arricchirsi a danno della Collettività, niente di più.
Eppure, noi, inerti, immobili, attendiamo.
Attendiamo di dover imbracciare l'oggetto in foto quando verrà il Colonnello a punirci per il tradimento come ha promesso?
Attendiamo, attendiamo sempre.
Manco le firme per mandare a casa Silvio vogliamo sforzarci a mettere.
E' sempre sbagliato, c'è sempre qualche insufficienza nelle insufficienti azioni di terzi.
Tanto da bloccarci nel nulla.
Non vi preoccupate, dormite tranquilli.
Ma non sarà divertente quando sarete svegliati dalle sirene.

Nel frattempo, buon ascolto.




15 marzo 2011

Maledetta Ignoranza.

Cliccando sul titolo di questo post arriverete alla voce di Wikipedia intitolata "Disastro di Černobyl'". Credo che valga la pena andarsela a leggere, per ovvie ragioni.
Per i più pigri, invece, ecco qui una cartina esplicativa del succo del discorso di oggi:
Rappresenta le zone contaminate in maniera grave nei dintorni della Centrale maledetta.



Ossia, è un'ennesima bufala nuclearista quella che sostiene che " Tanto siamo circondati dalle centrali nucleari di Francia e Germania, se esplodono quelle siamo morti tanto vale costruirle anche noi".
La ricaduta radioattiva in caso di incidente si sparge per migliaia di Km, ma, generalmente, le zone rese inabitabili a lungo termine sono assai più ristrette. Ecco la cartina delle centrali nucleari francesi:



In altre parole, soprattutto con un occhio alla cartina precedente e considerando le rispettive scale, un incidente nucleare grave nelle centrali della Provenza, anche con venti prevalenti ovest est ( ed in genere i venti spirano da est verso ovest ), contaminerebbe gravemente la Francia al di là delle Alpi. Tra l'altro, le Alpi sono altine, e tratterrebbero sul versante Francese gran parte dei radionuclidi più pesanti e pericolosi ... Certo, in Piemonte e Lombardia non sarebbe rose e fiori, ma una cosa è avere mezza Pianura Padana inabitabile per secoli ( le zone rosse ed arancioni della prima cartina ), cosa certa in caso di incidente nucleare sulla Pianura Padana, un'altra è affrontare le conseguenze di un incidente in Francia, conseguenze paragonabili a quelle posti Černobyl del 1987.
Nel caso più probabile, poi, i venti che soffiano da est verso ovest porterebbero la nube sul resto della Francia Meridionale e sull'Atlantico...
In pratica, come si deduce dai fatti di Černobyl del 1987, un incidente nucleare  ha conseguenze gravissime anche a distanza di migliaia di Km, ma nel raggio di poche decine km dal luogo del disastro le cose vanno davvero peggio. Per sempre.
Quindi, francamente, se proprio non vogliamo investire in rinnovabili, meglio comprare la corrente dai francesi piuttosto che pagare salatissime centrali e comprare l'uranio dal Ciad et similia.
Per il resto rimando al mio post di qualche tempo fa ...
In quanto alla cronaca di questi minuti, beh....
Solo angoscia e frustrazione...