21 maggio 2020

GrattaCAPI Ambientali

Con molta gratitudine per Mattia Civico condivido il nostro pezzo su Proposta Educativa:  scelte individuali, scelte politiche e rilevanza delle stesse in tema ambientale. Come dimostra la Pandemia è necessario intraprendere azioni complesse, lungimiranti e condivise per evitare guai peggiori. E in tema ambientale siamo già catastroficamente in ritardo.

15 maggio 2020

la solitudine delle parole che curano






E' più di una settimana che cerco di scrivere qualcosa sulla differenza tra una Messa e uno spettacolo cinematografico pur restando del tutto contrario all'apertura precoce delle Chiese (come di ogni altra attività non essenziale che possa essere inutilmente rischiosa per la vita, scout inclusi).
Ma sono stato distratto.
Dall'odio su una vita salvata, poi l'odio su centinaia di migliaia di persone che ti mettono il piatto a tavola, poi l'odio sulla scienza, l'odio sulle biciclette.
Uso la parola odio perchè ritengo che sia la parola, sola, somma di tanti stati concreti delle vite delle persone: ignoranza materiale, paura, privazione di empatia, vedete voi.
Alla fine credo che tutto questo derivi da malattie diverse delle nostre anime, delle nostre coscienze e dei nostri corpi, malattie di cui Covid-19 è solo una manifestazione più estrema.
E allora ho riletto il mio post sulla differenza tra Messa e Cinema e l'ho trovato simmetrico rispetto all'odio.
Senza nemmeno una parola o intenzione di odio dentro.
Ma "senza odio" non basta.
Non mi basta più.
Sento il bisogno di andare avanti, andare oltre.
Nel cuore della pandemia mi piacerebbe che tutto fosse per quanto possibile, Cura.
I vangeli ci dicono che Gesù ha guarito molti malati, ma ci dicono anche che ha curato tutti quelli che ha incontrato.
Ho cancellato il mio post perchè non conteneva nessuna Cura.
Poi, domani me ne dimenticherò, ma oggi ho ben chiara una via di uscita dalla paura, dall'ignoranza, dalla solitudine.
La cura.
E se è impossibile, per me, per come sono fatto, aver cura delle Persone, costandomi molto ogni gesto di attenzione.
Ma può essere che mi riesca di usare poche parole di Cura.
Anch'esse sole, flebili, magari cieche, senza effetto di guarigione.
Ma luminose nella mia notte.

3 maggio 2020

Coronavirus e Aquile Randagie




Rigetto in pieno la narrazione bellica che viene fatta da governi e media della pandemia.
Siamo vittime, dirette o indirette, di una malattia.
Una malattia che riguarda tutti e tutto: corpi e anime sia di malati che di sani. 
E la Società intera.
Non siamo in guerra e un dottore non è un colonnello delle truppe corazzate.
Quindi, rigetto certi paragoni tra gli scout di oggi e le Aquile Randagie.
Le Aquile Randagie resistettero al Nazifascismo, ossia al Male umano, partecipando anche alla Resistenza e furono coinvolte nella Seconda Guerra Mondiale.
Noi scout dell'Italia afflitta dalla Pandemia non siamo in guerra.
Non dobbiamo resistere ad un invasore, non dobbiamo resistere ad un regìme infernale e neppure proteggere la nostra Promessa dalla barbarie fascista.
Quindi, se le sedi sono chiuse, i reparti congelati, non c'è lo stesso alcun motivo di fare paragoni controproducenti.
Ma possiamo prendere esempio: possiamo ricordare ai ragazzi che se le poche Aquile Randagie hanno resistito alla violenza per vent'anni, noi tutti possiamo resistere alla separazione (fisica, perchè possiamo vederci tutte le volte che vogliamo) dovuta alla malattia per DUE (2) DUE.
Poi, se sono solo 1,5 tanto meglio.
Ma c'è di più:
I corpi li curano i medici, la società, però, possiamo contribuire a curarla anche noi.
Come il nostro Maestro che non ha guarito il Mondo ma lo ha curato.
Il miglior contributo che lo scoutismo possa dare, oggi, è applicare con rigore Promessa e Legge per evitare contagi.
Nei mesi che verranno sarà fondamentale la responsabilità del comportamento di ognuno.
E credo che ricordare ai ragazzi quanto sia fondamentale aiutare i medici ... non ammalandosi sia davvero una buona idea.
Mantenere il distanziamento sociale seguendo le indicazioni degli scienziati è qualcosa che può salvare vite ed è alla portata di Cocci come di Arcanda.
Ed è una cosa molto seria.
Altrettanto serio è un altro compito:
contribuire a curare la Società.
E questo è IL compito originario dello scoutismo.
E i farmaci per la cura della Società sono somministrabili, anche questi, da Cocci come da Arcanda.
Sono la Solidarietà, la Fedeltà, l'Empatia, la razionalità, il duro lavoro, l'equità, il rispetto e cento altre cose che hanno bisogno di una traduzione politica per diventare pratiche.
Quindi, mentre lo Scoutismo dovrebbe, oggi, contribuire a fermare Covid19, dovrebbe anche contribuire alla cura della malattia della Società.
Pensando al mondo nuovo.
E alla traduzione politica (non partitica) di idee e proposte. 
Pensare come Comunità diverse, pensare a come salvarci dalla Crisi Climatica, da quella Economica, imparando dalla Catastrofe e non riparandone solo i danni superficiali.
Le Aquile Randagie, poche persone elette, hanno seminato lo scoutismo presente.
Se duecentomila scout seminassero un nuovo futuro credo che sarebbe una cosa ben fatta.