15 luglio 2024
Orizzontali e Verticali
29 maggio 2024
Due Popoli, due Stati
Dal Mare al Fiume due popoli, due Stati.
Due popoli LIBERI in due stati DEMOCRATICI.
Il resto è guerra e sterminio.
E, da queste parti, tifo.
Per lo sterminio.
12 ottobre 2023
Kfar Aza
La buon’anima di Tom Clancy riuscì anche a creare lo Stato Palestinese.
Tom Clancy era un falco, ma era anche estremamente realista (e infatti ha previsto guerre e crisi ben oltre la sua morte).
E, nel suo romanzo Paura senza limite, come fecero i palestinesi a obbligare Israele al ritiro e alla Pace?
Con la non violenza.
Niente pietre, niente bombe, niente accoltellamenti, niente decapitazioni di bambini.
Ghandi, Mandela…
Hamas non è ‘i palestinesi’.
Proprio il contrario: Hamas è un ostacolo di gran lunga più rilevante di Coloni, Estrema Destra israeliana e diecimila carri armati merkavà, alla nascita dello Stato Palestinese.
Hamas non è resistenza, è genocidio.
Hamas è solo una delle tante teste dell’idra che divora liberà, diritti umani e prosperità a vantaggio di dittatori, criminali ed autocrati.
Le sue azioni sono più antipalestinesi di quelle del peggior governo israeliano.
Qualsivoglia giustificazione al suo operato è apologia di terrorismo ed una coltellata alla schiena del popolo Palestinese.
Se è vero che è un crimine assediare e bombardare/invadere Gaza, se Israele non può stanare Hamas dal suo santuario di sangue nemmeno per liberare le ragazze stuprate e prigioniere allora non basta opporsi a questo crimine, si deve portare una soluzione realistica e rapida per la liberazione degli ostaggi e anche per l’eradicazione di queste SS del XXI Secolo.
Mi ripeto per l'ennesima volta: considero le colonie israeliane in Cisgiordania un crimine ma ritengo irrealistico pensare che si possa arrivare ad una Pace semplicemente con il difficilissimo ritiro dei coloni, anche perché, banalmente, l'esempio di quello che è successo dopo il ritiro dei coloni da Gaza (che è occupata da Hamas, cosa che in pochi sono disposti a ricordare) non è un buon viatico.
Provocazione: che sia un esercito terzo sotto egida dell’ONU (Provocazione 2: Indiani? Cinesi?) a entrare a Gaza e a distruggere Hamas e liberare le sue vittime, israeliane o palestinesi che siano.
Nel frattempo, leggere qualche testo di storia di comprovata validità scientifica dovrebbe essere il prerequisito per aprire bocca in merito.
Per salvarsi dai vari Travaglio Orsini Vauro Di Battista.
E non contribuire ad altre Kfar Aza.
5 febbraio 2023
Palestina e Israele: Conferenza di Lorenzo Nannetti del 04/02/2023
22 maggio 2021
La Guerra degli italiani per Gaza: vincitori e vinti (in Italia)
Terribile l'assedio a cui è sottoposta la popolazione palestinese di Gaza.
Ma questi razzi di Hamas a Gaza li teletrasportano?
Oppure sono fabbricati letteralmente sottraendo ossigeno agli ospedali?
Che poi, so' quarant'anni almeno che questo atteggiamento è stato sempre controproducente, ma imparare dagli errori no?
Credo che basti, inutile dilungarsi in merito.
Torniamo alle elezioni politiche.
Dov'è il pacifismo in quello che il popolo di sinistra ha detto e fatto in questi dieci giorni? Mi è pure toccato di leggere un sondaggio su chi avesse 'ragione' in pieno stile 'forum' di Canale 5.
Dov'è l'empatia, la visione di un futuro possibile?
Dov'è il diritto?
Vedete, la Meloni vincerà perchè non vende merce falsa.
Certo, propugna una dottrina terribile fatta di odio e sopraffazione.
E non va in giro a dire che fa il tifo per le ONG che salvano i migranti
La Sinistra perderà perchè va in giro con le bandiere arcobaleno, peace and love, ma sparge odio e morte.
Nonostante qualche fievole segnale di inversione di tendenza il dato di fatto è che si prendono le parti di Hamas, non che si lavora per la Pace.
Incapace di empatia se non atrocemente selettiva, sbandiera una volontà di gestire la complessità mentre nella pratica non è nemmeno capace di riconoscere i reali confini della Guerra di Gaza, che arrivano ben oltre il Tigri...
La Meloni (e il suo arrugginito predecessore) vincerà perchè predica un odio vero, non un amore falso come chi ha passato gli ultimi dieci giorni a spargere un odio verissimo.
E gli italiani preferiranno comunque votare un originale che una copia ipocrita e semifunzionale.
Vi lascio qualche esercizio se avete voglia di meditare:
Di fronte ai circa 25mila morti israeliani e 100mila arabi dal 1947 al 2021 (ossia in poco più di 70 anni, 1785 vittime all'anno) vi invito a manifestare proporzionata indignazione per faccenduole quali:
- Guerra civile in Siria: 500000 morti, 3 Milioni di Feriti in 10 anni: 50000 vittime all'anno: 28 volte più letale e in 1/7 del tempo. A Putin ed Erdogan non avete da dire niente?
- Guerra civile in Libia: 70000 morti sempre in 10 anni;
- E lo Yemen? E il Sahel? E il Burkina Faso?
PS:
Una Pace in Medio Oriente non ci sarà mai finchè non si interverrà ad Istanbul come a Teheran, a Damasco come al Cairo: inutile cercarla tra Gerusalemme, Gaza e Tel Aviv: lì non c'è.
13 maggio 2018
Muoia Israele di Giulio Meotti: Le origini del neoantisemitismo della Sinistra Europea
Avevo una idea sommaria del livello di neoantisemitismo in circolazione e questo libro me lo ha chiarito.
E' spaventoso.
Il saggio non lo analizza: lo elenca.
In ogni capitolo vengono elencati alcuni episodi di antisemitismo a livello europeo a livello politico, culturale, sociale.
Non è difficile recensire questo libro perchè c'è ben poco da dire sul libro:
è un testo di parte, anzi: partigiano.
Ed è solo un elenco di fatti.
Non posso affermare di essere pienamente soddisfatto dalla lettura ma non perchè il libro sia mal scritto.
Semplicemente, perchè un testo sulla questione Israelo Palestinese parziale non mi soddisfa più.
Io non voglio essere partigiano.
Io non voglio affermare una ragione.
Io voglio che si faccia la Pace.
Quindi, un testo che racconta la verità ma ne omette grandi parti non suscita il mio particolare interesse.
Come per il libro di Chomsky che omette completamente il piccolo dettaglio sulla minaccia mortale che incombe sugli israeliani, anche Meotti non fa nessun cenno ai crimini dell'Occupazione.
Che sono reali.
Il fatto è che "Muoia Israele" non ha la pretesa di raccontare il conflitto ma riesce efficacemente a dimostrare l'esistenza di un vero e proprio neoantisemitismo violento e pericolosissimo.
Il peggio è che il fenomeno non è confinato ai neofascisti/neonazisti ma è largamente diffuso tra le forze progressiste e tra le elites culturali.
In termini semplici, non intendo affrontare qui la questione del Conflitto nè l'influenza del neoantisemitismo sul medesimo ma quella delle conseguenze dell'antisemitismo sulla popolazione europea.
L'antisemtismo è un male assoluto e chi lo pratica non può che portarsi in grembo le conseguenze del male.
Un partito o un movimento pur improntato al Progresso Sociale, ai Diritti, al rispetto dell'ambiente, incapace di guadagnare una visione complessiva sul problema fino a scadere nell'antisemitismo non potrà che fallire miseramente tutti i propri obiettivi.
Dato lo stato delle forze di sinistra europea questa affermazione è, al momento, dimostrata in maniera piuttosto netta.
Anche il perchè da un generale supporto alla causa Israeliana si sia passati ad un neoantisemitismo generalizzato è, secondo me, legato all'insufficiente diffusione di una coscienza collettiva scientifica alla pari con le cause dei fenomeni #novax, complottisti & affini.
Non per niente, al fallimento sono condannati anche i movimenti politici che tra queste fila hanno reclutato gran parte della propria militanza attiva.
E non è una previsione ma un dato di fatto:
Il fascismo è la menzogna che crede di essere la verità ed è ormai dimostrato che chi mente inconsapevolmente, a medio termine, è molto meno efficiente di chi mente sapendo di mentire.
Il ragionamento complessivo ed in formato, mirato a costruire una Pace effettiva è molto raro.
Quanto a me, ritengo che ci sia un criterio piuttosto efficace per distinguere tra la legittima critica ad Israele e l'antisemitismo:
applicare alle azioni dell'IDF un criterio differente rispetto a quello che si applica alle azioni di Hamas/Hezbollah/Assad.
E' da un po' che mi ci attengo e non mi sono trovato male.
4 maggio 2018
Palestina e Israele: che fare? Di Noam Chomsky e Ilan Pappè
7 dicembre 2017
La soluzione finale: tornare alle origini del conflitto Arabo Israeliano
La recente mossa di Trump di sicuro non è prudente, è davvero molto rischiosa ma, di certo, non rientra nel campo delle eccezioni dell'ambito del Conflitto Arabo Israeliano.
Il conflitto interno all'Islam sunnita si sovrappone al conflitto interno all'Islam tra sciiti e sunniti e fa da sfondo, cornice e compagnia alla faida tra ebrei ed arabi.
Come già detto più volte, ritengo poco costruttivo sia fare il tifo sia preoccuparsi di quello che dovrebbero/potrebbero fare gli altri.
Ecco, ancora una volta, pensiamo a quello che dovremmo fare NOI.
Io penso che la questione sarà chiusa da chi l'ha aperta.
La responsabilità è, ovviamente, maggiormente della Germania.
E, a seguire, l'Italia.
Ma sono molte altre le nazioni europee che hanno responsabilità in merito.
L'antisemitismo francese e polacco, le sciagurate promesse del governo britannico.
E cent'anni dopo eccoci qua.
Un popolo oppresso, un altro costantemente minacciato di genocidio e olocausto nucleare.
Non ci sarà Pace finchè non prevarrà una visione realistica ma anche storica del conflitto.
Non ci sarà Pace senza assunzione di Responsabilità.
L'Olocausto è stato un affaire europeo.
Siamo stati noi Europei a creare quella situazione (che i pacifinti invece attribuiscono agli americani, con un errore storico paragonabile a definire Napoleone una gentildonna di corte Scozzese)
Io ritengo che la Pace arriverà solo quando agli israeliani verrà fornita una garanzia credibile da parte dei paesi europei responsabili.
Una garanzia non condizionata ad eventi futuri, ma immediata, continuativa.
Israele non deve più essere messo in condizioni di usare la violenza per difendersi.
Perchè, se ancor prima che questo accordo di pace entri in vigore si dovrà ricostruire il sistema infrastrutturale palestinese (scuole, strade, acquedotti e ospedali), poi, ad ogni azione di violenza (inevitabile) contro gli israeliani dovrà registrare la reazione automatica di questa forza di garanzia.
Sia contro i terroristi che contro gli stati genocidi, in primis l'Iran.
Lo ripeterò fino alla risoluzione del problema. Anche se siete antisemit.. ehm, antisionisti e amate tanto i Palestinesi almeno quanto odiate i sionisti, l'Iran non farà distinzione tra grano e pula quando si verrà ai fatti: i preti sciiti odiano molto gli ebrei ma non amano nemmeno un po' quelli che considerano eretici e pure deboli: i Palestinesi.
L'atomica Iraniana risolverebbe, sì, la questione Palestinese ma non come pensate voi antisionisti.
La mossa di Trump è, probabilmente, solo altra benzina sul fuoco ma potrebbe (per caso, non per calcolo) anche capuitare di spegnere il fuoco con il fuoco.
A un certo punto si deve uscire dal pantano, magari uscirne sotto l'onda d'urto di una esplosione non è proprio intelligente e bisogna vedere se si ricadrà su terreno asciutto o nelle sabbie mobili.
Tra l'altro, Putin si è affrettato a seguire le orme del Presidente USA.
Singolare, no?
Ma è tutto un sanguinoso gioco delle parti: nè russi nè americani nè cinesi possono risolvere il problema, ma solo sfruttarlo a proprio vantaggio.
Spetta agli Europei risolverlo perchè è nel loro DNA l'origine del male.
Ecco, forse, perchè perdura da cent'anni: gli Europei non esistono e non possono fare quello che dovrebbero.
21 settembre 2014
qualcuno disse no, qualcuno sa dire solo sì: Il Popolo che disse No, di Bo Lidegaard
20 agosto 2014
cowboys & aliens aka partigiani e terroristi
Ovviamente la probabilità che si abbia a che fare con partigiani è assai elevata.
Analogamente, la probabilità che si abbia a che fare con terroristi è assai elevata.
Nella Patria della equiparazione tra fascisti e partigiani non poteva mancare l'equiparazione tra terroristi e partigiani.
Cosa avranno da equiparare, poi, le persone che, se si trovassero alla mercè della gente che santificano, sarebbero sicuramente lapidati e/o sgozzati da costoro?
Forse questo fenomeno si ouò spiegare con il genetico masochismo della fu Sinistra Italiana?
Non divaghiamo e lasciamo ai posteri l'ardua sentenza.
Torniamo a noi.
Senza troppi giri di parole ritengo che Hamas non rientri nella categoria dei Partigiani per due motivi:
- Gaza non è occupata da Israele;
- Hamas lancia i suoi missili esclusivamente ed esplicitamente contro la popolazione civile israeliana.
3 agosto 2014
Prospettiva dal Cancello della Morte: Auschwitz-Birkenau e Gaza
9 febbraio 2012
il 10% dell'indignazione.
15 novembre 2011
La Bomba degli Ayatollah: fine del problema Palestinese
Ma cosa credete che siccome ora abbiamo un governo appena presentabile il peggio sia alle spalle? Forse i peggiori danni sono stati fatti, ma il loro effetto rimane e ce li dobbiamo sciroppare.
"Leggere Lolita a Teheran", non un qualsivoglia rapproto di agenzie di intelligence contiene sufficienti informazioni per rendere di probabile realizzazione l'affermazione:
E la Palestina sunnita."
Non solo di Israele.
Non c'è ragione per l'Iran di dotarsi di un arsenale atomico se non per usarlo contro Israele.
Vi sono altri stati islamici di cui si è vociferato che dispongano della Bomba, Arabia Saudita in primis.
Esiste il Pakistan, potenza nucleare.
Nessuno suscita in me più preoccupazioni dell'Iran.
Ripeto: non scrivo queste parole in base a 'rapporti' dell'Intelligence Occidentale o in base al recentissimo rapporto IAEA, sulla carta di estrazione indipendente.
Il problema non è a che punto sia l'Iran, il problema è che l'Iran è guidato da una teocrazia sostenuta da una base di giovani Basiji poveri e fanatici che hanno avuto ragione degli ultimi sommovimenti democratici.
Il problema è che quello che sembra fantascienza, nelle parole di Azar Nafisi, è tragica e quotidiana realtà.
Il problema è che la leadership religiosa sciita non ha gran stima della popolazione palestinese sunnita, sperticandosi in maledizioni contro il Piccolo Satana ed attestati di solidarietà spicciola ma disprezzando in privato gli eretici tanto deboli da non aver saputo schiacciare gli ebrei nel '47.
Il problema è che costoro credono.
Credono che lo sterminio degli ebrei d'israele sia cosa buona e giusta.
E lo dicono in pubblico da tempo.
Anche all'Onu.
D'altro canto Israele ha le sue cento bombe.
Suggerisco vivamente di leggere l'articolo di Wikipedia che ho appena linkato.
Ma, come disse un vecchio generale israeliano, l'arsenale nucleare di Israele è inutile: può essere usato o troppo presto ( quando Israele non è ancora minacciato a morte in maniera palese agli occhi dell'opinione pubblica mondiale ) o troppo tardi, quando, cioè, della Palestina / Israele non siano rimaste che ceneri radioattive e quindi come sterile e sanguinosa ritorsione post mortem.
Concordo con chi è contrario ad attaccare l'Iran, per ragioni evidenti ed ovvie che ritengo inutile spiegare a chi non le colga d'istinto.
Ma segnalo contemporaneamente che se l'Iran raggiunge lo status di potenza nucleare ce ne pentiremo tutti assai amaramente e la questione palestinese sarà risolta dagli Ayatollah in stile Antico Testamento.
PS:
l'immagine rappresenta gli effetti di una detonazione nucleare su Gerusalemme, al netto del fallout, che renderebbe inabitabile anche tutta la Cisgiordania.
Tanto per restare sul concreto.
18 settembre 2011
Sì al riconoscimento dello Stato Palestinese
Date le circostanze.
La deriva praticamente fascista ed integralista degli ultimi anni è arrivata al livello di guardia!
E i cui gesti di ostilità dovrebbero essere affrontati in maniera ben differente dal consueto.
E' chiaro che difficilmente tale riconoscimento di potrebbe fermare lì e che probabilmente si metterà in moto un meccanismo i cui esiti sono imprevedibili.
Ma il perdurare dello status quo è una pura utopia.
Gran parte delle colonie devono essere smantellate ed uno Stato Palestinese vitale con capitale Gerusalemme Est a questo punto inizia a diventare la miglior garanzia di sicurezza e prosperità a lungo termine per il popolo israeliano.
E non solo: per tutto l'Occidente.
La risoluzione della questione palestinese avrebbe un impatto dell'ordine di grandezza della caduta del muro di Berlino ma senz'altro assai più positivo per tutti.
Io credo che sia ora una questione di Volontà e di Coraggio, come sempre.
Ma, banalmente, di Volontà e del Coraggio di aprire gli occhi.
E guardare.
20 aprile 2011
Pace in Terra agli Uomini di Buona Volontà
- l’interlocutore non dico che debba avere chiaro il quadro dei fornitori di armi ( ossia degli sponsor ) ai contendenti ai tempi della Guerra dei Sei Giorni, ma almeno essersi letto gli articoli di wikipedia sulla questione Palestinese: le assurdità alla Feltri - Sallusti non le digerisco
- Non parlo con gli antisemiti ed in ultima analisi ( ma vi meravigliate ? ) Io sposo l’approccio dell’AGESCI alla questione: fosse per me mi spenderei per far incontrare in pace, come fa la mia amata Associazione, israeliani, palestinesi ed italiani per Costruirla davvero, ‘sta Pace.