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19 febbraio 2014

"Io non sono democratico con voi"

Quasi tutte le parole pronunciate da Renzi e Grillo durante l'incontro di oggi erano destinate non all'interlocutore ma ai propri fan.
Mi sembra abbastanza ragionevole affermarlo
Non sono, da tempi non sospetti, un fan nè dell'uno nè dell'altro e ho ascoltato i pochi minuti dell'incontro con la segreta speranza che facessero entrambi una bella figuraccia coi rispettivi fan.
Francamente, ho ben poco da dire sulle parole che i due signori si sono scambiati sul palcoscenico.
Il comportamento di Grillo e le battute di Renzi mi lasciano del tutto indifferente.
Ad un anno dalle Elezioni, il contributo di M5S (o del PD), che so, allo spostamento della pressione fiscale dal lavoro alle rendite da speculazione edilizia e non o a qualsivoglia altro dei problemi reali del lavoro e della società italiana,  è peggio che nullo. 
E' negativo.
Purtroppo (o per fortuna?) una sola singola frase nella caciara mi ha profondamente colpito.
Grillo che dice a Renzi "Io non sono democratico con voi".
Con voi.
Voi chi?
Beh, certo, Renzi ha appena fatto la solita italianata, magari ti può venire di dirgli che non si può considerare il massimo del comportamento.
Un momento.
Grillo non ha solo detto peste e corna del comportamento di Renzi.
Ha detto che non intende comportarsi democraticamente con 'voi'
Voi Dirigenti del PD?
Voi Renziani?
Voi non appartenenti ad M5S?
Voi non elettori del M5S?
Chi sono questi voi?
Queste domande me le sono poste nei primi due secondi.
Poi, me ne sono poste altre.
Ma non sei democratico solo con Renzi?
All'inizio te la ridi: non è democratico con Renzi!
Solo lui, magari.
Ma se non sei democratico con uno come fai ad esserlo con qualcuno?
Come si fa ad essere democratici solo a scelta?
Come si fa a sopportare che un uomo di tali responsabilità faccia un'affermazione come questa mirata anche al solo Matteo Renzi?
Cosa significa dichiarare di non essere democratico verso di te?
Che diritti ti tolgo?
Il diritto di Parola?
Questo l'abbiamo già visto in diretta.
Tu non puoi parlare.
Poi, tu non puoi passare.
Che altro ti impedirò di fare?
E quanti dei tuoi sostenitori sono disposti a seguirti in questo pensiero?
Poi, molto dopo, mi rendo conto che in quel voi potrei essere incluso io ed i miei cari.
Non c'è ragione per ritenere il contrario, dato che nè metodi, nè strumenti nè fini politici di Grillo mi trovano minimamente concorde.
Ecco come, in un pomeriggio d'inverno, si passa dal disincantato riso amaro all'indigniazione  finendo col freddo sapore dell'incredulità.
Chi decide di "non essere democratico" con te imbocca una china di cui la fine è nota.
E il brutto è proprio il percorso.
Non si può essere solo "un po'" razzisti, xenofobi, democratici o ... incinti.
Spero che non ci si meravigli se non avrò più molta simpatia per chi dichiara di non volersi comportare democraticamente con chichessia.







1 settembre 2012

We are the 5 Stars Borg: Resistence is Futile, You’ll be Assimilated...

Il mio blog è farcito di riferimenti al rispetto che provo per i militanti 5 Stelle, tra i pochi capaci di compiere gesti concreti di impegno e dedizione alla causa al di fuori del click sul web.
I ragazzi di 5 Stelle i banchetti in piazza li mettono, alle riunioni ci vanno e immagino che qualcosa si dicano.
Quindi, il mio atteggiamento nei loro confronti è stato a lungo ambivalente.
Provo ammirazione per la voglia di lavorare al di fuori del web, cosa solo apparentemente contraddittoria. I grillini usano bene la Rete mentre il mio povero PD assai male. Ma, secondo la mia esperienza, appunto, i militanti di 5 Stelle fanno anche tante cose al di fuori della rete, mentre tu prova ad invitare i militanti del PD ad una iniziativa anche non su  cose politichesi come il Software Libero, le Energie Rinnovabili o il censimento delle case sfitte, avrai l’impressione di dover convincere il cane a seguirti spontaneamente dal veterinario.
Sento un crescente sconcerto per il loro seguire un Grillo sempre più guru settario che leader politico.
Non è questa la sede per denunciare gli specifici episodi di allarme, ma in un mondo in cui le certezze sono poche e i dubbi troppi, mi ci vuole molto poco a decidere che una persona capace di insulti da stadio, battute omofobe, gesti dell’ombrello, linguaggio protoleghista in generale e sparate alla Borghezio in particolare non sia assolutamente adatto a riformare l’Italia.
Però ho sempre considerato la netta differenza tra Grillo e i grillini, provenienti, questi ultimi, da esperienze diverse ed animati dalle migliori intenzioni.
Però, ad un certo punto uno si deve decidere.
Il blocco dell’Apparato “Movimento 5 Stelle” ti piace o no?
Con ”ti piace” non intendo voglia di entrarci, per esempio a me certe cose di SEL piacciono ma ho scelto il PD per la mia militanza.
Ebbene, qualche giorno fa, per la precisione il 22 Agosto, dopo essere entrato nel sito http://www.basilicata5stelle.it/ mi sono trovato di fronte questo incredibile disclaimer.



Incredibile nel senso che sono rimasto di stucco e a bocca aperta vari secondi.
Il coso, oltre a bloccare la navigazione finchè non ci si clicca sopra ok, mi ha bloccato praticamente il respiro.
Sulla mia bacheca l’immagine del disclaimer presa all’epoca ha sollevato una piccola (85 commenti) discussione completamente inconcludente.
Il Disclaimer è ancora lì, come testimonia lo screenshot odierno.
Quel piccolo quadrato di pixel è un certificato di intolleranza che non ha bisogno di spiegazioni.
Se ne avete bisogno sappiate che io non sono capace tecnicamente di fornirvele.
Ecco, quel disclaimer ha fatto la differenza.
Ha spostato l’ago della bilancia.
Le vie dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni e le intenzioni dei militanti di 5 Stelle non sono di per se malvagie.
Non sono dissimili dalle mie.
Però, il sottoscritto (non per vantarmi di dati di fatto che non sono meriti, ma, appunto, banali dati di fatto), Incensurato, Impegnato nel volontariato sia Scout che per la diffusione del Software Libero e che dal suo impegno in Politica ha avuto solo fatica, spese di gasolio, sangue amaro e nessun vantaggio personale, per costoro non è degno neppure di leggere il loro sito.
Qualcuno vorrebbe cortesemente mettermi a conoscenza di un qualunque motivo per cui non dovrei considerare la cosa come un attacco abbastanza personale?
Perchè, cari grillini, io sono Persona.
E il vostro slogan “Uno vale uno” è già calpestato in partenza.
Quindi, tirando le somme, un po’ con sgomento ed un po’ con riluttanza, devo ammettere soprattutto a me stesso che il Movimento 5 Stelle mi è personalmente ostile.
Per non parlare delle modalità di applicazione di tutte le meravigliose rivoluzioni proposte:
Si vuole importare il modello dei rifiuti norvegese ma non si spiega come ci si possa arrivare coi fondi attuali nè, tanto meno, come mantenere pulita la Città con il 40% delle risorse minime necessarie.
Si è favorevoli alle energie rinnovabili e al software libero ma i protocolli attuativi, le proposte di legge pratiche che dimostrino che 5 Stelle ha idea anche del COME fare le cose, latitano.
Se permettete, io, ad esempio, COME far sì che il Software Libero diventi concreta opportunità di sviluppo eccetera eccetera lo so, so codificarlo in legge e protocolli applicativi.
Forse, il COME è così difficile da trovarsi proprio per la struttura collettivista di 5 Stelle così decantata dai singoli militanti: uno vale uno e “l’Eletto” a cariche pubbliche non è che il mero esecutore della volontà dei militanti periodicamente consultati sulle varie questioni.
Ossia, per avere una proposta sulle energie rinnovabili che preveda anche il ‘come’, tale proposta dorebbe, a rigore, essere preventivamente formulata ed approvata dal collettivo dei militanti.
Una specie di Cubo Borg della Politica Italiana.



In cui un avvocato, magari, si dovrebbe trovare a votare su questioni tecniche del cui merito ignora ogni fondamento.
Come nella politica tradizionale, cioè...
Questo “Eletto”, poi, sarebbe una specie di missile telecomandato di proprietà privata dei militanti 5 Stelle e non di tutti i cittadini. Una cosa completamente al di fuori dei concetti di base della Democrazia: come da disclaimer, infatti, io non avrei il ‘permesso’ di interloquire via rete con un eventuale Consigliere Comunale, Sindaco, Consigliere Regionale, Deputato eletto nella mia circoscrizione elettorale.
Che, invece, risponderebbe a Loro e non a Tutti.
Questa cosa è semplicemente spaventosa.
Beh, no, grazie,
A questo punto non ci sto più.
Queste ed altre distorsioni stanno minando le fondamenta di un movimento politico la cui azione potrebbe essere davvero positiva: come denuncio su queste stesse pagine le catastrofiche “insufficienze” della classe dirigente (e dei militanti) di quel che resta della Sinistra Italiana non mi sottrarrò più dal difendere me stesso da queste che solo con il beneficio del dubbio posso ancora definire ‘disfunzioni’.
La combinazione di crisi economica, classe politica fallimentare e linguaggio violento ed aggressivo non ha mai portato bene a questo Paese.
Occhio!

17 luglio 2012

Accidia

La quantità di persone che desiderano un'Italia laica, moderna, efficiente ed equa non è facilmente stimabile ma senz'altro è più che sufficiente per innescare una massa critica di rinnovamento e conversione del Paese.
Diritti delle Persone, lavoro, reddito, energia rinnovabile, ambiente come ricchezza, decementificazione e diritto alla casa, tutele, l'elenco delle cose di Sinistra indispensabili a questo processo non è breve e non lo ripeterò qui, anche perchè c'è Pippo Civati ad averne scritto uno bellissimo per contenuti e realizzabilità.
Insomma, sono in tanti a desiderare che questi provvedimenti vengano realizzati quanto prima.
Da parte di chi?
Chi dovrebbe essere, nei consigli comunali, regionali, in Parlamento ad agire secondo questi "desiderata"?
Dov'è il Partito che rappresenta questa non piccola fetta di popolazione?
Mistero.
I risultati dell'Assemblea del Partito Democratico sono sotto gli occhi di tutti.
Il progetto per l'Italia (bello o brutto che sia) di Bersani è stato mediaticamente schiacciato dalla polemica sui matrimoni omosessuali che si sono mangiati anche la ben più cruciale battaglia per le Primarie di collegio.
Intendiamoci: io sono completamente favorevole ai matrimoni omosessuali, assai più che ai riconoscimenti delle coppie di fatto, banalmente perchè vivendo in Italia sono diventato allergico a chi accampa diritti senza doveri.
Ma non è questo il punto.
Il PD è stato mediaticamente massacrato.
Un risultato utile, per esempio, all'attuazione del matrimonio omosessuale, vero?
Mi domando se gli autori della polemica lo desiderino sul serio, questo matrimonio omosessuale.
Per fortuna, il tempo stringe.
Tra poco si vota.
E ognuno dovrà fare le sue scelte.
Vediamo un po' cari amici di sinistra che desiderate tanto, ma tanto tanto un'Italia diversa.
Chi volete che sia a realizzarla, cari bravi ragazzi di Sinistra ?
Il PD no.
E' evidente.
Non volete che sia il PD.
Vediamo un po':
volete che sia Vendola? 
Quello del supporto alla FIOM/CIGL senza se e senza ma? 
Ma non volevate un mercato del lavoro diverso che dia sollievo ai precari?
Vendola mi piace quando approva la legge sul software libero e va in TV dicendo cose di sinistra.
Mi piace un po' meno quando si parla di Sanità Pugliese o quando da queste parti vota a favore del Piano Casa cementificatore berlusconiano.
Mi piace pochissimo quando realizzi che si scrive SEL ma si legge Vendola.
Oppure Di Pietro.
Quello della guerra al Papy senza se e senza ma, sì, proprio quello di Scilipoti...
Sì, proprio lui.
Ah, ma è anche quello che si è opposto / opporrà ad una commissione parlamentare su Diaz e Bolzaneto.
Ma non volevate i numeri di matricola dei poliziotti sugli elmetti?
Già.
Per non parlare, cari amichetti che del PD Lucano avete così chiara idea, di quello che è l'IDV locale.
Oppure Grillo.
Ah, i bravi ragazzi di Grillo, quelli sì che sono onesti, puliti e con le idee chiare. Ma le battute omofobe di Grillo (che ora rilancia sul matrimonio omosessuale),  le sue affermazioni xenofobe e post leghiste in generale vi piacciono uguale? E le espulsioni via raccomandata dal suo movimento personale vi piacciono?
E fossero queste le obiezioni più gravi.
No.
Personalmente la cosa più grave è nei fondamenti.
La Partecipazione.
E' irrilevante, in fondo, di chi abbiate più o meno fiducia.
Tanto la vostra fiducia corrisponde ad una vera e propria delega politica firmata in bianco.
Fate voi.
Il PD non piace.
Ma  le le ha fatte le primarie.
Ve la potevate prendere la tessera e votare chi le cose di cui sopra aveva in cuore e mente la volontà e capacità di fare.
Mica Pippo Civati è l'unico, ci sono cento altri esempi sparsi per l'Italia.
La mia domanda è:
cosa vi ha impedito di partecipare e costruire il Partito che vi piace?
E poi:
Qual è il vostro piano per avere le cose a cui tenete tanto?
Immaginate che i provvedimenti tanto auspicati si materializzino nel codice e siano applicati per qualche forma di magia?
Poi prendete pure in giro i Cattolici perchè credono, mentre, francamente, una simile massa di attese messianico magiche di un mutamento epocale dell'italico stivale senza che ci si debba schiodare da Facebook mi sembra assai più fideistico di tutti i Dogmi della Santa Chiesa.
Buon sonno ipnotico a tutti e se vi avanza un po' di narcotico per favore datene anche a me così mi rilasso un po'.

1 maggio 2012

la (ancora) controllabile rabbia del militante.


Se c’è una cosa che mi disturba di più delle sparate di Grillo è la reazione suicida degli esponenti del Partito Democratico. Suicida ed isterica. Per una persona di Sinistra, insomma, per uno che vota/voterà il centro sinistra non per sbaglio, l’identikit di Grillo si delinea da sè: 
un po’ di omofobia che non guasta mai sul palcoscenico. 
Un po’ di xenofobia leghista. 
La geniale proposta di fare default. 
E le varie boutade sparse qua e là come battute comiche. Io capisco che essendo italiani, abituati a dei governi barzelletta, le boutade facciano brodo. Ma queste reazioni sono come minimo controproducenti, per non dire proprio autoaffondanti. Caro Compagno Segretario, non dico che si dovrebbe valutare l’opzione di spostarti dalla Segreteria alla portineria, ma, almeno, in Direzione, datevi una mossa. Togliete di mezzo tutti ‘sti impresentabili chiacchieroladroni, insomma, fate un minimo minimo il vostro lavoro. Ma vi rendete conto? Io farei carte false per poter avere anche uno su dieci, nel nostro Partito Democratico, dei militanti di 5 Stelle. Perchè ancora credono che sia possibile salvare l'Italia e sono disposti ad impegnarsi nei fatti, non solo a parole sui Social Network, per questo. Certo, credono anche in Grillo, qualcuno di più, qualcuno di meno, ma per lo più credono nella Politica, quella che la Direzione del PD attualmente impedisce di fare (nei fatti) alla cosiddetta nuova generazione di dirigenti. Il Movimento 5 Stelle ha tante fessure nell’armatura, ma che ci frega a noi se non possiamo usarle per mantenere l’attrattiva verso la parte riformista dell’elettorato a causa delle cantonate delle varie dirigenze PD? Pensate alla trave nel nostro occhio, la pagliuzza dei movimenti locali lasciatela perdere**. E lasciate perdere pure le travi negli occhi di Grillo: Ma voi davvero pensate che abbaiando contro Grillo otterrete qualcosa di diverso da una devastante sconfitta? Io credo che di fronte alle sparate del comico genovese il silenzio sia la migliore arma che abbiate, dato che l’arma giusta, ossia contrapporre un nuovo linguaggio Politico basato sui fatti, è, oggettivamente, al di là della vostra portata. Cosa credete che tutti quelli disgustati dal PD pro Monti, clientelare al Sud, voteranno davvero il Grillo omofobo, xenofobo, praticamenteleghista, espulsore del dissenso, antieuropeista che si profila dietro l’orizzonte? Lo voteranno solo turandosi il naso e per disgusto della vostra insipienza. Quindi, per carità, alla prossima esternazione, per favore, tacete. Tacete, se proprio non riuscite ad andarvene. 


 ** PS: Per esempio, sono assai curioso di sapere cosa ne pensa 5 Stelle dei fatti del G8 di Genova e delle violenze alla Diaz e a Bolzaneto

18 aprile 2012

La Solitudine del Militante

E' da un po' che rimando la pubblicazione di queste mie riflessioni.
Rimando perchè la situazione politica sembra in continua involuzione e faccio fatica a centrare il bersaglio delle mie considerazioni.
Scrivo, ma manco sempre il punto, che si è regolarmente spostato in peggio.
Dagli scandali e dalle catastrofiche decisioni prese a livello nazionale.
Quello che mi sconcerta non è assolutamente l'ascesa di Grillo.
Voglio dire: in Italia si prendono fior di voti esternando omofobia, qualche sprazzo di xenofobia, contraddizioni ed espulsioni di liberi militanti e tanto tanto tanto bacchettamagicismo.
Poi, però, la passione civile di gran parte dei militanti a 5 stelle è fuori discussione ed è completamente ammirevole, non è certo colpa loro se si trovano a seguire un comico che ogni tanto deborda nel Borghezio style. 
La cosa sconcertante è il silenzio di tutti i livelli del Partito Democratico.
Meglio il silenzio che certe affermazioni, direte voi.
Fino ad un certo punto, ribadisco io.
C'è sempre la speranza che le cavolate dette  portino alla caduta di certi personaggi.
Il Partito Democratico, inutile nasconderselo, a livello nazionale è in forte difficoltà, una balena arenata il cui primo problema sta nel continuare a credere di star ancora galleggiando in acque profonde seppur affollate di predatori.
Da queste parti i problemi mi coinvolgono direttamente ed a livello personale.
L'ultimo mese è trascorso nel limbo di un'assenza di notizie sul destino del PD Materano che mi lascia senza parole.
Dopo aver speso non poche energie nella Segreteria locale credevo almeno di avere il diritto di essere informato sullo status quo.
Non mi sto 'lamentando' del fatto che ad un mese dal Direttivo del 19 Marzo tutto taccia perchè la situazione generale è così grave da rendere superflui anche i paragoni retorici del caso.
Io non vorrei, in questa sede, parlare dell'Amministrazione Comunale, ma restare al tema del Partito.
Anzi.
Dei militanti del Partito.
Delle persone di Sinistra.







Ognuno resta nel suo intimo, come se si avesse paura di rivendicare con orgoglio la militanza coerente con idee e proposte pratiche 'di sinistra', come se si avesse paura di rispondere anche a muso duro, ad esempio, che i fondi per la mobilità sostenibile non si possono usare per costruire una tangenziale o che la raccolta differenziata va male perchè ci manca almeno il 50% delle risorse minime.
Quando si parla della situazione politica  è il fatalismo della catastrofe a farla da padrona: 


" Il Piddì crollerà, i grillini faranno man bassa ed il PDL rivincerà le elezioni".


Ecco, la profezia è già scritta e ci si affanna per realizzarla.
Se  non fosse per le circostanze economiche sarebbe un film già visto ai tempi della caduta di Prodi.
Durante la campagna elettorale del 2010 avevo l'impressione di far parte di un tentativo di riscatto, di rinnovamento, di essere un elemento di un progetto realistico, calcolato con cura per risolvere i problemi senza aspettative miracolistiche.
Ora mi sento un po' isolato, laggiù in trincea.
In altre parole: dove siete tutti?
Elettori, sostenitori, direttori e collaboratori?
Cosa state pensando?
O siete paralizzati dallo sguardo del cobra, la catastrofe della stessa portata di quella di novant'anni fa, stessa spiaggia stesso mare?
No, perchè, io, invece, paralizzato non mi sento affatto.
Se per la politica non ho talento, con assoluta supponenza ne ho per cose come il Linux Day, ad esempio, per tacere dello Scoutismo a cui non posso più dedicarmi per esclusive motivazioni economiche.
Più modestamente, un certo talento per le cose politiche devo pur averlo, numeri elettorali alla mano.
A tutti piacerebbe che il PD avesse in TV gente che parla come Civati e nelle assemblee elettive persone efficienti come il team organizzativo di Materalinux.
Peccato che così non sia.
Ora, io non mi illudo assolutamente che raccontare quanto sia spiacevole la realtà smuova le cose: chi ha deciso che non glie ne frega niente di niente non cambierà certo idea, dopotutto ha tutte le sue buone ragioni per aver smesso di lottare nell'arena pubblica.
Nè mi illudo che la frammentata dirigenza del Partito possa, ormai, dar corso effettivo a qualsivoglia tentativo di rinnovamento.
Neppure per autoconservazione.
Ma ci tengo a testimoniare questo ennesimo Otto Settembre della nostra storia in cui le prime linee sono abbandonate più che dai generali dalle retrovie.
Io credo che sia arrivato il momento di lasciar cadere tutte le foglie di fico della ragionevolezza interna.
Tanto delle due l'una: o ci si da una mossa e chi non è in grado di portare avanti un progetto sensato si fa da parte (io per primo) o si verrà travolti semplicemente dall'inedia.
Anche per l'Italia è arrivato il tempo per tutti di misurare le cose in giorni e non in mesi.
Se questo Partito Democratico deve sopravvivere è bene che inizi a dare segni di vita quanto prima.
Nel frattempo, io spero di non smarrire la rotta e continuare a vivere facendo più cose di sinistra possibile.
Come oggi, come ieri.





11 marzo 2012

la chimerica formula della diversità politica

Cosa rende un sistema politico differente da un altro?
Un Partito da un altro?
Molte cose. Sempre. Io sono per tassare le ricchezze immobiliari e tu no. Io sono per affrontare il problema tale con un pensiero che rivendico 'di sinistra', tu no.
Cosa li accomuna?
La struttura organizzativa può essere variabile, esiste il Partito Democratico, l'ultimo Partito rimasto a non essere fortemente 'personalizzato' attorno ad un Leader Carismatico.
Esistono i movimenti di base.
I seguaci del Papy
Ma tutti soggiacciono alle immutabili leggi delle relazioni umane.
Giulio Cesare, Cavour, testapelata...
Le relazioni umane sono tali, basate sulla biologia e sulla cultura, mai uguali e mai immutabili del tutto.
Ora, non voglio sostenere che il 5 Stelle si faccia lite come nel Partito Democratico o che i recenti avvenimenti siano sintomo di prossima ventura corruzione dei suoi rappresentanti eletti.
Solo che, se il PDL è un autoblindo lanciafiamme, forse SEL è una panda elettrica e il PD una punto a metano. E non so in cosa i militanti di 5 Stelle si vogliono riconoscere, ma anche loro hanno 4 ruote e vanno su strada...
Prima se ne rendono conto scendendo dal trespolo della supposta differenza genetica e prima potranno evitare storture ed errori per il loro movimento e per il bene comune.

Vi lascio con questo brano del mai abbastanza compianto Stefano Rosso...
Divertitevi... Io torno al mio scassato PD.