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24 gennaio 2021

Teologia della disgregazione

Laicità è inclusione



La mia preparazione filosofica non è un gran che.
Lo so che ho fatto le scuole alte, ma qualcosa è andato storto e mi mancano quelle basi dialettiche per mettere in ordine questi pensieri.
Nonostante la catastrofe della Pandemia sono capace di sognare ancora.
Ma nei miei sogni non c'è il ritorno ad una 'normalità' Madre di questa piaga e delle altre che verranno.
Non mi dilungherò a reinventare la ruota dimostrando (male) quanto è già noto:
la Pandemia è solo uno degli effetti del nostro disprezzo per l'Altro, la Libertà e l'Ambiente.
La mascherina è figlia del Suv parcheggiato sul marciapiede.
E ora che siamo nel pieno della tempesta ma intravediamo una terra di speranza all'orizzonte io inizio a interrogrami se saranno scogli o un porto sicuro.
Anzi, da ingegnere, presumo siano scogli e vorrei prepararmi a trasformarli in un porto.
Ma con chi?
Sono un tecnico, non uno scienziato.
Sono un utilizzatore del Progresso Scientifico ma non ne produco direttamente.
Sono stato formato a considerare non linearità e correlazioni e ad avere orrore dei salti logici.
Evidentemente, non basta.
Spero che Steven Pinker mi perdonerà se inizio a dubitare della stabilità del progresso di questi ultimi decenni.
Ultimamente ho riscontrato una gran quantità di pessimi segnali.
Partendo proprio dalla rachitica Laicità dello Stato Italiano ho constatato che, se l'Adinolfi di turno spara una Clericalata di valore X il convincimento generale è che solo imponendo un -X si raggiunga la perfetta Laicità.
Manca poco che alla solita assurda solfa omofoba sul matrimonio solo tra uomo e donna si risponderà proponendo l'abolizione del matrimonio religioso, intanto ci si accontenta di assimilare, ripetendolo ad libitum, che una Messa è un atto privato, come andare al cinema, attaccando alle basi la libertà religiosa attribuendola al singolo e non più alla Comunità. La Fede diventa diritto del singolo da esercitarsi esclusivamente in privato, un po' come il sesso. Ma estremo.
E se è il singolo essere umano a godere dei diritti, l'aver lungamente eroso l'azione delle Comunità, a partire da quella dei Cattolici in politica, ci ha portato allo status quo fatto anche di episodi paradigmatici come il fallimento della petizione online sui brevetti dei vaccini anti covid.
E così via.
Non mi dilungherò neppure a dimostare quanto l'Italia sia un paese diviso e frammentato.
Quello che constato è che questa dissoluzione sta raggiungendo un altro livello:
dopo le divisioni Politiche più antiche di Guelfi e Ghibellini siamo arrivati a quelle della Società.
Esiste ancora una Società Italiana? 
La cosiddetta Società Civile?
La mia preoccupazione è non avere più nessuno con cui costruire una Comunità per ripristinare il Diritto dell'Uomo, salvarci la pelle dalla catastrofe climatica e, en passant, aumentare il tasso di Laicità della Società Italiana.
Lo scollamento tra il Singolo e le sue teoriche Comunità di appartenenza, da quelle fisiche: famiglia, lavoro, quartiere, amicizie; a quelle logiche: ambiente, responsabilità sociale, Scuola, Spirituralità, è ormai così ampio da essere al di fuori della portata risolutiva del Singolo: che per ora conserva dei Diritti ma ha già perso la capacità di conservarli ed ampliarli, perchè sono cose che si fanno in una Comunità..
Il Progetto Apollo è la comunità che ha mandato l'uomo sulla Luna.
Lo statuto dei lavoratori è stato introdotto a seguito di lotte e battaglie portate avanti da un insieme di Comunità Politiche e Sociali.
Quale sarà la Comunità (o l'insieme di) che affronteranno la Crisi Climatica, ridaranno centralità al Lavoro, al Diritto dell'Uomo, proteggeranno la Pace portata dall'Unione Europea?
Con chi rafforzeremo la debolissima Laicità dello Stato italiano?
Dicevo, all'inizio, che sono capace di sognare ancora.
Ma assieme a chi sognerò?
A chi mi unirò, chi si unirà a me per restaurare il Diritto degli ultimi, assicuare la vita alle generazioni future e ricreare una Comunità di livello Nazionale?
Chi vorrà costruire la Religione Civile di cui parla Vito Mancuso che tanto servirebbe all'Italia?

PS: Lasciamo lo scautismo da parte, per questa volta: le relative Comunità funzionano ma non possono occuparsi direttamente delle questioni che ho affrontato qui.

20 agosto 2020

Non c’è fede che tenga: Manifesto non laico contro qualche cosa di sconosciuto all'autrice



Al contrario di quanto il titolo di questa recensione possa far presagire io concordo quasi completamente con l'autrice.

Da Cattolico Praticante.

Il mio titolo, tuttavia, ritengo sia azzeccato a causa dell'idea di fondo alla base del libro e anche per qualche strafalcione più sorprendente che antipatico in un testo comunque di valore.

Per esempio, il Califfato Sunnita è una cosa, l'Impero Ottomano un'altra: un po' come confondere Impero Romano d'Oriente e Sacro Romano Impero.

Poi, quando scrive "Oggi sono inaccettabili molti comportamenti che fino a una o due generazioni fa erano la norma nelle relazioni genitori-figli, e in alcuni contesti culturali (non è necessario andare lontano, basta rimanere in Italia, soprattutto nelle regioni meridionali) sono ancora perfettamente accettati comportamenti – come alzare la voce o “strattonare” i bambini – che in altri non sono più tollerati."

Mi pare che di laico ci sia ben poco.

Concordo pienamente con la necessità che il pensiero Laico si diffonda quanto più possibile nell'Umanità, cominciando dall'Italia.

La Laicità, però è inclusione di tutti gli individui in un insieme comune su vari piani (fisico, legale, diritti, per citarne solo i principali)

Il libro si legge in un paio di giorni ed è denso di appasionate considerazioni ma ha una pecca, anzi, visto che ci siamo, un peccato originale di fondo.

L'autrice non considera la religione in maniera molto diversa dalla superstizione e una Messa/processione in maniera molto diversa da una fantasia sessuale più che lecita, purchè consumata in privato.

E che diventa reato se avviene in pubblico.

Mi metto un po' nei suoi panni pensando al Calcio: mi secca molto che agli hooligans si conceda di distruggere treni, autogrill, commettere atti di violenza e sequestrare interi quartieri costringendo mezza Polizia a presidiare stadi e percorsi, eccetera.

Ma non mi passa nemmeno dall'anticamera del cervello di obbligare squadre e tifosi a giocare il campionato in privato, senza nessuna delle connotazioni di manifestazione pubblica.

Invece, il battesimo viene definito molto laicamente "iscrizione forzata a un’associazione di un minore".

Il che, a parer mio, giustifica pienamente il titolo del mio post.

Se il mio andare a Messa viene considerato del tutto equivalente ad una Partita di Calcio o a uno spettacolo teatrale io sono escluso e la Laicità è già finita.

Non arriviamo nemmeno alla differenza che c'è tra battezzare un bambino come gesto educativo che può serenamente portare, 13 anni dopo, ad una dichiarazione di ateismo e l'indottrinamento che porta al Burka.

Più che di voler violare la libertà religiosa constato la completa incompetenza in merito.

Cosa dovrei dirle quando facciamo la preghiera di ringraziamento prima dei pasti? 

"Tu no perchè non capisci"

E quando vado a Messa (e ogni tanto vuol venire) ? "Tu no perchè sarebbe una violazione dei tuoi diritti?" Oppure "Papà va in un posto in cui potrai venire dopo i 18 anni se proprio ti piace?"

E quando vedremo un film, leggeremo un libro, e si dovrà discutere di valori, potrò o non potrò parlare di quello che rappresenta il Vangelo per la sua famiglia?

Cinzia Sciuto ha scritto un libro che regalerei volentieri, ma con i caveat scritti qui sopra al posto della dedica.

Purtroppo questo atteggiamento, questa forma mentis, non favorisce la Laicità, tutt'altro.

I bei ragionamenti, la logica e la scienza che sta dietro gran parte del testo viene avvelenata da un atteggiamento fondamentalista e di chiusura.

Possiamo avere leggi sul divorzio, sull'aborto e sul fine vita, ma non possiamo pretendere di avere dei Cattolici indistinguibili, nella vita pubblica, dai militanti dell' UARR.

E, mi raccomando: chiusi nelle catacombe chè se parlano ... Guai!

Inoltre, rilancio:

è vero che il diritto è del singolo essere umano, ma non devo certo affannarmi a correlare la concezione del primato del singolo su ogni interesse collettivo (vi dice niente la recrudescenza del Covid, la tolleranza verso chi non usa le mascherine ecc.?) con la crisi della democrazia, le disuguaglianze galoppanti e la crisi climatica per non parlare dell'epidemia di ansia ed edonismo che sta strangolando le democrazie occidentali.

La laicità di Cinzia Sciuto, oltre ad essere viziata da un mix di rifiuto e di ignoranza di parte del tema trattato è peggio che sbagliata: è obsoleta.

29 novembre 2015

in difesa della Laicità


Per come la vedo io.

La Parola Laicismo può essere sostituita da vigliaccheria se siete particolarmente politicamente scorretti.

PS: Teocrazia o ateismo di Stato... Siamo lì.