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29 marzo 2019

Baustelle - Eurofestival

Non ne posso più.








Dalla Turchia all'Albania

Posti di blocco, posti di Polizia

La guerra avanza

Ragazzo mio ci vuol pazienza

Interventisti, jihadisti e scambisti in lontanza

Nazi e giudei, demoni e dei

Macchine in fiamme

Terroristi e cortei, scuole di danza

Evviva il re e l'indipendenza

Bravi registi, preti e Lacrima Christi in abbondanza

Gravi stati di allucinazione

Mentre passa l'ultima canzone all'Eurofestival

E il nostro amore è ai titoli di coda

Chi siamo noi, chissà quest'anno cosa andrà di moda

Epicurei, etero e gay

Giovani rapper, occultisti e DJ

Nella mia stanza

Ragazza mia non c'è speranza

Vieni Justine in questo mondo d'amore e di violenza

Gravi stati di allucinazione

Mentre passa l'ultima canzone all'Eurofestival

E il nostro amore è ai titoli di coda

Chi siamo noi, chissà quest'anno cosa va di moda

Via, portatemi via

Lontano da qui

Io non voglio più

Soffrire così

Ho perso la fede e la verginità

Buttatemi fuori dal festival

Via, portatemi via

Lontano da qui

Che non voglio più

Cantare così

Ho perso la voce e la tonalità

Vorrei ritirarmi dal festival

Via, portatemi viaDalla Turchia all'Albania

Posti di blocco, posti di Polizia

La guerra avanza

Ragazzo mio ci vuol pazienza

Interventisti, jihadisti e scambisti in lontanza

Nazi e giudei, demoni e dei

Macchine in fiamme

Terroristi e cortei, scuole di danza

Evviva il re e l'indipendenza

Bravi registi, preti e Lacrima Christi in abbondanza

Gravi stati di allucinazione

Mentre passa l'ultima canzone all'Eurofestival

E il nostro amore è ai titoli di coda

Chi siamo noi, chissà quest'anno cosa andrà di moda

Epicurei, etero e gay

Giovani rapper, occultisti e DJ

Nella mia stanza

Ragazza mia non c'è speDalla Turchia all'Albania

Posti di blocco, posti di Polizia

La guerra avanza

Ragazzo mio ci vuol pazienza

Interventisti, jihadisti e scambisti in lontanza

Nazi e giudei, demoni e dei

Macchine in fiamme

Terroristi e cortei, scuole di danza

Evviva il re e l'indipendenza

Bravi registi, preti e Lacrima Christi in abbondanza

Gravi stati di allucinazione

Mentre passa l'ultima canzone all'Eurofestival

E il nostro amore è ai titoli di coda

Chi siamo noi, chissà quest'anno cosa andrà di moda

Epicurei, etero e gay

Giovani rapper, occultisti e DJ

Nella mia stanza

Ragazza mia non c'è speranza

Vieni Justine in questo mondo d'amore e di violenza

Gravi stati di allucinazione

Mentre passa l'ultima canzone all'Eurofestival

E il nostro amore è ai titoli di coda

Chi siamo noi, chissà quest'anno cosa va di moda

Via, portatemi via

Lontano da qui

Io non voglio più

Soffrire così

Ho perso la fede e la verginità

Buttatemi fuori dal festival

Via, portatemi via

Lontano da qui

Che non voglio più

Cantare così

Ho perso la voce e la tonalità

Vorrei ritirarmi dal festival

Via, portatemi viaranza

Vieni Justine in questo mondo d'amore e di violenza

Gravi stati di allucinazione

Mentre passa l'ultima canzone all'Eurofestival

E il nostro amore è ai titoli di coda

Chi siamo noi, chissà quest'anno cosa va di moda

Via, portatemi via

Lontano da qui

Io non voglio più

Soffrire così

Ho perso la fede e la verginità

Buttatemi fuori dal festival

Via, portatemi via

Lontano da qui

Che non voglio più

Cantare così

Ho perso la voce e la tonalità

Vorrei ritirarmi dal festival

Via, portatemi via

3 settembre 2018

I Sovranisti gialloverdi e la Libia: dalla Padella all'Inferno

Stamane mi sono dato una bella occhiata alle home dei giornali e a quelle dei Social Network a cui sono iscritto.
Bagatelle locali, fake news sul Ponte di Genova, altre fake news sui terremotati vs migranti, l'immancabile sport, le dichiarazioni sullo spread di Di Maio come unica cosa concretamente rilevante.
Tutto tace sul Fronte Sud.
Già.
La nostra Ex Quarta Sponda, la Libia, è in fiamme.
Le truppe del generale Khalifa Haftar, appoggiato da Francesi ed Egiziani (ricordatevi Regeni) stanno attaccando  Tripoli difesa dalle milizie del premier libico Fayez al Sarraj, appoggiato dall'Italia, dall'ONU e tiepidamente da altri stati occidentali USA inclusi (ma, a quanto pare, non dai Libici).
Suggerisco vivamente agli interessati di informarsi su siti autorevoli sulla situazione in essere.
Non intendo fare un riassunto di fonti già note ma sottolineare ancora una volta come i gravi problemi cui andremo incontro come Paese siano tutti dovuti al perfetto mix di incompetenza e ottusità ideologica pienamente trasversale a Governanti a Governati:
i precedenti governi non sono stati capaci di difendere l'Interesse Nazionale con la conseguenza di perdite industriali e problemi di immigrazione incontrollata.
Il Governo del Cambiamento sta seguendo la stessa linea.
L'Opinione Pubblica di Destra è ormai sotto effetto di stupefacenti sull'immigrazione e non è nemmeno più in grado di collegare la catastrofe Libica agli sbarchi.
Quel che resta dell'Opinione Pubblica di Sinistra è tenacemente aggrappata ad una ideologia pacifinta figlia unigenita e pare immortale dell'epoca della Prima Guerra Fredda.
Ora, se i nostri governanti fossero almeno capaci di dar seguito alla propria fraudolenta propaganda sarebbe almeno il momento di addossare ai Francesi la responsabilità del flusso migratorio libico ma non sono capaci manco di questo.
Vicende tragiche come quella libica dimostrano anche l'assoluta necessità di una maggiore integrazione europea, soprattutto se vivi in un paese debole e fragile come l'Italia incapace persino di difendere i propri interessi  vitali da minacce tutto sommato ancor più deboli.
Quindi, cari sovranisti gialloverdi, lo vedete o no che il vostro benessere dipende molto più dall'Europa che se viveste in una Nazione matura, che so, come la Spagna?
Guardatevi un po' questa immagine:






è il comunicato del Ministero degli Esteri italiano di Sabato Scorso.
Sembra di vedere in film di Fantozzi in cui è costretto a scrivere  in cielo "Fantozzi è Stronzo"!
Ma vi rendete conto il ridicolo di emettere un comunicato congiunto con la Francia che ci sta facendo le scarpe 'avanti avanti' come si direbbe a Matera?
Da allora in Libia le cose sono ulteriormente peggiorate ma non c'è scritto nient'altro nella home del nostro ministero degli esteri: eccovi la notizia in Primo Piano.





Eppure Milanesi non mi pare essere del tutto sprovveduto.
Bello 'sto governo del cambiamento: dalla Padella all'Inferno

16 giugno 2018

Un Mondo d'Amore

Sto serenamente pensando di non andare più in bici al lavoro e di smettere di far servizio in Agesci.
Perchè vivo in un posto in cui queste cose sono controproducenti.
Sì, controproducenti.
Gli Italiani desiderano pagare salata in termini economici la mobilità autocentrica.
Desiderano gli incidenti stradali, il cancro da inquinamento, le malattie cardiovascolari da sedentarietà.
Desiderano passare ore in coda, desiderano passare molti momenti della propria vita immersi nella rabbia e nella frustrazione del traffico e odiano tutti quelli che si oppongono ai loro desideri.
Gli italiani desiderano pagare più tasse e avere mero servizi, nel migliore dei casi perchè sognano di diventare quell'uno su mille di privilegiati che pagheranno molte meno tasse e che non hanno bisogno di servizi.
Gli italiani desidderano credere di vivere in una Nazione pericolosa e priva di lavoro a causa dei migranti esattamente come desiderano ignorare le evidenze scientifiche su vaccini, lavoro, diritti, criminalità, mobilità urbana e alimentazione.
Gli italiani desiderano giovani conformi a questo pensiero, violenti come sono violente tutte le persone terrorizzate da un ignoto che si costruiscono da sole un po' come gli inquisitori che si rifiutarono di guardare nel telescopio di Galileo per constatare coi propri occhi di avere torto.
Vale, poi, la pena di affannarsi tanto per sostenere i giovani su un Cammino di Fede e Libertà quando poi si troveranno spiazzati nè più nè meno di come si troverebbe Burioni all'epoca della Peste di Milano?
Ora dovrei trovare le ragioni per continuare, insistere e perseverare.
Come le aquile randagie, come i pochissimi dissidenti mandati al confino.
I buoni esempi non mancano e neppure la compagnìa.
Ma vorrei una strategia.
Canzone del giorno:

Un Mondo D'Amore

23 maggio 2018

la vita quotidiana di chi vorrebbe essere di Sinistra ai tempi di Salvini e Di Maio

Una persona a me molto vicina mi scrive:
"Ma secondo te esiste un modo, che non sia il pd lucano, per non subire o per arginare quello che ci sta per arrivare addosso?"
E quello che ci sta per arrivare addosso è il governo M5S - Lega.
La risposta è: No.
E neppure il PD servirebbe.
Non c'è proprio niente da fare per evitare le conseguenze del governo M5S-Lega, almeno a medio termine:
ci si doveva pensare prima.
Quando?
Mah, è sempre stato troppo tardi ed è sempre stato appena in tempo.
Direi che, dal referendum costituzionale in poi era già troppo tardi per scansare 'sto disastro.
Ma, prima, sì.
Ci si poteva iscrivere a un partito, rompersi la testa e le palle alle riunioni, si poteva diventare maggioranza da qualche parte in maniera democratica e competente.
L'aventino della Sinistra, il 'mangiare popcorn' non è roba di queste settimane.
E' iniziato molti anni fa, quando i cineclub, i campi di calcio, la movida  e pure il fashion blogging ha preso il posto dei luoghi di aggregazione politica.
Intendiamoci, non ho nulla contro il cinema, ma forse andare vedere "Padre Padrone" a cui segue dibattito su sfruttamento del lavoro minorile, diritti e scuola è un zinzino più utile di un film poetico, bellissimo, a cui segue birretta in centro e piacevole chiacchiera.
Nel frattempo, i diritti evaporavano (l'argomento ideale di cui lamentarsi con la birretta di cui sopra), i partiti che si votavano (ma alla cui vita/rinnovamento non si partecipava) diventavano sempre più autoreferenziali.
L'emigrazione portava via qualche compagno di bevute ogni tanto, l'immigrazione gestita a cazzo portava qualche voto alla Lega ogni mese.
Si dice che Lega ed M5S siano vincenti perchè in contatto con il Popolo e di questo diretta espressione
Bellissimo, anzi: purtroppo.
Lo rappresentano così com'è:
Senza spingersi ad elencare tutti i mali del Bel Paese figli degli elettori e solo figliastri dei cattivi amministratori, prendiamo in considerazione solo la mobilità urbana come perfetta cartina di tornasole del livello di questa rappresentatività:
la scienza e le buone pratiche tecniche puntano sulle biciclette, sull'abbassamento dei limiti di velocità e tante altre faccende che non vanno 'sperimentate' ma semplicemente applicate.
E invece no: gli italiani vogliono i morti, i feriti, gli invalidi, le ore passate nel traffico, i polmoni devastati dall'inquinamento, il corpo piegato dalla sedentarietà.
E i sindaci/deputati/amministratori (anche del PD) si guardano bene dallo scontentare i propri elettori.
Il corto circuito diventa irreversibile ed eccoci qua: la filosofia #novax applicata alla cosa pubblica.
Quindi, in parole povere, un governo M5S Lega non è un accidente, una cosa innaturale. 
E' qualcosa di matematico e, francamente, se i disastri che ne verranno sono imputabili in primis ai suoi elettori, i suoi elettori non vengono dal nulla.
Provengono da una scuola scadente, da lustri di amministrazione locale, regionale, nazionale, ancora più scadenti.
Provengono da una resa con successivo collaborazionismo della Sinistra alla distruzione del mercato del lavoro.
Provengono da un ventennio di televisione succhiacervello che ha imposto prima l'equivalenza tra opinione e fatti e poi tra delirio ed opinione.
E, nel frattempo, ci si sentiva 'migliori' perchè non si guardava striscia la notizia.
Certo, avendo tentato nel mio piccolo (ed avendo anche assistito al fallimento di gente più preparata di me) di riportare il PD al suo ruolo di partito riformatore e strapparlo a quello di balena clientelare potrei sentirmi assolto, ma anche se così fosse non mi sento molto intelligente in merito: megli oavrei fatto a bermi qualche birra in più o, più precisamente, ad emigrare da Matera qualche anno prima.
Sono pessimista sull'invertire questa tendenza.
Anche oggi, mentre si urla che i barbari sono alle porte, si urla ancora più forte contro i nemici di sempre: la Chiesa, gli ebrei e il solito Renzi.
Per carità: la Chiesa  chiude gli occhi su troppi orrori, Israele è quello che è e Renzi non è De Gasperi, solo che, mentre ci si diletta (anche nel Maggio 2018) su questi pericoli mortali,  ecco qua, di soppiatto, il Governo M5S Lega.
Solo un paio di esempi: che fine farà la legge sui Diritti Civili? E se Minniti era l'uomo nero  con che colore più scuro si descriverà Salvini? Gli 80 € di Renzi che hanno fatto tanto schifo svaniranno sotto la scure della Flat Tax che si prospetta la prima norma di macelleria sociale in cima al famoso contratto di governo ma su Left editoriali in merito non risultano.
Insomma, io vedo tanta voglia di mantenere una autoreferenzialità di fondo.
Tanta voglia di continuare a prendersi una bella birra dopo il cinemino d'autore, finchè ci saranno i soldi per farlo, ovviamente.
Vedo, anche, timidi segnali di ripresa a Sinistra ma non sono ottimista in merito:
di un progetto per arrivare ad una formazione unitaria capace di risultati elettorali decorosi non c'è traccia da nessuna parte.
Sono, inoltre, pessimista perchè il M5S ci ha messo 10 anni ad arrivare dove è arrivato ed è notoriamente più facile distruggere che costruire: immaginatevi quanto tempo ci vorrebbe per metter su un partito  serio con valori elettorali del 2x percento.
E allora?
E allora andiamo a letto presto.
Con pazienza, bisogna guadagnarsi la credibilità sufficiente a convincere chi ha un reddito di 15mila € che ha appena votato per tagliare le tasse a chi ha un reddito sopra i 50mila € (e indovina chi colmerà la differenza?) che 2+2 deve tornare a fare 4.

Io ho poca fiducia, a breve termine, che emergano, dalle macerie della Sinistra, formazioni sia politico partitiche che culturali capaci di segnare un cambio di passo, una inversione di tendenza.
Tuttavia, sono persuaso che non sia nè il momento dell'aventino e nemmeno quello dei popcorn.
Se la Sinistra europea è ridotta in briciole schiacciata tra neoliberismo e populismo alla #novax allora si riparta dalle briciole.
Personalmente, ritengo che il punto di partenza debba essere nel Servizio al Prossimo secondo le proprie attitudini ed aspirazioni.
Magari, quando non potrò più in Agesci sarà la volta della mobilità urbana ciclabile o di nuovo del Software Libero.
L'importante è fare una Scelta di Servizio e di impegno Politico.
Se davvero  tutta questa indignazione si tramutasse anche solo in gruppi di lettura e comitati civici per far sistemare il parco sotto casa si inizierebbe a creare una base di cellule attive, all'inizio isolate, ma che potrebbero tornare a fare da substrato per un partito di sinistra di massa.
Semplicemente, perchè sarebbero cellule politiche e non passatempi.
Se la rabbia ha portato un sacco di gente ad organizzarsi e a diventare il primo partito d'Italia non sia la paura a suscitare una reazione uguale ed opposta.
Mi piacerebbe che fosse di cuore ma anche di testa andrebbe bene.
Canzone del giorno: Eskimo, bisogna saper scegliere in tempo non arrivarci per contrarietà





E giusto per incominciare dall'ABC della Politica, un film che andrebbe usato come primo step di un cineclub dedicato alla rinascita della Sinistra: I Due Deputati. Dateci un occhio!

19 marzo 2015

La Materite e la Neve

La Materite è una malattia.
Non affligge tutti i materani: ne conosco almeno un paio che non ne sono affetti, uno guarito l'altro immune dalla nascita.
La Materite, io ho provato a curarla cercando di acuire i sintomi all'allergia a certi comportamenti di molti materani.
Ah, già.
Non ho finito di definire la Materite perchè non è definibile, la si capisce solo se ci si ammala un po'.
Infatti, la Materite colpisce pure i non materani.
E ne conosco di infetti provenienti da terre insospettabili ...
Eppure io ci provo a curarmi.
Ad espormi a trattamenti shock.
Ad esempio, quest'anno, durante le vacanze di Natale, ho trovato le cose un po' peggio.
Altri palazzi tirati su o in via di costruzione.
Quelli tirati su già tutti venduti.
E quasi tutti vuoti.
Poi, ha nevicato a Matera.
Pochi centimetri in un paio di giorni.
La Città, in cui nevica raramente, è rimasta completamente paralizzata.
Troppi, tra i miei concittadini, hanno assunto comportamenti che definire antisociali sarebbe ridutivo.
Nonostante l'allerta meteo, in troppi si sono messi in macchina senza valide ragioni.
In troppi si sono messi in macchina senza aver idea di come guidare in condizioni di scarsa aderenza.
In troppi si sono messi in macchina senza disporre di gomme termiche e/o catene, senza nemmeno prendersi cura di ripulire i finestrini e 'guidando' attraverso un'unica sottile feritoia stile carro armato praticata sul parabrezza con due dita.
Così, una città che dall'estrema periferia al centro si percorre a piedi in meno di mezz'ora, è rimasta paralizzata per due giorni, immobilizzata da lunghi cordoni d'auto bloccate da una precipitazione nevosa che si può misurare in millimetri più che in centimetri.
Ma anche i pedoni hanno voluto dare il loro allegro contributo. Nel corso della mia unica escursione in auto (con gomme termiche e catene a bordo) ho assistito a numerosi casi di pedoni che si buttavano sulla carreggiata senza guardare, di spalle, mettendo a serio rischio la propia ed altrui pelle e contribuendo ad ulteriori problemi per gli automobilisti già in difficoltà.
E chi aveva bisogno dell'auto per lavorare o per servizi urgenti (o per turismo) ed era perfettamente equipaggiato per affrontare la neve è rimasto ostaggio  di troppi automobilisti e pedoni il cui comportamento oscillava tra le più disparate violazioni del codice della strada ed il tentato omicidio.
Per aggiungere la beffa al danno la Città aveva radunato per tempo da Privati spargisale e spalaneve...rimasti imbottigliati tra gli automobilisti kamikaze...
Per completare il quadretto mi sono ritrovato a far visita ad una bravissima persona che abitava in un nuovo condominio con un'altra decina di famiglie e a nessuno che fosse venuto in mente di buttare dal balcone un pugno uno di sale sul cortiletto interno di accesso al portone di ingresso che è rimasto per giorni una solida e pericolosa lastra di ghiaccio su cui tutti hanno pattinato: "Non è mica solo mio il palazzo" (Sic.)
Per il ciclo: aevoglia a dare la colpa ai politici ...
Nulla da fare.
La materite non passa.
Prevale comunque l'amore per quel popolo testardo nell'ottusità ma tra cui si può lasciare la macchina aperta e non si avrà mai paura dell'altro.
Tra poco arriverà, con la Santa Pasqua, il tempo di un'altra breve incursione.
Temuta più che desiderata.
Perchè ogni partenza sommerge ogni ritorno.
A complicare le cose c'è pure di mezzo la campagna elettorale per le Comunali: #Matera2015 si avvicina a grandi balzi e ci consola pochissimo il catastrofico degrado di un inizio campagna elettorale a cui anche i più sedicenti puri tra i sedicenti  puri che mi guardavano dall'alto in basso 5 anni fa per il mio impegno nel PD  hanno, in questi mesi, partecipato con involontaria ma spassosissima vis comica.
Ci sarà sempre il problema di rispondere in maniera non violenta al violentissimo assalto elettorale che ci attende.

Noi vorremmo poter guarire da questa malattia.
Liberarci.
Ma ciò che non riuscì ad Ulisse tra le braccia di Circe riuscirà mai  a noi?




16 marzo 2014

la strada verso il successo.

In Branca E/G si dà moltissima importanza all'impegno: dopotutto, gli Esploratori promettono di fare del proprio meglio, non di essere perfetti.
Fare del proprio meglio è qualcosa che ben poche persone fanno davvero, quindi sarebbe più che sufficiente limitarsi a questo.
Quando i ragazzi passano in Noviziato, però, in Primavera, gli viene proposto di partecipare al Challenge.
E' un week end in cui i ragazzi, a coppie, si mettono alla prova in una gara che non è nè sfida di sopravvienza nè una competizione contro l'altro.
Ma una sfida a se stessi.
Esiste un bellissimo manuale che approfondisce le tematiche del Challenge, potete trovarlo qui
Datevi una lettura, è davvero un bel testo.
Ecco, durante il Challenge lo Scoutismo fa un salto di qualità.
Si passa dalla sufficienza del Proprio Meglio alla necessità di conseguire un risultato.
Facciamo un esempio:
Se la prova è superare un ruscello senza bagnarsi i piedi, beh, ci sono molti modi per riuscirci ed uno solo per fallire: bagnarsi i piedi.
Ci sono molti momenti, nella Vita, in cui la differenza è nel ruscire o meno a non bagnarsi i piedi.
Ci sono molti momenti, nella Vita, in cui fare del proprio meglio è condizione necessaria ma non sufficiente a raggiungere il traguardo.
E' un'amara verità che prescinde da tutte le buone intenzioni e da tutte le utopie di cui lo Socutismo è intriso.
La prova può essere o superata o non superata.
Quindi, per quanto in apparenza il Challenge sia organizzato come una gara, nella pratica è una sfida a se stessi e non con gli altri.
Per arrivare ad una consapevolezza semplice: il successo non è un fattore da cui si possa prescindere.
Ecco, quindi, che posso guardare con sereno distacco alla mia esperienza politica passata.
E' stato fatto del proprio meglio e forse anche qualcosa di più, tuttavia il ruscello non è stato superato coi piedi asciutti.
Anzi, non è stato proprio superato, in compenso i piedi si sono bagnati.
Chi vuole riformare la Sinistra e portarla al governo del Paese, come chi si dichiara il più puro dei puri, dovrebbe confrontarsi con questa semplice realtà.
Il successo rispetto agli obiettivi sbandierati non è l'unico metro di giudizio, ma è un elemento imprescindibile.
E questo vale per Renzi come per Civati oltre, ovviamente, che per M5S, nei rispettivi ambiti d'azione.
Voglio misurare solo il successo e, per ora, sono tutti a punteggio nullo.

19 febbraio 2014

"Io non sono democratico con voi"

Quasi tutte le parole pronunciate da Renzi e Grillo durante l'incontro di oggi erano destinate non all'interlocutore ma ai propri fan.
Mi sembra abbastanza ragionevole affermarlo
Non sono, da tempi non sospetti, un fan nè dell'uno nè dell'altro e ho ascoltato i pochi minuti dell'incontro con la segreta speranza che facessero entrambi una bella figuraccia coi rispettivi fan.
Francamente, ho ben poco da dire sulle parole che i due signori si sono scambiati sul palcoscenico.
Il comportamento di Grillo e le battute di Renzi mi lasciano del tutto indifferente.
Ad un anno dalle Elezioni, il contributo di M5S (o del PD), che so, allo spostamento della pressione fiscale dal lavoro alle rendite da speculazione edilizia e non o a qualsivoglia altro dei problemi reali del lavoro e della società italiana,  è peggio che nullo. 
E' negativo.
Purtroppo (o per fortuna?) una sola singola frase nella caciara mi ha profondamente colpito.
Grillo che dice a Renzi "Io non sono democratico con voi".
Con voi.
Voi chi?
Beh, certo, Renzi ha appena fatto la solita italianata, magari ti può venire di dirgli che non si può considerare il massimo del comportamento.
Un momento.
Grillo non ha solo detto peste e corna del comportamento di Renzi.
Ha detto che non intende comportarsi democraticamente con 'voi'
Voi Dirigenti del PD?
Voi Renziani?
Voi non appartenenti ad M5S?
Voi non elettori del M5S?
Chi sono questi voi?
Queste domande me le sono poste nei primi due secondi.
Poi, me ne sono poste altre.
Ma non sei democratico solo con Renzi?
All'inizio te la ridi: non è democratico con Renzi!
Solo lui, magari.
Ma se non sei democratico con uno come fai ad esserlo con qualcuno?
Come si fa ad essere democratici solo a scelta?
Come si fa a sopportare che un uomo di tali responsabilità faccia un'affermazione come questa mirata anche al solo Matteo Renzi?
Cosa significa dichiarare di non essere democratico verso di te?
Che diritti ti tolgo?
Il diritto di Parola?
Questo l'abbiamo già visto in diretta.
Tu non puoi parlare.
Poi, tu non puoi passare.
Che altro ti impedirò di fare?
E quanti dei tuoi sostenitori sono disposti a seguirti in questo pensiero?
Poi, molto dopo, mi rendo conto che in quel voi potrei essere incluso io ed i miei cari.
Non c'è ragione per ritenere il contrario, dato che nè metodi, nè strumenti nè fini politici di Grillo mi trovano minimamente concorde.
Ecco come, in un pomeriggio d'inverno, si passa dal disincantato riso amaro all'indigniazione  finendo col freddo sapore dell'incredulità.
Chi decide di "non essere democratico" con te imbocca una china di cui la fine è nota.
E il brutto è proprio il percorso.
Non si può essere solo "un po'" razzisti, xenofobi, democratici o ... incinti.
Spero che non ci si meravigli se non avrò più molta simpatia per chi dichiara di non volersi comportare democraticamente con chichessia.







18 gennaio 2014

Verde Matematico

il mondo politico e', in questi minuti, in ansia per l'imminente conferenza stampa di Renzi che ha incontrato Berlusconi per la legge elettorale.
Trovo la cosa ridicola.
Non la conferenza stampa.
Non l'incontro tra il votatissimo segretario PD ed il pregiudicato.
Ma l'indignazione della sinistra d'alemiana PD e quella di M5S.
Vedete, il verde, e' matematico.
Succede, nella vita, di essere colpiti dalle conseguenze delle proprie azioni passate.
Ecco, succede in questi istanti.
L'aver appoggiato Cuperlo porta alla conferenza stampa RenziBerlusconi.
Aver fanculizzato il mondo, porta alla conferenza stampa RenziBerlusconi.
E chissa' cos'altro portera' domani...
Il verde e' matematico, non si puo mescolare blu e giallo e sperare che venga fuori il rosso.
Better luck, next life :P

3 novembre 2013

Di Battista e la scatola radioattiva

Una bella scatola di biscotti può anche avere qualche biscotto guasto. 
O anche tutti.
Si buttano via i biscotti guasti. 
O anche tutti.
Poi, dentro quella scatola, puoi conservare altri biscotti buoni e mangiarteli di gusto.
Ma se la scatola è fatta di latta e di Plutonio, dentro potrai metterci anche i migliori biscotti del mondo.
Diventeranno radioattivi in poco tempo.
Tutti quanti.
E diventeranno velenosi tutti quanti, anche se sopra non ci sarà mai traccia di muffa.
L'essere favorevoli al Reato di Clandestinità, per esempio (e non ne aggiungo altri perchè è più che sufficiente questo orrore) è il Plutonio.

Dalle Pigne ...

27 febbraio 2013

Ottimismo Democratico

"Ahi, sob, strasob, vergogna, scappiamo, italiani deficienti, no, sono più deficienti i nostri dirigenti, emigriamo, lo dicevo io che Bersani è una schiappa!
Insomma, il quadro è chiaro. Grida e stridor di denti tra il popolo del PD, almeno quello che scrive sul web.
Ma, anche tra chi sul web non scrive, lo sconforto è più o meno dello stesso tenore.
Per prima cosa i militanti, la base, iscritti e simpatizzanti, se la prendono con Bersani.
E si pentono di non aver messo Renzi al suo posto.
Poi, se la prendono col resto della dirigenza, quelli che hanno bloccato il rinnovamento, quelli che hanno selezionato le liste, quelli che hanno deciso quella specie di linea ed organizzato la campagna elettorale e poi giù, giù, fino agli ultimi livelli della catena di comando.
Anzi, dato che mi fischiano le orecchie da Lunedì, confido di essere pure io tra i destinatari di cotanti improperi.
Che dire, tutto vero eh.
Ci mancherebbe altro, ci mancherebbe.
Con poca modestia devo confessare di aver, tutto sommato, azzeccato il risultato finale della campagna elettorale.
Credevo che M5S avrebbe preso di più, che il PD parecchio di più ed il PDL molto meno, ma un Senato ingovernabile mi era sembrato l'unico output possibile date le circostanze.
Quali circostanze?
Quelle di cui sopra: una dirigenza refrattaria al rinnovamento senza se e senza ma, paralizzata dai giochi di potere interni, incapace di esprimere una visione di futuro da proporre al Paese.
Il resto sono ovvietà.
E restiamoci, alle ovvietà.
Avete presente la campagna elettorale del M5S?
Credete che sia stata fatta solo online?
M5S ha vinto senza disporre di buoni dirigenti perchè dispone di ottimi militanti.
Capaci di lavorare duramente, anche fisicamente, per la propria causa.
Di percorrere strade e piazze con fede e buona volontà.
Questo l'ho detto e ripetuto più volte.
Non ho avuto modo di partecipare direttamente alla campagna elettorale e mi sarei sentito molto a disagio a farlo in condizioni di continua ed univoca demonizzazione dell'avversario, Papy o grillino che fosse.
I temi del lavoro e del futuro, un futuro di relazione, non li ha toccati praticamente nessuno.
Quindi, in pratica, punto e a capo?
No.
Capitolo Chiuso.
Bersani si deve dimettere, primo di una lunga teoria di nomi di responsabili.
Serve un congresso urgente, straordinario, immediato.
Che promulghi regole semplici e trasparenti per un massiccio rinnovamento dei quadri dirigenti.
Questo, tuttavia, non basta. 
Sono ovvietà.
Non è nemmeno lontanamente sufficiente.
Restiamo all'ovvio, visto che oltre non sappiamo andare.
Anche se meno piacevole per le prefiche del momento.
La base.
La base del Partito Democratico si spezza da mezzo  a mettere un banchetto per strada?
A spendere dieci euro per avere diritto di voto nelle elezioni degli organi direttivi locali?
La base del Partito Democratico agisce fisicamente per cambiare i dirigenti che giudica incompetenti, disonesti, inetti, inadeguati?
Se va bene lo scrive su Facebook o ne ride con Crozza.
Restiamo all'ovvio.
Bersani non ce lo vedo fare governissimi con il Papy.
Il Padrone di M5S ha detto che la fiducia ad un governo di minoranza PD non la vota, quindi non ci potrà essere, a rigore, alcun governo di alcun tipo, nemmeno per cambiare la legge elettorale.
Le elezioni 2013, secon edition, sono l'evento più probabile.
Ora che tutto è stato spazzato via, ora che solo il Papy trionfa sulle macerie (perchè il Papy trionfa automaticamente per il fatto di esser vivo), verrà mai in mente ad un congruo gruppo di militanti e simpatizzanti PD che se il PD non si autorinnova dovranno rinnovarlo loro?
Che è solo la loro buona o cattiva volontà a fare la differenza nelle prossime, vicine, imminenti, Elezioni Politiche?
Avrà, un milioncino di italiani, voglia di tesserarsi e cacciare la classe dirigente inetta del Partito Democratico e portare il PD prima alla Vittoria e poi al Governo di questa Terra Meravigliosa, Brutto Paese ? (cit.)
Riusciranno i nostri eroi...