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3 novembre 2011

Debian 6.0.3 su HP Probook 6540b: una recensione

Lo ammetto.
Ho sempre considerato Debian un sistema operativo da cui tenermi religiosamente alla larga. Stabile, leggero, efficiente,ieraticamente arretrato.
Sì, arretrato:
E non funziona questo e non ha ancora quello, ma come, che kernel ha? E come sarebbe a dire che firefox e thunderbird sono ( rimarchiati ) ancora alla versione 3? 
Insomma, mi sono sempre detto: è la mamma di ubuntu, massimo rispetto, ma perchè dovrei avere gli stessi software di ubuntu 10.04 a fine 2011?
Però, come dire, dopo il Linux Day in cui ho potuto apprezzare all'opera un Notebook Debian perfettamente configurato mi sono detto che avrei potuto tentare.
In effetti, grazie alla presenza in archivio di un SSD da 64 GB proveniente dalla fallita prima installazione di Ubuntu 11.10 sul PC desktop, ho avuto l'occasione di installare Debian in tutta sicurezza, cioè conservando sul disco tradizionale da 500 GB l'installazione esistente di Ubuntu. "Se non mi piace rimetto il disco originale nel Notebook e non se ne parla più".
Vi anticipo che il disco da 500 GB è, ora, incellofanato nella sua bustina antistatica originale a prendersi un po' di riposo in un cassetto.
Al primo tentativo le cose non sono andate troppo bene.
Imposto l' LVM cifrato in fase di partizionamento del disco, ci mette un'infinità a formattarlo e, al riavvio, con orrore, la bestiolina si pianta praticamente all'istante.
Riprovo senza LVM e questa volta va tutto liscio.
Installo il pacchetto .deb contenente il firmware della scheda wireless che mi è stato segnalato come mancante in fase di installazione, peccato per il bluetooth che non ne vuol proprio sapere di funzionare, ma confesso di aver dedicato alla faccenda tipo 40 secondi, dato che non lo uso l'ho disabilitato da BIOS e la prossima volta si pensa.
All'avvio ho un dilemma: piallare via tutto il software inutile / obsoleto che Debian 6.0.3 porta con se? Mi riferisco a Iceweasel, Epiphany, Rithmbox, Totem, Empathy, Evolution ed Openoffice.
Il guaio è che da synaptic sembra che questa pulizia si porti via i pacchetti fondamentali del desktop di Gnome.
So che sono dei metapacchetti, non indispensabili, ma fa sempre una certa impressione tirarli via.
Ho incrociato le dita e mi sono ritrovato più leggero dopo il riavvio.
Ho scaricato l'ultima libreoffice che è andata al suo posto con un bel dpkg -i *.deb effettutato con utenza root mediante terminale nella cartella in cui avevo scompattato l'archivio scaricato, installato Chrome, sostituito Evolution con Thunderbird 7 ( il che mi ha consentito di importare posta, rubrica, estensioni e settaggi dalla precedente installazione con un banale copia - incolla della cartella /home/angelo/.thunderbird) e ho piazzato VLC come unico lettore multimediale del notebook.
Ho pure installato Firefox 7 per scopi di test e didattici.
Il resto della configurazione qualche problema me l'ha dato.
In particolare Truecrypt.
Di installare si installa facilmente, ( al peggio ricordatevi che potete installarlo 'a mano' copiando le sue sottocartelle in /usr e /bin ) ma il maledetto non ne vuol sapere di funzionare coi permessi di root. Ossia, lo lancio, chiedo di creare una partizione cifrata ( o di montarne una già creata ) ma la password di root non basta. Sono stato costretto ad abilitare il sudo sulla mia utenza normale.
Il guaio più serio, però, è stato far funzionare la stampante: un' HP  Laserjet Pro M1212nf. Il problema è nel pacchetto HPLIP che, per motivi misteriosi e non conoscibili alla volgare massa degli utenti finali, richiede, per funzionare, il download di un 'misterioso' plugin. Per ogni versione di hplip esiste una corrispondente versione del plugin.
Il mistero è non tanto nel perchè sia 'scomodo' reperire le varie versioni di hplip, ma sulla quasi impossibilità di reperire il plugin corrispondente.
Per esempio: per installare la stampante sotto Ubuntu è necessario installare ( non dal software center ) la versione 3.11.10 di hplip e sbattersi sul web alla ricerca del corrispondente plugin 3.11.10. 
Che NON è scaricato assieme al pacchetto.
Ma chi l'ha progettato il sito http://hplipopensource.com/ , il ministero dell'istruzione?
Vabbè.
Il Peggio è con Debian.
La versione di Hplip presente nei reposytories sarà buona per qualche stampante ad aghi.
L'installazione della 3.11.10 fallisce causa dipendenze non soddisfatte ( ma quali? Gosh, l'installer di HP sembra scritto per windows e non scrive un tubo da nessuna parte ). Così passo un certo tempo a cercare una versione che si installi  ( 3.10.6 ) e un certo tempo elevato al cubo a reperire il relativo plugin 3.10.6.
Dopodichè tutto si mette magicamente a funzionare. Che la HP non riesca ad investire 500 Mb di spazio web per conservare le varie versioni di hplip e relativi plugin è praticamente uno scandalo.
Per fortuna il resto è andato via liscio. Skype, pidgin, Eclipse, SDK Android ( questi ultimi due importati anch'essi con un bel copiaincolla dalla home dell'installazione di Ubuntu ), java 7, va tutto a meraviglia.
Nessun problema per vpn ed altre amene utilità di sistema.
Se non che...
Per 3 di numero 3 volte il mio notebook si è spento di botto.
E' roba di kernel, sicuramente, il messaggio sul log è chiaro:

 kernel: [ 70.616563] general protection fault: 0000 [#2] SMP

ma, ad ora, non sono ancora riuscito a risolvere ( in verità non sono proprio riuscito ad affrontare per ragioni di tempo ) il problema.
Per il resto una favola:
parte in pochi secondi, i documenti di libreoffice in due secondi netti, il monitor esterno ed il videoproiettore sono stati riconosciuti all'istante ( alla faccia della scheda video radeon 4500 ) e non ho avuto alcuna difficoltà ad impostare il mouse Logitech Performance MX. 
Insomma, problema dello spegnimento a parte, sono soddisfattissimo.
E non solo per la velocità del sistema, ma per la sua flessibilità nel venire incontro alle mie necessità lavorative.
Debian è davvero IL sistema operativo universale.
Con pochi sforzi sono riuscito ad installarci su software aggiornato alle ultime versioni.
Devo ancora capire come funzionano i suoi repo del software, evidentemente Debian NON è una Ubuntu spartana e richiede uno studio approfondito delle sue funzioni più avanzate: già mi ci sto divertendo.
Lo consiglierei ad un neofita? E perchè no?
Dopotutto, da qualche parte bisogna pur incominciare.

15 ottobre 2011

Ubuntu 11.10 e Lubuntu 11.10, ancora nel guado?

Oggi vorrei parlare della manifestazione di Roma, ma non mi sento titolato a farlo. Questo Paese è già fin troppo satollo di persone che parlano e scrivono di eventi di cui sono solo spettatori.
Il mio pensiero, quindi, va ai manifestanti, ma è a loro che spetta l'Onore di scriverne, io credo sia meglio che parli e scriva delle cose di cui mi sforzo di essere parte attiva.
Ad una settimana dal Linux Day, quindi, una recensione del nuovo Ubuntu 11.10 ci sta tutta.
Recensione alla mia maniera, sia chiaro: per quelle più professionali rivolgetevi altrove!
Dunque, ho installato Ubuntu 11.10 64bit su un desktop come unico sistema operativo, Ubuntu 11.10 64bit su un Notebook HP probook 6540 bcome unico sistema operativo ( sì, mi sono reso conto di non aver più bisogno di Win e ho buttato il lavoro della settimana scorsa ), Lubuntu 11.10 32 bit come unico sistema operativo sul netbook Dell mini 9 e, proprio or ora, sto installando Lubuntu 11.10 64 bit sul serverino domestico Atom causa problemi riscontrati con Debian 6.0.3 ( incredibile ma vero, rsync + wuala + truecrypt hanno litigato ferocemente  tra di loro per 48 ore prima di stancarmi e costringermi al formattone ).
Signori, nonostante l'impegno, la barca fa acqua.
Ad ora mi viene in mente una sola cosa di particolarmente eccitante e sexy nella release 11.10: Samba funziona alla perfezione praticamente out of the box.
Oh, certo, funzionano alla perfezione un mucchio di cose.
Ma, in ordine cronologico:

  1. Ubuntu non ne ha voluto sapere di installarsi su combinazione SSD per / e Hard Disk per /home: il simpatico prompt di grub è tutto quello che ho ottenuto al riavvio. Poco male, ho perso 'na mezzoretta a reinstallare sul solo disco rigido. Ma seccante.
  2. Non è possibile rimuovere i segnalibri del file manager, mentre, procedendo dal menu ( ctrl + B ) si cancellano solo i segnalibri del menu segnalibri mentre quelli dell'interfaccia sembrano eterni. Per ora non sono riuscito a rimuoverli o modificarli. Male.
  3. Non è possibile modificare il gruppo di appartenenza dell'utente da menu utente. Sono dovuto andare ad editare ( sudo gedit /etc/group ) a mano il file di configurazione per aggiungere il mio utente al gruppo utenti di virtualbox. Malissimo.
  4. La barra di Unity continua a comparire e scomparire quando le va e non quando mi serve. Poco Male, esistono rimedi ed alternative, ma cheppppalle!!!
  5. La compatibilità effettiva con le periferiche USB 3.0 lascia a desiderare: usando un HUB digicom 3.0 ( che con Windows funziona perfettamente ) ho avuto addirittura un crash di sistema, cioè, dico, vi rendete conto? 
  6. Il Notebook è quello che se l'è cavata peggio di tutti, bloccandosi al restart quasi sempre ( mentre nessun problema per lo spegnimento, cosa che mi obbliga a 
    spegnare e riaccendere invece che riavviare )
  7. Nel caso le stampanti HP non ne vogliano sapere di funzionare nè con il sistema di stampa integrato, nè con l’utilità HPLIP installata dal Software Center procedere come segue:

    disinstallare l’utilità hplip da software center e scaricare la versione 3.11.10 di hplip da qui (http://sourceforge.net/projects/hplip/files/hplip/3.11.10/hplip-3.11.10.run/download).
    Qui (http://hplipopensource.com/hplip-web/install/install/index.html) ci sono le istruzioni HP per l’installazione, tuttavia riporto il mio procedimento.
    Rendete eseguibili il file scaricato e lanciatelo con doppio click. Il processo di installazione avviene nel terminale, suggerisco la versione automatica. L’installer chiede di disabilitare il cdrom come sorgente software e di confermare che la versione di ubuntu sia la 11.10. Installerà le dipendenze dopo aver chiesto la password di amministrazione, quindi ci metterà un po’. Alla fine chiede di riavviare o ignorare o staccare la stampante. Suggerisco vivamente di riavviare: attenzione, il sistema si riavvierà una volta premuto y+invio.
    Dopo il riavvio, da terminale, occorre lanciare il setup con:
    sudo hp-setup. A me ha dato errore da dipendenze on soddisfatte, mancava una libreria. Per fortuna con un sudo apt-get install libhpmud0 tutto è andato a posto e anche il successivo sudo hp-setup ha configurato correttamente la stampante.
    Per ora, purtroppo, lo scanner non funziona ( con la 11.04 invece sì. ) GRRRR
Insomma, c'è ancora lavoro da fare. Mi sono piaciuti i miglioramenti di Unity, sia grafici che sostanziali, ma siamo ancora lontanissimi dalla configurabilità che ci si aspetta da un desktop Linux. Il nuovo software center fa il suo dovere ma ritengo che per gli utenti avanzati synaptic sia ancora essenziale: ad esempio il pacchetto per far gestire a network manager openvpn mica te lo installi facile da software manager se non sai esattamente cosa cercare. E se fosse un zinzino più rapido male non farebbe, eh, mi sembra di esser tornato allo yum di fedora 2!
Lubuntu, invece, si è dimostrato sin da subito tutta un'altra cosa. Da quest'anno è diventata una derivata ufficialmente  supportata da Canonical ed è disponibile anche in versione a 64 bit, cosa che permette di sfruttare praticamente tutte le cpu in commercio al meglio.
Veloce da installare ( ci ho messo meno tempo ad installarla su un atom N270 che Ubuntu su un Quad Core Q 6600 ) e soprattutto personalizzabile al meglio: ho potuto disinstallare praticamente tutti i softwares preinstallati che ritenevo inutili ( il programma di posta elettronica, subito sostituito con thunderbird, abiword e il piccolo foglio elettronico che ho sostituito con libreoffice ). Peccato che il Lubuntu Software Center debba essere installato a parte, ma Lubuntu 11.10 fino ad ora è davvero ben riuscita, gestisce le condivisioni di rete ed ha rivitalizzato ancora una volta il vecchio netbook Dell mini 9 oltre al serverino domestico.
Le nuove versioni del software sono sempre ben accette, in particolare Libreoffice 3.4.3 e Thunderbird 7.01, ma più in generale si ha una buona impressione d'uso per tutto il set del software preinstallato. E' sempre utile, poi, rammentare che quello che manca lo si installa in pochi minuti, quindi, a conti fatti, per 'sistemare' 4 PC ci ho messo poco meno del tempo necessario per formattare il mio solo portatile Windows.
Non è proprio un fattore trascurabile.
Tirando le somme, tuttavia, devo confessare di aver sperato per qualcosina di meglio.
Certo, i difettucci più gravi saranno corretti entro un mesetto con gli aggiornamenti, ma temo che ci dovremo rassegnare ad attendere ancora. E speriamo che la Ubuntu 12.04, una LTS, ci sappia dare soddisfazione.

11 ottobre 2011

Arriva l'Oncelotto Onirico, preludio alla formattazione


Il Giovedì è una giornata perfetta per far uscire una nuova release di Ubuntu.
Implica che tra il pomeriggio ed il mattino del giorno dopo, al massimo, disporrò dei supporti di installazione.
Così posso dedicare il Venerdì alla formattazione delle mie macchine e pianificare di restare tranquillo almeno per sei mesi.
Sia chiaro: non è assolutamente necessario aggiornare la versione del sistema operativo ad ogni ciclo di rilascio di Ubuntu come di qualsivoglia altro sistema operativo Linux.
Non è assolutamente necessario formattare per aggiornare ubuntu, è più che sufficiente l'avanzamento di versione: sul PC dei miei lo faccio dalla 9.04 e non ho mai avuto problemi.
E non è assolutamente necessario impiegarci 'na giornata intera: l'installazione di ubuntu su un pc decente va a buon fine in una mezz'ora scarsa e le personalizzazioni ed il software aggiuntivo non richiedono, ordinariamente, più di un'oretta ad essere pessimisti.
Purtroppo, io, di macchine, ne devo formattare almeno tre.
Ognuna per ragioni differenti.
Il Desktop perchè ho da capire se un problema che ho riscontrato durante lo spegnimento è di origine software ( male ) o hardware ( peggio ): nel secondo caso sarebbe davvero seccante: il mio Desktop è stato mantenuto aggiornato e pompato di Ram, ma è pur sempre un PC della primavera 2007. Ma che non ha nessun problema di prestazioni: fogli di calcolo, ambienti di sviluppo, browsers, lettori multimediali, aevoglia a quanto software tengo aperto, non mi è mai possibile mandarlo in crisi!!!
Quindi sarebbe davvero seccante scoprire un guaio alla mainboard, speriamo che un bel repulisti ed ubuntu 11.10 mi risolvano il problema.
Altrimenti, credetemi, ne avrei fatto volentieri a meno: in genere non ci sono molti programmi da installare  ma 'stavolta tra eclipse, java 7 ed sdk android un pelino di tempo in più se ne andrà: avrei preferito fare l'avanzamento di versione!
Per il Notebook è banale: ho formattato la settimana scorsa e tanto vale reinstallare in maniera pulita ubuntu 11.10 con wubi. Non storcete il muso: sul notebook mi serve Windows anche se con un po' di fortuna e tanto studio il prossimo potrebbe essere windows free, ma, per ora, non sono abbastanza bravo da amministrare domini windows senza una macchina windows che è necessaria per essere consapevole della situazione: è piuttosto seccante non aver idea di un problema sul dominio perchè il tuo computer ne è immune mentre gli altri 50 dei tuoi colleghi sono ko ;-). E, tornando a bomba, wubi è comodissimo per il dual boot, soprattutto nell'era win 7 / Grub 2 ( non proprio il più riuscito dei progetti GNU ).
Passiamo al netbook.
Il piccolino di famiglia si sta avvicinando ai limiti dell'usabilità.
Tre anni di vita on the road si fanno sentire.
Ora monta Lubuntu ma vorrei riprovare Ubuntu 11.10 per capire se ci sono stati miglioramenti prestazionali rispetto alla 11.04 o se l'era Ubuntu sia tramontata per sempre per le macchine motorizzata dall'Atom N270, il primo della famiglia. Altrimenti tornerò a Lubuntu, che dalla versione 11.10 in uscita dopodomani, diventerà una derivata ufficiale di Ubuntu con tanto di benedizione Canonical.
E poi?
Beh, poi ci sono da preparare il seminario del Linux Day e aggiornare i Pc di familiari e parenti.
Insomma, è solo Martedì, ma il week end si prospetta assai più faticoso della settimana lavorativa.
Beh, buon Ocelotto Onirico a tutti :)

8 ottobre 2011

Le cattive abitudini che vengono da Linux: storia di un formattone

Ieri mattina, per motivi troppo lunghi da spiegarsi in questa sede, tra cui l'eccessiva lentezza del login ( ma non solo e non come prima istanza ), ho dovuto togliere il mio notebook HP Probook 6540b dal Dominio Aziendale.
Clicckete Clicckete, backup dei dati spuri ( il maledetto desktop )
Clicckete Clicckete, backup del profilo Autluc,
Clicckete Clicckete, backup dei files .pst  ( maledetti )
Clicckete Clicckete, esportazione delle macchine virtuali, ok ci siamo, Sistema, nome computer, esci dal dominio, inserisci la password e riavvio.
Tutto ok.
Va bene, processo inverso, ricopia il desktop, reimporta i profili Clicckete Clicckete, Clicckete Clicckete, Clicckete Clicckete, pof...
Il Notebook si spegne all'improvviso.
Ehm.
Niente Panico.
Forse è perchè lo uso senza batteria attaccando l'alimentatore all'UPS.
Metto la batteria, riaccendo.
No, niente modalità provvisoria.
Senza aspettare i consueti tempi di caricamento ( lo so che Windows ha bisogno di un po' di relax prima di iniziare anche quando il desktop è apparentemente caricato e pronto, lo capisco, mi comporto allo stesso modo io al mattino prima del caffè )  mi fiondo su Start -> Administrative Tools -> Event viewer.
Clicckete Clicckete. 1 Critical Error.
Vado a leggere: Kernel Power Failure: windows non è stato arrestato correttamente o qualcosa di simile, cito a memoria.
Sento il panico arrivare, ma è ancora lontano. Mi dico: è stato un problema di alimentazione, sarà l'alimentatore un po' scassato, ora con la batteria andrà tutto bene: se fosse un problema software, penso io povero illuso malabituato dalle coccole del Pinguino, ci sarebbe traccia nel log di sistema di quale sia la causa dello spegnimento, invece non c'è, quindi è un problema hardware.
Quindi, Ri Clicckete Clicckete si continua con la reimportazione dei dat...pluff.
Di nuovo.
Spento di nuovo all'improvviso.
NON è un problema di alimentazione: la batteria è carica!
Riaccendo il notebook, riguardo nei log: stesso errore di prima, ma che non mi spiega nulla.
In realtà mi spiega che Windows non è stato spento correttamente ma non dice nulla del perchè. Passo un sacco di tempo a spulciare i log, senza risultati.
E, questo, inizia ad essere sintomo di un problema hardware.
Ok, Panico.
Problema hardware significa quasi sicuramente buttare il notebook.
Spiacevole.
Resta solo il formattone purificatore
O la va o la spacca.
La va.
Windows si reinstalla senza problemi, io passo quasi 1 giorno lavorativo a reimpostare il mio sistema quasi com'era prima.
Quasi.
Infatti, non ho più installato la mia licenza di Office.
Di sicuro niente più Outlook 2010, faccio meglio e più inveloce con Mozilla Thunderbird, senza problemi di formati proprietari, così posso usare le stesse impostazioni e lo stesso programma ovunque senza bestemmiare per sincronizzare la rubrica con google e telefono android.
Qui mi sento di raccomandare una procedura di migrazione che ho sperimentato con successo. 
Allora, la conditio sine qua non per migrare in Thunderbird la posta contenuta nei files. pst di outlook 2010 è che quest'ultimo sia nella versione a 32 bit. 
Se avete la versione a 64 bit fate così: salvatevi i files .pst e disinstallate la versione a 64 bit di outlook 2010. Riavviate e reinstallate Outlook 2010 in versione 32 bit ( scaricatevi la demo dal sito Microsoft se serve, oppure andate coi files .pst da un amico ). Poi, Thunderbird 7 vi importa tutto.
Vedremo se i problemi di corrispondenza dell'impaginazione che avevo interagendo con differenti versioni di office sono stati risolti, oggi ho elaborato un documento docx con libreoffice 3.4 e mi sembra che i guai siano superati ( maledetto formato docx chiuso quindi non correttamente decifrabile se non dalla versione esatta di winword con cui è scritto ).
Concludendo, ho imparato, anzi, meglio dire 'ricordato' che non è bene essere abituati a sapere esattamente cosa succede nel tuo computer, abitudine che prendi invariabilmente usando linux.
Perchè, poi,  ti può capitare di perder tempo a cercare le stesse informazioni sotto Windows.
Ma Windows non è progettato per fornirtele, ma per nascondertele.
Memento, homo.

PS: E il motivo per cui togliendo il notebook dal Dominio si sia innescato questa catena di anomali spegnimenti è andato perduto nel tempo, come lacrime nella pioggia.

15 dicembre 2010

Kubuntu 10.10 e Dell Mini 9: prestazioni nuove di zecca!!

Beh, tanto per cambiare ora parliamo un po' di Kubuntu.
Il fratellino povero di Ubuntu. Povero perchè non sempre all'altezza della cura con cui è confezionato il fratello maggiore. 
Ho amato KDE. E' stato il primo Desktop Enviroment con cui sono riuscito a rimpiazzare Window$ su un PC, con una gloriosa Fedora 3. Poi, soprattutto con la versione 4, mi è riuscito difficile stargli dietro.
Ma, si sa, il primo amore...
Così, complici alcune deficienze che ho riscontrato in Lubuntu 10.10 ( la gestione delle condivisioni di rete ) e l'incertezza che avvolge la prossima release di ubuntu ( mi riferisco al nuovo server grafico e soprattutto all'abbandono de facto di gnome in favore di unity ) mi sono detto: proviamo Kubuntu sul netbook, poi, formattare per formattare se non va ci metto pochissimo a tornare indietro.
Il mio fido Dell Mini 9, ormai, ha due anni di duro lavoro in assoluta mobilità sulle spalle, mi segue come al solito in questa nuova avventura.
L'installazione è, come al solito, semplice ed immediata: basta selezionare la lingua e proseguire spediti con un pugno di click: il partizionamento è automatico, dato che non vi sono altri sistemi operativi sul netbook. Kubuntu si occupa anche di scaricare codec e drivers proprietari per il supporto flash ed mp3. Kubuntu è sicuramente più pesante di Lubuntu, ma è anche assai più completo. Insomma, KDE4 inizia ad essere maturo e a superare i problemi di dentizione.
All'avvio ho impiegato un attimo ad ambientarmi e ad eliminare l'interfaccia netbook in favore di quella classica kde: Impostazioni di Sistema -> Spazio di Lavoro -> Tipo di spazio di lavoro: Desktop invece di ultraportatile. 'sta mania di inventarsi interfaccie dedicate ai netbook è particolarmente frustrante e la trovo insensata letteralmente: un conto sono i tablet o i dispositivi touch, un altro dei computers con schermo piccolo dotati come dispositivi di input di mouse e tastiera: se proprio si vuole massimizzare ed ottimizzare lo spazio di lavoro sarebbe meglio dedicarsi alla possibilità di ridurre o far scomparire le barre dei menu e degli strumenti: cosa più semplice a farsi in KDE ( e Lubuntu ) che in Ubuntu: in quest'ultimo caso, infatti, l'altezza della barra del pannello non scende sotto i 21 pixel, mentre in KDE basta cliccare col tasto destro sulla barra del menu -> opzioni pannello -> impostazioni del pannello per ridurre l'altezza a dimensioni accettabili o fare praticamente tutto quello che vi pare.
Del mini 9 Kubuntu ha riconosciuto tutto out of the box, dal wireless al mouse bluetooth al modem 3g huawei E1692. Funzionano anche un minimo di effetti grafici. Non ho avuto problemi con VPN ed anche il gestore software di KDE sembra parecchio migliorato, anche se non è all'altezza dell'ubuntu software center, soprattutto per la velocità. I softwares KDE sono pienamente all'altezza delle controparti gnome, ho solo installato chromium come browser, per il resto mi tengo il generoso pacchetto di programmi installati di default.
Concludendo, KDE 4, una volta configurato, ha ridato smalto al mio Netbook consentendomi nuovamente di sfogliare le cartelle di rete. Francamente, suggerirei a Canonical di concentrarsi più su questi "dettagli" che sulle interfaccie grafiche: sono riuscito a far passare ad ubuntu un bel po' di felici utenti, sarebbe seccante che la ubuntu 11.04 fosse rigettata dagli utenti che non hanno voglia di rivoluzioni ma di lavorare, navigare ed ascoltare musica in semplicità, sicurezza e libertà.
Contribuiamo a risolvere i bug di Samba ed amenità simili, poi, a forkare gnome shell con un'interfaccia Unity ( ad oggi inutilizzabile, temo ) o a riempire gli schermi di pulsanti traslucidi c'è sempre tempo!

PS: qualche giorno fa ho installato Ubuntu 10.10 sul fido HP Probook 6540b, tanto per non lasciarlo solo con Windows 7 pro. Inutile farci un post: installazione liscia e rapidissima, data la potenza disponibile. Anche qui tutto riconosciuto out of the box, webcam inclusa...

13 luglio 2010

HP Probook 6540b

L'HP Probook 6540b è il mio nuovo compagno di lavoro e mi è arrivato la settimana scorsa.
Processore core i5, 4 Gb di RAM, 500 Gb di HD ( a 7200 rpm ) scheda Grafica AMD 4550, monitor 15.6" con risoluzione 1600x900, tastiera completa e lettore di  impronte digitali.
4 porte usb, slot express card, Lan Gigabit, Wireless, Bluetooth, modem - fax ed addirittura una porta COM ne fanno una macchina davvero completa per connettività ed espandibilità.
Il Processore è un dual core hypertreading, il che significa che è un quad core logico e la macchina è davvero scattante. Del resto, l'ho scelta per le funzioni di amministrazione di sistema e progettazione moderata: nessuna velleità videoludica o multimediale: non ha neppure gli altoparlanti stereo! Equipaggiata con Windows 7 professional ed office oem ed inserita nel dominio aziendale, funziona per gran parte con software libero ( 7zip, openoffice, truecrypt, openvpn, etc ) ma non ho potuto fare a meno di acquistare dolorosamente office: sembnra incredibile: internamente all'azienda usiamo openoffice, io poi non ne parliamo, ma certi softwares sono incompatibili con opernoffice: proprio non partono se non rilevano winword.exe! Pazienza...
Per ora sono soddisfattissimo. Leggero e versatile ( l'autenticazione biometrica è davvero comoda per chi usa password complesse ) ha quasi rivoluzionato il mio modo di lavorare: ho tutti i dati e la posta su una sola macchina e come d'incanto ho smesso di pensare a dove sia il particolare file o il tal messaggio di posta elettronica. Entra alla perfezione nello zaino e credo che non mi romperò più la schiena come un tempo.
Ed il vecchio DV9044? Beh, equipaggiato con 2 HD da 320 GB di cui uno da ben 7200 rpm, fa la sua bella figura dopo essere stato formattato con Ubuntu 10.04: agile e scattante, libero e sicuro, cerca una nuova casa...