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21 aprile 2025

21 Aprile 2025, Francesco vive!



 «Perché cercate tra i morti colui che è vivo?» 

Per chi crede oggi si è compiuta la vita di un uomo che ha servito Dio e l'Umanità fino all'ultimo respiro: Papa Francesco è tra i vivi, non tra i morti. La tristezza riserviamola alle nostre debolezze e non al passaggio di un Uomo alla Vita.

27 agosto 2017

Peppone batte Left venti a zero. Anzi, a zero virgola.

Un naufrago della Sinistra si aggrappa dove può.
Uno di questi era la rivista Left.
Mi piacciono i temi  e gli approfondimenti sul mondo del lavoro, sui migranti, sui diritti.
Insomma: Sinistra.
Ultimamente, la deriva anticattolica della rivista ha superato il mio personale livello di guardia (chè è piuttosto alto).
Da sostenitore fattivo della Laicità dello Stato (ma non del laicismo di Stato) non ho particolari problemi a leggere critiche anche sopra le righe alla Chiesa Cattolica.
Left ha iniziato una campagna di stampa contro Papa Francesco con articoli ripetuti e mirati.
L'articolo che mi ha convinto a ragionare su questa offensiva è questo.
La lettura contestuale della voce dedicata al Papa è un utile confronto rispetto al testo di Left.
A Left riesce di mettere sullo stesso piano l'azione politica e quella del magistero e si diletta in voli pindarici associando brani del Vangelo alla tragedia dei desaparecidos.
Già arrivato a questo punto nella lettura ho iniziato ad avere i miedi dubbi sull'articolo di Left tanto che la posizione e le azioni di Bergoglio durante la dittatura argentina è ben documentata e le insinuazioni dell'articolo sul tema sono del tutto gratuite.
Inoltre, le posizioni più tradizionaliste della dottrina cattolica, la cui critica è sicuramente legittima e che comunque dovrebbero riguardare i soli fedeli, vengono adoperate per definire Papa Francesco "punta di diamante di una mentalità patriarcale che vorrebbe la donna inchiodata al ruolo di moglie e madre."
I fatti legati a questa affermazione, sono, tuttavia, accuratamente omessi.
Cito direttamente perchè credo che questi due esempi parlino da soli:

"Nel mondo ideale di papa Francesco i ricchi rimangono ricchi e i poveri rimangono poveri. È questa la nuova idea di uguaglianza a sinistra? Bergoglio lo ha detto chiaramente, basta leggere questa frase. «Il “no” ad un’economia che uccide diventi un “sì” ad una economia che fa vivere, perché condivide, include i poveri, usa i profitti per creare comunione»"

E l'ancora più grave:


"E sempre a proposito di superamento delle disuguaglianze, è forse laica e di sinistra la frase pronunciata da papa Bergoglio l’8 gennaio 2014? «Un bambino battezzato non è lo stesso che un bambino non battezzato» disse nell’udienza generale a Santa Marta. Queste parole possono essere declinate in diversi modi, basti citarne uno per tutti: un bambino battezzato non è lo stesso che un bambino ebreo."

Ecco il punto.

"E' forse laica e di sinistra?"

Prima di tutto, è una assunzione del tutto arbitraria che Francesco e la Chiesa desiderino che esistano persone povere.

La seconda citazione è grottesca.
Oggi non sono andato a Messa e non ho fatto la Comunione. 
E' o non è lo stesso?
L'aver fatto la Comunione mi rende diverso e maggiormente meritevole di vivere rispetto ad un Giapponese Shintoista?
Una questione prettamente religiosa viene sbandierata addirittura come antisemitismo.
Io potrei anche continuare a confutare rigo dopo rigo questo ed altri articoli.
Ma il succo è che il Papa non è di Sinistra. 
E' il successore di Pietro.

E Left non ha gli strumenti per comprenderne le implicazioni pratiche fino a questo genere di dichiarazioni di non-collaborazione con altre forze praticamente affini perchè ideologicamente non compatibili.
Eppure dovrebbe essere palese come Papa Francesco stia dando impulso pratico e concreto alle azioni sociali dei Cattolici.
Un articolo (ed una linea editoriale) da dimenticare.
Eccetto sulla Pedofilia, dove Left ha, comunque, torto: nessun Papa può "fare abbastanza" su un crimine mostruoso come questo.
Nessuna Nazione sulla Terra investe "abbastanza" nella lotta contro il Cancro o per la ricerca scientifica in generale.
E la Chiesa di sicuro non potrà mai fare abbastanza perchè il problema è strutturale e gli sforzi generici e palliativi  delle gerarchie saranno sempre della classe di rendere asciutta l'acqua finchè non metteranno mani alle cause strutturali di questa atrocità.
E finchè Left si mantiene nell'ambito dei fatti (e il resto dell'articolo non concede molte speranze in merito all'interpretazione dei fatti esposti) su questo tema meglio un eccesso di zelo che la sottovalutazione.
In conclusione, probabilmente, più delle mie parole, sono significative le parole stesse di Left con l'uso ripetuto di interlocuzioni quali "ingerenza di un capo di Stato straniero".
Riferirsi alle parole del Papa (in ambito sociale e dei diritti) come "capo di Stato straniero" è qualcosa che era sberleffato già dagli anni '40 del secolo scorso.


Insomma, a Left non hanno mai letto neppure Don Camillo?
Oppure hanno intenzione di scriverne una involontaria brutta copia comica?
Cari ragazzi, una società Laica non è una società Laicista. Non scambiate (e non spacciate) la Seconda con la Prima.
E la via delle percentuali elettorali dello zerovirgola è nota.

29 settembre 2015

Accoglienza: tra pregiudizio e realtà, ossia perchè non ci sono (ancora) famiglie di profughi in ogni parrocchia?

L'appello di Papa Francesco ad accogliere in ogni parrocchia una Famiglia di Profughi sta gettando un sano scompiglio nelle Parrocchie, nelle Curie e anche nella Società Laica.
Eppure non c'è niente di straordinario nelle sue parole.
E' solo un po' di Vangelo applicato.
Immaginate di avere un appartamento vuoto e sfitto.
Beh, se siete di Matera questa non è una circostanza poi così rara.
Immaginate di voler raccogliere anche voi l'appello del Papa.
Magari vi avanzano anche un po' di soldi per poter fare la spesa per un'altra famiglia e pagare le relative bollette.
Quindi, dopo aver verificato che nell'appartamento è tutto in ordine, magari dopo aver riempito il frigo ed acceso il riscaldamento, ve ne scendete in strada con le chiavi di casa in tasca convinti di essere sul punto di essere sul punto di ospitare una famiglia di Siriani in fuga dall'Isis o da Assad o da Putin o vedete voi.
Ecco, qui casca l'asino.
Prima di tutto dovrete guardarvi dai vicini di casa che, probabilmente, vi faranno causa.
Poi scoprite che un appartamento è una cosa, un albergo un'altra:
in termini semplici, il vostro appartamento rispetta tutte le norme del caso? La vostra cucina ha le tende ignifughe? A quando risale il certificato di verifica periodica dell'impianto di terra?
E la cappa della cucina?
Beh, ecco, iniziate a pensarci perchè probabilmente alcune di queste cosucce potrebbero essere davvero indispensabili per dichiarare l'agibilità del vostro appartamento
Avete messo tutto a norma?
Bravi, ora iniziate a cercarvi i profughi che volete accogliere.
Vi sembra la parte più facile, dopotutto gli extracomunitari vi pare che abbondino, no?
Ma a chi vi rivolgete?
In questura? In Comune?
Beh, sappiate che, almeno da queste parti, dovreste andare in Prefettura.
Che, ad oggi, non vi affiderà nessuno.
Le Prefetture appaltano i migranti a blocchi di 30, 50.
Preciso subito che non c'è nessun intento dispregiativo verso i privati che si occupano di questo modello di accoglienza. 
Funziona così, nella maggior parte dei casi si fa al meglio possibile, il resto è cronaca nera.
E voi?
Voi aspettate.
Già, perchè l'Italia è un Paese di transito.
La vostra famiglia ideale di profughi siriani in fuga dalla guerra, ben bianchi, magari lauerati, di cui già sognavate di mandare i figli a scuola, poi agli scout, magari di invitarli a cena a casa vostra discorrendo un po' in inglese o in francese, ecco, questa famiglia ideale di gente che non vi farà far causa dai vicini, scoprirete, semplicemente grattando sotto i luoghi comuni, che non esiste.
Abbondano ragazzoni di vent'anni,  praticamente tutti maschi, col difetto di essere fin troppo numerosi e alieni, che affollano i centri di accoglienza e ciondolano nei viali di periferia.
Sì, proprio quelli che hanno una diaria di 2,5€ che diventano 35 sulle bacheche più bufalare del web.
Ah, dimenticavo: dopo essere passati da ASL, Vigili del Fuoco, Vigili Urbani, Comune e Prefettura... 
Vi tocca la Questura.
Già, perchè da queste parti, senza documenti, bolli e affini non si va da nessuna parte.
E anche quando tutto è in ordine, quando per davvero i tuoi sforzi hanno portato ad un tetto per gente che scappa, devo ricordartelo, dalla tua vigliaccheria quadriennale che ha contribuito a seppellire le vite di queste persone nelle devastazioni siriane, dovrai gestire la quotidianetà.
Non puoi mica limitarti a pagare le bollette e a portare la spesa (a proposito; non penserai che la gestione contabile dei tuoi soldi che vuoi regalare ai profughi sarà cosa semplice, spero);
Dovrai stare accanto ai tuoi ospiti per le incombenze quotidiane e, in più, donare loro una cosa semplice che anche il migliore dei centri di accoglienza non può offrire:
L'Amore.
L'Accoglienza di un completo estraneo nelle nostre vite non può essere tale se non come offerta d'Amore disinteressato.
Ed è questa la sfida del Papa: aiutare i fedeli, non imporgli pesi.
Aiutare le Comunità a riscoprirsi cristiane.
Non è un messaggio teologicamente complesso.
E' un'occasione d'oro che il Papa regala ai Cattolici per fargli evitare, almeno una volta nella Vita, negli spiacevoli casi descritti, ad esempio, in Matteo 25,31-46.
E' un ultimo invito alla Conversione proprio a quella massa di Italiani in bilico tra le domeniche mattina in Chiesa ed il resto della Settimana con Mammona.
E' un'idea geniale per aiutare tutti a guardarsi in faccia, guardarsi dentro e a decidere di rinunciare ad un po' della necessaria ipocrisia per sopravvivere ai tempi per far sopravvivere, almeno a stento, la propria anima.
Ecco, io non sono sicuro che la missione sarà compiuta con successo.
La risposta dei Consigli Pastorali, al momento, non è valutabile: mancano ancora troppi dati
Ma il mondo laico sta dando dimostrazione di estremo pregiudizio nei confronti di quello cattolico.
E' vero, la Chiesa ha un enorme patrimonio immobiliare.
Possiede palazzi e conventi.
E, lo so, alcuni passaggi delle problematiche pratiche dell'Accoglienza qui riportati possono sembrare caricaturali, ma sono, purtroppo per l'Italia, quasi tutti reali.
Ma, con un po' di onestà intellettuale, ci vuole poco ad arrivare che l'Offerta del Papa ha ben poco a vedere con il Tesoro di San Pietro.
Non è questione di rubare lavoro alle Cooperative (Si veda il secondo link più in fondo) e aleggerire a spese del Vaticano i compiti dello Stato
E' un'Offerta che, accettata, non richiede di donare beni materiali, ma tempo e fiducia.
Solo che tra i tanti che si potrebbero accollare l'onere e l'onore di fare la spesa, insegnare l'Italiano, invitare a cena, in una parola: di Accogliere, c'è tutto il peso di una Realtà Burocratica dietro cui, tuttavia, si deve aver la forza di non nascondersi.

Vi lascio con qualche Link, di interesse generale il primo mentre è più mirato a Bologna il secondo (e conferma lo status di 'stasi burocratica' di questi giorni).

14 giugno 2015

L' #agescidalpapa ed io: breve punto della strada

L'autobus viaggia veloce verso Nord nella campagna toscana colorata dall'estate imminente.
Il Villanova 1 dorme stremato dalla fatica di questa lunga giornata.

Accanto a me capi, Rover Scolte ed esploratori rannicchiati sui sedili.

Non ho sonno.
Ho voglia di gridare.
Ho voglia di correre.
Come già intuivo prima di partire, non sono andato ad un evento mediatico.
Ad uno spettacolo.
L'incontro con Papa Francesco, per me, è stato ben poco didascalico e molto, molto pratico.
Mentre il Papa ci ricordava le scelte della Carta del Coraggio o la nostra importanza all'interno della Chiesa cattolica italiana, per me gran parte della gioia era arrivata già negli incontri avuti sulla Strada in questa memorabile giornata.
Abbracci fin quasi alle lacrime con chi ha condiviso la mia Strada dalla Promessa alla Partenza e durante il mio Servizio di Capo.
La certezza nel cuore di non essere li per sola apparenza, ma per un incontro in Cristo che non si limita alla    predica settimanale ma è quotidianità di ogni giorno per tante tante persone, al proprio meglio, dai ragazzi a scuola agli adulti nel mondo del lavoro, nella Società Civile e nella Politica.
Non siamo tanti, forse poco più di duecentomila scout attivi di tutte le associazioni in Italia.
Eppure, la nostra e' una presenza attiva nel Paese non proporziona al numero.
Ci siamo e Papa Francesco non ci ha sgridato per le polemiche sulla carta del coraggio ma ci ha incitato a far meglio, sempre meglio: andate avanti così ed impegnatevi a diventare costruttori di ponti in una società che è abituata ad innalzare muri.
Ma io ascoltavo quelle parole rapito dalla gioia di aver incontrato le persone a me più care con cui la fratellanza scout si è cementata durante i miei anni da Esploratore, Rover e Capo.
Ancora mi vengono i brividi per il sollievo della certezza di una Vita comune a tutte queste Persone che esce dal limbo dell'utopia per manifestarsi nel dolore e nella fatica, ma anche nella gioia e nell'Amore di ogni giorno.
"Angelo" Gridato da Antonella, mia Guida nel Rearto Sagittario Matera 1, ora nel Pozzuoli 2.
E solo un gesto che possa tradurre tutte le emozioni e la logica ferrea dell'accaduto: un abbraccio.
Un abbraccio per l'Amore, un abbraccio per la Forza del Servizio, un abbraccio per la fratellanza mai spezzata dopo tutti questi anni ed eventi.
E, poi, ancora "Angelo" Urlato da Sivia, con cui abbiamo fatto tanta Strada assieme nel Can Orione del Matera 1 da Rover e Scolta e che ritrovo Donna della Partenza, Madre, Capogruppo, Moglie, Capo Fuoco, in ordine sparso, del Genova 15.
E l'incontro con la mia vecchia Comunità Capi da cui solo lo squallido livore della Classe Dirigente Lucana mi ha potuto strappare.
Incontrare i ragazzi di un tempo ora Uomini e Donne della Partenza in Servizio, splendidi assieme ai loro Capi di un tempo, ora stessi pilastri di una Comunità che non si arrende davanti alle difficoltà di una Città devastata dalla lotta per bande che passa per Politica e da una crisi economica che dura da lustri.
Vederli lì sotto il mio stesso cielo
Ma ad ogni male c'è il suo rimedio e quello che mi è stato tolto mi è stato ridato con gli interessi nel mio Villanova1.
E tutti questi pensieri, tutte queste emozioni, questo ragionare nei pochi minuti in cui Papa Francesco ci ha parlato.
Dovrei concludere qui, sull'onda dell'entusiasmo per una giornata splendida, per una prova fisica di Verità del nostro Servizio.
Ma basta autoincensarsi.
I problemi ci sono, eccome.
Una signora che mi acchiappa uscendo dal bagno del ristorante (ebbene sì, anche i capi agesci apprezzano l'amatriciana) e che mi sollecita a difendere "Lafamigliacheèunasola!"
Un esploratore che interroga i suoi capi sull'Aborto e a cui si devono dare risposte adeguate, adeguate alla sua età, semplici ma non semplicistiche, che gli consentano di interrogarsi e di agire senza, tuttavia, aumentare la sua confusione.
Siamo chiamati ad un duro lavoro per costruire ponti tra l'inconciliabile.
Il traguardo è lontano e non siamo i primi in gara.
Ma siamo in gara, uniti da Matera a Pozzuoli, da Bologna a Genova.






11 giugno 2015

Perchè vado con l'#agescidalpapa

Ultima riunione con le Coccinelle.
Giugno, sole e caldo.
Un altro Sabato pomeriggio che si protrae fino a sera, anche se non c'è la Messa.
Gavettoni e risate, acqua come gioia.
Da Ottobre ad oggi, solo una manciata di week end sono stati a mia disposizione.
Sono davvero stanco.
Quando la porta della Quercia si chiude non mi vergogno di ospitare anche il pensiero: "Finalmente".
Magari un sabato posso andare al mare pure io.
Sono allergico alle adunate oceaniche.
Detesto la folla e il caldo.
Un'adunata oceanica nella folla e al caldo non è in cima alle mie preferenze su come passare il week end in questo periodo piuttosto pieno.
Che poi, se devo ascoltare un messaggio, beh, per ascoltare va benissimo lo streaming, va ancora meglio la lettura e la riflessione.
No.
Decisamente non vado a Roma per provare un'emozione, magari tra un boccheggiamento da calca ed un colpo di calore.
Non vado a Roma perchè quello che sentirò mi cambierà la vita.
Nè vado a Roma perchè "Oh, che festa, gente, tutti assieme su le mani".
Vado a Roma perchè ho bisogno di un gesto concreto da farsi con la mia Comunità.
Ho bisogno di fare Strada e andare a Testimoniare lungo la Strada con gesti fisici, non virtuali.
Mi serve il calore dell'Estate, la notte sull'autobus nel dormiveglia, la calca al parcheggio, la marcia verso la piazza sotto il sole, la pazienza della fila, l'attesa abbacinante, il tutto in un unico abbraccio fraterno.
Mi serve arrivare, dopo la fatica, al gridare che noi non ci limitiamo ad esistere chiusi nelle nostre Sedi e nelle Parrocchie e che siamo Cristiani e Scout ogni giorno della nostra vita.
Non siamo persone con cui fare i conti ma su cui contare.
E che non bastano le parole.
Parlare e scrivere, sì.
Ma anche servire, amare, camminare, incontrare Cristo sulla via del Pellegrinaggio e per le strade di tutti i giorni.
Quindi, uniforme perfetta e stirata, stanchezza nello zaino, la mia stanchezza del mio lavoro, piccola offerta per questa bella giornata:
domani vado conl'#agecidalpapa.

24 gennaio 2015

Cercasi Laicità Disperatamente

Laicità.
Tutti la chiedono, la cercano, la invocano.
Alcuni sperano di imporla in un evidente ossimoro 
Laicità?
E che vuol dire?
Che a scuola non c'è l'ora di religione?
Che si abolisce il concordato e l'8 per mille resta allo stato?
Che sui moduli scolastici c'è scritto genitore1/2?
E che, oltre che sulle attività commerciali si pagheranno le tasse anche sulle mense della Caritas e le sedi degli Scout?
Io direi che questo è riduttivo.
Ci vuole ben altro.
Chi legge queste pagine sa già che sono un sostenitore della Laicità dello Stato, sfavorevole all'insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole e all'esposizione di simboli religiosi negli edifici pubblici.
E che ritengo che se si vuole ridurre l'aborto lo si fa con l'educazione sessuale ed i servizi alla Maternità, incluso stigma sociale (e sanzioni penali) stile pedofilia per le imprese che discriminano la Maternità.
Non certo riempendo i consultori di medici obiettori ed ostacolando la 194.
Perchè il Credo Religioso non è solo un fatto privato, è anche un fenomeno sociale ma non può essere imposto dalla legge.
A nessuno.
Ma la Laicità è tutto qui?
Charlie era un giornale laico?
O perseguiva un suo intento, un suo peculiare credo, assolutamente legittimo, assolutamente necessario alla Libertà ed alla Democrazia?
Veder deridere la fede altrui, inclusa la mia, non mi provoca disagio.
E non capisco perchè dovrebbe.
Cristo ha menato i mercanti nel tempio, nessun altro.
E nemmeno ha espresso disappunto verso pagani e critici vari.
Perchè dovrei farlo io?
Ma qualcosa va messa in chiaro:
Se Adinolfi spara le cazzate sulla moglie sottomessa, mi tocca sentire: "Ecco, i Cattolici".

Invece, Se gli eretici dell'ISIS fanno quello che hanno fatto in Francia "No, loro sono estremisti, non sono l'Islam (giustamente) e poi pensate piuttosto alla strage cristiana di Utøya". 
Un altro ossimoro su cui sarebbe risibile anche solo controbattere.
Nemmeno per il rapimento di Vanessa e Greta c'è stato verso di mantenersi laici.
O si difendeva a spada tratta il comportamento delle due ragazze o ci si univa alle vergognose e squallide campagne diffamatorie di certa destra.
Per fortuna ci hanno pensato le stesse Greta e Vanessa a riportare in laicità la contingenza scusandosi per il dolore causato e respingendo le becere accuse dei soliti noti.
Ora, delle affermazioni di Salvini non faccio una tragedia, ma di chi si definisce laico e deve per forza controbilanciare quelle di Salvini, sì.
Le ragazze hanno fatto una cazzata, pagata a caro prezzo dalla Collettività e dalle future vittime che ISIS farà usando i soldi del riscatto. Punto. 
E' stato giustissimo riportarle a casa costi quel che costi e magari il loro coraggio fosse diffuso in Italia come la tossicodipendenza da Pallone.
Tutto il resto non è laico, nè nell'offesa nè nella difesa ad accuse false.
Ed è laico chi si straccia le vesti per Gaza, tace su Hamas e non ha speso una singola sillaba per la Siria?
Ecco, questo modo di pensare non mi spingo ad affermare che sia sbagliato, perchè, come dicevo prima, non mi provoca disagio, semplicemente, non è laico.
Anche se prodotto da un ateo, da un agnostico, il pensiero di questo calibro non è laico.
Estremismo non è solo quello islamico o leghista o fascista, estremismo è anche, per restare al nostro esempio,  forzare una connotazione religiosa e cristiana all'assassino norvegese pur di poter fare paragoni utili al proprio Credo.
Usare parole oscene, insultare il credo altrui, esporre un indice più lungo del proprio medio non è poi così grave, lo facciamo un po' tutti.
Ma non è laico.
Quindi, francamente, preferisco continuare a rispettare gli uomini piuttosto che affannarmi a pretendere rispetto.
Quella di Charliè è stato un crimine ed una tragedia.
Ma, chissà perchè se un eretico dell'Islam ammazza decine di persone in Francia deve essere per forza anche colpa del Cristianesimo.
Affermazione del tutto ragionevole, per un Credo Concorrente, ossimorica per un pensiero Laico.
Quindi,  sorrido a chi vorrebbe farci tutti ritornare all'epoca della Torre di Babele:
un pensiero unico di uomini sopra altri uomini.
In questa prospettiva, forse, Papa Francesco è più laico di molti atei.

14 ottobre 2013

Forma è Sostanza: Papa Francesco non è marketing.

Sta andando di gran moda, nell'italico mondo anticlericale, definire il Papato di Francesco I una pura operazione di marketing di facciata.
Il leitmotiv è più o meno costante:
ad ogni iniziativa del Papa si commenta generalmente con uno standardizzato "ma pensino a pagare le tasse in Italia".
Cosa auspicabilissima, ci mancherebbe.
Le tasse della Chiesa, tuttavia, sono un argomento che ha ben poco a che fare con il messaggio evangelico: Nostro Signore ha esplicitamente invitato tutti a pagarle, Chiesa inclusa.
E se la Chiesa si discosta dal suo stesso insegnamento è perchè è e resta un'organizzazione fatta di uomini, pertanto, fallace sulle questioni temporali.
Fa specie che persone generalmente 'di sinistra' adottino lo stesso metodo dialettico tipico dei "Sallusti & Feltri": ti chiedo della Corruzione e tu mi rispondi sui Comunisti che mangiano i bambini, per intenderci.
Il fenomeno è reso ancor più grave dalla pretesa dei Non Credenti di fissare i paletti in cui possa muovesi una "Chiesa buona" secondo loro.
A parte, poi, gli strafalcioni dottrinali che si leggono in giro (ricadendo, dolorosamente spesso, nel caso di pesone degnissime che nello specifico fanno a gara con la Gelmini del tunnel Svizzera - Gran Sasso a spararle grosse):
"Se il Papa cambia la dottrina non è una cosa seria, è relativismo".
Certo, occorrono un po' più dei canonici cinque minuti di ricerca su google per arrivare alla conclusione che, per chi ci crede, Gesù è venuto a salvare tutti gli uomini.
Quelli che credevano che la schiavitù fosse legittima, che la terra fosse piatta, che le malattie fossero una punizione divina e che si potesse guarire cavando sangue.
Quelli che credevano che le donne non avessero anima e che il Sole girasse intorno alla Terra.
E' venuto pure per quelli che credono in Darwin e nella fisica quantistica ed anche per chi, tra mille anni, riderà degli uomini del XXI secolo e delle loro antiscientifiche e rozze credenze sull'Universo:
il Sabato è fatto per l'Uomo, non l'Uomo per il Sabato.
Quello che era 'vero' per una società in cui le ragazze si sposavano a 14 anni non lo è per un tempo in cui le famiglie si formano 20 anni dopo.
L'Uomo resta tale ma le sue Società mutano col tempo ed il Cristianesimo, scusatemi se vi chiedo un attimo di concentrazione in più su questa frase, dicevo, il Cristianesimo non è un qualcosa che si eredita dai padri e su cui si costruisce strato su strato come una Città.
Ma va scoperto e praticato da ogni generazione in maniera differente.
Se il Cristianesimo fosse statico, scolpito nella pietra da uomini, sarebbe finito da tempo.
Il Cristianesimo è fatto per l'Uomo ed ogni generazione di uomini deve imparare il suo significato perchè ogni generazione di uomini vive differentemente.
Bene fa Papa Francesco a sforzarsi di portare la Chiesa all'Uomo, tutto qua.
Certo, la diffidenza iniziale è sacrosanta, quasi logica.
Anche io ho considerato gli inizi del Pontificato di Francesco I con un certo scetticismo legato alla possibilità che nelle azioni del Papa vi fosse più marketing che sostanza.
Ma, pian piano, la sostanza inizia a prendere forma.
Partendo da un po' di pulizia nello IOR, poi dalla riforma della Curia Romana passando per il viaggio a Lampedusa e l'impegno serio sulla Siria e alla 'faccenda Priebke' fino a quella che altro non è che un accento maggiore su un qualcosa che è il Cuore del Cristianesimo: la Misericordia dell'Uomo verso l'Uomo.
Che, 'stranamente', agli occhi di molti, sostituisce il giudizio.
"Lo sanno a memoria il diritto divino e scordano sempre il perdono". Ecco, questa frase del Sommo De Andrè mi sembra calzi a pennello non più sul Clero, ma su coloro che guardano con terrorizzato sospetto alla possibilità che la Chiesa sia sul punto di riformarsi ancora una volta per soccorrere l'Umanità ferita.

7 settembre 2013

La Veglia di Preghiera per la Pace in Siria del 7 Settembre 2013

Sono passati due anni da quando è iniziata la guerra civile siriana, prima come rivolta contro la dittatura di Assad nell'ambito della Primavera Araba, poi come ulteriore campo di battaglia jahdista.
Di fatto, oggi, ad una dittatura spietata si contrappone non tanto una opposizione liberale e laica, ma direttamente Al-qaeda (per semplificare un minimo).
In questi due anni, fino alle recenti dichiarazioni USA di volontà di intervento nulla si è mosso nel fronte dei classici 'pacifisti' nostrani.
Atrocità, Sarin, centoventimila morti, due milioni di profughi, nel silenzio generale di chi, normalmente, usa un bel tono alto per denunciare ogni violenza a Stelle e Strisce (e/o targata Stella di Davide).
Toni tutti ritrovati dopo le dichiarazioni di Obama.
La Siria è una polveriera che l'intervento USA potrebbe far deflagrare e che, anche in caso di successo, potrebbe lasciare al Medio Oriente in eredità una Siria Quaedista.
Ma non è questo il luogo per ricapitolare la situazione siriana.
Io ritengo che un intervento USA sia estremamente pericoloso e che si sia arrivati alla situazione attuale anche per grave colpa delle opinioni pubbliche 'pacifiste' dell'Occidente.
Nel mio piccolo conserverò memoria, ad esempio, delle dichiarazioni di condanna delle violenze israeliane e del contemporaneo biennale silenzio sui massacri siriani.
Per costoro il definirsi 'pacifisti' suonerà per sempre, alle mie orecchie, come un beffardo ossimoro.
Non ho ricette, non ho soluzioni.
Papa Francesco si è attivamente prodigato, in questi pochi mesi, per la Siria.
Ma, francamente, non credo che il digiuno di oggi possa smuovere i cuori  della fazione di Assad o di quella di Al-Quaeda:
gli uomini che praticano la violenza in nome della Religione sono eretici del credo che vorrebbero professare e che, invece, insozzano.
Credo, invece, nell'importanza di un gesto personale di riflessione.
Non digiuno per spingere qualcun altro al 'pentimento'.
Digiuno perchè sento il bisogno di ascoltare quello che il Signore ci urla da sempre.
E prego per chiedergli di aiutarmi ad ascoltarlo.
Tutto qua.



13 marzo 2013

13 Marzo 2013

Un Papa Fracesco, ecco, un Papa che sceglie oggi il Nome del Poverello di Assisi, un Papa che si presenta a me col sorriso in una serata come questa, un Papa che esordisce salutandomi e mi chiede di pregare...
Cinque minuti di Perfetta Letizia, oggi, 13 Marzo 2013.