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11 febbraio 2021

GNU Linux vs Pandemia: arma vincente per armata perdente

E' da troppo tempo che non scrivo nulla su GNU/Linux, pur usandolo su base quotidiana sia per lavoro che per uso personale.

Inutile girarci attorno: la battaglia per il Desktop è persa e sui rari PC fissi e i più comuni PC portatili la fa da padrona Windows 10 e a seguire MacOs.

E' pure inutile star lì a cincischiare su etica, educazione, libertà, diritti.

Non interessa più niente a nessuno.

Resiste, un numero piccolo (1-2%) ma stabile di utenti che compiono il rivoluzionario atto di usare un sistema gratuito, relativamente sicurissimo, libero, economico ed ecologico e pure facile da usare.

E non è questione di maoismo ideologico: uso windows per le cose che linux non può fare e viceversa. 

In pratica uso linux 10 ore al giorno e windows per 1.

In tempi di Didattica a Distanza più che di SmartWorking sarebbe (stato) il caso di poter riciclare vecchio hardware per fornire ad ogni membro della famiglia un suo PC.

So che molti Linux User Group e volontari associati hanno fatto il possibile per aiutare chi è in difficoltà e non può permettersi di acquistare un paio di PC nuovi ma è evidente che la possibilità di mettere a nuovo un computer di dieci anni fa è praticamente sconosciuta.

Comunque, veniamo ai fatti.

Ecco qui un vecchio netbook dei primi del secolo.



L' Asus EEE PC 1011PX è un apparato di 10 anni fa che abbiamo pagato € 199,00 proprio a inizio 2011.

Nato con Ubuntu 10.04 (ma compatibile anche con Windows 7 e XP, sistemi operativi non più supportati), mosso da un Intel Atom N570 con 2 GB di RAM, ha servito la famiglia per 10 anni senza perdere un colpo.

E oggi? 

Oggi funziona con Linux Mint 20.1, un sistema operativo del 2021, non del 2001.

Chrome e Libreoffice, usati assieme, non lo mettono in affanno.


Non è più il computer che usiamo per lavoro o per svago (ma è molto utile a mia moglie che è insegnante e può portarselo senza problemi a scuola in bicicletta)  ma funziona.

Funziona per il web, per usare zoom, meet e skype.

Funziona per scrivere, usare fogli di calcolo e ascoltare musica.

Funziona anche per vedere film.

Non lancio sfide nè ho voglia di compilare l'ennesimo elenco di 'si potrebbe'.

Prendo atto del fatto che la domanda (un computer con cui studiare) non si incontra con l'offerta (il vecchio computer con Windows che è diventato così lento tanto da essere inutilizzabile) se non in casi eccezionali.

Fondamentalmente, è la stessa faccenda della mobilità ciclabile.

Peccato.

21 ottobre 2015

Linux e Agesci: perchè il Matera 2 partecipò ai primi Linux Day Materani

A quanto pare, anche quest'anno a Matera si terrà il Linux Day, per fortuna.
Sono passati molti anni dal primo che vide me tra gli organizzatori, un evento a cui ho dato il mio contributo su... mandato della Comunità Capi del Matera 2.
Vorrei, quindi, parlarvi del perchè un gruppo Scout dovrebbe impegnarsi per la diffusione del Software Libero tra i propri ragazzi.
"Usare Linux è il modo scout di usare il computer".
Ne parlo da molti anni.
Nel XXI secolo il software entra anche nella quotidianità dello Scoutismo e, se lo scrivente considera lo scouting assolutamente primario  e non si sogna nemmeno di sostituire scarponi bussola e pentolone con un mouse, ma l'uso del software è finito anche negli orologi e fa parte della vita quotidiana così come l'elettricità.
B.P. diceva: non esiste buono o cattivo tempo, ma buono o cattivo equipaggiamento.
Lo stesso vale anche per l'informatica.
Il Software Libero, gratuito, quindi economico, basato sulla collaborazione e l'apertura è una concreta applicazione pratica della Legge Scout.
Quale Capo Reparto approverebbe un campo di reparto fatto in Albergo e Piscina?
Quale Capo Clan approverebbe una Route fatta in auto tra un albergo un Pub ed un Ristorante e l'altro?
Lo stesso vale per il Software.
Ecco perchè i primi Linux Day materani ebbero il contributo di un Gruppo Scout.



Perchè l'educazione dei giovani ad un uso consapevole, libero, aperto, economico e responsabile delle tecnologie informatiche fa parte del DNA dell'AGESCI, vera associazione di frontiera.
Certo, l'impegno Agesci in questo senso è, forse troppo a macchia di leopardo, oscillando tra lo splendido esempio della Route Nazionale del 2014 e l'adozione di soluzioni proprietarie per la gestione della propria infrastruttura di Posta Elettronica.
Ma c'è.
Sono tanti i capi ed iragazzi che riconoscono la perfetta contiguità tra Legge, Promessa e l'uso di Software Libero al post di quello Proprietaro.
Certo, non si deve esagerare. 
Scherzando, spesso affermo che il Software Libero è evangelico, Windows Pagano e i prodotti della Mela, biblicamente, satanici.
Tuttavia, non credo che ci sia nulla di male nell'usare software proprietario per le attività scout. Semplicemente, ritengo che sarebbe meglio che in tutte le attività che coinvolgono direttamente i ragazzi (ad esempio specialità esperto del computer o attività quali Capitolo o Inchiesta) i Capi fossero in grado di indirizzare i ragazzi verso l'uso di software libero anche se non hanno specifiche competenze.
Del resto, il Capo non deve essere competente in tutto, perchè il suo ruolo è quello di educatore, non di istruttore, quindi, non lasciatevi spaventare, saranno i ragazzi stessi ad imparare facendo.
Di sicuro, qualsiasi attività Scout realizzata con software pirata dovrebbe far riflettere tutti sulla serietà della propria intenzionalità educativa.
Sabato 24 c'è il Linux Day.
Anche a Bologna.
Ma credo di avere un impegno ancora più importante per quel pomeriggio: invece di andare al sicuramente grandioso evento bolognese me ne vado a Riunione di Cerchio ad accogliere le Cocci.
Ogni cosa al suo tempo.

27 maggio 2015

il MIUR si accorda con Microsoft: non si esce vivi dagli anni 90.


Trovo scandaloso l'accordo stretto dal Ministero della Pubblica istruzione con Microsoft.
Non tanto per le ovvie considerazioni etico-economiche, tutte giuste ma che, sulla carta della lettera del protocollo hanno minore peso, in quanto non è previsto un esplicito acquisto di licenze.
Ma proprio per il concetto di fondo, quello della formazione a docenti, amministrativi e studenti.
A cura di un ecosistema oggettivamente superato come quello del software proprietario:
tutto il web gira su un ecosistema fondamentalmente aperto, giusto per fare un picciol esempio ...
La cosa scandalosa è che l'accordo è antiquato.
Sarebbe stato ingiusto dieci anni fa.
Oggi, invece, è banalmente antiquato.
Il MIUR non fa un pessimo servizio al Paese semplicemente per questioni di Software Libero e diritti e libertà.
No.
Fa un pessimo servizio perchè propone a Docenti, Amministrativi e Studenti un modello buono per gli anni '90.
Grazie Matteo, #cambiaverso, magari con una macchina del tempo ti riesce meglio.
Con la #buonascuola punti al XIX secolo, per il software giustamente hai scelto qualcosa di più recente, la fine del XX.