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30 novembre 2022

L'Agesci coi grillini a Roma il 5 Novembre 2022

Riporto con ritardo, perchè non vada perso nel mare dei social, le mie considerazioni di inizio mese sulla grande marcia per una presunta pace tenutasi a Roma il 5 Novembre 2022: 

La manifestazione di Roma a cui l'AGESCI partecipa è vecchia.

E' roba anni '70, quando di fronte allo strapotere  di missili nucleari ed armate corazzate sovietiche accampate dal Baltico al Mar Nero il PCI chiedeva il disarmo delle democrazie occidentali.

L'AGESCI mi chiede di fare di più, di andare avanti, di uscire dall'autoreferenzialità. 

Ecco perché, in fondo, non guardo con irritazione agli scout che oggi manifesteranno a Roma per una  pace con la lettera minuscola, la pace di Chamberlein, ingiusta, nei fatti al più una breve tregua prima che la benzina che queste manifestazioni portano alle macchine belliche delle autocrazie venga impiegata per nuove guerre di aggressione.

Sono persone di ottima volontà ma con pochi strumenti tecnici di discernimento: chi volete che sappia quanto fossero terrorirzzati per la presunta ovvia reazione delle democrazie occidentali i generali di Hitler alla vigilia di Monaco? Chi volete  che sappia cosa fu Monaco?

La guerra di Putin, la repressione in Iran, i missili di Kim, la grande armata navale pronta a sbranare Taiwan sono un unico gigantesco e nuovo evento con cui fare i conti.





Chi ha letto gli scritti di B.P. è familiare con il disegno che riporto: la Didascalia Originale recita così: "Tom il Piede Tenero vuole abbattere un albero. Ma non ha affilato l'accetta e così lo bastona soltanto".

Ecco, a me pare che la partecipazione alla manifestazione di Roma sia ben rappresentata da questa vignetta di B.P. Il Piede Tenero Tom, prima o poi, diventerà un Esploratore Esperto.

Ma non oggi.

Perchè è la Giustizia che genera la Pace ed è la Pace che permette di vivere in Non Violenza. Non il viceversa.

Io magari mi sbaglio, ma rileggendo le pagine del mio blog scritte anni fa, direi di avere un buon curriculum di previsioni azzeccate.

Buona Strada a chi si mette in cammino per dientare artigiano di pace, sperando che diventi presto qualcosa di più di un ragazzo di bottega.

16 febbraio 2022

Decalogo

Per non ripetermi ad ogni interazione social:




1 - Gli USA minacciarono di invadere Cuba perche l'URSS aveva piazzato sull'isola missili IRBM a testata Nucleare. C'è una analogia con la crisi Ucraina? No: gli USA non hanno piazzato missili a testata nucleare in Ucraina. E non hanno piazzato proprio missili in generale in Ucraina;


2 - la NATO circonda la Russia. No, basta dare un'occhiata alla cartina. In realtà la Russia ha circondato l'Ucraina su 4 lati: dalla Bielorussia a Nord, dal confine Occidentale a Est, dalla Crimea a Sud, dalla Transnistria a Ovest. Si potrebbe anche aggiungere che la Russia circonda le Repubbliche Baltiche ma questo non spinge estoni lettoni e lituani a minacciare guerra;


3 - Anche la NATO ha missili puntati contro la Russia? No, questo tipo di missili (ES: Pershing 2, Cruise  TLAM-N) non è più in uso da parte degli USA e dei Paesi NATO sin dalla fine della Guerra Fredda. La Russia, invece, ha dispiegato centinaia di lanciatori di 9K720 Iskander con una portata di 400 km dotabili di testata nucleare;


4 - Ma la NATO si è allargata ad Est nonostante all'URSS fosse stato promesso il contrario. E' vero, gli USA promisero (solo in un colloquio verbale tra Gorbačëv e James Baker, non via trattato) all'URSS di non allargare l'alleanza ad Est. Ma i cittadini degli stati in questione (Polonia, Cechia, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania) hanno avuto gradualmente sempre più paura della Russia:  la Guerra in Cecenia, quella contro la Georgia, i bombardamenti a tappeto in Siria, l'invasione e annessione illegale della Crimea, il Donbass, l'assassinio col Polonio degli oppositori, l'incarcerazione dei dissidenti;


5 - Ok, ma la Russia comunque vede avanzare una forza ostile ai suoi confini. E' vero, ma l'ostilità dei popoli dell'Est Europa che hanno chiesto (e ottenuto) di entrare nella NATO è dovuta all'occupazione sovietica durata decenni. Quindi la questione è: i popoli di quelle nazioni sono indipendenti o devono considerarsi soggette alla volontà arbitraria del Cremlino?


6 - Ma l'Ucraina vuole entrare nella NATO. Vorrebbe ma in pratica non può perchè finchè le crisi Donbass e Crimea (oltre a quella in corso) non sono risolte non ci sono i presupposti; Piuttosto, l'attuale crisi ha spinto Finlandia e Svezia (neutrale da 200 anni) a chiedere l'adesione alla NATO;


7 - Ma se Putin poi non invade? Avrà comunque raggiunto i suoi obiettivi anche se probabilmente pagandoli molto più salati di quanto calcolato: l'Ucraina resta fuori dalla NATO, le repubbliche del Donbass sono salve, l'annessione della Crimea pure e l'Unione Europea si conferma irrilevante. Inoltre l'impennata dei prezzi di gas e grano rimpinguerà le sue casse. Di contro Finalndia e Svezia si uniranno, probabilmente, alla NATO il che sarebbe una catastrofe strategica per la Russia. La NATO, inoltre, si è ricompattata ed era dagli anni '80' che la Russia non era così temuta da così  tanti europei;


8 - E se invade? Non sono un indovino, ma la sproporzione (non solo numerica) è sbilanciatissima a favore della Russia che è in grado di effettuare operazioni ibride e multidominio oltre a disporre di sofisticate capacità di cyberwarfare e guerra elettronica. Nel caso si dovrebbe fare di tutto per limitare le vittime. Di sicuro la NATO non interverrà ma si rafforzerà negli anni a discapito di una Russia paria.


9 - Quindi Putin ha torto? La domanda non ha senso: Putin è un capacissimo ex ufficiale del KGB, un leader capace che ha riportato la Russia al suo status di Grande Potenza. Ma a che prezzo? Economia in crisi perenne, libertà soffocate, persecuzioni, denatalità, speranza di vita tra le più basse (furbi i comizi senza mascherina a inizio autunno '21) del mondo industrializzato. In altre parole, Putin agisce come un autocrate e ogni confronto con ragioni e torti nel senso delle democrazie occidentali non ha rilevanza;


10 - Ok e ora che si fa? Si studia. Ci si deve rassegnare a studiare. A distinguere una bomba atomica a caduta libera da quelle montate su missili come l'Iskander russo. A distinguere un bombardiere nucleare B2 di base negli USA da un Caccia tattico Tornado dell'aeronautica militare. A distinguere, insomma, tra un'arma offensiva ed una difensiva, tra uno schieramento da primo colpo ed uno difensivo. E poi si deve avere un unico metro morale ed etico: il silenzio delle associazioni pacifiste italiane su Putin è dolorosamente paradigmatico di un fallimento culturale ed etico che spiana la strada ai mali del mondo. In tempi di mutamenti climatici che minacciano l'umanità quasi più della guerra atomica concentrare centotrentamila soldati a circondare una nazione povera e debole è qualcosa di inaccettabile. Sia per chi lo fa che per chi assiste impotente o, peggio, vittima della guerra ibrida dell'aggressore. Inoltre, trovo assurdo che un cittadino occidentale si schieri dalla parte di una dittatura. Criticare la NATO e i governi UE e USA è legittimo, anzi, doveroso. Approvare Putin è diverso da mettersi nei panni dei russi (cosa anch’essa legittima e doverosa).



12 luglio 2015

#grexit: la fine dell'UE e della NATO

I lettori di questo blog sanno quanto l'autore sia un profondo ammiratore del Nord Europa.
Dalle biciclette ai rifiuti, dall'etica del lavoro (sia di lavoratori che dei datori di lavoro) alla correttezza civile ...
Ma ve l'immaginate il traffico scarso e ordinato, una pubblica amministrazione effciente, il doppio dello stipendio, garanzie sociali, servizi degni di questo nome?
No, dall'Italia è difficile immaginarlo.
Da tempo medito di fare ben più che un salto in Germania, Scandinavia o Regno Unito...
La crisi greca sta cambiando le cose.
Sono sgomento, non tanto dal cieco egoismo, ma dall'atteggiamento suicida del Nord Europa.
E' giusto che gli sciali e i conti truccati dai greci siano pagati dagli altri? 
Da altri Pesi Poveri che hanno fatto anche maggiori sacrifici?
L'abisso greco è solo colpa dei greci?
No, non intendo rispondere a queste domanfe
La crisi greca non è solo questione di soldi.
Guardate una cartina:
Tunisia, Libia, Egitto, Siria, Turchia, Ucraina, Russia.
L'Europa è circondata da instabilità.
La Grecia fuori ha tanti possibili esiti, pochi dei quali favorevoli al benessere degli europei.
La Grecia fuori dall'Euro significa probabilmente la sua uscita dalla NATO ed il suo avvicinamento alla Russia in chiave anti turca.
La Grecia fuori dalla NATO significa una esposizione ulteriore per l'Italia, sola sul fronte sud.
Non so se sia noto al grande pubblico, ma, mentre non esistono forze navali dei baltici/scandinavi in supporto all'Italia nell'emergenza emigrazione esistono caccia Typhoon italiani a supporto dei baltici/scandinavi nel Baltico contro la minaccia russa.

Ricapitoliamo:

  • I bravi ragazzi del Nord esigono il rispetto delle regole per quanto riguarda i conti.
  • I bravi ragazzi del Nord sono corresponsabili del collasso Libico.
  • I bravi ragazzi del Nord se ne fottono delle coseguenze tanto pagano greci italiani e spagnoli l'invasione dei profughi;
  • i bravi ragazzi del Nord si cagano sotto di fronte a Putin e chiamano gli sfaticati meridionali a pagare i voli di pattugliamento nel Baltico.
Non mi tornano i conti.

Nemmeno per i parametri dei bravi ragazzi del Nord.

Non so cosa succederà, nei dettagli, se i bravi ragazzi del Nord butteranno fuori la Grecia dall'Euro.

A me piacerebbe che l'Italia ritirasse seduta stante le sanzioni alla Russia (Ah, Barak Obama, spiacente, fatti risarcire dalla Merkel), il blocco di tutte le attività di difesa dei baltici (i soldi della Grecia investiteli in Typhoon che dovrete comprare da noi) e anche qualcosina di più a livello NATO, ma un paese guidato da chi è guidato non può andare troppo oltre l'aprirsi le chiappe e aspettare le conseguenze.
Ma, anche con l'Italia a 90, c'è un solo modo in cui può finire se i bravi ragazzi del Nord ripudiano l'Unione.

Nel fuoco.




28 giugno 2015

#grexit, dal Sonno alla Morte: l'Europa Ignava

L'Europa incredula, l'Europa avida, l'Europa ignava.
L'Europa ingrassata da settant'anni di Pax Americana.
L'Europa degli individui, singoli, unici, monadi della Terra.
L'Europa che desidera veder morir di fame quattro pensionati greci per la salvezza dei conti.
L'Europa dei diritti dei singoli e a

cui i doveri collettivi non interessano più.
Eccola, l'Europa potentissima, mezzo miliardo di abitanti più grassi che vivi.
L'Europa che non ha abbastanza schiene da mostrare a tutti i popoli che tradisce.
L'Europa miope e vigliacca che vive di social network e indifferenza.
E' vero, i greci hanno truccato i conti.
E li cacciamo.
Mentre la Russia preme ai confini, mentre le apocalissi africane figlie della nostra avidità riempiono il Mediterraneo di cadaveri e le frontiere di poveri cristi.
Ma i presidenti degli europei che ieri mandavano i bombardieri ora mandano la polizia per respingere chi scappa dalle bombe
E i loro banchieri, come avvoltoi, aspettano le carcasse della Grecia.

Ma la Grecia non è zavorra, è chiglia.

L'Europa si illude di abbandonare la Grecia ma apre solo una falla nella propria fragile imbarcazione.
A Est la Russia, a Sud il Jihad e le classi dirigenti europee si affannano per farsi ridare del denaro che non c'è da un Paese fratello stremato.
Denaro che non coprirebbe nemmeno un mese dei danni geopolitici e sociali che l'espulsione della Grecia comporterà.

Miope, incredula, stupida.

Eccola l'Europa del 2015. Mezzo miliardo di IO e pochissimi NOI.

Un'Europa desiderosa di passare direttamente dal sonno alla morte.