29 aprile 2008

Kubuntu 8.04 KDE4 Croce e Delizia

Kubuntu 8.04 vive su una partizione del mio desktop e su un'altra del laptop.
E' ancora presto per tirare conclusioni definitive.
Per ora mi sembra di avere a che fare con un sistema imperfetto ma promettente.
L'interfaccia Grafica è decisamente moderna ed intuitiva, peccato non mi sia ancora riuscito di capire da dove si comincia ad installare una stampante...
E' un piacere scoprire piccole chicche come la possibilità di configurare due sfondi desktop diversi per i miei due monitor, anche se ho dovuto installare manualmente il pacchetto nvidia-settings...
Ma gradirei davvero tanto poter configurare le cartelle condivise senza dover editare a manina il file /etc/samba.conf. Per carità, ho imparato a farlo, ma non mi sembra un gran viatico...
Insomma, KDE4.01 non è pronto per il grande pubblico, decisamente è necessario lavorarci su. Ma è il futuro.
Tante soddisfazioni, invece, dalla versione classica: Ubuntu 8.04 sembra una roccia, ma non mi entusiasmano più gli effetti grafici strabilianti e confinerò la versione Gnome all'uso server domestico. Una cosa è certa: la 8.04 sembra essere una meraviglia per quanto riguarda affidabilità e leggerezza, va provata!
Quindi gettate al macero le vostre copie contraffatte di windows XP e Office, risparmiate i $oldi per comprare un pc sufficientemente potente da farci girare Vista e mettete Ubuntu sulle macchine con 512Mb di Ram e Xubuntu su quelle con 256...
E vivrete liberi dai virus e lontani dalle schermate blu...

28 aprile 2008

La Caffettiera e la Tormenta...

"Carichiamo qui la macchina del caffè? Magari non incontriamo più un altro po' di neve così pulita!"
Ecco le ultime parole famose...
Siamo saliti in alto, fino alle nuvole.
La minivacanza era attesa da tempo.
Un giorno di crapula e un giorno di montagna.
Siamo partiti Venerdì in tarda mattinata, con calma. Come al solito ho sbagliato strada al bivio della val D'Agri, sono anni che percorro quella strada ma sbaglio sempre a quell'incrocio: poco male, ce ne siamo accorti mentre sbagliavamo... E poi abbiamo iniziato la salita verso il Pollino. Amo questi monti.
Poco prima delle 13 siamo arrivati a Mezzana Salice, il campo base. Abbiamo fatto onore all'abbondante pranzo preparatoci dalla Signora Silvana, ormai personaggio leggendario e mitologico che ci ha nutriti con: antipasti misti di salumi e formaggi, pomodori secchi sott'olio, melanzane o zucchine, strozzapreti, ravioli, salsizz, bisteccona eccetera eccetera eccetera... Dopo una pennica al rovente sole del pomeriggio, ci siamo diretti ad Acquatremola per una passeggiata. Lì abbiamo fatto un po' di manutenzione al cippo dedicato ad uno Scout tragicamente scomparso, ma poi ci siamo diretti lungo il sentiero che porta a Bosco Rubbio. E tra una danza e un bicchiere di amaro lucano abbiamo assistito ad uno spettacolare tramonto pastello.

Non meno spettacolare è stata la Cena, coronata da una magnifica bistecca di Podolica. Decisamente da consigliare la locanda "Il Salice" per l'accoglienza, il cibo e l'ospitalità sincera. La serata è scorsa tranquilla, mentre scorreva l'amaro lucano sotto una cappa stellata limpida e fittissima. La pace di quei luoghi è contagiosa, benefica, galeotta.
Purtroppo, il giorno dopo, il tempo è stato pessimo. Ma, ottimisti e fortificati da amorevoli previsioni meteorologiche all'insegna del miglioramento, ci siamo incamminati sotto un cielo plumbeo verso Serra di Crispo ( m 2053 sldm ) e la Grande Porta del Pollino ( m 1947 sldm ). Alle 0920 le auto erano parcheggiate all'imbocco del sentiero. E abbiamo iniziato la nostra salita. La neve ha iniziato ben presto a cadere. Prima sembrava pioggia, poi grandine, ma era neve, neve a fine aprile sotto i 1500 m. Il sentiero era agevole, ma piuttosto infangato. Il bosco sotto una nevicata è un paesaggio innocente e delicato, in cui è facile trovare le meraviglie del Creato. ma tutto ha un prezzo. Il freddo, la fatica, la sete. Continuando a salire la neve ha iniziato a coprire ogni superficie finchè, giunti a Piano Iannace, una coltre bianca copriva i fiori di primavera.
E, poi, tutto è diventato bianco. Ora potete spiegarvi il senso della frase iniziale di questo post. Poco prima di Piano Iannace avevamo incontrato un banco di neve candida in mezzo al fango. E, poiché avevamo il priscio di farci un bel caffè trappeur, avevo fretta di caricare la caffettiera con la neve che ritenevo 'scarsa'...
Invece, di neve ne abbiamo avuta fin troppa. Serra delle Ciavole l'abbiamo superata senza riconoscerla, perchè tutto era ormai bianco. Superato il ruscello 'Cugno dell'Acero' ci siamo fermati per una necessaria pausa ristoratrice.
Abbiamo preparato il caffè sul fornelletto, mangiato un po' di cioccolato e caramelle, insomma, ci siamo rimessi in forze. Preparare il caffè durante la piccola tormenta è stata una sofferenza, la prossima volta faremo un the, sicuramente più energetico e rapido da preparare. E' pure finita la bombola di gas... per fortuna ne avevamo una di scorta. E, dopo la sosta, ancora più su, più in la, controvento... Fino al momento in cui cielo e terra si sono confusi in un abbraccio bianco ed uniforme.

Neanche stavolta siamo riusciti ad arrivare in cima, ma vale la pena portare pazienza. La montagna è una maestra severa ma elargisce la sua lezione solo a chi vuole imparare davvero. Ecco perchè spero di poter far vivere esperienze come queste ai miei ragazzi. Il giorno in cui non potessi più sperare di portare un clan oltre la tempesta sarebbe quello in cui realizzerei che l'agesci non è più in grado di preparare i ragazzi alle tempeste della Vita e lascerei senza rimpianto l'Associazione:

"né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa."

Quindi, è con il cuore pieno di gioia e soddisfazione che abbiamo ripreso la via del ritorno, una via faticosa per il fango e la stanchezza, una via che è ancora aperta per la prossima volta!
Tornati a valle verso le 1515 abbiamo trovato le macchine coperte di neve. Poi, passando da Terranova per una cioccolata calda ristoratrice, abbiamo suscitato la meraviglia degli abitanti per la neve sull'auto, evidentemente abbiamo beccato un evento 'eccezionale'...
Come l'equipaggio di questa magnifica avventura!
Noi si che abbiamo il diritto di dire:" Si può FARE!!!!"
Grazie a tutti e alla Prossima!

21 aprile 2008

Sistemi Operativi alla conquista del (mio) mondo

E mentre l'attesissima versione 8.04 di ubuntu ( ma anche la versione 9 di Fedora ) è in dirittura di arrivo mi trovo costretto a rilevare un cambiamento nel modo in cui uso i miei PC.
Vi ricordate di
questo post ?
Beh, ho assemblato il mio serverino di cui sopra con su la Beta di ubuntu 8.04 a 64 bit. E' una macchina che sta funzionando abbastanza bene e non credo che sarà necessario formattarla la prossima settimana, quando Ubuntu 8.04 sarà nella sua versione definitiva: dovrei riuscire ad aggiornarla senza difficoltà. Invece, ho qualche problema coi permessi in scrittura delle cartelle condivise ( e no, non sono soddisfatto della scomparsa del centro di controllo condivisioni da 'Amministrazione' ), ma tutto il resto è ok.
Installerò Kubuntu 8.04 64 bit sul mio PC principale per vedere di capire un po' qualcosa di KDE 4. Sicuramente aggiornerò ad Ubuntu 8.04 anche il notebook, ma inizio ad avere delle perplessità a riguardo: Per lavorare, Windows mi serve. Contemporaneamente, ci sono delle cose che faccio con Linux in tutta facilità e gratuità che con Windows o sono co$tose o sono macchinose. Ma è davvero necessario avere 2 sistemi operativi anche sul Notebook? Considerando i drammi del dual boot non so... Probabilmente, al prossimo formattone purificatore necessario per usufruire di tutti i vantaggi del Service Pack 1 di Vista testè rilasciato, eliminerò la partizione di Ubuntu dal notebook causa inutilizzo...
Insomma: non sono sufficientemente competente per abbandonare definitivamente Windows in ambito lavorativo e meno che mai in quello ludico. Tuttavia, linux credo si sia 'installato' definitivamente sul mio sistema... resta da stabilire in che misura...

no, non ho le braghe calate..

E siamo giunti al necessario pensierino postelettorale.
Non credo di sorprendere chi mi conosce bene se non lamento ulteriori sciagure, se non lascio righe di struggente dolore, se non invito la meglio gioventù a prendere la via di Timmari per iniziare la resistenza.
Quando ho scritto i precedenti post partivo dal presupposto di una vittoria del Cavaliere oscillante tra i 30 e i 10 senatori di vantaggio.
Mai creduto ad un possibile vantaggio Veltroniano..
E i motivi sono palesi: la quantità di stronzi che non ti da la precedenza e poi va a 20 all'ora è in aumento, il numero di 'imprenditori' che imprendono truffaldinamente non cala di certo, la convivenza civile è ai minimi storici, la scuola è un covo di serpi, il mondo del lavoro è una lista d'attesa per il suicidio.... Come ci si può meravigliare che il popolo italiano abbia votato in massa.... gli autori principali di questo stato di cose? Almeno noi ricordiamoci che gli italiani sono scientemente smemorati. Quello italico è il popolo inventore del fascismo, che non è altro che una menzogna che crede di essere la Verità....
Tutto torna, no?
Dare la colpa al buon Prodi del fatto che Matera è una città di case vuote e prezzi stellari mi sembra ingeneroso... E, poi, come si fa a combattere lo stato di completa mafiosità della politica se le persone coscienti dello stato delle cose se ne stanno allegramente allo stesso tavolo d'osteria coi rappresentanti dell'Onorata Società?
A che serve, quindi, lamentarsi della scomparsa della Gloriosa Falce e Martello?
Cari ex elettori, dobbiamo recitare il copione fino in fondo.
Vi siete astenuti? Beccatevi Borghezio!
Avete annullato la scheda? Per voi c'è Calderoli!
Ve la siete magnata? Pronti per la dieta allora, Tremonti è una vostra scelta!
E data la situazione di collasso imminente c'è pure da augurarsi che il Cavaliere ne azzecchi qualcuna, non faccia troppi danni, siamo ridotti pure a questo, a confidare nell'uomo della provvidenza. Con la lettera minuscola.
Quindi, cari compagni di stantie merende, facciamo le persone serie. Lavoriamo di più, facciamo più volontariato, osserviamo di più il codice della strada, ma ricordiamoci anche che non si può servire Dio e Mammona: la disoccupazione, la corruzione, le buche nell'asfalto, i privilegi di casta dipendono strettamente da quello che ognuno di noi fa tra l'alba e il tramonto...
Buon Lavoro e su la testa.

La Continuità del Messaggio Evangelico


E spera e spera, un uomo arriverà L'immagino in strada, nei cortei, fra noi
Aver paura, piangere Cercare i figli morti per lui
E l'uomo in bianco scese dal cielo Ma era al di là dalle barricate
E l'uomo in bianco vide la morte Ma era di là dalle barricate
Santiago del Cile Padre, tuo figlio dov'è? Santiago del Cile Io no lo vedo più
Natale di sangue No, non lo scorderò
E spera e spera, il Papa arriverà L'immagino in strada, nei cortei, fra noi
Gridare forte, combattere Sacrificarsi per chi crede in lui
E l'uomo in bianco scese dal cielo Ma era al di là dalle barricate
E l'uomo in bianco vide la muerte Ma era al di là delle barricate
E dittatura e religione fanno l'orgia sul balcone E dittatura e religione fanno l'orgia
Santiago del Cile Padre, tuo figlio dov'è? Santiago del Cile Io no lo vedo più
Natale di sangue No, non lo scorderò Vangelo, pistola Dimmi la pace qual è?
Santiago del Cile Padre, tuo figlio dov'è? Santiago del Cile Io no lo vedo più
Natale di sangue No, non lo scorderò Vangelo, pistola Dimmi la pace qual è?

Santiago, Litfiba3 (1988 ); LITFIBA



....su Guerra e Pena di Morte neanche un fiato... Serviva tutto per soffiare sulle candeline..

14 aprile 2008

Italia, fronte avanzato

"Non ci resta che aspettare l'Alba"

"E all'Alba che succederà?"

"Non lo sai?... Sorgerà il Sole!"

6 aprile 2008

Datti al Giardinaggio dei Fiori del Male

E ieri sera è stata la volta del concerto dei Baustelle...
Seguo il trio di Montepulciano fin dagli esordi di "Sussidiario Illustrato della Giovinezza" e posso senz'altro essere considerato un fan fedele...
Il concerto è stato al New Demodè di Modugno e abbiamo approfittato dell'occasione per salutare amici di Bari.
Il posto è carino, mi ricorda l'Hiroshima Mon Amour di Torino, peccato per le difficoltà di Parcheggio e soprattutto di viabilità.
Peccato anche per gli attivisti del partito delle libertà infiltrati tra il pubblico che si sono, appunto, presi la libertà di fumare... E, devo dire, anche peccato per il ritardo dell'inizio del concerto, più di un'ora! Credo che se tutti, ma davvero tutti, si sofrzassero di essere puntuali, poi le Raccomandate, gli esami ospedalieri e anche i treni potrebbero avere qualche chances in più di arrivare puntualmente senza ricorrere a capostazioni nani e pelati di infausta memoria. Bacchettata sulle dita ai responsabili di questo 'ritardo generazionale' che tutti ci inquina.
A dispetto di tutto ciò, il concerto ce lo siamo goduto.
Sorseggiato, quasi.
Un bel Sabato, che si è concluso alle ore piccole di oggi, tra la meraviglia generalizzata dei parenti che hanno assistito al mio risveglio dopo le 12:00, evento più unico che raro...
Ci voleva....
Il mese prossimo si va a vedere gli Afterhours?

2 aprile 2008

Route di San Paolo: 29 e 30 Marzo 2008

Alla Route di San Paolo sono arrivato svogliato e stanco.
Ora resta solo il residuo della stanchezza..
Gli effetti dell'Ora Legale e di una settimana impossibile...
Ma sono anche contentissimo.
Per tanti motivi diversi: la riuscita delle attività, il consolidamento dello staff, la felicità dei ragazzi, i nuovi amici degli altri gruppi.
Ho un milione di cose da scrivere, iniziando dalla cronaca delle attività.
Sabato ci siamo visti in Piazza Matteotti e lì ho avuto la prima bella sorpresa: un cordiale e caldo benvenuto da parte dei miei Ex-Esploratori del Mt1, che mi ha commosso reincontrare come Rover e Scolte. E non è il caso di attendere il finale per confessare il mix tra sollievo, gioia e speranza per come si sono messe le cose con i miei colleghi capi Clan del Mt1. Poi, è iniziata una lunga serie di colloqui e confronti tra capi, mentre i ragazzi, divisi per Pattuglie di Formazione, scorazzavano per la Città. Le occasioni per parlare tranquillamente sono sempre più rare: alle assemblee c'è solo il tempo di seguire la scaletta e approvare mozioni. Ne abbiamo approfittato alla grande.
Le differenze tra le vedute dei capi sono profonde, perchè sono profonde le differenze delle realtà in cui si vive. A ognuno manca qualcosa, è davvero difficile riuscire a fare tutto quello che il Metodo ci prescrive di fare: servirebbe il quadruplo del tempo, nostro e dei ragazzi. Quindi si deve trovare un punto di equilibrio, necessariamente insoddisfacente ed instabile, ma accettabile per tutti. E credo che, anche se forse ancora non ci siamo, la Via per il nostro staff sia ormai in discesa. Sono profondamente convinto che stiamo raggiungendo quella consapevolezza dei rispettivi punti di vista, modi di essere e pensare, che tanto manca nella nostra litigiosa associazione di fratelli...Personalmente sto pensando, come strumento per l'anno prossimo, alla stesura di un programma condiviso che ci aiuterà a dare ai ragazzi tutte le migliori opportunità senza stressare i poveri capi già tanto pressati dalla dura quotidianetà.
Ma torniamo alla serata di Sabato 29 Marzo. Nel corso del bivacco era previsto che venissero presentati ai ragazzi un paio di personaggi problematici del nostro tempo: un disoccupato suicida e un tossicodipendente.... Devo essere proprio ridotto male se la responsabile dell'organizzazione dell'attività mi ha affidato la parte del drogato senza neppure un provino. Così, ho riesumato una vecchia maglietta dei CCCP, la giacca della BundsWher che uso per fare Trekking e, assieme ad un paio di logori occhiali da sole e qualche altro accessorio mi sono lanciato nell'arena. A me non è sembrato nulla di speciale, mi scappava un sacco da ridere mentre mi aggiravo al centro del cerchio di 74 ragazzi e 18 capi.... Ma, a quanto pare, devo avere un certo talento di attore perché ho ricevuto un sacco di inspegabili congratulazioni... Pare che sia piaciuto...


La serata si è svolta al segno della chiacchiera e abbiamo fatto le ore piccole. Fortunatamente era anche la notte del cambio di orario e siamo rimasti a goderci il tragico russare dei 'vecchi scout' per un'ora in meno del solito... Il mattino dopo le cose sono andate anche meglio, coi ragazzi e alcuni capi in giro per il Servizio e gli altri a confezionare ricordini e a pianificare il Challenge... Già, è arrivato il momento di metter mano alle scarpe da trekking e agli zaini: prossimamente sui sentieri della murgia... Ma non anticipiamo nulla...
Dopo pranzo le cose si sono mosse rapidamente e la nostra gioiosa assemblea si è sciolta in fretta.
Mi è rimasta una bella impressione di quest'evento. Mi è rimasta la voglia di fare di tanta gente che non si perde dietro ai massimi sitemi ma ci mette del suo per offrire ai nostri giovani un'opportunità in più.
Ma la cosa più preziosa è quella di cui avevo più bisogno: la consapevolezza che davvero qualcosa è cambiato, cambiato in meglio. Il Rodaggio del nostro staff sta finendo, gli ingranaggi ruoteranno liberi.
"Abbi cura di loro" mi ha detto la responsabile regionale della Branca R/S salutandomi mentre a mia volta salutavo i ragazzi. Dopotutto, è solo questo il punto, no?

il quad core e la catena di Sant'Antonio

Ho deciso di fare un po' prima l'upgrade di primavera... L'idea è venuta da un mio collega che è appassionatissimo di PC e ne cambia uno l'anno sperperando i meglio $oldi in dispositivi da Overclock.... E mi ha dato, per soli € 40.00, una mainboard Asus P5VD2-VM completa di 2GB RAM. Quindi, si è innescato in me il famoso meccanismo detto "Catena di Sant'Antonio". E mi sono detto: se cambio la mia CPU ( un Core duo 2 Q6320 ) praticamente mi trovo con un secondo computer! Da un po' di tempo meditavo di passare al quad core, più che altro per garantire longevità al mio sistema. Così, ho acquistato su ebay la Cpu Intel Q6600 quad core. E' arrivata ieri. L'ho installata e.... Puff: dopo 10 - 40 secondi il PC si spegneva da se. Ho provato a verificare i settaggi del BIOS rischiando di sfasciare definitivamente la mainboard perchè una volta il pc si è spento proprio mentre salvavo i cambiamenti dei parametri... Nulla da fare.
Allora decido di rimettere la vecchia CPU ma... il maledetto dissipatore non ne voleva sapere di staccarsi dalla Mainboard! Ho dovuto smontare completamente il PC e poi sono riuscito a togliere il dissipatore per scoprire, per fortuna, il problema: la pasta termoconduttiva del dissipatore era secca e non si era spalmata uniformemente sulla CPU, da cui i problemi di surriscaldamento e gli spegnimenti. Ho raschiato via delicatamente la pasta secca e ne ho messa di fresca risolvendo il problema. Sia Windows Vista che Ubuntu 64bit 8.04beta hanno riconosciuto tutti e 4 i cores, ma, mentre Vista non sembra aver migliorato un gran che le proprie performances ( ma verificherò meglio stasera, ieri ho fatto solo un paio di test ) ubuntu sembra girare alla velocità della Luce. Spero che arrivi presto il 24 Aprile, non vedo l'ora di installare la versione definitiva della 8.04! Un discorso simile vale anche per Windows Vista: è abbastanza noto che le prestazioni del S/O di Redmond dipendono moltissimo dalla fase di installazione: sto attendendo che esca il Service Pack1 in italiano ( questione di settimane ) per riformattare le mie macchine.
Torniamo, quindi, alla famosa catena di Sant'Antonio. Ora ho una mainboard Asus P5VD2-VM, 2GB RAM e CPU Q6320. Ho da parte un paio di HD SATA e un Masterizzatore DVD LG. Ho anche una scheda video NVIDIA 7600 silent PCIX ( anche se la Mainboard ha una VGA Via integrata ). Mi manca un case e un alimentatore e potrò assemblare un robusto muletto. E poi?
Beh, ecco l'idea: io venderei il mio attuale muletto ( XP 2000+, 512 Mb RAM, HD da 80 e 160 GB, Xubuntu ) completo di Monitor LCD 15" per un centinaio e passa di euro, dopodichè lo sostituisco con il predetto hardware. Chi si fa avanti? Entrate anche voi nel magico mondo di Xubuntu...