Il 25 Aprile è la festa della Liberazione d’Italia dai Nazifascisti.
Questa liberazione è frutto di una gran quantità di attori, alcuni determinanti, altri meno.
Determinanti furono gli eserciti degli alleati Occidentali, ma anche l’Armata Rossa ebbe il suo peso (e una parte non piccola di questo peso era fatto di armi, munizioni, razioni, veicoli e materie prime fornite dagli USA). Un altro misconosciuto attore è stato l’Esercito Italiano cobelligerante, il cui contributo militare e di sangue è stato relativamente (ai numeri) consistente. Ovviamente, le formazioni partigiane il cui contributo alla liberazione oltre che militare (quantificabile in base alla quantità e qualità di forze nazifasciste destinate a contrastarli) fu fondamentalmente politico e fondamentale per la nascita della nuova Italia: insomma, abbiamo combattuto dalla parte delle camere a gas ma poi un po’ di italiani hanno deciso di ribellarsi e combatterci contro. Niente di simbolico: senza i partigiani l’Italia sarebbe stata ancora più moralmente devastata di com’è adesso.
Ma sarebbe stata liberata lo stesso dagli americani e più o meno negli stessi giorni.
Ora, quante persone sono consapevoli di questi dati di fatto?
Poche in generale e pochissime tra chi il 25 aprile coglierà occasione di far bisboccia più che memoria.
Chi si ricorda, ad esempio, dell’Operazione Herring (su cui una TV di stato degna del nome avrebbe da tempo fatto una serie tv come minimo)?
A chi è chiaro che se l'Italia fosse stata liberata dall’Armata Rossa poi non avremmo avuto un gran che da festeggiare?
Devo confessare che il nostro governo più di Destra di sempre non ha nessun bisogno di ostacolare le celebrazioni sul 25 Aprile: dei manifestanti che si oppongono al soccorso all’Ucraina sono un cancro sufficientemente letale senza bisogno di interventi esterni. Oscillando tra le simpatie e il collaborazionismo con le peggiori autocrazie al momento al potere, non hanno più titolo di cantare Bella Ciao (liberissimi di farlo, tanto quando sento certa gente cantarla il mio cervello sostituisce automaticamente il verso “ho trovato” con “ho aiutato l’invasor”).
Ma insomma, come lo vorresti tu il 25 Aprile?
Per me è una festa in cui si dovrebbe fare memoria e un minimo di formazione storica.
Al 25 Aprile hanno titolo di partecipare tutti gli attori della Resistenza e della Liberazione.
Alleati, brigata ebraica inclusa, partigiani e soldati italiani.
E pure le Aquile Randagie.
Non mi scandalizza la presenza della bandiera del popolo palestinese che resiste ad una occupazione in Cisgiordania che non ha quasi giustificazione (il quasi è legato all’intento genocida dimostrato da una parte del popolo palestinese).
Ma non ha titolo di partecipare la bandiera di Hamas.
Ha titolo di partecipare la bandiera dell’UE (e chi ne ha bruciato le effigi il 5 aprile dovrebbe partecipare alla marcia su Roma non al 25 Aprile).
Ha, ovviamente, titolo di partecipare IN MASSA, quella ucraina.
Ma già sappiamo che verrebbe fischiata quasi quanto quella della Brigata Ebraica che combattè per dare agli italiani anche il diritto di fischiarne il sacrificio.
Quindi, celebrerò il 25 aprile senza sobrietà.
Non lo festeggerò solo, perché anche se non siamo in molti a fare i conti coi numeri, siamo abbastanza da costruire un’invisibile (per ora) rete di resistenza al crollo morale della sinistra successivo al 22 febbraio 2022 per non parlare dell’antisemitismo dilagante che il 25 Aprile 1945 avrebbe ricevuto dai partigiani un trattamento spiacevole e sbrigativo.
Ma lo festeggerò sapendo che non devo guardarmi solo da fascisti, neofascisti e simpatizzanti.
Però, lo festeggerò e lo sto già festeggiando.
W la resistenza, W la liberazione d’Italia, W tutti quelli che ci hanno donato la libertà con sangue e sofferenza.
Purtroppo, quella libertà ha ormai 80 anni.
E si vedono tutti.