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23 ottobre 2013

Openstreetmap addicted

Openstreetmap.
Uè, non è che mo' qui ci faccio una conferenza, andate su www.openstreetmap.org e divertitevi. 
Poi, se vi serve aiuto, chiedete eh!
Andiamo con ordine.
Tre anni fa, in concomitanza con il Linux Day 2010 ed i referendum sull'Acqua Pubblica, organizzammo un mapping party per mappare le fontane nei Sassi.
Ne venne fuori una bella iniziativa che mi introdusse ad un mondo sconosciuto.
Purtroppo, non ho mai avuto modo di dar seguito a quell'esperienza in maniera concreta fino a questi giorni.
Nell'ambito delle iniziative legate a Matera 2019, la celeberrima idea per far diventare la mia città natale Capitale Europea della Cultura, questa settimana è stato organizzato un Workshop, appunto, su OpenStreetMap.
Piersoft Paolicelli e Maurizio Napolitano hanno sagacemente condotto le operazioni, ciascuno nel suo ambito e, come risultato, il mio account openstreetmap è passato da zero a trenta modifiche in meno di 24 ore.
E' una droga...

Però devo aprire una parentesi sulla faccenda Matera 2019. 
Come dire, a scanso di equivoci.
Non condivido le modalità di gestione della candidatura a capitale europea della cultura. Non ne condivido le modalità "arma di distrazione di massa" nè l'esternalizzazione nè il mancato coinvolgimento, causato dall'uso strumentale della candidatura, di larghe fette della popolazione interessata (di per sè una piccola minoranza).
Tuttavia ...
Ho speso, assieme a molti altri, tempo ed energie negli anni passati per diffondere la cultura del Software Libero e per chiedere politiche di apertura dei dati.
Anni.
Il primo Linux Day materano mi sa che è del 2007...
E' stato un impegno appassionante per il piccolo gruppo di persone che l'hanno portato avanti cercando di costruire una Comunità Locale e di invogliare ordini professionali e Pubbliche Amministrazioni ad adottare Software Libero e politiche di Open Data.
Ritengo, a posteriori, che sin dal 2010 vi fossero le condizioni ideali perchè almeno l'Amministrazione Comunale Materana potesse iniziare un progetto di Migrazione al Software Libero e di diffusione ed apertura del proprio patrimonio di dati.
La Comunità Materana del Software Libero è arrivata persino a formulare una proposta di legge regionale su Software Libero ed Open Data.
Purtroppo, all'epoca, evidentemente i tempi non erano maturi... Mettiamola così.
E oggi?
E oggi raccogliamo quello che possiamo.
Il Workshop è stato molto interessante.
Le modifiche fatte ad OpenStreetMap sono fatti concreti, forse non valgono molto nel quadro generale di una città e di una regione che affondano nella povertà, ma sempre fatti concreti restano.
Magari questa è la volta buona che si riesca ad innescare un circolo virtuoso come quello progettato anni fa.
Quindi non ho visto nessun motivo per far mancare il mio appoggio a questa iniziativa.
Su Facebook è attivo un gruppo di coordinamento per completare la mappa di Matera in vista del mega evento OSM del 2014: il convegno annuale si terrà, infatti, proprio qui a Matera!
Questo non vuol dire che io possa approvare situazioni paragonabili a questa: tanto per parlar chiaro, ad esempio, una eventuale migrazione al software libero non è cosa che riguardi solo il volontariato, ma va finanziata col denaro risparmiato sull'acquisto delle licenze proprietarie!
E chiudiamo la parentesi, tornando al Workshop.
Potete trovare facilmente online informazioni su openstreetmap e per comodità vi allego qui le slides proiettate da Napolitano:



Che dire, ho imparato a modificare openstreetmap e a usare JOSM e sto continuamente ad inserire dati come un vero OpenStreetMap addicted.
Con lo stesso spirito mi presenterò nuovamente, sabato prossimo, con armi e bagagli per un'altra edizione del Linux Day.
Chi la dura la vince.

28 giugno 2012

25 Giugno 2012, Matera: Software Libero ed Open Data: come ti cambiano la vita. Un Resoconto Personale


Dopo lunga preparazione siamo riusciti a realizzare un convegno su Software Libero ed Open Data a Matera.
L’ambito?
La Politica.
Ossia, la possibilità di trasformare idee in azioni concrete.
Per chi mi conosce è superfluo, ma per gli altri lettori di queste parole è bene ricordare il mio impegno per la diffusione di Software Libero e l’adozione degli Open Data come parte fondante del mio impegno Politico e Sociale.


Ai ragazzi degli scout ho sempre detto che “usare linux è il modo scout di usare il computer”
Durante la campagna elettorale e durante il mio impegno nella Segreteria del Partito Democratico Materano ho portato il vessillo della Causa dell’Open Source & C. sempre con me, fino ad arrivare al convegno del 25 Giugno.
E poi ci sono i 5 Linux Day.
Esperienze preziose, insostituibili e basilari.
Senza i Linux Day non avrei conosciuto le Persone che si stanno dimostrando capaci di portare avanti in solido iniziative che abbiano effetti concreti, oltre la simpatia e l’entusiasmo degli episodi una tantum.
Sono le Persone il dono più prezioso della mia avventura nel Software Libero.
Ed è stato grazie a tante persone se siamo riusciti ad organizzare questo evento che reputo fondamentale per le speranze di miglioramento della Vita di Basilicata.
Perchè una Legge su Software Libero ed Open Data, se ben fatta, approvata rapidamente ed applicata in spirito al più presto avrebbe un devastante impatto sulle inefficienze amministrative, sui costi di gestione, sulle lungaggini burocratiche e sulla spesa improduttiva.
E consentirebbe di aumentare il tasso di occupazione sia in maniera diretta che attraverso la liberazione per le imprese dalle catene del Software Proprietario.
Inizio da qui.
Dalla testimonianza di una migrazione già completa.
Inizio dai fatti.
Andrea Bonani, il gentilissimo coordinatore del progetto FUSS per conto dell’Intendenza Scolastica della Provincia di Bolzano, è stato chiaro nella sua preziosa testimonianza.
La migrazione al Software Libero è possibile, dato che è già successa.
Non è un evento mitico, un mantra mistico.
E’ accaduto, anni fa, in Italia, che una amministrazione pubblica abbia deciso di smettere di spendere € 270.000,00 all’anno in licenze proprietarie ed abbia reinvestito quella somma in migrazione ed occupazione di 7 tecnici.
E’ successo davvero. Ed Andrea Bonani ne è la prova vivente. 
Non solo.
Nel suo intervento ha anche dato la disponibilità a divulgare le metodologie e le soluzioni ai problemi incontrati durante la migrazione, perchè la conoscenza del Pubblico può e deve restare del Pubblico.
A Bolzano sanno come si fa perchè l’hanno fatto. 
E ci dicono: se volete farlo anche voi fate un fischio.
E’ da questo punto che dobbiamo partire.
E’ una questione di volontà che una Legge deve poter tutelare.
Noi chiediamo una Legge che tuteli la volontà di migliorare le cose.
Torniamo, quindi, all’evento.
Non ringrazierò mai abbastanza Margherita Di Leo (Consigliere Ass.ne GFOSS.it, Associazione Italiana per l’Informazione Geografica Libera) per aver accettato di assistermi anche in questa iniziativa. 
Ogni volta che viene a Matera, per lei sono 4 ore di strada tra andata e ritorno.
Ed il suo contributo non si è limitato a fare quello che le avevo chiesto, ossia una introduzione per un pubblico non tecnico, degli argomenti in questione.
Margherita ha fatto propria l’iniziativa fino a riuscire a trascinare a Matera da Trento Maurizio Napolitano, presidente dell’Italian Linux Society e Tecnologo della Fondazione Bruno Kessler, Open Knowledge Foundation Italia. 
Ha tolto ogni dubbio agli astanti su cosa sia il Software Libero affrontando di petto anche la celeberrima domanda scomoda: “Ma se il Software Libero è così buono e bello come mai non usiamo tutti solo quello?” 
Margherita ha smontato la falsità del teorema snocciolando con eleganza i fatti: politiche monopoliste, politiche commerciali scorrette e semplice disinformazione, tutti fattori importanti ma aggirabili anche grazie ad una Legge ad hoc.
Ecco QUI le slides del suo intervento.
Maurizio Napolitano, dopo,  ha incantato la platea con la sua esposizione chiarendo un paio di concetti fondamentali:

  1. Tutto si può fare, basta la volontà. Ma una volontà che non nasce dal nulla e che necessita di una strategia comunicativa efficace.
  2. Il XXI secolo è il secolo del software, come il XIX quello dell’acciaio. L’apertura dei dati può portare a risvolti positivi impensati. 


Ecco QUI  e QUI le slides del suo intervento.
Questo genere di contributo specialistico è fondamentale per una corretta impostazione della Legge e della progettazione di come migrare al Software Libero e di come adottare politiche di Open Data.
Io credo che una legge ben fatta sul Software Libero e gli Open Data per la Basilicata sarebbe una concreta rivoluzione.
Una specie di “Reinvenzione” della Stampa dei nostri tempi.
Mi è stato detto, in fase di preparazione del convegno:
“Ma il software libero mica mi paga il mutuo”
Ad una obiezione di questo tipo  dovrebbe essere sufficiente rispondere banalmente: “E invece sì: il risparmio ed i maggiori introiti da nuova occupazione permettono di abbassare le tasse e se per esempio non paghi più l’IMU, beh, questo ti aiuta a pagare il mutuo”
Invece, ritengo che la risposta a questo genere di obiezioni debba essere culturale.
E Politica.



Perchè è compito della Politica trasformare le migilori idee in migliore realtà.
Ecco la vera novità del Convegno: l’aver visto un Consigliere Regionale scendere dal palco dei relatori per sedersi tra il pubblico ad ascoltare e a prendere appunti delle relazioni di Napolitano e Di Leo.
Ed esprimersi riguardo il Software Libero e gli Open Data come un bene comune.
Ed un Senatore che esprime in pochi minuti un progetto coerente di innovazione culturale incardinato sull’approccio tecnologico da noi proposto non è roba di ordinaria amministrazione.
Sono certo che sia il Consigliere Regionale Enzo Santochirico che il Senatore Vincenzo Vita siano intimamente convinti dell’importanza di questa opportunità e che faranno di tutto, nei rispettivi ambiti, per concretizzarne il buon esito.
Ora si apre il tempo della discussione pubblica.
Ma nei tempi e nei luoghi del Web.
Esiste già un sito provvisorio (http://softwliberoedopendataperlabasilicata.blogspot.it/) per raccogliere proposte e discussioni.
Ora è tempo di pensare a quale legge, quali meccanismi attuativi, quali incentivi proporre.
Di scontrarsi e dialogare per arrivare entro Settembre a delle bozze di DDL che possono e devono essere tra le più avanzate mai prodotte in Italia.
Non è assolutamente tempo di cantar vittoria.
Ma posso tranquillamente permettermi di essere soddisfatto per la dimostrazione di concretezza che il mio pluriennale sforzo politico nel campo sta producendo.



Si può fare,
facciamolo.