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19 settembre 2011

Tatanka

La Boxe come sport di riscatto è ormai un paradigma perfetto.
Sono tanti i film a riguardo.
Un po' meno i libri.
"Pugni di Rabbia", chi se lo ricorda?
E poi i primi Rocky, Million dollar baby, Toro Scatenato, Lassù qualcuno mi ama.
E il bellissimo, nostrano, Tatanka.
Al cinema viene facile tradurre la Boxe in forza e volontà.
Le cose sono più complesse.
Di fatto, la volontà da sola non basta.
Occorre essere preparati e conoscere le tecniche e soprattutto essere in grado di usarle.
Cerco di spiegarmi. 
Se sei giovane, allenato, robusto, sei forte e resistente.
Se hai passato molte molte ore ad apprendere le tecniche, ossia ad imparare come si tirano i pugni, come si schivano i pugni e come ci si muove mentre tiri e prendi pugni, vuol dire che hai una base.
Se sei tenace e conosci la paura ma non la resa, allora hai forza di volontà.
In quelle due tre occasioni in cui mi è capitato di poter affrontare con tutti i limiti dell'allenamento un avversario su un ring ho potuto capire subito di non avere nessuna di queste caratteristiche, forse eccetto un po' di buona volontà. 
Non sono forte e non conosco le tecniche.
Per fortuna.
Infatti, la boxe è qualcosa di complesso da gestire soprattutto per il cervelllo.
Perchè si tratta di coordinare i movimenti del corpo in condizioni di grande stress fisico e psicologico.
Un po' come risolvere un problema di analisi matematica correndo in un parco.
Da quando ho iniziato a fare boxe ho iniziato a nutrire un gran rispetto per le capacità dei ballerini di danza classica.
Il pugile deve avere notevoli capacità di elaborazione mentale.
Se non riesce a coordinare il suo corpo, attaccando e difendendosi, in condizioni in cui è normalmente fin troppo difficile concentrarsi per respirare, è meglio che non vada oltre il livello amatoriale, come nel mio caso, appunto.
Ma, ovviamente, nel caso di Tatanka si va ben oltre.
Sul ring di quel film, come sui ring veri di tante palestre nel mondo, non si alternano avversari.
Ma c'è sempre un solo contendente che ti trovi di fronte.
La vita.

21 maggio 2011

dietro il sacco

Dopo quasi tre mesi continuativi di pratica sportiva, mi azzardo a scrivere qualcosina del mio Sport: 
la Boxe.
Ho conosciuto la Boxe nel 2005, per un breve periodo e fu subito Amore a prima vista.
Beh, diciamo una bella infatuazione:
un altro amore in camicia azzurra e fazzolettone si riprese tutto il mio tempo e le mie energie e la cosa finì lì.
Tuttavia, non avevo dimenticato.
A Marzo, sotto la gentile pressione di chi di dovere, ho ricominciato.
Oggi penso a come fare a sopravvivere ai due mesi abbondanti di stop estivi.
La Boxe, per me, è il modo che ho per allenare il mio corpo a fare quello che vuole la mia mente.
L'immensa fatica fisica iniziale, durata poco meno di un mese, ha lasciato largo spazio alla necessità di imparare una nuova forma di concentrazione. Perchè la Boxe non è uno sport solo muscolare.
Oggi, la cosa per me più difficile non è arrivare in fondo all'allenamento senza avere la sensazione di collasso imminente, bensì riuscire a mettere in atto le tecniche basilari di schivate e posizioni.
Occorre una grande concentrazione per coordinare tutte le varie attività che costituiscono la boxe moderna.
Mi sono rapidamente reso conto di quanto sia complesso respirare, muoversi e semplicemente ricordarsi quale braccio tenere sollevato rispetto alla posizione dei piedi o da che lato iniziare la schivata.
Di sicuro non c'è tempo per nessun altro pensiero durante gli allenamenti.
I piccoli rituali pre e post allenamento, la cura di fasce e guantoni, sono ulteriori spazi di pensiero più che puro direi monocorde ed affilato.
Insomma, le ore di boxe sono ben più che semplice attività fisica, sono un allenamento della volontà.
Ecco, ora, i pantaloni mi vanno tutti larghi in vita, vivo perennemente con dolorini muscolari e faccio le salite a passo dell'oca senza fiatone. Peccato non poterla fare domani una route coi fiocchi!
In poche parole, mi sento davvero meglio.
Spero solo di trovare un barbatrucco per non andare troppo fuori forma nei mesi estivi: si sa, io sopra i 27°C mi squaglio come burro e non ho molta propensione a qualsivoglia forma di attività fisica e non...
Ah, come al solito quasi dimenticavo: mi sono colpevolmente accorto in ritardo che la piccola falange dei lettori di questo blog è ultimamente cresciuta: benvenuti tra queste pagine e grazie per il tempo che dedicate al sottoscritto, cercherò di ricambiare la cortesia :D

10 marzo 2011

Battesimo

Beh, spero che questa non la veda il Mister,
non credo che la birra sia proprio raccomandata per il post allenamento:



Ma dovevo battezzare i miei guantoni e non conosco altro modo di farlo, sudore a parte.
Ma questo non manca...

E' prematuro lanciarsi in approfondite considerazioni su cosa sia la Boxe per me, quindi vi lascio con un'affermazione semplice e temo banale:
per me la Boxe è il modo di far fare al mio corpo tutto quello che vuol fargli fare il mio cervello.