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24 luglio 2011

Come funziona la Spiritiera, una brevissima guida all'uso

Ok, mi avete convinto.
Sembra che su questo blog una buona parte dei visitatori sia arrivato solo per capire come funziona il marchingegno in questione.
Allora, dato che ho un po' di esperienza a riguardo, vediamo di condividerla.
Io uso una Alcopot 20, comprata alla rivendita scout. 


Immagino che le cose non siano molto differenti per altri modelli.
Prima cosa: l'alcool!
Ci vuole un po' di fortuna, nel senso che dovete provare la marca migliore. Scartate gli alcool profumati, questo è il solo consiglio che posso darvi. Dovete provare e capire quale sia la miglior marca. 
Certo, la spiritiera va anche ad altri combustibili,  ma, per ovvi motivi di sicurezza, non userei la benzina... 
Iniziamo, infatti, dalla Sicurezza.
Punto uno: il combustibile non si trasporta nel fornello, nè in una bottiglietta di plastica per risparmiare peso. Lo si trasporta nell'apposita trangia:



Ve ne sono di vari tipi e misure, ovviamente per un breve pernottamento o per una route con numerosi punti di rifornimento è meglio averne una piccola, ma è fondamentale che non si trasporti mai il combustibile altrimenti. 
Punto due: non si lascia nel fornello combustibile inutilizzato: si spargerà immancabilmente nello zaino con ovvie conseguenze.
Uno dei vantaggi principali della spiritiera è di non dover dipendere dalle pericolose e non sempre disponibili bombolette di gas: se siamo così fessi da vanificarle il vantaggio è meglio rinunciare e dedicarsi ad altro.
Il cuore della spiritiera è il fornello:



Non va riempito fino all'orlo, ma per 2/3. Per esperienza so che una carica basta per cucinare un pranzo completo. Come si accende il fornello? 
Con un fiammifero.
Non con l'accendino.
Cioè, potete anche usare l'accendino, ma per accendere un rametto con cui accendere poi il fornello. Perchè? Ma perchè l'alcool dei supermercati non si accende poi così facilmente.
Soprattutto d'inverno.
Quindi, avrete senz'altro più successo se accendete un fiammifero lungo, aspettate che sia ben acceso, insomma, quasi consumato a metà e lo avvicinate al fornello.
Che si accenderà.
Ma, se il combustibile è freddo e voi ritirate il fiammifero, probabilmente si spegnerà subito dopo.
Infatti, il trucco è nel riscaldare il combustibile in modo che una sua frazione evapori in misura maggiore di quella naturale, prendendo fuoco.
In pratica, se immergete il fiammifero nell'alcool avendo cura che una parte ( accesa ) resti libera sopra il pelo dell'alcool riuscirete facilmente ad innescare questo meccanismo di riscaldamento ed accensione.
Tenete presente che non è possibile regolare la fiamma, almeno con immediatezza, quindi per cucinare vivande diverse dalla pasta dovrete agire sull'altezza della pentola rispetto alla fiamma. Certo, potreste anche provare a parzializzare la luce del bruciatore, ma mi sa che è più complicato che tener sollevata la padella...
Dopodichè per spegnere la spiritiera non dovrete far altro che mettere sul fornello il suo coperchio ( o equivalente ) e amen.



La spiritiera si monta, all'incirca, come in figura:



Tenete presente che le combinazioni possibili sono almeno un paio, ma se vi rendete conto che il fornello si spegne vuol dire che avete messo le cose in maniera da impedire l'afflusso d'ossigeno...
Il Secondo grande vantaggio della Spiritiera è che è praticamente immune al vento.
Scordatevi i tentativi di difendere il fornello a gas con materassini e ripari improvvisati. La nostra spiritiera se la ride delle condizioni meteo.
Inoltre, rispetto al fornelletto medio  (quello da 5 €, intendo ) è assai più rapida nel portare ad ebollizione l'acqua.
Il Terzo Vantaggio ( ma ce ne sono sicuramente altri ) è nel fatto di essere già di per se leggera. Inoltre, in una spiritiera magnano due persone  ( ed anche tre ) ma nel suo peso include anche la gavetta! Quindi, per una pattuglia di R/S, una spiritiera da sola fa da pentola, fornello e gavetta venendo a pesare assai meno del complesso fornelletto + 2 gavette + bombole.
Certo, ci sono anche gli svantaggi: è poco pratica per farsi il caffè. Cioè, non che la caffettiera non funzioni bene, semplicemente è un oggetto che richiede il suo tempo per la messa in opera e non è immediato come il fornelletto a gas.
Quindi, se dovete fare un pranzo completo sarete probabilmente i primi a mangiare, di contro, sarà una scocciatura preparare l'armamentario per farsi un caffè durante una sosta.
Che altro aggiungere? Prudenza, sicurezza e buon appetito:


9 dicembre 2009

La Spiritiera, impressioni d'uso


Beh,
questo è un post tecnico.
Se non avete in programma di prepararvi un pasto caldo lontano dai fornelli domestici passate pure oltre.
Ho deciso di provare la Spiritiera quando mi sono trovato di fronte alla prospettiva di cambiare il mio glorioso fornelletto a gas, che mi accompagna dai primi anni '90 del secolo scorso...
La spiritiera non è altro che un fornello ad alcool. Ci vuole un po' per imparare ad usarla al meglio e sono appena in grado di maneggiarla, posso senz'altro migliorare.
Dunque, è composta da un piccolo barattolo in cui brucia l'alcool, un supporto e due coppe che fungono da pentola/ gavetta più un coperchio che fa da piatto piano. Il tutto si incastra alla perfezione occupando un volume di poco superiore a quello di una normale gavetta.
Per la normale Pattuglia R/S di due - tre elementi, i punti di forza rispetto ad un fornelletto sono:

Peso inferiore: una spiritiera fa contemporaneamente da fornello e DUE gavette e pesa all'incirca quanto una sola gavetta.
Sicurezza: l'alcool NON esplode e può / deve essere custodito in un'apposta tramoggia di sicurezza.
Disponibilità: l'alcool si trova dappertutto, le bombolette no.
Resistenza al vento: la spiritiera funziona anche in presenza di vento forte senza problemi.
Stabilità: è pressochè impossibile rovesciarla e resiste a piccoli urti involontari.
Velocità: l'acqua bolle davvero in fretta.


ma ci sono anche i contro:

non è possibile regolare la fiamma e la regolazione del calore può essere fatta solo alzando - abbassando la pentola.
L'alcool tende ad annerire la pentola, ( ma il trucco per evitarlo lo conosciamo tutti no? E poi fa tanto "Reparto" e un po' di nostalgia si lava via assieme al nerofumo... ).
L'accensione e lo spegnimento richiedono una certa pratica: nei climi freddi l'alcool è meno infiammabile e conviene usare fiammiferi invece dell'accendino. Per lo spegnimento anticipato serve un minimo di competenza per spegnere il fornello tappandolo.
Usare alcool profumato o di cattiva qualità appuzzonisce il cucinato, siete avvisati!

Tirando le somme, per usi 'statici' al chiuso, il fornelletto è preferibile. in assenza di vento e con un piano fisso e stabile il fornelletto è un po' più pratico, soprattutto se è stato trasportato a destinazione da un'auto e non dalle gambe ;-) Per una route di strada dove risparmiare peso e far bollire l'acqua in fretta è importante, credo che la spiritiera sia davvero una carta vincente soprattutto per una pattuglia di 2 persone garantendo un risparmio di peso che ora non so quantificare ma che stimo sul 60%. Il mio suggerimento è di provarla, non certo di gettar via i fornelli, ma di introdurla gradualmente in Clan.