11 febbraio 2025

Una Comunità Capi sulla Linea Gotica







Quando una Comunità Capi fa Strada, dissoda, ara e semina.

Non c'è una vera alternativa, un succedaneo, un surrogato, al camminare insieme, a condividere la fatica della Strada.

E sarebbe davvero pratico.

Invece, no. 

Tocca lo zaino, la salita. 

Il sudore anche nel cuore dell'inverno.

Arrivati a destinazione, l'Eremo di Trebbana, mi sono ricordato che da queste parti passava la Linea Gotica, l'ultima linea di difesa dei nazifascisti.

Per molti mesi amari, tra queste montagne, tra questo fango, è scorso il sangue.

E noi ci siamo arrampicati fin qua su a scrutare la Linea Gotica dei nostri tempi.

Una Linea che divide per prima cosa i nostri cuori.

Troppo comodo pensare che i neofascismi, la disgregazione della democrazia, l'accartocciamento dei corpi intermedi e delle comunità siano tutti dall'altra parte di una barricata immaginaria che divide buoni da cattivi.

Ecco perché è importante mettersi sempre in discussione e vegliare.

Chi è arrivato fin lassù, nel fango gelido, nella nebbia fitta, però, ha trovato luce.

Io l'ho trovata in una Coccinella ora Capo, in un crocefisso sospeso tra la pietra antica, ma soprattutto in una fratellanza che, mi si perdoni la speranza (e non l'ardire) mi sembra sempre più quella della prima comunità cristiana, quella dei discepoli di Gesù.

Un gruppo scout è di per sé un piccolo miracolo, ma occorre molta fatica terrena per mandarlo avanti.

Ma quant'è leggero lo zaino un istante prima di posarlo.







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