23 marzo 2025
Contraerea per cuori e menti (Su-33 Flanker)
17 marzo 2025
Resurrezione: come far tornare (quasi) nuovo un Macbook Pro 2011 con linux
Mi hanno regalato un vecchio MacBook Pro 13" (Early 2011 13" - MC724LL/A - MacBookPro8,1 - A1278 - 2419*) del 2011 (grazie Cogna'!).
Tastiera guasta.
Beh, si può usare una tastiera esterna eh, ma capisco che si perda la mobilità.
Dopo aver restituito al legittimo proprietario l'SSD ho valutato il da farsi.
Una Cpu Intel Core i7 2620M è ancora un motore ruggente.
Usando vecchi moduli di RAM dal mio magazzino ho pure scoperto che la mainboard supporta 16 GB di RAM.
Beh, una macchina così è un peccato buttarla via e mi sono deciso a intraprendere la complicata via della sostituzione della tastiera.
Così, armato di ricambio e guida di fixit, ho intrapreso la lunga e ansiogena via della riparazione.
E' stata dura.
38 step all'andata, 38 al ritorno.
Ho sudato sette camicie temendo di aver anche guastato irreparabilmente la macchina.
Ma ce l'ho fatta.
Visto che c'ero, poi, ho sostituito il lettore dvd con un secondo disco ssd.
La parte facile, anzi, facilissima, è stata quella del sistema operativo.
L'ultimo macOS supportato dal notebook è 10.13 High Sierra che è in EOL da tempo.
Ho installato LMDE6 che ha riportato a nuova vita la macchina.
Nessun problema di drivers, fluidità e reattività.
Con Firefox, Libreoffice Writer e Calc aperti è indistinguibile dal mio pc
E ora?
Francamente, per quanto potente, il mac è troppo pesante e ha troppa poca autonomia per essere adoperato come portatile quando vado in giro.
Per quello ho un Dell Latitude 7280 che è molto più leggero e con una autonomia considerevole.
Per adesso lo userò come sistema di test per varie distro linux che voglio provare.
Poi, penso proprio che affiderò la macchina alla Prole: stanno già usando un vecchissimo Macbook con CPU Intel Core 2 T8100 e con 4gb di RAM e sempre LMDE6 come Sistema Operativo: funziona bene anche questo ma non è proprio un fulmine.
Sarà un bell'upgrade e magari potrò installare qualche suite educativa più moderna che il povero processore T8100 fa fatica a supportare.
Morale della favola?
Una macchina del 2011 con un sistema operativo aggiornato a Marzo 2025.
Praticamente come nuova.
E che ci vuole? Basta usare linux.
Meditate, gente: quando Micro$oft terminerà il supporto a Windows 10 per il vostro computer (magari con CPU i7 e 32GB di RAM), non rottamatelo: installateci linux, sbatteteci la testa, chiedete aiuto.
E liberatevi una volta per tutte dalla sottomissione ai sistemi operativi proprietari.
1 marzo 2025
possiamo scegliere tra il disonore e la Pace. Se scegliamo il disonore avremo la guerra
La risoluzione del problema cecoslovacco, che è stata ora raggiunta, è, a mio avviso, solo il preludio a una risoluzione più ampia in cui tutta l'Europa possa trovare la pace.
Questa mattina ho avuto un'altra conversazione con il cancelliere tedesco, Herr Hitler, ed ecco il documento che porta il suo nome e il mio.
Alcuni di voi, forse, hanno già sentito cosa contiene, ma vorrei solo leggerlo:
"Consideriamo l'accordo firmato ieri sera e l'accordo navale anglo-tedesco come simboli del desiderio dei nostri due popoli di non entrare mai più in guerra tra loro".
Miei cari amici, per la seconda volta nella nostra storia, un primo ministro britannico è tornato dalla Germania portando la pace con onore.
Credo che sia la pace per i nostri tempi.
Vi ringraziamo dal profondo del cuore. Tornate a casa e fatevi una bella dormita tranquilla.
Vi sembra questo il discorso di un guerrafondaio?
E che ne dite di quest'altro?
Non ho altro da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore. Abbiamo davanti a noi un calvario del tipo più grave. Abbiamo davanti a noi molti, molti lunghi mesi di lotta e di sofferenza.
Voi domandate: qual è la nostra politica? Vi dirò: è fare la guerra, per mare, terra e cielo, con tutta la nostra potenza e con tutta la forza che Dio può darci; per fare la guerra ad una tirannia mostruosa, mai superata nell'oscuro e deplorevole catalogo della criminalità umana. Questa è la nostra politica. Voi domandate: qual è il nostro obiettivo? Posso rispondere con una sola parola: la vittoria. La vittoria a tutti i costi – La vittoria nonostante tutto il terrore – La vittoria, per quanto lunga e difficile la strada possa essere, perché senza la vittoria non c'è sopravvivenza.»
Eppure il primo discorso ha contribuito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il Secondo alla Lunga Pace dell'Europa.
Neville Chamberlain, l'autore del primo discorso, era un pacifista e durante la Prima Guerra Mondiale fu sindaco di Birmingham.
Wiston Churchill non era pacifista per niente tanto è vero che andò volontario al fronte durante la Prima Guerra Mondiale, è l'autore del secondo brano.
Ecco, avendo fatto il classico, la parola 'pacifista' ha un significato un po' diverso da quello corrente.
Non uno che è A FAVORE della Pace rispetto alla Guerra: tu che vuoi? Té o caffè?
Ma, colui le cui azioni portano alla Pace.
Che non è resa, non è sottomissione, non è prigionia e non è morte.
E' Pace.
In questo senso, sei pacifista?
Sei Chamberlain o Churchill?
Dopo lo storico ed ignominioso agguato di Trump a Zelensky alla Casa Bianca, qualcosa di paragonabile solo alla Caduta del Muro di Berlino, l'Occidente a guida USA non esiste più.
Ora tocca a noi.
Certo, a noi Europei scegliere tra vivere e morire.
Ma in particolare a noi italiani di sinistra tocca davvero darci una svegliata.
Ci tocca scegliere tra il disonore e la Pace.
Però, se scegliamo il disonore, avremo la guerra.
22 febbraio 2025
Dritta in piedi, con la Rosa Bianca in mano
Il 22 Febbraio non è solo il Thinking Day: In quello del 1943 veniva assassinata dai nazisti Sophie Scholl, appartenente alla resistenza non violenta e cristiana (la Rosa Bianca). Una martire e spero bene che avremo la forza di far sì che persone così non debbano sacrificarsi ancora. Ma ne dubito.
Paradise Lost: la generazione perduta della politica italiana
L'educazione sentimentale è una cosa, quella politica dovrebbe essere un'altra.
Ma, per la generazione X (e modelli successivi), purtroppo, temo che non sia stato così.
E non possiamo nemmeno dare la colpa alle nostre sfighe storiche perché la Storia, invece, di assist per crescere e diventare produttivi ce ne ha dati, aevoglia se ce ne ha dati.
I miei primi ricordi politici sono legati al cinema.
Il PCI organizzava rassegne per educare le masse e magari anche i futuri quadri.
Padre Padrone, Cristo si è fermato ad Eboli, l'Opera al Nero, la Classe Operaia va in Paradiso.
Insomma, Berlinguer era dio e Gian Maria Volontè il suo Profeta.
Per quanto riguarda i libri, partendo da Fontamara di Ingazio Silone e Italo Calvino, mi è stata propinata tutta una letteratura di critica alla società italiana e al feudalesimo del familismo amorale nostrano.
In gioventù, poi, mi è capitato di leggere su un libro di testo in uso ancora nel XXI secolo che "L'avvento del socialismo porterà agli uomini una vita felice e assai lunga".
Giuro: Università di Torino, qualche esame di geografia.
E poi arriva Berlusconi, che per decenni ha condotto il gioco deformando il Paese trovando nelle opposizioni fin troppo utili sponde al suo gioco.
E' vero, la caduta del comunismo sovietico, la globalizzazione, l'avvento del web e dei social, non sono mica fatterelli da poco.
Ma io mi sono sempre sentito parte di una reazione, tra l'altro spesso e volentieri sbagliata, piuttosto che di una proposta, di una nuova idea che prendesse il posto delle ideologie defunte con la caduta del muro di Berlino.
Molto più tardi ho capito perché: in Italia non erano defunte per niente.
La matrice sovietica è marcita nella sinistra italiana generando una serie di irrazionalità antistoriche spiegabili con la germinazione di una specie di religione che ha soggiogato cuori e menti.
Una deformazione ideologica che ha amputato una parte del raziocinio politico della nostra Sinistra.
Uno sbilanciamento terribile che ha danneggiato irrimediabilmente le fondamenta dello Stato (la sicurezza) considerata con disgusto (secondo i voleri di Mosca) dalla Sinistra.
E da questa consegnata alla Destra più estrema: Vannacci non nasce dal nulla mentre c'è stato un tempo lontano in cui gli intellettuali di Sinistra, quelli veri, nei loro libri parlavano di Capitani dei Carabinieri ex partigiani comunisti. Roba, ora, improponibile.
La retorica antioccidentale è entrata a far parte del DNA di troppi e mi pare evidente che chi odia se stesso non possa avere gran successo nella vita.
Per non parlare dell'antisemitismo di identica matrice sovietica.
Schiacciati tra una destra impresentabile ed una sinistra che si è sempre comportata da usciere della peggior destra (e più a sinistra si va più si è favorita la destra più estrema), noi della generazione X abbiamo attraversato il confine tra XX e XXI secolo nella più completa irrilevanza politica ed economica.
Il punto di singolarità è proprio nell'antioccidentalismo.
L'Occidente, che come è evidente dai recenti avvenimenti è tutt'altro che perfetto ed è in gravissima crisi esistenziale, è anche la patria della Democrazia, dei diritti umani e del progresso scientifico-tecnologico che ha moltiplicato vita media e prosperità.
Anche nei paesi non occidentali.
Se questo sistema è odiato dall'interno, se il sistema che genera ricchezza, diritti umani e libertà non va bene cosa resta?
Non è una domanda retorica.
Ci sono Trump e Putin dietro l'angolo.
E se non ci stanno bene c'è sempre la teocrazia di Iran &C a due passi.
Una generazione che, al netto di grillini e salviniani (che sono dannati d'ufficio senza contropartita), contaminata dal concetto che al di fuori dell'Italia la maggior parte dell'Umanità stia meglio, è condannata a realizzare i propri terribili convincimenti.
E così l'ANPI tifa l'invasore, le femministe gli stupratori, la comunità LGBTQ da il suo sostegno a chi li vorrebbe bruciare vivi sul rogo (e che impicca omosessuali alle gru nella pubblica via).
Non mi dilungo sugli esempi: la mia generazione, nella parte sedicente progressista, ha dato sufficiente prova di essere la migliore alleata della Destra più estrema all'interno e delle autocrazie, meglio se islamiche, all'esterno
Poi quando, ogni tanto, si va al governo o si amministra una città, non sia mai detto che ci si opponga al consumo di suolo, all'auto-crazia (questa volta nel senso delle automobili) o si smantellino le leggi illiberali della destra.
Forse è solo poca voglia di lavorare, di studiare, di riconoscere la competenza tecnica (anche in letteratura) come base del progresso sociale.
Forse è solo la presunzione di essere 'migliori'.
Io, però, abbiate pazienza, posso pure turarmi il naso ma la puzza di vigliaccheria e di chi ha sete di sangue non la tollero più.
Di fronte alle armate corazzate russe, le azioni genocide di Hamas, l'atroce teocrazia iraniana, il tradimento americano, l'assedio all'UE, il luogo più prospero e pacifico della Storia dell'Umanità, questo letargo delle menti e dei cuori (che sconfina con il tradimento di se stessi) o finisce o porterà alla morte.
In passato la scelta era o bere o affogare, oppure o burro o cannoni.
Oggi potremmo difenderci senza sforzo ma ci estingueremo perché, tra estinguerci e spendere uguale o poco più per fermare Putin, ma unendoci, preferiremo estinguerci.
Con tanti gattini e cuoricini, però.
20 febbraio 2025
Barbarossa Red: la fantasia superata dalla realtà
Negli anni '80 andavano di gran moda romanzi/finti saggi di fantapolitica in cui il Patto di Varsavia invadeva la Germania Occidentale.
Partendo da La terza guerra mondiale, Parti I e II di John Hackett e finendo con il migliore di tutti, Uragano Rosso di Tom Clancy, in mezzo c'è una gran varietà di titoli, ad esempio Team Yankee di Harold Coyle o Defcon One di Joe Weber o La Terza Guerra Mondiale di Shelford Bidwell
E Barbarossa Red, di Dennis Jones.
Questo libro non mi impressionò.
Aveva un elemento della trama troppo inverosimile.
Pensate, il KGB infiltra un proprio agente in Germania Ovest (e su questo niente di strano) che però arriva a diventare niente di meno che Cancelliere della Germania Ovest e che crea un casus belli per giustificare l'intervento militare sovietico.
<<Naah>> Mi dissi trentacinque anni fa: <<Fa cagare 'sto romanzo: è troppo assurda 'sta storia! >>
Ah no?
19 febbraio 2025
Manifesto per un futuro possibile
Manifesto, beh, almeno volantino
Cercasi partito, movimento politico, comunità in grado di costruire una Unione Europea politicamente e militarmente unita che diventi caposaldo di:
- Democrazia;
- Libertà di stampa, di parola, economica;
- Diritti umani;
- Pace.
E di opporsi in tutti i modi alle autocrazie e alla violenza di cui si nutrono.
In concreto:
Che sia per la Sanità Pubblica, per l’Istruzione Pubblica, per la laicità e non per il laicismo. Che combatta gli effetti dei mutamenti climatici e le disuguaglianze sociali.
Che sia per la Scienza e non per la superstizione.
Che sia disposto a difendere le democrazie assediate.
Che sia disposto a creare una forza credibile di deterrenza (e più è credibile meno è probabile che sarà usata).
Ciascuno di noi diventi il Churchill del suo tempo!
E non c’è più tempo!
11 febbraio 2025
Una Comunità Capi sulla Linea Gotica
Quando una Comunità Capi fa Strada, dissoda, ara e semina.
Non c'è una vera alternativa, un succedaneo, un surrogato, al camminare insieme, a condividere la fatica della Strada.
E sarebbe davvero pratico.
Invece, no.
Tocca lo zaino, la salita.
Il sudore anche nel cuore dell'inverno.
Arrivati a destinazione, l'Eremo di Trebbana, mi sono ricordato che da queste parti passava la Linea Gotica, l'ultima linea di difesa dei nazifascisti.
Per molti mesi amari, tra queste montagne, tra questo fango, è scorso il sangue.
E noi ci siamo arrampicati fin qua su a scrutare la Linea Gotica dei nostri tempi.
Una Linea che divide per prima cosa i nostri cuori.
Troppo comodo pensare che i neofascismi, la disgregazione della democrazia, l'accartocciamento dei corpi intermedi e delle comunità siano tutti dall'altra parte di una barricata immaginaria che divide buoni da cattivi.
Ecco perché è importante mettersi sempre in discussione e vegliare.
Chi è arrivato fin lassù, nel fango gelido, nella nebbia fitta, però, ha trovato luce.
Io l'ho trovata in una Coccinella ora Capo, in un crocefisso sospeso tra la pietra antica, ma soprattutto in una fratellanza che, mi si perdoni la speranza (e non l'ardire) mi sembra sempre più quella della prima comunità cristiana, quella dei discepoli di Gesù.
Un gruppo scout è di per sé un piccolo miracolo, ma occorre molta fatica terrena per mandarlo avanti.
Ma quant'è leggero lo zaino un istante prima di posarlo.
7 febbraio 2025
I limiti dell'infinito, racconto di Angelo Giordano
4 febbraio 2025
Il MiG-37 Ferret: Quando Falce e Martello sono stati diversi dalla Svastica
"Quando, negli anni '70 del Secolo Scorso fu evidente come la crisi del Capitalismo fosse ormai al suo culmine, i vertici del Partito Comunista Sovietico decisero di tutelare la Pace e la prosperità dei paesi del Blocco Orientale con una nuova generazione di aerei militari. Così, mentre il livello di vita dei paesi socialisti doppiava quello delle masse soggette alle Plutocrazie capitaliste, prese servizio il MiG 37, il primo aereo stealth della storia. Invisibile ai radar, questo piccolo jet aveva lo scopo di attaccare obiettivi sensibili al suolo con una coppia di bombe guidate ma anche in aria (aerorifornitori, aerei radar) con due coppie di missili aria aria. Fortunatamente, il più avanzato aereo d'attacco sovietico non dovette mai essere impiegato in combattimento dato che con il crollo del sistema capitalistico globale e l'avvento del sistema socialista internazionale tutte le aviazioni militari del mondo sono state poi sciolte il 24 febbraio 2022".
Ovviamente, non è vero niente.
L'URSS non raggiunse mai il livello tecnologico necessario per costruire il MiG-37 e anche oggi la Russia fa molta fatica, negli anni '20 del XXI secolo, a raggiungere la stealthiness dell'F117 di fine anni '70 del XX.
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MiG 37B Ferret E |
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MiG 37B Ferret E |
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Quindi, non solo non c'è mai stato un MiG-37, di cui però esiste il modellino, ma l'URSS è stato tutto salvo un paese prospero e pacifico.
Però c'è un sacco di gente che crederebbe alla mia fantascientifica chiosa iniziale.
E anche all'esistenza del MiG-37 se servisse a rafforzare le loro illusioni.
Qualche giorno fa mi sono imbattuto in una discussione surreale su una bacheca social di una brava fumettista sulla recente equiparazione, da parte del parlamento europeo in una mozione, di falce e martello alla svastica.
Questa faccenda non andava proprio giù ad un sacco di gente.
Effettivamente, per un italiano, l'eredità ricevuta dal PCI si traduce, tutto sommato, in diritti e libertà individuali, redistribuzione del reddito, assistenza sanitaria ed istruzione gratuite.
Per un gran pezzo dell'Europa, specie quella orientale, l'eredità è di orrore, lutti, povertà e angoscia.
Partendo dall'Holodomor (di cui, senza troppa sorpresa, ho trovato giustificatori del tipo "ma il Compagno Stalin mica voleva far morire di fame milioni di ucraini, ha solo sbagliato i conti della serva con le riserve di grano, pazienza") e passando per i Gulag, le aggressioni a Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, la Bessarabia, il patto Molotov Ribbentropp (dipinto come una sagace mossa di Stalin per il bene dell'Umanità), gli stupri del 1945 e finendo con la cappa di polizia segreta, oppressione, povertà e terrore che dall'Elba e dal Danubio si è esteso fino alle coste del Pacifico, nulla di tutto ciò riesce a convincere i compagni che Berlinguer non è proprio la stessa cosa di Breznev e che ci sono decine di milioni di Europei che da falce e martello hanno ricevuto solo morte, terrore, tortura, fame ed oppressione. Pensate ai polacchi: prima l'oppressione nazista e poi quella sovietica. Possiamo chiedere a costoro di ricordare che, siccome in Italia falce e martello hanno avuto un significato completamente diverso, allora gli orrori subiti per mano di chi ostentava la loro falce e martello non valgono?
Per tacere di quelli che religiosamente credono che i comunisti sovietici abbiano liberato l'Europa da soli (ah, ma allora quando liberano l'Europa dai nazisti i sovietici sono comunisti? Ma non erano più comunisti dagli anni '20? E lo sono ancora mentre stuprano le tedesche e seppelliscono milioni di vite nei gulag?)
Ovviamente, non è affatto vero che l'URSS respinse i fasci da Mosca a Berlino da sola.
Certo, in ' la caduta di Berlino', film sovietico del 1949, il caro compagno Stalin fa la sua bella figura:
Ma proprio di Pace e Felicità, Oltralpe, non ne è venuta un gran che da falce e martello.
Eppure noi, qui a sinistra, non solo non siamo capaci di comprendere i sentimenti degli europei dell'Est, ma ci sforziamo di cavillare e giustificare l'orrore per amore di bandiera: mi è stato ricordato che quello sovietico non è stato vero comunismo (ma va', me lo diceva mia madre fin dagli anni '80) ricorrendo pure a dettagliate spiegazioni della Nep e quindi falce e martello saranno per sempre simboli di lotta per giustizia e libertà (sic.).
Per un po' di italiani sì.
Per moltissimi europei, no.
Suggerisco, quindi, se proprio vogliamo differenziare, che il PCI venga rinominato in qualcosa tipo PCNSI, Partito Comunista Non Stalinista Italiano.
Ma anche non Maoista, non Kimiano, non Polpottiano, non Castrista, una cosa tipo PCNSMKPCI.
Eccetera.
Insomma, la solita conferma che i Trump/Meloni sono una gran rottura di cojoni, ma anche chi si crede suo opposto ma, visto che sulle recinzioni dei gulag c'era la stessa bandiera che sta sulle loro magliette allora non dovevano essere così male, non sono da meno.
Suggerimento letterario. L'equiparazione tra nazismo e comunismo (o hitlerismo e stalinismo) è un fatto storico acquisito già dai lontani anni '60 quando Vasilij Grossman scrisse il suo capolavoro "Vita e destino". Ma anche ne "le Benevole" di Littel, se cerchiamo esempi più recenti.
Nota di colore modellistica. Il kit Italeri è impressionante perché è stato rilasciato, ai tempi, ben prima che venissero svelate le immagini dell'F-117, il primo aereo d'attacco stealth prodotto in serie ed operativo.
Certo, si sussurrava che un aereo del genere esistesse (ed esisteva), ma le immagini che circolavano per il fantomatico F-19 mostravano linee arrotondate ben lontane da quelle del vero F-117... Maskirovka al contrario, probabilmente.
Quindi tanto di cappello ai team Italeri che si inventò un aereo, a posteriori, molto più simile al vero stealth di quello che, ad esempio, produsse la Revell:
Peccato che il kit fosse così vecchio da avere le decals completamente cotte: sono riuscito a salvare solo le stelle rosse e poco più.