4 ottobre 2009

4 Ottobre 2009

Fa’, o Signore, che io ti conosca.

E la conoscenza mi porti ad amarti,

e l’amore mi sproni a servirti

ogni giorno più generosamente.

Che io veda, ami e serva te in tutti i miei fratelli,

ma particolarmente in coloro che mi hai affidati.

Te li raccomando perciò, Signore,

come quanto ho di più caro,

perché sei tu che me li hai dati,

e a te devono ritornare.

Con la tua grazia, Signore,

fa’ che io sia sempre loro di esempio e mai di inciampo:

che essi in me vedano te,

e io in loro te solo cerchi:

così l’amore nostro sarà perfetto.

E al termine della mia giornata terrena

l’essere stato capo mi sia di lode e non di condanna.

Amen.

29 settembre 2009

Quando la Mafia non esiste

Credo in Don Marcello Cozzi.
Io so ed ho le prove che la mafia locale esiste
E che è anche di gran lunga più efficiente ed efficace di quella sicula, campana e calabrese messe assieme. Perchè?
Perchè prospera senza sparare.
Comanda senza sfoggiare armi.
Fa affari senza intimidazioni.
Il malaffare descritto da Don Marcello nel suo lungo ed esauriente volume è portato avanti da menti avide e concrete che hanno costruito nell'ombra un sistema perfetto.
Perfetto perchè di rado richiede aggiustamenti a mano armata.
Gli affari prima di tutto.
Meglio se invisibili.
Ma vi sembra possibile che che in Basilicata, nell'intera Basilicata, pare non esista neppure una prostituta?
Per non parlare delle 'navi dei veleni' che oggi paiono balzare all'onore delle cronache ma di cui Don Marcello parla da anni e chesono ben descritte nel testo?
La Mafia siciliana è quella Classica, la colombiana è atroce, la russa rozza, la giapponese senza mignoli, la calabrese militare, la campana arrogante.
La lucana invisibile.
E vorrebbe restar tale per sempre.
Ma io, grazie a Don Marcello, ne ho visto un pezzo.

23 settembre 2009

Spero che questo non sia retroattivo: il canzoniere della messa dimagrisce

Già.
La controriforma musicale è in atto.
Ricordo una commovente messa al crepuscolo di un giorno di Primavera al Challenge 2008. Non ho mai suonato un "Resta qui con noi" più coinvolgente ed intenso, circondato dai miei fratelli in Cristo e dai ragazzi che abbiamo promesso di servire. O le ultime battute del Campo di Reparto di Sasso di Castalda, con un Padre Nostro cantato sulle note di Bob Dylan che lasciò una traccia di speranza tenue e mai più interrotta.
Ed il Laudato Sii di Forza Venite gente che mi scopro a canticchiare con l'ultimo fiato prima di arrivare in cima alla montagna.
Mi si suggerisce che non sono più canti adatti alle celebrazioni.
E, anche in queste ore di ansia e dolore, in cui il sonno non arriva, scoprire con una specie di incredulo stupore che nell'Italia del 2009 alcuni signori che dovrebbero essere pastori di anime si prendano la briga di compilare un indice dei canti inammissibili a Messa mi lascia di stucco.
Anni di tradizione, di amore e passione di tanti giovani cancellati con un tratto di penna.
Io non posso cantare le melodie che più i ragazzi amano e poi VOI ammetterete ancora in prima fila a Messa l'inventore della teleprostituzione che impesta le menti di questa incredibile nazione.
Credo che non mi disturberò più di portare la chitarra alle Messe in cui l'indice sarà applicato, non per altro: il canto gregoriano mi riesce male, non vorrei dovermi scusare anche di questa mia manchevolezza.
Ma non avete niente di meglio da fare?

18 settembre 2009

riprendere a scrivere

E' tempo di tornare a scrivere più assiduamente su queste pagine.
Non riesco a visualizzare un argomento preciso da cui iniziare.
Il nuovo anno scout?
L'Afghanistan?
Il lavoro?
Il tempo?
Non so.
Avrei parecchio da scrivere su tutti questi argomenti, ma inizio con una fotografia:


E inizio proprio da qui, in omaggio ad una splendida serata che ci siamo concessi a base di sushi e allegria tra amici. Ci siamo divertiti molto e contiamo di ripetere l'esperienza quanto prima.
Diciamo Venerdì o Sabato?
E per il resto?
Per il resto vorrei capire perchè fossilizzarsi su "missionedipace o missionediguerra"? La domanda è, secondo me, mal posta: "Talebani si anche in Pakistan potenza nucleare o Talebani nei libri di storia?"
Perchè non so, davvero non so, ma so che non mi piacerebbe affatto rivedere donne in burka lapidate negli stadi dall'indo al mediterraneo ed oltre... Poi, fate voi, come tutto il resto...

25 agosto 2009

Istanbul, un nuovo mondo


Le ferie ad Istanbul sono state uno spettacolare successo.
Nonostante la disavventura myair e il relativo incremento calcistico dei costi, siamo pienamente soddisfatti della scelta fatta. La città, immensa ( 13 milioni di abitanti ), affascinante, pulita ed accogliente, ci ha conquistato. La sua gente, la sua ospitalità, la sua cucina e i suoi monumenti ci hanno rapito. Nove giorni non sono stati sufficienti per saziarsi dei suoi vicoli, del suo fascino, dei suoi odori, dei suoi tesori.
Certo, abbiamo visitato la Splendida Moschea Blu, il palazzo di Topkapi, ma abbiamo visitato anche i quartieri popolari lontani dai monumenti in prima pagina sulle guide turistiche. La vita brulicante nelle stradine affollate ci ha colpito, l'efficienza e la puntualità dei servizi pubblici meravigliato, i sapori delle spezie ( e anche quello della cipolla cruda ) saziato.
Una città da vivere, non da visitare!

7 agosto 2009

Ferie in VPN

Beh, con un pensiero al Clan in Route, un altro pensiero, decisamente meno piacevole, alla Sala Macchine, con una mano sulla valigia ed un'altra sulla tastiera del netbook che non si sa mai, Chiudo per ferie lavorative, non mi cercate fino al 16 sera, buon riposo e buon divertimento...

3 agosto 2009

il Daltonismo, la pillola del giorno dopo e Don Peppino Diana ( per tacer del Papi)

L'Onorevole Pecorella dice quello che dice su Don Peppino Diana, martire della Fede.
Silenzio.
Pillola del giorno dopo:
feroce reazione.
Il Papy fa venir fuori dei suoi sollazzi.
Silenzio.
Il Papy da trent'anni sta modellando l'Italia a sua immagine.
Silenzio.
Ce li compriamo un paio di occhiali decenti?
Altrimenti, sarebbe meglio chiudere tutti e due gli occhi piuttosto che vivere come se quello che ci rifiutiamo di vedere non esistesse.
Che dire, magari solo per evitare brutte figure coi fedeli di altre nazioni...

30 luglio 2009

Materadown: tagliamo gli alberi invece di rifare l'asfalto.

A Piccianello il comune ha tagliato tra maestosi e grandi alberi.
Le loro radici provocavano dei dossi sull'asfalto, dossi "pericolosi" per gli automobilisti, motociclisti, ciclisti, carrozzine ed affini.
Pare che un sacco di gente abbia avuto incidenti a causa delle radici.
Però mi sorgono un po' di dubbi:

  1. non sarebbe stato più semplice ripristinare l'asfalto con un dosso e lasciare lì gli alberi?
  2. Come mai i miei concittadini sentono l'esigenza di viaggiare a velocità sostenute in perfetta corrispondenza con un incrocio? Il Comune spende denaro per piazzare dossi artificiali per rallentare gli automobilisti e toglie quelli naturali a ridosso del quadrivio di Piccianello con annessa immissione dal benzinaio...
  3. Ovviamente, i bellissimi alberi non ci sono più da giorni, i dossi causati dalle radici sono ancora lì a ' mettere a rischio l'incolumità dei cittadini '... L'asfalto non si sono degnati di ripristinarlo.
  4. Nel migliore dei casi, gli alberi sono stati tagliati inutilmente... C'è chi il deserto ce l'ha nel sangue.

24 luglio 2009

Le Benevole, di Jonathan Littell

In realtà, io lo sapevo già.
Come tutti, avrei voluto non sapere.
Come tutti, diciamo, piuttosto, come molti.
"Le Benevole" è un romanzo storico ambientato nei primi anni Quaranta. E' l'autobiografia di un ufficiale superiore delle SS sopravvissuto alla guerra che è riuscito a farsi una nuova vita. La Shoà raccontata dalla parte del Demone. Il brutale dettaglio con cui sono narrate le vicende del nostro eroe rende la lettura a tratti fisicamente nauseante. Intendiamoci, credo che il romanzo sia bellissimo ed avvincente, la nausea non è causata da deficienze letterarie ma dalle terribili e sinistre implicazioni nel raffronto tra la realtà romanzata, quella storica e quella del mio piccolo vissuto quotidiano.
Chi di voi ha visto Schindler's List?
Pensateci.
Rivedetelo se occorre.
Il comandante delle SS assieme ai suoi accoliti è descirtto come un folle sadico ed amorale a capo di un sistema di insensata e selvaggia crudeltà come l'umanità non ha mai visto prima e dopo.
Schindler's List ti fa tirare un sospiro di sollievo: per quanto gli uomini siano perversi e malvagi, qualcuno si alzerà ad affrontarli e terrà viva la speranza.
E già qui casca l'asino.
Perchè, dal 1945 in poi, non è che le cose siano andate tanto tanto meglio da queste parti dell'universo.
Le Benevole è centrato su un'estensione di quanto espresso da Hannah Arendt ne " la banalità del male": nessuno si sente responsabile del mucchio di cadaveri che dalle camere a gas va nei forni: ognuno fa solo il proprio lavoro: a prartire da chi, con gli ebrei, neppure entra in contatto: il poliziotto che alza la sbarra della caserma per far passare il camion con gli ebrei rastrellati, il macchinista che guida il treno blindato, il capostazione che regola l'orario dei treni, l'addetto alla catena di montaggio che sforna il gas zyclon B. Senza di loro lo sterminio non è possibile, ma tutti questi uomini collaborano senza fiatare. L'Autore porta parecchi esempi, nel suo romanzo, sul funzionamento della macchina di morte nazista. Le SS si disgustano a fucilare a migliaia donne e bambini, si deprimono, si suicidano, dopotutto sono persone normali! Ed ecco che volenterosi burocrati propongono le camere a gas, proprio per alleviare le sofferenze di vittime e carnefici assieme. L'industrializzazione della morte come progresso per l'umanità ferita dalla 'necessità' dell'abominevole sterminio. Il caso stabilisce chi, in quella particolare giornata, sia vittima, sia complice, sia assassino.
Il perfetto carnefice non è un sadico assetato di sangue, ma è un uomo disposto ad ogni sacrificio per il bene di sua moglie e dei suoi figli, ligio alle leggi del suo paese ed indifferente al destino altrui.
Tutto qui.
Il dramma non è che sia successo, ma che succede tutt'ora continuamente. Ogni giorno. Ogni ora che passa. E non solo in paesi lontani: mai sentito parlare di quello che succede a Lampedusa e dei respingimenti? del G8 a Genova? Della Diaz?
La figura di SS ' demone incarnato ', contrapposta a quella di SS ' persona comune che commette atrocità per caso' esce perdente dal romanzo. Purtroppo. Ed anche dall'analisi storica del passato e della contemporaneità.
Che vi sia sovrabbondanza di sadici criminali è fuor di dubbio. Che vi sia una prevalenza ottusa di persone disposte al peggio in cambio di nulla lo è ancor meno.
"Le Benevole" non è un romanzo la cui lettura possa lasciare indifferenti, se non altro perchè contiene una valida dimostrazione che la Shoà non è un caso isolato. Ma il primo caso, il primo maligno frutto di un'umanità che si prodiga ad emulare l' Obersturmbannfuhrer Maximilien Aue qui, in Italia, come in tutto il resto del mondo.

14 luglio 2009