17 febbraio 2015

le vittime non scrivono la Storia






La guerra che verrà
non è la prima. 
Prima ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima c’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente faceva la fame. 
Fra i vincitori faceva la fame la povera gente
egualmente.
( Bertolt Brecht)


24 gennaio 2015

Cercasi Laicità Disperatamente

Laicità.
Tutti la chiedono, la cercano, la invocano.
Alcuni sperano di imporla in un evidente ossimoro 
Laicità?
E che vuol dire?
Che a scuola non c'è l'ora di religione?
Che si abolisce il concordato e l'8 per mille resta allo stato?
Che sui moduli scolastici c'è scritto genitore1/2?
E che, oltre che sulle attività commerciali si pagheranno le tasse anche sulle mense della Caritas e le sedi degli Scout?
Io direi che questo è riduttivo.
Ci vuole ben altro.
Chi legge queste pagine sa già che sono un sostenitore della Laicità dello Stato, sfavorevole all'insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole e all'esposizione di simboli religiosi negli edifici pubblici.
E che ritengo che se si vuole ridurre l'aborto lo si fa con l'educazione sessuale ed i servizi alla Maternità, incluso stigma sociale (e sanzioni penali) stile pedofilia per le imprese che discriminano la Maternità.
Non certo riempendo i consultori di medici obiettori ed ostacolando la 194.
Perchè il Credo Religioso non è solo un fatto privato, è anche un fenomeno sociale ma non può essere imposto dalla legge.
A nessuno.
Ma la Laicità è tutto qui?
Charlie era un giornale laico?
O perseguiva un suo intento, un suo peculiare credo, assolutamente legittimo, assolutamente necessario alla Libertà ed alla Democrazia?
Veder deridere la fede altrui, inclusa la mia, non mi provoca disagio.
E non capisco perchè dovrebbe.
Cristo ha menato i mercanti nel tempio, nessun altro.
E nemmeno ha espresso disappunto verso pagani e critici vari.
Perchè dovrei farlo io?
Ma qualcosa va messa in chiaro:
Se Adinolfi spara le cazzate sulla moglie sottomessa, mi tocca sentire: "Ecco, i Cattolici".

Invece, Se gli eretici dell'ISIS fanno quello che hanno fatto in Francia "No, loro sono estremisti, non sono l'Islam (giustamente) e poi pensate piuttosto alla strage cristiana di Utøya". 
Un altro ossimoro su cui sarebbe risibile anche solo controbattere.
Nemmeno per il rapimento di Vanessa e Greta c'è stato verso di mantenersi laici.
O si difendeva a spada tratta il comportamento delle due ragazze o ci si univa alle vergognose e squallide campagne diffamatorie di certa destra.
Per fortuna ci hanno pensato le stesse Greta e Vanessa a riportare in laicità la contingenza scusandosi per il dolore causato e respingendo le becere accuse dei soliti noti.
Ora, delle affermazioni di Salvini non faccio una tragedia, ma di chi si definisce laico e deve per forza controbilanciare quelle di Salvini, sì.
Le ragazze hanno fatto una cazzata, pagata a caro prezzo dalla Collettività e dalle future vittime che ISIS farà usando i soldi del riscatto. Punto. 
E' stato giustissimo riportarle a casa costi quel che costi e magari il loro coraggio fosse diffuso in Italia come la tossicodipendenza da Pallone.
Tutto il resto non è laico, nè nell'offesa nè nella difesa ad accuse false.
Ed è laico chi si straccia le vesti per Gaza, tace su Hamas e non ha speso una singola sillaba per la Siria?
Ecco, questo modo di pensare non mi spingo ad affermare che sia sbagliato, perchè, come dicevo prima, non mi provoca disagio, semplicemente, non è laico.
Anche se prodotto da un ateo, da un agnostico, il pensiero di questo calibro non è laico.
Estremismo non è solo quello islamico o leghista o fascista, estremismo è anche, per restare al nostro esempio,  forzare una connotazione religiosa e cristiana all'assassino norvegese pur di poter fare paragoni utili al proprio Credo.
Usare parole oscene, insultare il credo altrui, esporre un indice più lungo del proprio medio non è poi così grave, lo facciamo un po' tutti.
Ma non è laico.
Quindi, francamente, preferisco continuare a rispettare gli uomini piuttosto che affannarmi a pretendere rispetto.
Quella di Charliè è stato un crimine ed una tragedia.
Ma, chissà perchè se un eretico dell'Islam ammazza decine di persone in Francia deve essere per forza anche colpa del Cristianesimo.
Affermazione del tutto ragionevole, per un Credo Concorrente, ossimorica per un pensiero Laico.
Quindi,  sorrido a chi vorrebbe farci tutti ritornare all'epoca della Torre di Babele:
un pensiero unico di uomini sopra altri uomini.
In questa prospettiva, forse, Papa Francesco è più laico di molti atei.

22 gennaio 2015

Meno privacy Più Sicurezza?

No:
Meno Privacy uguale anche meno sicurezza.
Oltre a essere uguale a meno libertà chè è peggio banalmente perchè si consente ai terroristi di perseguire il più importante obiettivo strategico: costringerci a cambiare per adeguarci a loro.
Ma perchè meno privacy uguale anche meno sicurezza?
Perchè il problema è nell'efficienza di magistratura e forze dell'ordine, non nel controllo dei cittadini e nella limitazione dei loro diritti.
E gli attentati francesi ne sono una prova lampante, abbacinante addirittura, tanto da accecare evidentemente.
Controlli su controlli, ispezioni agli aeroporti, mail intercettate a che cappro sarebbero servite per evitare che due cittadini francesi di francia facessero quello che hanno fatto?
Non è evidente che il problema è stato nella bassa efficienza delle forze di polizia che non sono state in grado di proteggere gli obiettivi conclamati?
Non è evidente che il problema è stato nella mancanza di strategia ed equipaggiamento pre e post attacco?
E invece no.
Non è evidente e, infatti, invece di migliorare l'efficienza degli apparati di sicurezza si limitano i diritti dei cittadini e si fa autogol per quanto riguarda l'azione dei terroristi.
Non oso pensare a quello che succederà nel Bel Paese con la sua Magistratura in linea con parlamento ferrovie e poste e con le sue elefantiache, ripeto: ELEFANTIACHE forze dell'ordine.
In altre parole: se hai il raffreddore ti prendi un'aspirina, non metti i filtri anti guerra chimica alle finestre.
I nostri governi nel migliore dei casi ci stanno facendo un pessimo servizio, nel peggiore, beh, di certo non fanno gli interessi della Democrazia.

15 gennaio 2015

la sottile linea azzurra

Le coincidenze sono coincidenze.
Alcune circostanze, assolutamente casuali, invitano comunque ad una riflessione sul cammino dell'Uomo.
Sono passati 7 anni, 7 anni e mezz, per la precisione, dal mio CFA, il Campo di Formazione Associativa, all'epoca ultima tappa per formarsi come Capo dell'Agesci (da allora l'Agesci ha scelto di burocratizzarsi ulteriormente, ma è un'altra storia).
In 7 anni molte cose, come è ovvio e anche giusto, sono cambiate.
Per esempio ho dovuto comprare ben due pantaloncini dell'uniforme con girovita un po' più largo, diciamo...
Per esempio.
Il CFA è stata un'esperienza fondamentale della mia Vita ma non ne scriverò qui.
Qui ricordo in quel fazzolettone amaranto, l'impegno ed il sacrificio di formatori e compagni di strada.
Ora indosso un nuovo fazzolettone dello stesso colore di quello del CFA e in questi giorni ho vissuto l' emozione di vedere altri Capi del mio nuovo Gruppo partecipare allo stesso mio CFA con quasi gli stessi formatori di 7 anni fa.
Vedere i ragazzi tornati con la stessa luce trasmessa dai miei stessi Capi Campo...
Beh, è stato emozionante.
Cambiare Città, cambiare Gruppo, mettersi addosso un fazzolettone di colore diverso e trovarci una continuità perfetta mi ha dato serenità.
E' una conferma che il CFA non è stato un episodio isolato, che lo scoutismo non è incapsulato in momenti distinti ma che è possibile costruirsi un filo di coerenza e continuità da una Città all'altra, da un Gruppo all'altro.
E di questa continuità merito è in tutti loro, Cesare, Angela, Salvatore, Simona, Pierangelo, Nunzia e poi Rocco, Lucia, Laura.
Nomi, case, emozioni, mondi ed universi.
Grazie per la Buona Strada che mi avete donato


9 gennaio 2015

Senza tregua

Così, mentre l'odio tracima in queste ore, verso i musulmani, verso i Credenti, tra italiani, mentre vedo le mie profezie avverarsi ad una ad una, assisto con sgomento all'imboccare della solita assurda via della Paura, della Vigliaccheria, dell'Irresponsabilità e dell'Odio.
Violenza contro i deboli, calarsi le braghe contro i forti.
Come se non ci fossero bastate le lezioni del recente passato, ignoranza pregiudizio e paura spadroneggiano.
E dato che la mia voce è flebile resta solo una testimonianza, preghiera e la consapevolezza che a gridare "Barabba" sono sempre stati in tanti.



E spero di essere stato chiaro.

8 dicembre 2014

to fight another day

Uff, invecchiare da problemi, si sa.
Uno di questi problemi è che quando eri un giovane Capo ti sono stati affidati dei giovanissimi ragazzi che hai accompagnato per qualche anno nel loro cammino Scout, qualcuno anche nei pressi della Partenza.
Ora che sono un po' meno giovane mi tocca affrontare la realtà di molti di quei ragazzi che  sono loro, ora, giovani uomini e giovani donne sulla rampa di lancio (a countdown 0) e su cosa raccontargli quando esprimono la loro creatività e voglia di cambiare questo Mondo in meglio, come da manuale.
Ecco, fondamentalmente: niente.
Nella maggior parte dei casi a parte godersi un po' di soddisfazione per ragazze e ragazzi che colgono i primi successi professionali (o gli ultimi universitari) e manifestano pubblicamente coerenza coi valori dello scoutismo la cosa migliore da fare è: nulla.
Guida da te la tua canoa (e non portarti appresso il cadavere del Capo come ricordo).
E, soprattutto, lascia guidare in pace l'altrui canoa ché fai meno danno.
Poi, ogni tanto, penso ai miei, di Capi e a come mi piacerebbe potermici confrontare ancora.
Come dire: "Vent'anni dopo".
Quindi, un minimo di interazione ogni tanto ci sta.
Il fatto è che io non sono molto incoraggiante, negli ultimi tempi.
Insomma, non sono un adulto che sprona i giovani adulti a buttarsi anima e corpo in imprese quali "risanare le ferrovie (cit.)", risanare l'Italia o, banalmente, tornare a Matera per far diventare la Città dei Sassi il piccolo paradiso in Terra che potrebbe essere.
Niente di che, eh, è una storia vecchia come il mondo: li amo troppo e vorrei evitar loro i miei dolori, quindi preferirei evitassero i miei errori, in primis quello di tornare a Matera dopo l'università, poi quello di mettere il bene della Patria avanti al proprio per finire a quella sindrome di Don Chisciotte che mi ha portato a farmi ridere appresso nelle mie nobilissime ma inutili battaglie contro il partito del mattone, tanto per fare un esempio.
Vabbè, sto divagando.
Ritorniamo sul sentiero.
Leggere su Facebook delle loro concrete e materialissime azioni di impegno civile mi fa sempre più preoccupare.
Vorrei andare a trovarli uno per uno e fare discorsetti tipo:" Ma perchè perdi tempo? Studia. Hai iniziato il corso di tedesco? Ti stai informando per la Scandinavia?"
Poi mi ricordo della famosa canoa e mi faccio i cazzi miei.
Però ogni tanto ci casco e mi premuro di far sapere a tutti quelli che sono disposti ad ascoltarmi (Sì Capo, va bene Capo, ti vogliamo bene, Capo, lo usiamo Linux, Capo, tranquillo, Capo, pensa alla salute e non ti agitare) che è meglio se abbandonano l'Italia prima possibile.
In realtà io magari predico male, tuttavia non so come mai continuo a razzolare bene (attualmente, lo confesso, sono un soddisfattissimo Babbo Scoiattolo di 35 coccinelle 35 del Villanova 1) e proprio non mi riesce di smettere col corpo con le cattive abitudini che il mio cuore vorrebbe abbandonare.
Certo, ogni tanto mi viene il dubbio che sarebbe meglio per loro avere come Capi dei veri camorristi per come va il mondo, poi mi pento e chiedo perdono al Signore per la mia debolezza e rivado avanti.
Però, alla fine, non è che abbia davvero perso tutte le speranze.
Per quanto il corso di tedesco l'abbia comprato pure io di recente non è che io sogni una Matera/Basilicata/Italia private dei propri figli migliori sparsi per il mondo a godersi (e sarebbe davvero sbagliato) i frutti del proprio lavoro ed ingegno in Patrie Adottive ma non Matrigne.
No.
Sogno e desidero per i (miei) ragazzi, giovani donne e giovani uomini un'opportunità.
E, no.
Non mi riferisco ad opportunità di vita migliore ad Oslo.
Questo Ognuno lo Sa.
Mi riferisco all'opportunità di tornare a Matera armati di fucili d'assalto e carri armati fatti di competenze e capacità e possibilità economiche ben diverse dalla cerbottana con cui sono tornato io a suo tempo.
Spero per loro la possibilità di scegliere dove vivere e magari di poter vivere a Matera lavorando per aziende straniere ed indipendenti, inattaccabili come l'acciaio inossidabile alla ruggine corrosiva dell'habitat della Capitale Europea della Cultura 2019.
E, magari, con forza ed indipendenza economica, fungere da anticorpi e non da cellule bersaglio per questa Patria malata.
Quindi; andate via, ma, se vi va, tornate immuni e indipendenti
Ehm, ops, di chi è 'sta pagaia?

6 dicembre 2014

How to upgrade from Mint 17 to Mint 17.1

Is a matter of minutes...
Linux Mint 17 is a Linux Distribution based on Ubuntu 14.04.
Linux Minti 17.1 is ... a Linux Distribution based on Ubuntu 14.04 too.
The Mint Team decided to base the developement of their fine distro on the LTS version of Ubuntu and to introduce a  graphical dist-upgrade toool allowing the update fron the 17 to 17.1 version without the need to format.
And here's how:

First, update the update manager:




then, without reboot, in the update manager Edit Menu appears a new voice:

Upgrade to Linux Mint 17.1 Rebecca


Then is about a Windows-like procedure 


Except for the obligation to read the release notes



and the new features list



for the rest of the update is fast (much depends on the speed of the internet connection for downloading packages)


et voilà



and, after the reboot...



I tested successfully the procedure on a Cinnamon 17 64 bit HP 6540b Probook, on a Virtualbox machine, on a Mate 17 64 bit Asrock Q2900-ITX based barebone and on a Mate 17 64 Asus EEPC 1011PX.
The update procedure between one release to another is the icing on the cake for Mint, then...

Buon Appetito :)