Sono, tuttavia, fiero di annunciare di averla dovuta già spendere in 4 fiammanti gomme michelin causa usura e foratura delle precedenti gomme della Fiesta. 45800 Km non sono tantissimi ma non mi fidavo più... Cazzarola due forature in 4 mesi... Se non fosse per i consumi passerei ad un M1 Abrams: non fora mai e non ci si deve preoccupare dei buontemponi che non ti danno la precedenza e poi si piazzano a 20 all'ora al centro della strada...
4 dicembre 2007
La brum del mh ha un pss nella mh
Sono, tuttavia, fiero di annunciare di averla dovuta già spendere in 4 fiammanti gomme michelin causa usura e foratura delle precedenti gomme della Fiesta. 45800 Km non sono tantissimi ma non mi fidavo più... Cazzarola due forature in 4 mesi... Se non fosse per i consumi passerei ad un M1 Abrams: non fora mai e non ci si deve preoccupare dei buontemponi che non ti danno la precedenza e poi si piazzano a 20 all'ora al centro della strada...
2 dicembre 2007
Ne' bastoni, ne' carote
La disciplina scout non ha nulla a che vedere con quella militare. Spero sia chiaro e cristallino. Nel corso dei secoli gli eserciti hanno seguito due metodi parecchio diversi per mantenere disciplinate le loro bande di assassini. Il bastone e la coesione. Il primo metodo è il più antico ma è parte integrante anche del secondo: i soldati sono messi nella condizione di dover scegliere se ammazzare i nemici o esser ammazzati dai propri superiori. Facciamo qualche esempio: l'Armata Persiana di Serse, l'esercito Cartaginese, l'esercito Francese della Prima Guerra Mondiale ( vedasi 'Orizzonti di Gloria di Kubrick ), quello Italiano dal 1861 alla fine della Leva Obbligatoria ( spero), quello Giapponese della Seconda Guerra Mondiale e quelli del Patto di Varsavia ( incluso l'attuale esercito Russo ).
Il metodo della Coesione è più complesso da realizzarsi, ma è anche quello decisamente vincente: l'Esercito Romano, quello Arabo dell VIII Secolo, i Mongoli, la Wehrmach, i Mille di Garibaldi, i Marines e i Paracadutisti della 101a divisione aviotrasportata dell'Esercito degli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale, i Talebani. Oltre a far si che la meglio gioventù vada allegramente verso le falangi/mitragliatrici/napalm/Phaser per realizzare un qualche alto 'ideale' , gli eserciti basati sulla coesione aggiungono al bastone anche la creazione di forti legami di amicizia tra i soldati, legami che spingono i malcapitati a metter a rischio la propria vita pur di salvare quella dei commilitoni, vedasi "Band of Brothers"....
Ossia, si instaura un meccanismo disciplinare fortissimo proveniente dal basso.
Ecco, la disciplina tra gli scout non somiglia affatto a quello che è scritto qui sopra o, meglio, ci somiglia quanto un gatto nero somiglia ad una pantera.
Detto tra noi, tra gli scout la disciplina si chiama 'Stile'. Non nasce dall'imposizione ma dall'esempio e non ha nulla di militaresco.
Vabbè, mi sono accorto che di questa faccenda ho già scritto abbastanza senza aver detto nulla del mio problemino. E mi accorgo, con orrore, di dover fare un'altra terribile premessa. Ma sarò breve e criptico, come piace a voi:
Non credo che il fallimento di una attività possa mai essere addossato ai ragazzi, non credo che ottenere l'attenzione mediante le urla sia scritto da qualche parte del Regolamento Metodologico, del Patto Associativo, della Legge o della Promessa.
Il problema è che il mio Noviziato negli ultimi giorni non sta combinando un tubo.
Quindi, sto vivendo la contemporanea sensazione di aver fatto un buon lavoro fino ad oggi ma di non riuscire ad ingranare la marcia successiva.
Faccio una gran fatica a realizzare, col Noviziato, in un'ora quello che avremmo dovuto finire in pochi minuti. Fino ad ora non ho mai dovuto far valere la mia Autorità per portare avanti il programma. Purtroppo, il Noviziato mi segue a due velocità e non so come colmare il gap. La capacità di far casino, di arrivare in ritardo e di saltare la messa è una costante Universale dell'età adolescenziale, non è di questo che mi preoccupo. Ma della mancanza di capacità di concretizzare ogni attività. Si arriva in ordine sparso, non si ha voglia di giocare, non si ha voglia di cantare, poi si ha voglia di giocare ma si va via ancora prima di iniziare. E i concetti di 'servizio', 'Carta di Clan', 'autofinanziamento' non sono riuscito manco a nominarli, con conseguente figuraccia col Capoclan che credeva che fossimo assai più avanti nelle attività...
Mah, di sicuro non mi metterò a gridare 'state fermi e zitti e chi si muove mazzate ecc' ma credo che la prossima volta dovrò cambiare un po' registro.
Dopotutto, è la mia prima volta...
1 dicembre 2007
Catenadisantantonio
Ma questa volta agisco sotto costrizione militare, chi me l'ha proposta è cintura nera e, come dissero all'imperatore Adriano, non è prudente essere in disaccordo con chi dispone di trentacinque legioni per sostenere i propri argomenti...
DIRE: Ultimamente parlo troppo, forse per compensare gli antichi mutismi. Però vorrei trovare le parole giuste per rasserenare chi mi sta attorno, non per convincerlo di qualcosa manco fossi un pubblicitario.
FARE: un bel viaggio a Torino, una bella Route e una cenetta all'Osteria...
BACIARE: un'attività continuativa tra un turno di lavoro e il successivo che porto avanti indefessamente e chenon vedo ragioni per modificare.
LETTERA: provo un insopportabile impulso a mandare lettere di licenziamento e ingiunzioni di risarcimento danni alle generazioni precedenti alla mia. Ma anche a mandare certificati di seminfermità mentale alla mia e alle (sob ) successive..
TESTAMENTO: Mah, per quanto riguarda il testamento l'unico impegno è nel tentare di fare abbastanza soldi da motivare la stesura di una serie di testamenti e controtestamenti incrociati per seminare zizzania tra gli eredi e fare la gioia degli avvocati. Lo so, sono dispettoso.
Dicevo: generalmente sono impermeabile alle catene di santantonio....
Ma abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno e cedo il passo a Mariangela
30 novembre 2007
30 Novembre
Ma chi mi sente?
Invece, vi racconto che sono ancora in contatto coi miei amici del CFA fatto a Fagnano Castello, che con fatica continuiamo a portare i Ragazzi fuori da tutto 'sto schifo e che stasera ce ne andiamo a mangiare una pizza.
Perché abbiamo smazzato tutta la settimana e ora spegnamo i cellulari e appendiamo il cartello:
26 novembre 2007
Assemblea Generale AGESCI Basilicata: 25 Novembre 2007 Potenza
Anni fa, ai tempi della 'Guerra di un Anno' sono caduto una volta di troppo come una pera cotta nella trappola del considerare lo scoutismo come qualcosa di autoreferenziale. Detto in altri termini, almeno una volta ho messo da parte il bene dei ragazzi che mi erano affidati per tentare di risolvere con la spada il nodo gordiano delle idiosincrasie del mio vecchio gruppo... Coi risultati ormai tristemente noti. Che tristi sono fino ad un certo punto: oggi, le cose, per me, sono tutt'altro che tristi. E se è così è anche perché ho potuto imparare dai miei sbagli. Oggi io non mi faccio neanche il nodo alle scarpe da trekking se non ho ben chiaro nel cervello quanto quel nodo possa essere utile al Noviziato che mi è affidato. Non tiro fuori manco la penna per scrivere sul quaderno di caccia alle riunioni di staff se non sono sicuro di tracciare il programma di una nuova avventura per i Ragazzi. E posso confermarvi che funziona: finché è il loro esclusivo interesse a guidare le decisioni dei boyscout adulti vi garantisco ( per iscritto ) che non si litiga più. Che si crea comunità di intenti, seppur faticosamente e con taaaaanta pazienza. E la pazienza genera pazienza, la tolleranza comprensione e dialogo. E, dopo 40 esaltanti giorni da Maestro dei Novizi, non ho ancora stampato un questionario o un opuscolo, nè respirato un atomo di malumore in staff. In compenso, ho bevuto una manciata di borracce sui sentieri della Murgia.
Ma torniamo all'Assemblea Regionale.
Non ho voglia di farne una descrizione puntuale, ma comunque devo ringraziare i ragazzi del Clan del Potenza 2 per la splendida accoglienza materiale ( la torta al cioccolato ) e morale ( il coro in chiesa ). Il programma per gli eventi regionali di branca RS si sta delineando e sto già rimuginando su come preparare i Ragazzi al Challenge...
Sarò spietatamente giusto eh eh...
E poi ci sono stati i simpatici umoristi dello scoutismo capaci di trasformare un'occasione di servizio in un esercizio di retorica e stilistica cavillosa. Anche qui: pazienza.
Ma, soprattutto, è stata una giornata di confronto serio ma sereno con gli altri membri della mia Comunità Capi, in cui i problemi sono stati affrontati con uno spirito costruttivo a cui non ero abituato. E, anche se non tutto è stato risolto, sono sicuro che tutto si risolverà.
Ma, la cosa più bella, è stato ritrovare tanti sorrisi che avevo perduto e che combatterò per conservare.
E, ora, dovrebbe essere il momento di descrivere anche gli episodi tristemente grotteschi di questa giornata. Ma, questa descrizione potrebbe trovare posto in una revisione del mio racconto intitolato 'la guerra di un anno' e datato secoli fa... Beh, sarebbe carino ora farlo dato che è disponibile il punto di vista di chi era 'on the other side of the Hill'.... Ma sarebbe un esercizio di Storiografia e, oggi, non troverei le parole per farlo in questo contesto.
Provo una gran pena per i protagonisti di questa triste vicenda e devo ancora una volta invitare chi ha avuto il coraggio di rompere il cerchio dell'assurdo a non lasciarsi scoraggiare dagli ostacoli o demoralizzare da commissioni di soloni senza più la legittimità di Legge e Promessa. E' vero, è spiacevole che certe cose accadano. Eppure....
Non è il momento di mollare, ma quello di cambiare.
Non è il momento di difendersi dalla contraddizione, ma di accettare le proprie responsabilità a testa alta.
Non è il momento di sentirsi inutili o impotenti di fronte agli eventi decisi da una maggioranza di 'altri', ma quello di fare il massimo anche con il pochissimo che si ha: anche un programma di San Giorgio o un Grande Gioco divertente FANNO la differenza.
Non è il momento di lasciare indietro nessuno, tanto meno chi sta tenendo il fronte e ha bisogno di tutto il nostro sostegno.
Abbiamo una marea di lavoro da fare per rimediare ai nostri errori del passato. Non c'è il tempo per cadere nelle trappole di chi vorrebbe trascinarci nella rissa invece di lasciarci fare servizio. Gli errori, le cattiverie, le offese, gli insulti, i maltrattamenti morali, l'incompetenza, la malafede NON ci riguardano più, ce ne dobbiamo liberare. Di tutto ciò dobbiamo solo avere compassione..
Abbiamo da fare: questo tempo non ha nulla da offrire a chi aspetta.
Buona Strada
16 novembre 2007
Per combattere un giorno ancora.
Ma non sono il solo a farlo. La sensazione generale è di costante miglioramento, seguendo un'ampia spirale ascendente. Pian piano, a furia di capocciate, la strada si apre.
In carenza di ciò, tutti i predetti eventi restano eventi provvisori.
E la resa non è nel nostro Credo.
14 novembre 2007
Riempire il minuto.
Ascoltare i Pink Floyd è anche troppo impegnativo, quando non si ha voglia di scambiare eroi per fantasmi.
O navigare a zonzo per i blog e trattenersi a stento dal controllare la posta dell'ufficio.
Forse ci vorrebbe una sigaretta, ma il rispetto per il sapore del vino lo esclude. E, poi, non fumo.
Ma non rinuncio a questi minuti, forse tra i più pieni della giornata, in cui l'attesa è dolce e la luce morbida.
13 novembre 2007
We were soldiers
A ben pensarci, uno dei motivi più trascurabili per cui ci butto sangue e sudore è: fare il possibile per far si che la tipologia umana che può essere assimilata ai miei docenti universitari ( si veda Post Scriptum di seguito ) scompaia al più presto dalla faccia della Terra. In pratica è una forma di autodifesa. Ragionevolmente, non posso girare con la pistola e farmi restituire il maltolto dalla generazione che ha saccheggiato il mio futuro per semplice pigrizia. Quindi, mi sforzo di far si che il futuro del Paese sia in mani un po' migliori di adesso. Purtroppo, la Giustizia non è di questo mondo, l'arte di arrangiarsi, invece, si. Quindi, mi arrangio. Ho qualche speranza nei ragazzi. E' divertente starci assieme, salvo quando traspare il loro spavento per l'imbecillità e l'assenza di genitori e nonni. E sono dei guerrieri, altrimenti sarebbero già tutti morti.
Toccherà a loro rimettere in piedi questo paese, dato che la mia generazione è occupatissima a non finire del tutto in ginocchio e a pagare il debito pubblico contratto per finanziare la nullafacenza.
Sto generalizzando, ed è sempre sbagliato. O quasi: quando sento un cinquantenne usare l'abusato:" Ai miei tempi " mi viene da urlargli sempre in testa che ai suoi tempi case ed auto costavano un terzo di oggi: 5-6 anni di mutuo per comprare una casa, 2-3 stipendi per un'utilitaria.
Oppure sto solo preparando a dovere chi dovrà pagare i miei, di debiti...
PS: definisco la categoria di cui sopra quella di personaggi che hanno acquisito un immenso potere decisionale ed esecutivo senza che ciò li leghi a qualsivoglia forma di responsabilità per il loro operato. Se ci pensate è una fetta larghissima della popolazione privilegiata italica.
12 novembre 2007
Faccio un passo ed ho il fiatone
A proposito delle mie difficoltà atletiche....
Boy band
Velvet
P. Ferrantini - G. Cornetta - A. Sgreccia - P. Bazzoffi - P. Ferrantini
(2001)
Obbiettivi di un estate di esplosioni addominali
e dovrei abbronzarmi un po' scatenarmi nei dance-floor
eliminare le occhiaie, manco di concentrazione non lavoro mai.
Soffro lo stress io soffro lo stress sono stanco e fuori forma
suono in una boy band suono in una boy band ci deve essere un errore.
Soffro lo stress io soffro lo stress faccio un passo ed ho il fiatone
suono in una boy band suono in una boy band mi manca il senso del pudore.
Negativi di un estate io riprendo il mio colore
e dovrei curarmi un po' modellare il fisico
espressioni da migliorare vitamine a profusione creme a volontà.
Soffro lo stress io soffro lo stress sono stanco e fuori forma
suono in una boy band suono in una boy band ci deve essere un errore.
Soffro lo stress io soffro lo stress faccio un passo ed ho il fiatone
suono in una boy band suono in una boy band mi manca il senso del pudore.
Uscita di Noviziato: Lamaquacchiola

Il giochino sull'orientamento è stato divertentissimo. Non vi dico la meraviglia quando, con ago magnetizzato e bicchiere di carta pieno d'acqua ho costruito una bussola di fortuna! La cosa ha avuto successo e credo che abbiano iniziato a prendere dimestichezza con la triangolazione. Certo, imparare a determinare la propria posizione su una carta con bussola, squadretta e punti di riferimento non è cosa di una mezz'ora, ma siamo sulla buona strada. Poi ci siamo spostati all'Ofra per fare merenda. Io avevo portato il necessario per il caffè. La pattuglia incaricata della cucina ( avevamo scelto di preparare il cioccolato caldo ) ha portato latte, cacao, fornello, tazze e cucchianino ma... niente pentola! Invece di 'arrabbiarmi' ho avuto buon gioco nel sottolienare il grave errore e spero non si ripeta più. In effetti, li ho visti piuttosto meravigliati e colpiti dal fatto che, invece di una lunga filippica, il tutto si sia svolto con le mie tranquille considerazioni sull'accaduto inquadrate nell'ottica che chi si dimentica la pentola poi non mangia.... Idem per l'assenza delle borraccie: quando l'acqua è finita ( solo una ragazza si è portata da bere ) non ho fatto altro che rammentare:" Chi è colpa del suo mal pianga se stesso ". La Comunità è antitetica al parassitismo.
Comunque il caffè l'ho preparato per tutti, non sono poi così spietato... O forse no?
L'ultima parte della mattinata l'abbiamo dedicata a Pallascout. Ci siamo divertiti un mondo, peccato per il mio fiato corto dopo 5 minuti di gioco... Che vergogna!!! La foto qui sotto mi ritrae sorridente tra il primo e il secondo tempo ma stavo schiattando...

Ho scalpato un po' di fanciulli ma non ho segnato neanche una meta...
Il viale del Tramonto?