5 agosto 2010

Route Estiva 2010: le fondamenta


'stavolta ho fatto almeno un paio di errori tecnici: sbagliare ad un bivio sulla via del ritorno e mettermi delle calze dell'uniforme un po' troppo lise. Il primo errore ci è costato un paio d'ore aggiuntive di fatica a nordovest del Bosco Tre Valli lungo la scarpata di Fosso Iannace. Il secondo un paio di bolle sui piedi,  dolorose ma troppo piccole per applicare il collaudato metodo di ago e filo.
Mentre le auto ci portavano verso il Pollino, l'atmosfera a bordo era silenziosa. Dopo il calssico caffè in autogril ci siamo sciolti un po', ma è stato solo dopo aver abbandonato le gabbie di ferro della civiltà che ci siamo sentiti davvero in Route. Con le auto parcheggiate, gli zaini a terra, poteva davvero iniziare la nostra avventura!
E, dato che il Capo sono io, non poteva che iniziare con... il PRANZO!!!
Subito dopo aver messo a posto spiritiere e fornelletti, con la pancia piena ed il volto disteso dalle prime risate, abbiamo iniziato le attività.
Abbiamo iniziato la Route visitando le Sorgenti del Frida, grazie all'ospitalità del Signor Vincenzo che ci ha fatto da guida. Ci siamo preparati indossando caschi di protezione, lunghi impermeabili e stivali di gomma. E, poi, in fila indiana nel tunnel, con al centro un marciapiede affiancato da due canali in cui confluisce l'acqua sorgiva che scorre  dal cuore stesso della montagna. Il cunicolo è basso, scavato nella nuda roccia da cui piove acqua dolcissima, a gocce, rivoli, spruzzi o veri e propri getti. Il tunnel è poco illuminato, denso d'acqua in sospensione e meraviglioso per la visione della nascita del più prezioso dei beni. La visita ci ha rinfrescati e divertiti, è stata interessante ed unica: non mi era mai capitato di vedere uno spettacolo del genere.. Credo che il tema dell'Acqua Pubblica potrà essere proposto con successo al Clan, l'anno prossimo.. Ritornati all'aperto, dopo aver ringraziato il Signor Vincenzo, ci siamo asciugati e riscaldati al sole. Ed è giunto il momento: zaino in spalla, siamo partiti per una dura salita verso il Santuario della Madonna di Pollino. Lo zaino, pesante, terribile, mi ha schiacciato fin dai primi metri di salita. Dopo una mezz'ora scarsa di strada i ragazzi hanno scelto di salire per il sentiero del pellegrino e abbiamo abbandonato l'asfalto. Abbiamo allungato un bel po', ma il sentiero è davvero bello, intagliato nella montagna ed accompagnato dagli alberi per quasi tutto il tragitto. Usciti dal bosco, nel tardo pomeriggio, abbiamo intravisto in alto ( e purtroppo lontano ) la Croce del Santuario. Raggiungerla è stata una vera sfida data la pendenza e la stanchezza. Ma, arrivati in cima, il Santuario deserto sembrava preparato ad accoglierci, ad accogliere la nostra fatica, il nostro sudore. Ci siamo dissetati e lavati alla fontana, abbiamo montato il campo e cucinato al chiarore del tramonto e delle torce.Non abbiamo avuto alcun problema a fare il fuoco di bivacco senza accendere il fuoco, ma la cosa più itneressante è stata l'Attività sul significato delle Parole e della Carta di Clan. Riporto qui la traccia che ho usato per introdurre la discussione:



Decaloghi

  • L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
  • Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio all'infuori di me
  • Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
  • La Guida e lo Scout Pongono il loro Onore nel Meritare Fiducia


Parole. Una di seguito all'altra. Parole pesanti, sacre. Parole di Speranza, di Comando, di Scelta.
Ma cosa segue alle Parole?
Il Nostro Zaino è un fatto concreto. Non servono parole per sperimentarlo.
In Marcia.

Cataloghi

Onore
Cortesia
Natura
Economia
Purezza
Fedeltà
Lealtà

Altre parole. Parole a cui cent'anni fa BP attribuiva contenuti significativi e precisi. E per noi?
Cosa stiamo costruendo per le nostre vite lontani o vicini al significato che BP dava a queste parole?
Possiamo scegliere tra i decaloghi. Ma ne vale la pena?
Siamo disposti ad essere inflessibili, audaci e rigorosi per qualcosa?
E se noi stessi scrivessimo la nostra legge, il nostro decalogo, saremmo più capaci di trasformare le parole in opere adeguate?



La discussione si è sviluppata secondo una direzione che non mi ha sorpreso affatto: i ragazzi vogliono fare, vivere lo scoutismo fino in fondo, sperimentare la sua proposta sul serio e sono scontenti, assai scontenti, del tempo perduto a causa di chi non è itneressato e vive lo scoutismo superficialmente e più per abitudine che per altro. Purtroppo, questo problema non è di facile soluzione anche perchè la relativa ricetta, contenente medicine troppo amare, difficilmente potrà essere somministrata dal Capo ad un Clan anche se a posteriori si è dimostrata efficace e risolutiva.
E' stato davvero a malincuore che siamo andati a nanna, dopo il nostro corale " Al cader della giornata " sotto una luna che ha reso inutili le torce ed i lampi di una tempesta che si avvicinava da Nord.
La notte non è stata tranquilla: la tempesta ci ha colto in pieno. In tenda, la pioggia, ha su di me un effetto soporifero. Purtroppo, per ogni volta che lo scrosciare mi sprofondava nel sonno, c'è stata una volta in cui la tenda, mossa da un ventaccio dispettoso, mi svegliava letteralmente schiaffeggiandomi...

...continua

30 luglio 2010

L'Offerta della Vedova

Grazie allo strumento di pubblicazione programmata di Blogger, quando questo post sarà pubblicato io sarò già con zaino in spalla a Sud di Mezzana, frazione di San Severino Lucano. Nel nulla, secondo il buon Dottore. Effettivamente, dalle cime di lassù si è abbastanza distanti da paesi e città, per quanto lo si può essere nell'affollata ed urbanizzata Italia.
E' di nuovo Route.
Un ultimo piccolo sforzo, anch'esso debordante rispetto alle possibilità, ma facciamo finta, per un giorn,o di essere altro da se.
I ragazzi si sono organizzati, la stampante sta macinando quel poco di carta indispensabile alle attività, lo zaino è pronto.
Sono 20 anni ( 22 per la precisione ) che sto imparando a farlo, ogni volta che lo chiudo mi sembra di esser migliorato, ogni volta che lo porto in spalla sento che non è così.
Sono 20 anni che la sera prima della partenza per un campo sono inquieto fino alla notte. Poi, con lo zaino pronto ai piedi del letto, mi tranquillizzo perchè siamo pronti.
Perchè ho preparato al mio meglio questa breve Route e spero che Serva al Clan come se fosse canonica nella durata.
Purtroppo non vi sono altre possibilità e già questo impegno è preso a credito da altro.
Ma che importa ora?
Sento già il dolore al ginocchio destro pronto a farmi compagnia per la prossima settinama ed, ancor prima, l'aria impalpabile nei polmoni alla terza ora di Strada, il profumo della spiritiera e l'acqua gelida dei Piani di Pollino.
Ma i nostri cuori sulle cime non posso descriverli, è mio privilegio viverli...

24 luglio 2010

La Spada dell'Onore

C'è forse un posto su questa terra che è libero dal male?
E' troppo semplice dire che furono i nazisti soltanto a provocare questa guerra. Anche questi comunisti la volevano. Era il solo modo, per loro, di arrivare al potere....
Perfino gli uomini buoni pensavano  che il loro onore privato poteva essere rivendicato per mezzo della guerra.... Avrebbero potuto sopportare tutte le durezze in cambio e come punizione di essere stati pigri ed egoisti. Il pericolo giustificava i privilegi.... Ce n'era, in Inghilterra, di gente simile?
"Che Dio mi perdoni, rispose Guy, io ero uno di loro."


Evelyn Waugh, Resa Incondizionata, pagina 294

23 luglio 2010

Partecipazione è Democrazia

Francamente,
non ci siamo arruolati per questo.
Mi aspettavo di aver già riempito queste pagine di cronache di iniziative, proposte per la Città, critiche costruttive ed anche di incazzature e strali velenosi, perchè no!
Di analisi su ciò che è ( o non è ) accaduto è pieno il web e la stampa locale, raepetita juvant sed scocciant, diceva il prof G. nei miei anni verdi. Quindi, andiamo oltre.
Ed è un oltre concreto.
Un gruppo di militanti ha deciso di militare, riprendersi il vessillo vacillante di un Partito che sarà evanescente nei risultati di questi giorni, ma che di responsabilità ne ha e di concretissime!!!
Ecco perchè abbiamo, tutti assieme, preparato e diffuso il documento che potete leggere qui sotto, ed abbiamo anche aperto uno spazio di discussione pubblica che trovate qui, libero per il contributo di chi nelle differenze vede occasione di flessibilità e non si arrocca nei feudalismi autoreferenziali dell'eterna divisione a sinistra.




Cari concittadini, care concittadine
desideriamo invitarvi ad aderire e partecipare alla discussione e approfondimento sulla realtà politica, sociale ed economica che investe la Regione Basilicata e le amministrazioni provinciale e
comunale materane. La nostra iniziativa nasce dalla voglia di etica, trasparenza,  innovazione e partecipazione alla vita politica che trabocca dalla società civile e prende spunto dallo Statuto
del Partito ma soprattutto dal Codice Etico, essenza fondamentale dell’operato del Partito stesso:

Le donne e gli uomini che aderiscono al Partito Democratico riconoscono nella Costituzione italiana la fonte primaria delle regole della comunità politica.
Considerano i suoi principi, insieme a quelli sanciti nelle Carte sui diritti umani e sulle libertà fondamentali, il riferimento di un impegno politico al pieno servizio del bene comune, della giustizia sociale, di un modello inclusivo di convivenza.
(…)
Oltre al rispetto doveroso delle leggi, l’adesione al Partito Democratico impegna a comportamenti ispirati ai principi etici contenuti in questo Codice.
(…)
Le donne e gli uomini del Partito Democratico considerano il pluralismo una ricchezza e scelgono il confronto democratico come metodo per ricercare sintesi condivise
(…)
Le donne e gli uomini del Partito Democratico vivono l’impegno politico con responsabilità e, per questo, sentono il dovere di confrontarsi e di dare conto del proprio operato. Promuovono le capacità e le competenze, nella convinzione che (…) queste diano qualità all’azione politica.
Favoriscono la trasparenza dei processi decisionali e la partecipazione democratica nelle forme più inclusive. (…) Le donne e gli uomini del Partito Democratico ispirano il proprio stile politico all’onestà e alla sobrietà. Mantengono con i cittadini un rapporto corretto, senza limitarsi alle scadenze elettorali. Non abusano della loro autorità o carica istituzionale per trarne privilegi; rifiutano una gestione oligarchica o clientelare del potere,  logiche di scambio o pressioni indebite. (…) Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a (...):
rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi esecutivi nel Partito (…) qualora possa configurarsi un conflitto di interessi tale da condizionare i propri comportamenti.
(…)
Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a (...):
adottare e rispettare percorsi decisionali partecipati, trasparnti, motivati, rispettosi del pluralismo di posizioni politiche e culturali esistenti; favorire l’informazione e il coinvolgimento degli aderenti e dei sostenitori nella vita del Partito, evitando che le scelte organizzative producano forme di cristallizzazione interne ed esclusioni, discriminazioni o condizionamenti, e garantendo che gli orientamenti politico-culturali contribuiscano a una libera dialettica interna al Partito;
Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano a non candidare, a ogni tipo di elezione - anche di carattere interno al partito - coloro nei cui confronti, alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, sia stato:
a) emesso decreto che dispone il giudizio;
b) emessa misura cautelare personale non annullata in sede di impugnazione;
c) emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva, ovvero a seguito di patteggiamento. (…)
È istituito il Comitato per l’attuazione del Codice etico.
(…) Il Comitato è competente, in particolare, nel:
a) favorire la conoscenza e il rispetto del Codice etico, anche fornendo pareri o chiarimenti sulle sue disposizioni ovvero intervenendo su tutte le questioni interpretative che possano sorgere;
b) esprimere pareri, dal contenuto vincolante, su segnalazioni di inosservanza del Codice etico indirizzate agli organismi di garanzia previsti dallo Statuto.


Dopo l’esito del voto amministrativo il sostegno unitario, da parte della Base del Partito Democratico, al Sindaco Adduce e al gruppo consiliare  è la normalità per un Partito che voglia definirsi tale.
Non ci sono ragioni perché le varie correnti, createsi dopo le primarie che hanno visto Bersani eletto segretario nazionale, continuino ad agire divise, tanto più in un momento economico difficile
per il Paese e più ancora per il nostro territorio.

Vogliamo contribuire affinché incontri fecondi, globali e unificatori coinvolgano associazioni, movimenti e personalità interessate a dare un impulso costruttivo al PD locale, in questo momento in pieno stato confusionale.
L’obiettivo strategico è costruire un PD Materano eticamente vitale, in cui le regole siano forza e non ostacoli e, per arrivarci, abbiamo molto lavoro da fare. L’impegno nel governo comunale, provinciale e regionale è di importanza fondamentale perché lo sviluppo del territorio è la condizione di
successo di ogni ulteriore iniziativa politica.
Nulla di quanto abbiamo raggiunto era scontato, ma soprattutto nulla di quanto abbiamo conseguito è assicurato per il futuro se non avremo la forza di proseguire sulla via delle riforme e dell’innovazione.

Gli Amministratori potranno utilizzare a vantaggio della città le nostre proposte, non intendendole come sterile critica o intromissione ma come apporto e affiancamento costruttivo alla risoluzione dei problemi della comunità intera. La ricerca di un percorso in cui le scelte e le decisioni dei partiti si incontrino e convergano con una platea di soggetti più ampia è esattamente ciò che a cui i gruppi dirigenti di partito devono mirare.
Siamo persuasi che occorra innescare, e re-innescare, un processo che investa sul desiderio di
discussione e sulla voglia di partecipazione della nostra gente
.

Senza entusiasmo e senza passione non aiuteremo a crescere il partito “nuovo” di cui abbiamo bisogno. Civogliono fiducia e ottimismo. Doti che non ci mancano.

13 luglio 2010

HP Probook 6540b

L'HP Probook 6540b è il mio nuovo compagno di lavoro e mi è arrivato la settimana scorsa.
Processore core i5, 4 Gb di RAM, 500 Gb di HD ( a 7200 rpm ) scheda Grafica AMD 4550, monitor 15.6" con risoluzione 1600x900, tastiera completa e lettore di  impronte digitali.
4 porte usb, slot express card, Lan Gigabit, Wireless, Bluetooth, modem - fax ed addirittura una porta COM ne fanno una macchina davvero completa per connettività ed espandibilità.
Il Processore è un dual core hypertreading, il che significa che è un quad core logico e la macchina è davvero scattante. Del resto, l'ho scelta per le funzioni di amministrazione di sistema e progettazione moderata: nessuna velleità videoludica o multimediale: non ha neppure gli altoparlanti stereo! Equipaggiata con Windows 7 professional ed office oem ed inserita nel dominio aziendale, funziona per gran parte con software libero ( 7zip, openoffice, truecrypt, openvpn, etc ) ma non ho potuto fare a meno di acquistare dolorosamente office: sembnra incredibile: internamente all'azienda usiamo openoffice, io poi non ne parliamo, ma certi softwares sono incompatibili con opernoffice: proprio non partono se non rilevano winword.exe! Pazienza...
Per ora sono soddisfattissimo. Leggero e versatile ( l'autenticazione biometrica è davvero comoda per chi usa password complesse ) ha quasi rivoluzionato il mio modo di lavorare: ho tutti i dati e la posta su una sola macchina e come d'incanto ho smesso di pensare a dove sia il particolare file o il tal messaggio di posta elettronica. Entra alla perfezione nello zaino e credo che non mi romperò più la schiena come un tempo.
Ed il vecchio DV9044? Beh, equipaggiato con 2 HD da 320 GB di cui uno da ben 7200 rpm, fa la sua bella figura dopo essere stato formattato con Ubuntu 10.04: agile e scattante, libero e sicuro, cerca una nuova casa...

9 luglio 2010

La legge bavaglio e la paletta dei Carabinieri.

Andando al lavoro vengo spesso fermato dai Carabinieri.
Me ne vado tranquillo per la mia strada a 90 all'ora ( mica per altro: per risparmiare ), luci accese, cintura allacciata ma vengo fermato spesso. Nella maggior parte dei casi in un paio di minuti, con cortesia e rapidità la pratica del controllo dei documenti è presto sbrigata. A volte, invece, soprattutto quando hai appena fatto 10 ore di lavoro e ti scappa la pipì, si tratta di aspettare 10 minuti i controlli del caso e, un paio di volte, anche di rispondere a domande tipo " dovevai dovelavori ".
Ora, ci vuole poco a capire, leggendo il mio blog e vedendo le fotografie sul mio profilo facebook che NON ho in antipatia uniformi e divise. Che non considero i mafiosi eroi, e che della legalità ho fatto da tempo bandiera.
Oggi la stampa nazionale protesta contro la legge bavaglio, un'ennesima porcata neofascista che favorirà solo potere e criminalità. Tuttavia...
Tuttavia provo un certo disagio nella schizofrenia in cui la sinistra e la società civile italiana si dibatte rigurado la questione in particolare e la gestione della 'sicurezza' in generale.
Forse, banalmente, ho un concetto un po' troppo anglosassone di privacy, stato e legalità, ma tant'è, sono fatto così.
I carabinieri che mi fermano senza giustificato motivo ( ma è un ragionamento valido per tutto il mezzo milione di italiani in divisa ) sono tutti uguali e hanno tutti la stessa divisa. Eppure ci piacciono quelli che arrestano i mafiosi, non quelli del G8 di Genova o quelli degli abusi di potere degli ultimi mesi ( di cui non sapremmo nulla se fosse in vigore la legge bavaglio ) . Ci piacciono quelli che soccorrono i terremotati ma non quelli che li manganellano. Ci piacciono quelli che arrestano gli stupratori e gli scippatori ma non quelli che operano i respongimenti dei migranti.
Però dobbiamo deciderci!
Un tempo non era così: ve l'immaginate, nell'Italia del 2010 il capitano dei carabinieri de "Il giorno della Civetta "? Roba da fantascienza al giorno d'oggi. Forse, cara Sinistra, poliziotti e soldati li abbiamo un po' troppo bistrattati e le conseguenze di aver regalato ai postfascisti un pezzo così importante di ogni società civile in nome di un fintopacifismo prosovietico ( l' annuale Marcia della Pace ha avuto tra i suoi primi sponsor economici il Comitato per la Sicurezza dello Stato, per gli amici:  il KGB ) ce le dobbiamo sciroppare nella quotidianità di tutti i giorni. Se penso che nel 1945 la divisione "Folgore" era composta da antifascisti e partigiani mi viene da piangere guardando i gagliardetti del duce sparsi qua e la in uffici occupati un tempo da soldati che avevano combattuto il fascismo dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 al fianco di Alleati e Partigiani! Di chi è la colpa se importanti pezzi dello Stato non sono più neutrali rispetto alla loro funzione?
Ma sto divagando.
Il punto è che mi secca essere fermato dai Carabinieri mentre palesemente non sto facendo nulla di male. E sapete perchè? A parte gli evidenti motivi ( dopo la Diaz e Bolzaneto ancora vi fidate? ), perchè mi secca che due persone pagate con le mie tasse stiano impiegando così improduttivamente il loro tempo mentre a due passi dalla posizione nota del blocco stradale il crimine dilaga. Una descrizione di gran lunga migliore della mia ma perfettamente adeguata al contesto della nostra quotidianità la fa Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi, quando descrive lo stato della Giustizia nell'Italia del 1600. Siamo ancora lì. Anzi, peggio, perchè nel frattempo il mondo è andato avanti!
Allo stesso modo mi secca questa faccenda così sbandierata alla leggera del " non ho niente da nascondere intercettatemi pure ". A  casa droga non ne ho ma mi dispiacerebbe tantissimo se si presentasse la polizia a controllare quando le va e come le pare. A voi no?
Stiamo molto attenti a giustificare abusi solo perchè danno fastidio al Silvio di turno. Ci sono voluti millenni per stabilire che la LIBERTA' è una faccenda seria e che lo Stato non ha diritti assoluti sui cittadini, perchè rinunciarci solo per fare antiberlusconismo di bassa efficacia?
Senza considerare che i guai italici sono ben più gravi della legge bavaglio: delle prodezze del nostro Primo Ministro ( sessuali, morali, affaristiche ecc. ) siamo stati tutti e 60 milioni pienamente informati! Ammazza, visto cosa è cambiato? Nulla. Ha pure vinto le elezioni regionali nonostante i 3 scandali al giorno, Noemi, Bertolaso , catastrofe socioeconomica e divorzi vari.
Non è un motivo valido per abdicare ed accettare la legge bavaglio, ma neppure per autoingannarsi: dopo 150 anni il nostro Stato è ancora fragilissimo perchè fragilissima è l'etica di gran parte dei suoi cittadini, e non solo degli elettori del Silvio ed accoliti.
Pertanto, date le circostanze, gradirei NON essere nè fermato nè intercettato, salvo comprovati validi motivi.
E, ovviamente, gradirei che ci si attrezzasse per fermare i delinquenti ed intercettare i camorristi. Il che non implica violare i diritti dei cittadini.
Detto questo, NO alla legge bavaglio.

30 giugno 2010

In ed Out

No, non c'è nessun riferimento al bel film di qualche anno fa sull'omosessualità:
semplicemente un vecchio compagno di lavoro, dopo 3 anni e mezzo di onorato servizio, lascia il passo ad un collaboratore più adatto:
il mio bel Notebook HP 9044EA, CPU Corde Duo 2, 4 GB RAM, scheda grafica discreta Nvidia, Monitor LCD 17", Wireless, Bluetooth, Fax, uscita HDMI e, udite udite, ben due hard disk da 500 GB ciascuno, va in pensione.



Motivo?
Troppo pesante ( ha un monitor gigantesco ) per portarselo ovunque e sistema operativo (  Windows 7 64 bit Home Premium ) inadatto al mio lavoro ( mi serve il Professional.... ).
Quindi, lo vendo. Normalmente non lo farei: è un bel media center, funziona perfettamente ed è prestante come nuovo, anzi di più: nato con Vista e 1 Gb di RAM, da quando ho acquistato l'upgrade a Windows 7 e con i suoi 4 GB di RAM è diventato scattante come il classico ghepardo ( non ne parliamo, poi, con ubuntu... ) Ma i tempi sono quelli che sono: non mi posso permettere di tenere una macchina di tale valore per vederci un film al mese o per testare ubuntu alfa...
Purtroppo mi occorre un notebook 15", leggero e trasportabile, con windows 7 professional. Per questo ho scelto un HP Probook 6450b, 


dedicato strettamente all'utenza professionale: niente videogames, per intenderci...
Se interessati, contattatemi via mail, ci metteremo d'accordo...

26 giugno 2010

Sorpresa al Sushi

Così,
dato che ci pensavo da un po', stamattina l'ho dedicata ai miei che non avevano ancora avuto modo di assaggiare un pranzo completo a base di sushi ma solo rimasugli e pezzi singoli.
Devo confessare scarsi progressi nella veloicità di realizzazione ed ancor meno nella varietà del pesce utilizzabile.
Bisogna sapersi accontentare.
La preparazione è iniziata presto, già alle 08:00 ero di ritorno a casa col pesce:
Salmone, gamberetti, mazzangolle, una seppia ed un calamaro. Mi sarebbe piaciuto osare, ma l'ultima volta ho massacrato un povero pesciolino per ricavare due misere strisce di sashimi, uno spreco all'americana che non mi va di ripetere.



Ho pulito ben bene il pesce, poi sono passato alle verdure ( carote, caroselli, zucchine e peperoni ). Ho cotto il riso e nel frattempo ho preparato alghe ed attrezzature.



Verso le 11:00 ho iniziato ad assemblare maki e sashimi di salmone, me la sono presa comoda ed ho apparecchiato verso le 13:00.



Non è rimasta una sola briciola ( pardon, scaglia ).
Purtroppo ho peggiorato un po' la media di un'ora di preparazione per commensale, ma è pur vero che ho fatto tutto da solo, sigh...

20 giugno 2010

Jam

E' stato un mese di notevole impegno lavorativo.
Un intero dominio aziendale da ricostruire da zero, giorni spesi tra armadi rack, dischi sas da 2,5" e montagne di carte ed appunti progettuali.
Sto leggendo ( ho quasi finito ) le due 'bibbie' di Windows 2008R2 in inglese e sono soddisfatto della competenza dispiegata in questi giorni frenetici.
L'ordalia non è ancora conclusa ma il peggio è alle spalle. Purtroppo non posso pensare ancora al relax, per quello temo bisognerà attendere le ferie d'Agosto che mi vedranno far visita a Giulia in quel di Praga.Per il resto? Beh, la route estiva è in organizzazione, la lettura mi tiene compagnia prima di addormentarmi, i Baustelle inflazionano i miei ascolti musicali ed ho sempre voglia di cucinare il sushi....

4 giugno 2010

Alla fine, ma non per ultimo

L'ultima uscita di Clan dell'Anno Scout 2009 - 2010 ci ha visto sfidare la pioggia e la nebbia, lo scirocco umido e la fatica di salite pietrose assieme ai graffi di erba umida ed i morsi di fastidiose zanzare.
Alle 16, la situazione non era ideale: pioggia, pioggia pioggia. Al riparo, abbiamo atteso che spiovesse e, appena la pioggia ha cessato di battere con foga, ci siamo incamminati. Per due ore ci siamo  mossi tra i campi della nostra Città, seguendo ( poco ) la mappa e tanto la gioia naturale di un pomeriggio di primavera passato tra fratelli e sorelle. Quando la Strada ci ha condotto comunque a destinazione, il Sole si stava avvicinando all'orizzonte. Montato il campo, abbiamo iniziato i preparativi per la cena, accendendo il fuoco con legna più bagnata che umida. Risolto il problema delle zanzare con il repellente portato dalla Capo Fuoco,  ed assistito alla Celebrazione della Santa Messa in cui la luce del faro di Masseria Radogna rischiarava una notte nebbiosa.  Seduto sulla ghiaia, ho osservato i ragazzi partecipare con trasporto alla Messa. Nel silenzio, ho impresso nella memoria quei momenti carichi di intensa spiritualità.
Poi, riattizzati i carboni, è stato il momento della cena, sapientemente cucinata e cordialmente apprezzata da tutta la Comunità.
Incuranti della nebbia, abbiamo deciso di far evaporare la stanchezza con un bel fuoco di bivacco, allegro ed intensodi canti e risa.
L'idea dei ragazzi di leggere ciascuno un brano di un libro che ci ha particolarmente colpito ha funzionato alla perfezione, purtroppo, sul più bello, la pioggia ha interrotto la festa e ci siamo ritirati nelle tende.
Personalmente, trovo la pioggia quanto di più soporifero esista e mi sono addormentato al picchiettare intenso delle gocce sul sovrattelo.
L'indomani, sotto un cielo livido, mi sono dopato di caffè e wafer per svegliarmi del tutto. Abbiamo smontato il campo in fretta per far spazio all'organizzazione di " Tutti i chicchi del Melograno " e, in attesa del nostro turno, abbiamo fatto un breve consiglio di comunità per decidere la data della mini Route estiva di quest'anno.
Il gioco a squadre per i bambini che ci era stato affidato è andato alla perfezione.
Gli organizzatori del Clan si sono comportati benissimo in tutte le fasi dell'attività, dall'ideazione alla pianficazione passando per l'esecuzione ed il coordinamento.
Praticamente, secondo manuale.
E ora?
Beh, resta la mini route estiva, ancora tutta da pianificare.
Per il resto, l'anno scout si è concluso.
Ora, mi toccherebbe scrivere 10 pagine a riguardo.
Ma vi risparmio la fatica.
La sottile malinconia che ho provato durante l'uscita non è svanita in questi giorni ed è arrivato il momento di affrontare un nuovo giro di giostra.





PS: in rosso il percorso effettivamente eseguito, in verde le varianti precedentemente panificate...