11 maggio 2025

Il museo dell'Aeronautica di Vigna di Valle. Una gemma nascosta (& una lezione di antifascismo aerospaziale)



E' stata proprio una bella gita.

Il Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle è una perla della nostra Repubblica.

Un vero e proprio tesoro di scienza, tecnica, storia e cultura.

Eccovi una piccola galleria:


Modello di F-35

C-47

F-104 e Atlantic

F-104

Atlantic

S2 Tracker


MC-72


MC200 saetta



SM79 Sparviero
































Il museo è stato ristrutturato di recente e penso proprio che meriti una visita ed una maggior pubblicità. 

Devo aggiungere un episodio carino che mi è capitato.

Mentre entravamo al museo ci si è affiancato un Clan di MONTECASTRILLI 1 (Terni).

E mia moglie ha sorriso: <<Giorda': scout e aerei! Oggi proprio di lusso!>>

Mi sono trovato a fare da guida al Clan davanti ad uno specifico aereo.






Il CR-42 Falco.

La storia che ho raccontato è questa e mi sono sentito veramente 'Capo Scout in Servizio' a dare una Testimonianza di Antifascismo.

Seppur aeronautico.

I ragazzi sembravano davvero interessati e poi nel corso del resto della visita ho anche ricevuto qualche altra domanda.

Complimenti ai Capi che hanno avuto anche il coraggio di portare i ragazzi in un luogo così inconsueto per una Route di Pasqua.

Unica pecca del museo i prezzi del merchendaising: roba da gioielleria. 

Una T-Shirt da 110€!

Mi sono dovuto accontentare della calamita da frigorifero
















25 aprile 2025

25 Aprile 2025: 80 anni dalla liberazione. E si vede




Il 25 Aprile è la festa della Liberazione d’Italia dai Nazifascisti.

Questa liberazione è frutto di una gran quantità di attori, alcuni determinanti, altri meno.

Determinanti furono gli eserciti degli alleati Occidentali, ma anche l’Armata Rossa ebbe il suo peso (e una parte non piccola di questo peso era fatto di armi, munizioni, razioni, veicoli e materie prime fornite dagli USA). Un altro misconosciuto attore è stato l’Esercito Italiano cobelligerante, il cui contributo militare e di sangue è stato relativamente (ai numeri) consistente. Ovviamente, le formazioni partigiane il cui contributo alla liberazione oltre che militare (quantificabile in base alla quantità e qualità di forze nazifasciste destinate a contrastarli) fu fondamentalmente politico e fondamentale per la nascita della nuova Italia: insomma, abbiamo combattuto dalla parte delle camere a gas ma poi un po’ di italiani hanno deciso di ribellarsi e combatterci contro. Niente di simbolico: senza i partigiani l’Italia sarebbe stata ancora più moralmente devastata di com’è adesso. 

Ma sarebbe stata liberata lo stesso dagli americani e più o meno negli stessi giorni.

Ora, quante persone sono consapevoli di questi dati di fatto? 

Poche in generale e pochissime tra chi il 25 aprile coglierà occasione di far bisboccia più che memoria.

Chi si ricorda, ad esempio, dell’Operazione Herring (su cui una TV di stato degna del nome avrebbe da tempo fatto una serie tv come minimo)? 

A chi è chiaro che se l'Italia fosse stata liberata dall’Armata Rossa poi non avremmo avuto un gran che da festeggiare?

Devo confessare che il nostro governo più di Destra di sempre non ha nessun bisogno di ostacolare le celebrazioni sul 25 Aprile: dei manifestanti che si oppongono al soccorso all’Ucraina sono un cancro sufficientemente letale senza bisogno di interventi esterni. Oscillando tra le simpatie e il collaborazionismo con le peggiori autocrazie al momento al potere, non hanno più titolo di cantare Bella Ciao (liberissimi di farlo, tanto quando sento certa gente cantarla il mio cervello sostituisce automaticamente il verso “ho trovato” con “ho aiutato l’invasor”).

Ma insomma, come lo vorresti tu il 25 Aprile?

Per me è una festa in cui si dovrebbe fare memoria e un minimo di formazione storica.

Al 25 Aprile hanno titolo di partecipare tutti gli attori della Resistenza e della Liberazione.

Alleati, brigata ebraica inclusa, partigiani e soldati italiani.

E pure le Aquile Randagie.

Non mi scandalizza la presenza della bandiera del popolo palestinese che resiste ad una occupazione in Cisgiordania che non ha quasi giustificazione (il quasi è legato all’intento genocida dimostrato da una parte del popolo palestinese).

Ma non ha titolo di partecipare la bandiera di Hamas.

Ha titolo di partecipare la bandiera dell’UE (e chi ne ha bruciato le effigi il 5 aprile dovrebbe partecipare alla marcia su Roma non al 25 Aprile).

Ha, ovviamente, titolo di partecipare IN MASSA, quella ucraina.

Ma già sappiamo che verrebbe fischiata quasi quanto quella della Brigata Ebraica che combattè per dare agli italiani anche il diritto di fischiarne il sacrificio.

Quindi, celebrerò il 25 aprile senza sobrietà.

Non lo festeggerò solo, perché anche se non siamo in molti a fare i conti coi numeri, siamo abbastanza da costruire un’invisibile (per ora) rete di resistenza al crollo morale della sinistra successivo al 22 febbraio 2022 per non parlare dell’antisemitismo dilagante che il 25 Aprile 1945 avrebbe ricevuto dai partigiani un trattamento spiacevole e sbrigativo.

Ma lo festeggerò sapendo che non devo guardarmi solo da fascisti, neofascisti e simpatizzanti. 

Però, lo festeggerò e lo sto già festeggiando.

W la resistenza, W la liberazione d’Italia, W tutti quelli che ci hanno donato la libertà con sangue e sofferenza.

Purtroppo, quella libertà ha ormai 80 anni.

E si vedono tutti.


23 aprile 2025

Arado E 555

 













L'Arado E.555 è sato un progetto di bombardiere a reazione tedesco sviluppato alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Non andò oltre la fase di progetto di massima.

E anche se avesse volato avrebbe fatto la fine di tutte le altre Wunderwaffen tedesche, irrilevanti ai fini del risultato finale.

Ho notato che, ultimamente, sono arrivati sul mercato numerosi kit di aerei del genere: mai esistiti ma dalla linea accattivante.

Questo modellino è stato molto divertente da assemblare e quasi quasi se riesco a trovare a prezzi decenti qualche altra scatola di progetti tedeschi mi lascerò tentare.


21 aprile 2025

21 Aprile 2025, Francesco vive!



 «Perché cercate tra i morti colui che è vivo?» 

Per chi crede oggi si è compiuta la vita di un uomo che ha servito Dio e l'Umanità fino all'ultimo respiro: Papa Francesco è tra i vivi, non tra i morti. La tristezza riserviamola alle nostre debolezze e non al passaggio di un Uomo alla Vita.

13 aprile 2025

Space Shuttle: il sogno imperfetto























Io c'ero al primo lancio dello Space Shuttle.

E anche all'ultimo.

Devo confessare di aver sperato che lo Shuttle avrebbe trovato un sostituto capace di portarci in orbita lunare, poi di un altro capace di portarci su Marte.

E invece no.

Non voglio dire che non c'è stato alcun progresso nell'esplorazione spaziale, eh, ma è proprio la scala del progresso ad essere cambiata.

Negli anni '50 si va nello spazio, negli anni '60 sulla Luna negli anni '80... orbita bassa.

Il fatto è che per me lo Shuttle è stato un sogno realizzato a metà.

Prima le capsule Mercury e Gemini, poi la più grande impresa dell'umanità, Apollo.

E alla fine l'Orbiter Space Shuttle, grande, potente e finalmente con una forma da astronave che si rispetti.

Il progetto dello Shuttle era infarcito di problemi anche parecchio gravi.

Leggendo l'autobiografia di Johm W. Young, l'astronauta americano che ha attraversato tutto il programma spaziale della NASA dalle capsule Gemini fino ad allunare con il progetto Apollo e a gestire il programma Shuttle pilotandone la prima missione, è evidente quanto l'orbiter fosse di complessa e difficile gestione: in 135 missioni ci sono stati 2 incidenti tragici e catastrofici su 6 orbiter costruiti (di cui effettivamente 5 utilizzati).

Mi piace ricordare Johm W. Young con questa sua frase:




Che descrive alla perfezione la più grande minaccia che stiamo affrontando come specie.

Il modellino è stato divertente da assemblare ed io ho deciso per una antistorica versione volante dell'Enterprise.

Lo so, lo so: l'Enterprise non ha mai volato nello spazio, era solo un prototipo e poco più di un modello in scala 1:1.

Ma non potevo rinunciare all'occasione di mettere a confronto queste due icone del mio immaginario di progresso.

Oggi lo spazio è industrializzato, oligarchizzato, militarizzato.

Non somiglia per niente al sogno di Star Trek.

Nota di biasimo alla Revell per le decals di qualità paragonabile alle affermazioni di Barbero sulla Seconda Guerra Mondiale.