... Su cui costruire la Nostra Casa.
Sono distrutto dalla stanchezza e dai dolorini sparsi qua e là per gli strapazzi di questi ultimi due giorni.
Il Challenge 2008 della Regione Basilicata è stato un completo successo ( anche se devo ancora leggermi le verifiche dei ragazzi e parlarci un po').
Sapete che non è stato semplice, per me, contribuire a prepararlo e trovare le energie e il tempo per dare quest'opportunità ai ragazzi. Non è facile per nessuno. Non è facile sentire che il genitore del ragazzino che gratuitamente accompagni a vivere un'avventura unica si rifiuta di darti un passaggio perchè deve andare al mare. Non è facile, per un pendolare, dormire solo 9 ore in due notti. Ma le cose preziose sono tali perchè sono ottenute con difficoltà. Ma bando alle tristezze inutili: un genitore ci ha accompagnato ( sempre grazie, Raffa!!!) ed un altro ci è venuto a prendere da Ferrandina Scalo. Io, dopotutto, sono vivo e vegeto anche con qualche ora di sonno in meno!
La genesi del Challenge è stata piuttosto travagliata, con abbandoni all'ultimo istante ed altri inevitabili causa prime comunioni et similia. Quindi, da un noviziato di 12 elementi, sono riuscito a schierare due pattuglie ( da 3 e 2 ). La mia inesperienza è stata fondamentale nel determinare l'andamento di questo noviziato. L'anno prossimo potremo evitare certi errori e colmare le lacune che abbiamo scoperto quest'anno. Ma mi sto dilungando sull'ovvio. Passiamo la sodo: domenica alle 0920 eravamo all'Oasi del WWF di Pignola, 13 pattuglie di ragazzie e una dozzina scarsa di capi RS. Subito abbiamo distribuito le buste e si è partiti con la pesa degli zaini. Poi, noi capi ci siamo spartiti tra le diverse postazioni. Vedere nello pecchietto retrovisore dell'auto i miei 5 ragazzi che affrontavano la Strada da soli per la prima volta mi ha da impressionato non poco. Ho ricordato il mio Challenge e la relativa scalata sotto la pioggia della collina su cui sorge Brindisi di Montagna, nell'autunno del 1992... Non abbiamo avuto problemi, le pattuglie si sono scaglionate lungo il percorso ( 24 Km in due giorni ) e hanno sostenuto le varie prove con alterne fortune. Io mi sono sistemato nella postazione della prova di pronto soccorso, organizzata con tanto di manichino didattico... E' stato uno spettacolo veder mischiata competenza, ingenuità edi ignoranza al limite del comico: alcuni ragazzi erano davvero preparati, mentre c'è stato chi pretendeva di prestare soccorso ad un fratturato al femore.... immobilizzando la caviglia. E quando gli è stato chiesto:" Cos'è il femore?" Ha risposto:"Lo so, l'ho studiato, è una cosa che parte dalla testa e arriva fin giù". Dopo la prova di pronto soccorso lo staff si è rifocillato con un panino e si è trasferito a Fossacupa, dove abbiamo finito di allestire il campo. E' davvero un bel posto, con un'ampia radura nel bosco sotto la stazione antincendio. E qui, attendendo l'arrivo delle pattuglie, noi poveri capi abbiamo potuto parlare, confrontarci, fare tante di quelle cose che si dovrebbe fare in assemblea regionale ma che raramente si ha modo di portare a termine in quelle occasioni. Per me, Maestro dei Novizi alle prime armi, è stato un mini campo di aggiornamento metodologico. Mi sono sforzato di tere le orecchie aperte e spero di poter mettere presto a frutto quanto ho imparato in questi due giorni. Le pattuglie si sono presentate alla spicciolata, i ragazzi stanchi e sollevati per l'accoglienza. Il Challenge è una gara tra pattuglie, purtroppo non tutti l'hanno compreso. Come ogni gara è dura, ma questa è anche leale. Ed è, soprattutto, una sfida a se stessi. Un rito di passaggio per chi, per la prima volta, apprende come vivere sulla Strada portando con se tutto l'indispensabile e potendo contare sui propri fratelli e sull'aiuto della Fede.
Ed è un aiuto prezioso. Il Sacerdote missionario che ha celebrato la Messa ci ha fatto costruire una gran croce a cui tutti noi abbiamo appeso i nostri fazzolettoni. La Messa al tramonto ha portato l'ultima luce della giornata. Non ricordo di aver mai suonato un "resta qui con noi" con maggior trasporto...
Dopo aver montato il campo abbiamo allestito la gara di cucina trappeur. E anche noi capi abbiamo potuto cenare. Io ho cucinato sul fornellino la mia pastasciutta, come non facevo da moltissimi anni. Che meraviglia, il cielo stellato sul fuoco di bivacco...
La notte è stata breve, solo poche ore per riprendere le forze! Al mattino ho dovuto smontare la tenda addosso al dormiglione che ho ospitato e che non ne voleva sapere di alzarsi! Dopo una veloce colazione la prova di Hebertismo: il quadro svedese fatto con le corde, la corsa con le tre pietre, la prova di equilibrio su due corde e il passaggio alla marinara. E qui sono stato felicissimo nel vedere le scolte superare i propri limiti fisici e passare la prova con coraggio e nuova fiducia in se. Ma ho peccato d'orgoglio. Dopo aver consegnato alle pattuglie la busta con le indicazioni per la prova natura era giunto il momento di smontare il tracciato del percorso hebert. Beh, appena l'ultima pattuglia si è dileguata non abbiamo resistito, noi capi, alla tentazione e abbiamo affrontato anche noi la prova!
Beh, credo di aver un po' esagerato sul passaggio alla marinara... e ne pago le conseguenze con tutti i dolorini di cui sopra...
Il Challenge si è concluso al punto di partenza, l'Oasi del WWF di Pignola. Prova Natura, Pionieristica e premiazioni hanno riempito la mattinata. Portiamo a casa un quarto posto ed un ultimo, ma a testa alta!!! E, poi, un lungo viaggio verso casa, coi ragazzi addormentati stremati dalla fatica. Fatica che ha lasciato il segno anche su di me. Il Challenge è finito. In pratica, fino ad Ottobre sarò in cassa integrazione. Mi è costato molto portare a termine il mio incarico. Probabilmente troppo. Eppure, in questa serata di fine primavera, sento di aver fatto il mio dovere.
L'innocenza dei ragazzi è disarmante: come non sorridere, con commozione e gioia, allo strafalcione del novizio che alla domanda " Chi è stato il primo scout?" ( Ovviamente Baden Powell ) risponde, invece, col nome del suo Capogruppo?
Tutti hanno fatto del loro meglio e l'anno prossimo le cose potranno ancora miglioarare. Ascolterò cosa avranno da dirmi i ragazzi, ma non ci sono parole sufficienti per ringraziare tutti coloro che hanno costruito e realizzato il Challenge. Ho scoperto una ricchezza nella pattuglia RS della Regione Basilicata che la ruggine non corroderà.
Grazie a tutti e Buona Strada.