Quando ho iniziato il mio cammino nel Partito Democratico (candidato consigliere comunale, poi eletto in Direttivo Cittadino e quindi in Segreteria) mi sono dovuto 'confrontare' con un'ostilità piuttosto diffusa.
Le cui origini, sia chiaro, non sono peregrine.
La Basilicata affonda e la responsabilità maggiore è senz'altro del PD che non sta dando prove di redenzione o cambi di rotta neppure nell'imminenza delle elezioni regionali.
Per motivi lavorativi ho dovuto interrompere da più di un anno la mia partecipazione attiva alla Politica e non ho partecipato nè a primarie nè ad elezioni limitandomi a qualche intervento sul web finalizzato, oltre a criticare l’inaccettabile stato delle cose, a favorire per come posso la Candidatura di Pippo Civati a Segretario Nazionale del Partito Democratico.
Ricordo che, agli albori della mia ‘carriera’ di membro del Direttivo Comunale PD, sono intervenuto sull’Urban Blog Hyperbros.com con questo pezzo che suscitò vivaci polemiche di metodo e di merito.
A quasi tre anni dalla pubblicazione di quelle righe si può senz’altro tracciare un breve bilancio.
Che è in rosso, coerentemente coi tempi che corrono.
Dunque, risultati politici palpabili non ne posso portare: “il male dalla terra non fu tolto!”
Aver lottato con successo per impedire che il PD materano applaudisse formalmente alla colata di cemento del Piano Casa non mi sembra un gran che.
L’aver posto le ‘classiche’ questioni degli Open Data e del Software Libero (con tanto di bozza di proposta di legge regionale pubblicamente disponibile) nemmeno, nonostante dai semi piantati a suo tempo si intraveda spuntare qualche alberello...
Poi, l’aver insistito un po’ troppo rumorosamente nel chiedere un censimento delle case vuote e sfitte a Matera prima di autorizzare nuove colate di cemento non mi ha reso proprio popolare tra i sostenitori del Partito del Mattone.
Inoltre, tanto per rassicurare i commentatori del web, un paio di anni di duro lavoro non mi hanno portato nè prebende nè altri vantaggi materiali, anzi...
Ecco, questi i nudi fatti.
Una fiammella di speranza resta nel fatto di aver avuto fin troppe vole l'impressione che certe situazioni avrebbero potuto essere anche ribaltate con un po’ di sforzo e sostegno in più.
E oggi?
Oggi resto di Sinistra:
Sono per le pari opportunità tra generi e ceti sociali, ma pure per la meritocrazia.
Sono per la scuola pubblica, ma quella in cui si boccia.
Sono per impostare l'economia su parametri ecologici e per garantire all'uomo una vita di relazione, ma non credo allo Stato come datore di lavoro e sono favorevolissimo ai licenziamenti dei dipendenti pubblici in esubero per non parlare dei nullafacenti e non tanto per giustizia ma perchè per ognuno di costoro vagano nel paese molti disoccupati in più.
Sono cattolico e credo che i comportamenti prescritti dalla Fede non siano atti privati, ma che non possano e non debbano essere codificati in leggi, fatte per tutti e non per i soli Cattolici.
I diritti individuali non sono in contrasto con la Società finchè chi la pensa diversamente può comportarsi diversamente.
Sono per la Palestina Libera ma non sono contro Israele e penso che prima di Israele ad opprimere Gaza sia Hamas.
Sono contro l'acquisto degli F-35 ma ritengo indispensabile che il Pase abbia una sua politica di difesa da estendersi all’ambito dell’Europa piuttosto che della NATO.
Sono per la Sanità Pubblica intesa come servizio a tutti i cittadini e non come un prodotto.
Sono per una ridistribuzione del carico fiscale non solo in base al patrimonio ma anche in base alla funzione sociale della ricchezza accumulata.
Penso che se non si rende centrale il lavoro non si va da nessuna parte.
E scusate se mi sono dilungato con le autocitazioni.
Ritengo che gran parte di queste istanze siano incardinate nello spazio politico del Partito Democratico.
Certo, non nel Partito Democratico che ha appoggiato Monti e poi Letta.
Il Partito Democratico è un contenitore che, sulla carta, appunto, ha la forma giusta per il mio Pensiero Politico.
Ne esistono altri?
No.
SEL mi piace quando si parla di diritti della Persona, ma tra Economia e Politica Estera ... Brr...
Di sicuro non credo di voler avere a che fare con la Lega Nord...
Non me ne vogliano i militanti di M5S, ma, se hanno avuto spazio per il Reato di Clandestinità (e potrei aggiungere una discreta teoria di altri esempi) non possono avere spazio per me.
Certo, il ‘contenitore’ Partito Democratico predica bene e razzola malissimo, è satollo di personaggi inadeguati, forse anche corrotti, ma restano personaggi, appunto, che nulla hanno a che vedere con la funzione del contenitore...
E non sto raccomandando un montanelliano “turatevi il naso ma votate PD”, proprio il contrario: abbiamo bisogno di respirare, respirare a pieni polmoni e cercare di ridurre quanto più possibile potere e presenza dei satrapi che bloccano l’ultimo partito nazionale rimasto in un ruolo da barzelletta.
E per questo ho un progetto, un piano, una speranza: la Mozione Civati.
Ne trovate ampia testimonianza in questo blog.
Il PD disegnato dalla Mozione Civati non è solo una prospettiva di rilancio per la Sinistra Italiana, ma uno stimolo a proseguire il mio impegno a livello locale.
E mi pare un buon catalizzatore per far sì che la ‘prossima volta’ ci siano le forze sufficienti che ho trovato manchevoli nella mia esperienza.
Per il resto, del Partito Democratico Lucano, intravedo solo macerie di cui ho pena anche solo a raccontarne le miserie.
Per tacere di quello Nazionale, avvinghiato al governo col PDL e in cui i satrapi si affrettano a benedire un Renzi che, dal mio punto di vista, col suo bagaglio di Dottrina Marchionne e compagnia bella potrebbe benissimo candidarsi a sostituire Alfano.
Se anche il tentativo di Civati dovesse risolversi in un fallimento allora muoia pure il PD, ma non morirà mai lo Spazio Politico coerente che il PD avrebbe dovuto occupare coi fatti e non solo a parole.
Non sono affezionato al PD in quanto tale.
Ma alla mia coscienza.