Sono rimasto allibito leggendo "10 cose buone per l'Italia che la Sinistra deve fare Subito" di Pippo Civati.
Ho acquistato l'ebook per € 1,99 tanto per farmi un regalo di compleanno.
Il piccolo saggio si legge in poche ore, sia per le dimensioni ma soprattutto per la qualità ed il contenuto del testo.
E' una specie di omelia civile, lucida.
Un affresco complesso di idee semplici di un'Italia possibile.
Che la lettura delle pagine ti fa sfiorare, ritenere probabile, anzi, imminente.
Non può essere diversamente, pensi, mentre leggi.
Non si tratta di un elenco di idee, anche se buone.
E' proprio un progetto integrato!
Dall'immigrazione alle banche, dalla tassa di successione vista come tassa di scopo per gli asili nido alle energie rinnovabili, da una precisa idea di come abbattere corruzione ed evasione fiscale fino al software libero e gli open data senza trascurare i diritti civili e la difesa dell'ambiente.
Un'orchestra di pensieri già scritti come azioni possibili.
Ma, soprattutto, la speranza di un futuro possibile.
Dietro l'angolo.
Civati, Consigliere Regionale in quel di Lombardia, scrive la sua proposta per l'Italia, nella formula di un documento aperto ed in divenire.
Scrive un documento del Partito Democratico ai suoi rari, massimi, ottimi livelli.
E ti vien da dire: perchè non è costui, non dico a fare da candidato premier, ma almeno a scrivere il nostro programma e/o almeno a presentarlo in giro?
Ma perchè non è questo il nostro programma?
Ma che cavolo stiamo aspettando ancora?
Ma in Direzione Nazionale (e regionale/provinciale/comunale) siamo solo dei Lemmings impazziti a fare a gara a chi corre più veloce verso il precipizio?
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