26 agosto 2008

Pianificazione Straordinaria

Con le ferie alle spalle è tempo di programmare le prossime mosse.
Lavorativamente parlando, mi è stato offerto di ampliare le mie aree di competenze al campo del calcolo strutturale. In aggiunta alle mie attuali mansioni, ma con la prospettiva di sbolognare, a breve, tutto il settore di assistenza tecnica... La classica offerta che non si può rifiutare, anche se significherà passare 12 ore fuori di casa al dì per mesi...
Scoutisticamente parlando, è il momento di preparare un programma adeguato all'anno scout incipiente, in modo da sfruttare al meglio il tempo dei Capi, tempo sempre più preziosamente scarso. Quest'anno, il Noviziato sarà numericamente più ridotto e sto già meditando le prime mosse coerentemente con l'esperienza dell'anno scorso. Trovo incredibile e meraviglioso il desiderio di ricominciare di nuovo, il sorprendermi a pensare agli errori del passato ed al modo di evitarli per donare al pugno di ragazzi che passeranno un anno di crescita ed amore.
E gastronomicamente parlando?
Beh, in questi giorni sto evitando il pesce, dopo le scorpacciate croate. Ma la fame è sempre tanta... E sto pensando ad un meraviglioso, dietetico e saporito... Shushi...
Un'ultima nota: ho cancellato il vecchio Blog, credo che dopo un anno di transizione, fosse un passo necessario.

20 agosto 2008

Ferie d'Agosto

L'unico vantaggio di potersi fare una sola settimana di ferie sta nella pressochè totale assenza di quei fenomeni che i giornali del bel paese chiamano stress da ritorno al lavoro o similia....
In una sola settimana, non si fa in tempo a dimenticare le angustie lavorative ma neppure ad accumulare quel magone lavorativo che vedo dipinto sul volto dei colleghi rientrati oggi dal 31 Luglio...

Le vacanze sono state spettacolari. L'isola di Korçula è una meraviglia. Un mare tropicale, anche se non propriamente caldo, cristallino e pulito. Paesaggi mozzafiato di cui ritengo inutile abbozzare descrizioni parziali. Il paesino che ci ha ospitato, Vela Luka, non dispone di grandi attrazioni turistiche, ma è un posto tranquillo, adatto ad una vacanza marittima. Da segnalare il Signor Ante, che con la sua barchetta ci ha traghettato verso le isole della baia. Un vero gentleman, competente, abile e cortese. Ma non è tutt'oro quel che luccica:

i PRO:

  • Mare stupendo.
  • Tranquillità.
  • Costi ( relativamente ) ridotti: la vacanza ci è cpstata € 600.00 inclusi i souvenirs e i francobolli delle cartoline...
  • Il Ristorante MORE di Vela Luka, eccellente per qualità, cortesia, servizio e costi.


i CONTRO:

  • Il traghetto, davvero scomodo e mal gestito: la disorganizzazione della compagnia Croata è a livelli da barzelletta e detto da un utente di Poste Italiane, Trenitalia, Telecom ecc.. è GRAVE!

  • La scarsa qualità di alcuni ristoranti, a livello di avvelenatori!

  • I Compatrioti: già, la maleducazione dilagante tra alcuni dei nostri compatrioti quasi giustifica l'atteggiamento alquanto tiepido dei Croati nei confronti degli italiani. Sporcizia, urla continue, atteggiamenti da guappo, invadenza, sono le peculiari caratteristiche degli italiani che abbiamo incontrato, con una spiacevole, ma statisticamente inoppugnabile concentrazione, nei compatrioti provenienti da una singola regione che non nominiamo per carità di Patria... Sono parecchi anni che non viaggio all'estero. In passato, ho girato mezza Europa e un pezzetto di America e ricordo che la mia italica famigliuola è sempre stata ben accolta da Oxford al Kurdistan... Devo confessare di essere rimasto male nel rendermi conto di non essere ospite graditissimo in quanto italiano... E, forse, di essermi sentito anche peggio nel dover considerare come giustificata la diffidenza da Leghista che ho visto negli occhi degli stranieri, diffidenza tristemente contagiosa...

Ma non è il momento nè il luogo!

In sostanza, se volete visitare la Dalmazia resterete soddisfatti, soprattutto se vi riesce di raggiungere le splendide isole via.... Teletrasporto!

5 agosto 2008

Arrivano i Nostri, quindi scappiamo!!!

Ieri sera, ho scoperto di non essere una brava persona, a dire del Ministro della Difesa.
Infatti, l'idea di mandare 3000 militari a fare il lavoro dei poliziotti mi sembra uno scientifico atto di malcostume.
Facciamo un po' di conti: qui di seguito c'è uno specchietto su cui si può ragionare serenamente:




Nazione
Popolazione
Forze ell'Ordine
Italia 59 415000
Germania 82 250284
Francia 64 241998
Spagna 46 210419
Inghilterra 60 141381

In Italia, circa 415000 uomini e donne, tra polizia, carabinieri, finanzieri, forestali, vigili urbani ed agenti di custodia, vegliano su un po' meno di 60 milioni di anime. In Inghilterra ne bastano meno di 150000. Per 82 milioni di tedeschi servono 250000 agenti, un po' di più di quelli necessari per 64 milioni di francesi. Credo che i numeri parlino da se. Cosa fanno i 150000 agenti in più rispetto agli altri paesi europei? 150000 agenti significano, per l'erario, un esborso non indifferente: se stimiamo ( per difetto ) in 2500€ la spesa mensile per ogni agente, scopriamo che il costo aggiuntivo è di € 375.000.000,00. Ossia, che ogni italiano ogni mese paga 6,25€ in più rispetto ad un inglese per la sicurezza. Ah, ovviamente se le tasse le pagassero tutti... prudenzialmente, quindi, penso di poter affermare di pagare 10€ al mese di tasse in più rispetto ad un amichetto britannico. In cambio di cosa? Di 415.000 persone e del sistema che costituiscono non si può fare di tutt'erba un fascio. In quelle 415.000 persone ci sono la Diaz, Bolzaneto, l'eroismo, il sacrificio, la professionalità, il passare in Piazza Vittorio Veneto ( zona pedonale a cui l'accesso è consentito alle 'Forze dell'ordine in servizio d'EMERGENZA') con la macchina per fermarsi al bar a prendersi il caffè, il dormire in macchina di fianco all'autovelox, i quartieri in cui non entra più neanche la polizia e le impronte digitali ai bambini zingari. Credo che, in cambio della rinunzia ad una mangiata di cavallo mensile in più, mi potrei aspettare qualcosa di meglio... I nostri agenti, tuttavia, chiedono costantemente rinforzi. Ed ecco, il governo pronto ad accontentarli: ben 3000 soldati che, invece di prepararsi a dare la caccia al prossimo Bin Laden o a vedersela con la prossima alzata d'ingegno di Hezbollah o Hamas, se ne vanno a rincorrere ragazzini senza casco in motorino o scippatori nelle metropolitane. Magari potrebbero usare i cannone da 105 delle Centauro contro i primi e il fucile d'assalto Beretta contro i secondi, no?
In realtà, si tratta di due questioni distinte:

1: Come mai l'Italia ha così tanti tutori dell'ordine rispetto alla media europea?

2: Cosa pensereste del sindaco se realizzasse un servizio di navette per i Sassi usando, invece che degli autobus, delle betoniere? I Militari hanno un addestramento ed un equipaggiamento incompatibili con il ruolo di poliziotti civili. Impiegandoli come poliziotti si ha il doppio danno di mettere gente impreparata a fare un lavoro delicato ed impedire a quelle stesse persone di fare il lavoro per cui sono equipaggiate ed addestrate.

In sostanza, preferirei che il nostro piccolo esercito di marescialli dedicasse le poche risorse di cui dispone alla sicurezza militare e che, invece di 3000 soldatini per sei mesi, il Cavaliere riuscisse a schiodare dalle scrivanie i 150.000 agenti in surplus rispetto alla media europea e mandare loro di pattuglia...
Ma si sa, a noi italiani piace " una bella divisa da maggiore, ti dà valore e virilità ..."
Beh, che resta da dire? Le ferie si avvicinano, la pausa pranzo è finita e vi do appuntamento a dopo Ferragosto...

28 luglio 2008

Abbracci

Gli abbracci stretti, caldi, vivi, dei ragazzi mi hanno commosso.
Poco fa siamo andati ad accoglierli al ritorno dalla Route di servizio a Lourdes.
Volti contagiosi di felicità e serenità per il servizio svolto.
E quegli abbracci, sorprendenti, quasi volessero provarsi che c'ero.
Una commozione ed un'emozione che posso ripagare solo impegnandomi ancora per loro, per poter essere con loro anche l'anno prossimo, per poter dividere il sudore della prossimo Route con tutti i miei fratelli.
Grazie allo Staff e ai ragazzi che mi hanno accolto col calore di questi abbracci.

Iron Man ( a prova di grandine )


Ancora una volta, abbiamo dovuto affrontare la tempesta, riuscendone vittoriosi.
Un bel week end montano era in programma da tempo. Un rapido calcolo di ferie ed opportunità ci ha spinto direttamente in quel di Mezzana, frazione di San Severino Lucano, dove un piccolo campeggio gestito da un team di giovani volenterosi ci ha dato ospitalità a prezzi modicissimi: 14€ in due per una giornata. Obiettivi: passare un Sabato di campeggio trappeur e una domenica sulla cresta della Serra di Crispo. Obiettivi raggiunti, devo dire:
Sabato siamo partiti a mezzogiorno e siamo arrivati al campeggio verso le 1430. E' un bel posto, piccolo e spartano, ma tranquillissimo. Ci siamo installati sull'ultima terrazza, a gran distanza dal bar.
In pratica, ci siamo trovati a fare campeggio libero in solitudine e tranquillità.
Piantata la tenda ci siamo rilassati, includendo nel rilassamento anche le necessarie attività legate alla sopravvivenza: fare la legna, tagliarla ( mi devo ricordare di sostituire il martello con un'accetta ), raccogliere le pietre per il fuoco, mettere il vino in fresco, riempire la tanica antincendio.... Insomma, tutte quelle cosucce la cui esecuzione mi rilassa ma anche mi stanca. Però, che soddisfazione, la sera, il fuoco...
E mica solo il fuoco: ci siamo sbafati 1Kg di agnello, senza contare la salsizz, le patate cotte sotto la cenere e la cipolla arrostita allo stesso modo....
Ma abbiamo avuto modo di smaltire integralmente quanto ingurgitato...
Infatti, Domenica ce ne siamo andati per monti e valli.
Vi ricordate della nostra precedente gita sul Pollino?
Beh, abbiamo deciso di rivisitare gli stessi luoghi per arrivare in cima.
Così, in una bella giornata d'estate, ci siamo incamminati verso Serra di Crispo partendo da Acquatremola. Pian piano, abbiamo macinato i chilometri di salita tra le meraviglie del bosco, ristorandoci coi lamponi e le fragoline dolci. Una sosta a Piano Iannace, stavolta verde e limpido, e poi di nuovo lungo la via.
Serra delle Ciavole è un imponente costone roccioso e sembra incredibile che una simile massa di roccia ed alberi ci sia risultata invisibile ad Aprile, occultata dalla tormenta, dato che il sentiero passava a.... non più di 5 metri dal costone...
E, così, siamo riusciti a salire sulla cima popolata dai Pini Loricati. Inutile descrivere l'indescrivibile.... Abbiamo potuto riposare e rifocillarci con uno spettacolare panbrioche ripieno di salame, ma non ci è stato possibile riposare sugli allori: nuvole rapide e minacciose si sono impossessate in fretta dell'orizzonte. Non abbiamo perso tempo a scendere dalla Serra delle Ciavole.
Scesi dalla montagna abbiamo individuato, finalmente, la sorgente Pittacurc' e ci siamo saziati di frescura. Ma ben altra frescura era in preparazione per noi: all'improvviso, una tempesta coi fioccchi ci ha investiti sulla via del ritorno. Fulmini, pioggia battente e grandine fitta e spessa. I ponchi hanno retto per pochissimo, le scarpe da trekking si sono riempite d'acqua che colava a rivoli dalle nostre gambe! In poco più di un'ora siamo riusciti a rientrare alla base dove, per fortuna, ci aspettavano vestiti asciutti e calore. Ad un certo punto, la grandine era così grossa che ci siamo dovuti acquattare sotto una roccia per avere un po' di riparo. Ci siamo un po' infangati...
Ma 'sta volta abbiamo vinto noi....PS: Sempre disponibili per una notte di campo, un fuoco e tanta strada, si accettano inviti...

26 luglio 2008

controvento...

Il Clan è in Route a Lourdes. Solo mezzo staff ha potuto guidarlo. L'altra metà ( di cui faccio parte anch'io ) non ha potuto partecipare alla Route per motivi lavorativi. Che allegria!
Penso spesso a chi in questo istante impara a servire lassù.
Purtroppo, in questi giorni ci sono troppe persone per cui pregare.
E la gioia dovuta alla lettera consegnatami dal Capogruppo con l'annuncio della mia Nomina a Capo sbiadisce perché prevale l'impotenza di fronte a certi eventi di desolante tristezza.
Non possiamo abbandonare nessuno al suo destino, ma i nostri margini di manovra sono inesistenti.
Tra poco meno di un'ora parto per la Montagna. Una notte di campo forse mi aiuterà a trovare le risposte.
Buona Strada.

23 luglio 2008

Aspettiamo gli americani?

Ho, da poco, terminato l'(audio)lettura di Gomorra.
Ho comprato l'audiolibro qualche mese fa, alla Feltrinelli, per guadagnare tempo sfruttando il lungo viaggio postlavoro.
Ho, anche, finito di leggere una lunga saga fantasy che mi accompagna da anni, con crescente insoddisfazione e perplessità, purtroppo: il ciclo dell'Oscurità, di Turtledove. E' una rivisitazione della seconda guerra mondiale, con draghi al posto degli aerei e maghi al posto degli scienziati. Dopo un inizio incoraggiante, il racconto ( mi sa 5-6 volumi ) ha iniziato a non entusiasmarmi più di tanto e ho completato la serie per pura curiosità. E' facile identificare i vari attori del conflitto nei protagonisti della Seconda Guerra Mondiale: gli algarviani fanno i tedeschi, gli unkerlant i russi e così via... Turtledove, storico bizantino, ha usato, per molte città del suo universo immaginario, i nomi di paesotti nostrani: una delle più grandi città di Algarve, infatti, si chiama.... Tricarico che ha, nel racconto, il ruolo che fu di Amburgo nella storia... Una cosa, a Turtledove, non è riuscita, per sua fortuna.... Raccontare lo Sterminio degli Ebrei nella sua folle insensatezza. Infatti, nel suo racconto, Turtledove narra si lo sterminio, ma si accontenta di farlo accadere per motivi pratici, militari: nel suo universo ammazzando un certo numero di persone si può ottenere energia da usare a fini bellici. I nazisti, invece, pur di continuare nel loro orrendo massacro, danneggiarono gravemente le capacità belliche della Germania.
Leggere 'sto romanzetto ed ascoltare Saviano al pomeriggio mi ha fatto uno strano effetto, dopotutto.
Saviano descrive la nostra contemporaneità con una precisione cruda e completamente priva di ambiguità ed ipocrisia. Lui sa ed ha le prove, io pure.
Io vivo in una città in cui il potere mafioso ha raggiunto la perfezione più efficiente.
I nostri boss, i nostri ras, impongono il loro volere secondo il medesimo principio dei boss descritti in Gomorra: null'altro conta, se non ciò che da denaro che da potere.
Solo che qui, a Matera, i ras dei quartieri non necessitano di paranze per imporre il proprio volere. Tutto va come deve andare senza che venga esercitata violenza alcuna. La legge dell' " a C' Appartn?" surclassa la potenza degli AK-47 di diversi ordini di grandezza.
Saviano lascia solo un segno di speranza, nella semplice volontà di resistenza, nella Parola di Don Giuseppe Diana, martire Scout, tuttavia, per me, inaccettabile. Non mi basta. non mi basta anche perchè ho un ulteriore piccolo problema che nasce da questa domanda:
Se la mafia, la camorra, la sacra corona unita, la 'ndrangheta, i basilischi sono senz'altro assimilabili ai nazisti, lo Stato a cosa può essere paragonato?
La lettura del polpettone di Turtledove mi ha fatto sorgere 'sto dubbio.
Purtroppo per noi tutti, non credo che lo Stato possa essere paragonato agli Americani dello sbarco in Normandia. Ma all'Armata Rossa. Che combattè e sconfisse il bestiale nazismo, ma non portò libertà e giustizia sul suo cammino.
E chi potrebbe fare la parte degli americani in questa triste storia?
Anni fa avrei risposto:" Noi, la Parola, la Società Civile, l'Agesci, il Volontariato, la Cultura... ".
Ma, l'osservazione dei tempi mi ha fatto cambiare idea. La Parola, la Società Civile eccetara al più possono essere assimilati ai partigiani, che combattono senza paura e senza speranza il nazismo, ma col contemporaneo timore di vedere le proprie città sotto il tallone nazista passare sotto quello dell'Armata Rossa...
Spero che nessuno si scandalizzi se associo l'Armata Rossa allo Stato: Bolzaneto, la Diaz, un presidente del consiglio Piduista, un parlamento di pregiudicati, un'oppressione lenta e continua degli assurdi apparati dello stato.... devo continuare?
Serve un'altra soluzione, in attesa che arrivino gli Americani...

10 luglio 2008

La Stella Gialla

Non scrivo nulla da un bel po' per assoluta mancanza di tempo e anche per l'esaurirsi di uno dei temi principali di questo Blog. L'anno Scout volge al termine e io sono stato sommerso dal lavoro tanto da andare avanti a snorkel...
Ma i silenzi possono anche essere male interpretati.
Quindi, prima di andare a pranzo, tra le 7-9 cose che avrebbero meritato un post apposito, scelgo di

esprimere il mio sdegno per l'abominevole decisione di prendere le impronte ai bambini Rom.

Guai a chi si presterà a mettere in pratica tale abominazione: "Io obbedivo soltanto agli ordini" non è una giustificazione, ma una condanna di fronte a Dio ed agli Uomini.
A presto...

30 giugno 2008

perplessità

La passata verifica di Staff, al solo pensiero, mi tranquillizza il cuore.
E' stato il giusto coronamento degli sforzi di 4 persone per imparare a capirsi, lavorare assieme, donare un miglior Servizio ai Ragazzi.
L'anno prossimo ce la caveremo senz'altro meglio.
Ma c'è ancora questo da concludere.
Tra una settimana c'è la famosa verifica di Co.Ca. e io mi sto già procurando il vino per la passatella.
Effettivamente, la passatella ce la facciamo inter nos dopodomani: saltiamo a piè pari il rituale della Festa della Bruna per dedicarci ad un po' di relax e squisitezze enogastronomiche: proprio non mi va di passare il 2 luglio a difendermi dalla maleducazione, ignoranza, grettezza, grezzagine, calca ecc. tatno frequenti durante la Festa. Credo che non andrò in centro almeno fino a Sabato prossimo, tanto per stare sul sicuro...
Insomma, sarebbe tutto ok, salvo per un paio di cosette: gli aspetti potenzialmente sgradevoli di accadimenti estranei al mio staff ma che riguardano la Co.Ca. E di questo ne abbiamo già parlato. Ma c'è un altro fatto da considerare. Qualcosa di cui mi sono reso conto solo ultimamente riflettendo sull'efficacia della nostra azione cosiddetta educativa.
Troppi dei ragazzi del Clan sono stati rimandati o peggio.
Ed io dov'ero?
Occorrerà rifletterci parecchio.
Ho come l'impressione di aver visto solo quello che ho voluto vedere. Di non essere riuscito ad ascoltare pur avendo dedicato l'intero anno all'ascolto tappandomi la bocca per non sovrappormi alla cacofonia di questi giorni.
Ci devo pensare.