22 dicembre 2008

Bom bombombom.... lalla lalalalalla lalalalalalala...

Lo so, sono fondamentalmente blasfemo.
Ieri, la Messa di Gruppo per scambiarsi gli auguri di Natale. Tutte le unità hanno cantato, a turno ed anche la Co.Ca. non si è sottratta all'onere.
Canzoni natalizie dolcissime.
E, bisogna ammetterlo, l'atmosfera di fratellanza era più che concreta.
Insomma, nel bel mezzo di tanta gioia, in un'atmosfera Natalizia piena ed allargata, con i branchi, i reparti ed il clan che ci guardavano cantare...
Beh, a me veniva in mente solo e soltanto il coro dei Pompieri di " Altrimenti ci arrabbiamo " e facevo fatica a non mettermi a cantare bom bombombom bombombom e mi attendevo che le signore della Co.Ca. sparassero i loro lalla lalalalalla lalalalalalala...
DEVO andare in ferie.

19 dicembre 2008

Chiamalo Sonno

Venerdì, benedetto Venerdì.
Dopo un'altra settimana forsennata mi sento completamente estraniato da ogni attività non lavorativa. A parte l'arretrato di sonno, che cercherò di assorbire nel week end, credo di aver perso i contatti un po' con tutto il resto della mia vita. Agesci, lettura, LUG, tutto sacrificato al dio lavoro.
Gli occhi bruciano per le ore che passo davanti ai miei monitor, una dozzina di monitor tra casa e lavoro...
E, assieme agli occhi che bruciano, brucia sapere che il resto del mondo va avanti incurante del fatto che sei assente perchè lavori e non perchè sei andato a ballare.
Meglio dormirci su...
un paio di giorni.


18 dicembre 2008

ad esempio, a me piace la Strada...

Le vacanze di Natale si avvicinano per fortuna, sono stanchissimo e ho bisogno di riposarmi un po'. Inoltre, pare che riusciremo a fare una Route Invernale tra Natale e Capodanno.
Salvo complicazioni dovrei riuscire a partecipare, dopotutto dovrei essere in ferie.
Non vedo l'ora di sentire l'aria fredda che entra nei polmoni in cima ad una Montagna, ho proprio bisogno di fare Strada assieme al Noviziato.
Nel frattempo.... devo stare attento a non sbadigliare in faccia al capo!

15 dicembre 2008

48 ore per l'Uscita


In realtà, l'uscita della domenica inizia la mattina del Sabato. Quando mi sveglio. Nei periodi di calma, anche di sabato e domenica, mi sveglio intorno alle 07:30 - 08:15. Se sono particolarmente stanco e stressato, mi alzo per le 09:30 - 10:00. Questa volta mi sono svegliato alle 10:35. Sono stanco. Domani avrei bisogno di dormire, non di travestirmi da cretino e andarmene sotto la pioggia su strade fangose a cercare di cambiare un po' il mondo. Anche quando l'uscita è stata teoricamente preparata c'è sempre un mucchio di lavoro da fare il giorno prima. Lavoro pratico: stampare le cartine, comprare una cartuccia di gas per il fornelletto. Lo faccio di malavoglia mentre il Sabato passa. Vorrei leggere, riposarmi, fare una passeggiata. Non si può. Arriva il tardo pomeriggio del Sabato. Qualcosa, nell'umore, cambia. Inizio a preparare l'equipaggaimento. Lo zaino, gli impermeabili, la cassetta del pronto soccorso. L'opinel, il cordino, i fiammiferi e l'accendino, le gavette, le borraccie. La macchina del caffè, la bomboletta per il fornellino, controllo l'uniforme, attacco bene i tizzoncini al portafoular, tiro fuori le scarpe da trekking ed il cappellone. Man mano che riempio lo zaino la stanchezza passa, la voglia cresce. Nascondo una stecca di cioccolato, imbarco un po' di posate extra per i 'distratti', imballo gli spiedi, mi rileggo la Seconda Lettera di San Paolo ai Corinzi e la voglia cresce ancora. Finchè diventa attesa. Un uscita è sacrificio: anche se è sabato sera non si può fare tardi, le 07:00 del mattino del giorno dopo incalzano.... non sono il solo a sacrificarmi... Suona la sveglia e sembra di essere andati a dormire da un secondo. E' la sveglia peggiore della settimana. E' tutto pronto: mi lavo, mi rado, trangugio il caffè e la colazione. Mi metto l'uniforme e riconosco a pelle le comodità e le abitudini di ogni tasca. Esco: in un solo viaggio riempio la macchina di zaino ed accessori. inizio a girare tra le case dei ragazzi che abitano a Matera Nord, attendo il loro ritardo, gioisco della loro puntualità. Il che non è raro. Arriviamo in Chiesa e siamo in pochi. Mi secca. L'uscita inzia alle 08:00 per tutti. Qualcuno si presenterà dopo le 09:00. Portiamo pazienza. Il sacerdote è un po' in ritardo. Noi non siamo loquaci, troppo sonno. Sono perso nei miei pensieri ( Ossia 2 neuroni tengono aperti gli occhi, gli altri 2 dormono ancora), quando una voce stridula squarcia il silenzio con un grido: " CANTO SETTANTANOVEEE!!) Tutti e 4 i miei neuroni sobbalzano nella scatola cranica: inizia la Messa... Il cervello si rimette in moto ed il resto di me torna in vita. Finita la messa ci tocca ancora attendere gli ultimi: e riesco a mettermi in Strada solo con una ventina di minuti di ritardo.Portiamo ancora pazienza: per qualcuno l'uscita sarà senza uniforme e/o scarpe adatte, per qualcun altro inizia alle 09:07. E, poi, la strada. Un percorso semi urbano che sono riuscito a rendere extraurbano il più possibile. Sulla Strada ci si rilassa e ci si scopre, è il momento di osservare, di immedesimarsi, di capire. Iniziano i tratti infangati, nessun problema per chi ha le scarpe da trekking, una specie di psicodramma per chi se ne è venuto con quelle da ginnastica nonostante tutte le richieste, le raccomandazioni e nonostante il fatto che la città sia stata appena sommersa da nubifragi continui non sia proprio un segreto di stato. I tratti infangati sono stati utilissimi per capire certe cose, per identificare chi si preoccupa degli altri, pet testare la reazione alle difficoltà.



La Strada ha occupato gran parte della mattinata. Un percorso brullo, costellato di rifiuti per gran parte. Siamo arrivati a destinazione poco prima di mezzogiorno e ci siamo subito impegnati nelle attività di cucina. A questo punto ho iniziato a rilassarmi un po'. Col fuoco acceso, i fornelli che riscaldavano piano l'acqua per la pasta, il pane twist e la carne che si cuovcevano più sull'entusiasmo e sull'allegria che sulle deboli braci, mi sono sentito tranquillo e soddisfatto.



Ancora più soddisfatto mi sento appena assaggio la piccola porzione di sushi preparata 'sul campo', a cui seguono pasta, arrosto e twist.





Con la pancia piena dopo una buona fatica è raro sentirsi depressi... Così, dopo il caffè, possiamo continuare le nostre chiacchierate sull'Operazione Paul, nello specifico la Seconda Lettera ai Corinzi. Ecco, se c'è una cosa che ultimamente ci sta riuscendo benino, è l'attualizzazione concreta delle Letture del Vangelo. Forse è un esercizio un po' rischioso, dopotutto non sono propriamente laureato in teologia ( ma grazie ad 'uomini e profeti' su radio tre ).
Poi, velocemente, rapidamente, tutto si liquefa. Si rifanno gli zaini e si torna a casa. Mi trovo alle 16:00 della Domenica stanco morto a sistemare le scarpe da trekking croste di fango. Pulire gli spiedi, riaffilare il coltello e ingrassarlo, lavare le gavette, sciacquare la borraccia. Metto tutto a posto, metodicamente. E rifletto sulla giornata, sugli sguardi, sullo scopo di tutta questa organizzazione, sulla sua efficacia. Inizio a realizzare di aver assistito a comportamenti fuori luogo, mi ubricao di "senno di poi", mi lavo, mi siedo e quasi mi addormento. Una bella uscita, MA.... MA... MA.. La sveglia lavorativa del giorno dopo mi strappa dal sonno istantaneo del post-uscita. I dolorini che si sono già manifestati da ieri segnano la mia età ( per fortuna quello più grave al ginocchio è scomparso ). I soliti rituali del mattino, il viaggio. E allora realizzo che non è andato proprio tutto a meraviglia. Che ho assistito a qualche episodio non proprio edificante. Inizio a sentirmi a disagio. Oggi, sono in vena di spiritosaggine. Ho portato in ufficio la scatola dei calendari scout che ora fa bella mostra sulla scrivania. Ho scritto un minicartello: "Ticket ICT: € 5,00 ma con calendario omaggio." Poi, faccio vedere le foto dell'uscita ad un collega. Che si incazza e, come uno spillo, fa scoppiare il palloncino del mio disagio. E' un ex Capo Reparto che resta ex perchè nella cittadina in cui vive adesso non c'è un gruppo Agesci. Gli faccio vedere le foto di ogni uscita ed è sempre un po' emozionato, gli luccicano gli occhi. E inizia la filippica: Non avrei dovuto permettere la partecipazione di ragazzi che hanno saltato la Messa. Non avrei dovuto permettere la partecipazione di ragazzi senza uniforme. Non avrei dovuto permettere la partecipazione di ragazzi senza scarpe da trekking. " il tuo tempo così lo sciupi: fai tanti sacrifici ma non serve a nulla: se non gli sta bene se ne possono stare a casa: a che serve che tu ti fai un programma, ci hai messo tempo, se poi deve saltare perchè uno arriva in ritardo, l'altro se ne viene senza scarpe da Trekking? Ma è meglio se gruppi in cui succedono 'ste cose chiudono, lo scoutismo mica è per tutti" _ " Ma gli altri - balbetto io" _ "Gli altri? Gli altri impareranno che nulla ha un valore e tutto è derogabile! Così si fa( nel senso hai fatto ) solo danno!" E se ne è andato senza manco comprare il calendario scout. Ha ragione, ovviamente, ma l'ultima volta che ho posto la questione in questi termini le cose non sono andate troppo bene. Forse non vale al pena di essere così rigidi, ma mi rendo conto che un minimo di restaurazione della normalità è necessario. Ma come, senza andare alla guerra? Intanto, la prossima uscita già è in gestazione nella mia mente. Per ora non mi arrendo.

11 dicembre 2008

Pubblicità

Un VERO Personal Computer in un palmo di mano e che non costa un rene.... Ecco cosa mi sono procurato:
E' vero che un Netbook NON è un Notebook. Ma, grazie all'upgrade di RAM a 2 GB, l'uso di una scheda SD da 8 GB e l'installazione di Ubuntu 8.10 standard, sto usando il Dell Mini 9 praticamente come un normale desktop, dal punto di vista delle funzionalità principali. Niente video editing e storage limitato, certo, ma...
Ma parliamo di un oggetto che costa tra 1/3 ed 1/2 di un vero notebook, pesa solo 1kg e sta in un borsello da uomo...
Credo che l'immagine qui sopra sia definitvamente esplicativa.
Il mio notebook, a parte i giochi, mi permette qualche operazione in più, ma quante di più? Le funzionalità office sono identiche, quelle legate ad internet pure.... Certo, è ovvio che lavorare sul netbook è penoso se si tratta di grafica, di vedere un film o passarci 8 ore di seguito. Ma è comunque uno strumento di lavoro flessibile ed efficace. Ci si può anche dilettare con il CAD, entro certi limiti:



E' perfetto per fare veloci rilievi e schemi senza poi ricopiare sul 'vero' PC da lavoro.



La tastiera è comoda, basta poco per abituarcisi. E sto imparando ad usare anche il touchpad ( che generalmente aborro ), per non dovermi portare appresso il mouse. Ho adattato il tema di ubuntu installandone uno ( Clearlooks Compact ) un po' più adatto ai piccoli schermi dei netbook
Mi preme sottolineare come gran parte di questi risultati siano da attribuire alla perfetta integrazione di Ubuntu Linux con l'hardware del netbook. Se ci fosse installato winxp o vista non credo che ne sarei altrettanto soddisfatto. Sarebbe stato necessario un disco più capiente, dedicare CPU all'antivirus, all'antispyware, ad un firewall di terze parti. Anche con il solo XP le prestazioni sarebbero state comunque meno esaltanti che con linux. Poi, magari, mi sarei seccato dell'impossibilità di far girare comunque del software causa prestazioni insufficienti. Invece, grazie alla peculiare scalabilità de isistemi linux, ho la certezza di poter continuare ad upgradare il sistema operativo del Netbook almeno per un anno restando aggiornato ed in forma...
Ubuntu...WINs...

9 dicembre 2008

Netbook Dell Mini 9

Lo so, sono un quaquaraqua', un consumista da tre soldi ( anche perchè manco mi posso permettere di spendere e faccio comunque economia), ma, forse, stavolta ho agito con cognizione di causa razionale e produttiva:

Mi sono comprato il Netbook!

Non so se la follia dell'Ipermercato mi abbia travolto o se sono riuscito ad approfittare dei famosi megasconti-specchietti per le allodole di cui spesso si parla. Fatto sta che ieri mattina ero al Carefour col papy per acquisti. Lo giuro, è lui che vuole sempre passare dal reparto informatico, io avevo fretta e avrei preferito proseguire, invece lui si vuole sempre guardare i nuovi cellulari! Ed eccolo lì, inaspettato, galeotto: un DELL MINI 9 a "soli" € 299,00. Volevo fotografarlo per farmi un'idea più precisa delle dimensioni ma il commesso me l'ha impedito: a quanto pare loro ci possono videoriprendere pure al cesso, noi non possiamo fotografare la merce. Vabbè, pazienza...
Quindi, dopo qualche ora di dubbi amletici, la decisione. Quindi, grazie ad un 'cliente' , sono riuscito a mettere le mani su questo gioiellino... Rispetto al medesimo modello in vendita sul sito DELL si ha un risparmio di € 86,00 ( che per me, grazie al 'cliente' sono diventati quasi 220.. ), più che sufficienti per upgradare il disco SSD da 8 a 32 GB. Quindi, tanto vale togliermi lo sfizio ed il peso del mio Notebook HP che sabato mi ha sfiancato. Che dire, sono soddisfattissimo.

I Pro:
  • Piccolo e leggero
  • Ha Ubuntu linux 8.04.1 32bit DELL Edition
  • Quindi, potrò aggiornarlo con ubuntu nel tempo con la sicurezza di poter contare su un perfetto riconoscimento hardware.
  • Ottima finitura e schermo luminosissimo.
  • Connettività completa: dal wireless al bluetooth. Questo mi permetterà di usare, in futurom un mouse bluetooth senza occupare porte USB.
  • Performante: al contrario di quello che avevo sentito sui netbook, posso tenere aperti Pidgin, Firefox ed Openoffice lavorando tranquillamente. Le prestazioni del disco SSD da 8 GB sono sorprendentemente elevate.
  • silenzioso: non ci sono parti in movimento.
I Contro:
  • Disco Interno troppo piccolo: 8 GB significa poter disporre solo di 3,8 GB. Occorre supplire con penne usb o Schede Secure Digital per lo storage dei dati. Ho una bella Corsair Voyager GT da 16 GB che è più che sufficiente per lo storage ad alte prestazioni, vi aggiungerò una SD se necessario.
  • Gli accessori non sono di semplice reperibilità in Italia
  • La procedura di update del BIOS non è alla portata di tutti.
E credo sia tutto. Ora me lo porto appresso ovunque, lasciando in caso di sovraccarico, mouse, cavo di rete e caricabatteria nella borsa da lavoro. Devo testare la durata della batteria, ripulire ubuntu dai pacchetti inutili, trovare il modo di spegnere Wi-Fi e bluetooth rapidamente e godermi la possibilità di scrivere praticamente ovunque.
In futuro, upgraderò il sistema aumentando la RAM a 2/4 GB il che implicherà la necessità di installare la più recente versione di ubuntu, dato che la Dell per poter offrire anche Winxp è costretta a castrare il kernel della sua versione di Ubuntu in modo che non supporti più di 1 GB di Ram. Installerò una SD ed un mouse bluetooth. L'Upgrade del disco SSD è quello meno urgente, la prima cosa da fare è dedicarsi all'ottimizzazione di ubuntu: non sono più abituato a fare i conti con risorse hardware limitate e credo che imparare a risparmiare 10Mb di spazio mi insegnerà tante cose nuove...

5 dicembre 2008

L'Alba sulla Strada Alberata

Dopo una giornata come quella di ieri, svegliarsi all'alba e vedere il sole arrossare pian piano dal basso lo strato di nubi mi ha emozionato riempendomi di speranza.
Il principe ignoto
Nessun dorma! Nessun dorma! Tu pure, o Principessa,
nella tua fredda stanza
guardi le stelle
che tremano d'amore e di speranza...
Ma il mio mistero è chiuso in me,
il nome mio nessun saprà!
No, no, sulla tua bocca lo dirò,
quando la luce splenderà!
Ed il mio bacio scioglierà il silenzio
che ti fa mia.
Dilegua, o notte! Tramontate, stelle!
Tramontate, stelle! All'alba vincerò!
Turandot, Terzo Atto


3 dicembre 2008

Un passo verso il netbook

La mia ricerca per il futuro netbook ha fatto un discreto passo avanti ieri, quando il mio collega mi ha lasciato provare la sua internet key usb della vodafone sul mio notebook HP 9044EA con Kubuntu 8.10 64bit. Riconosciuta all'istante, come se fosse una normale perifericha di massa USB...
E chi monta ubuntu sui suoi netbook? Dell...
Il candidato in pole position è il Dell Mini 9. Ha qualche difetto: in Italia si vende solo la versione con disco allo stato solido da 8GB. E' vero che una ubuntu ne occuperebbe meno di 3, ma mi sembra che lo spazio di storage sia un po' troppo poco... Anche perchè, fuori dall'Italia, sono già in vendita anche le versioni da 16 e 32 GB! Noi dobbiamo attendere... E nel mio caso non è proprio un male... Inoltre, nonostante sia predisposto alla connettività 3G, per ora del modem integrato non vi è traccia... Quindi, nonostante vi siano delle buone premesse, il Mini 9 deve crescere un po' per finire nel mio borsello... Io, intanto, l'account Dell me lo sono creato...
Tuttavia, il collega di cui sopra, assai più sagace di me, mi ha fatto notare un particolare non proprio trascurabile: ossia, che il modem 3G integrato nel Netbook non è che mi convenga proprio tanto: "... Ma se tu hai un Portatile ed il PC di casa tua ti conviene avere la internet key come la mia così la puoi usare su Notebook, Netbook e anche il PC di casa quando Telecom ti abbandona al 187..."
E, visto che ci siamo, parliamo un po' della mia esperienza con Kubuntu 8.10. Non sono riuscito a configurare la webcam, per il resto mi ritengo pienamente soddisfatto e, salvo usi specifici per il software fotovoltaico, ormai il mio notebook non 'vede vista' da settimane.... Anche per le esigenze lavorative ho trovato alternative valide ai più blasonati pacchetti commerciali, di cui spesso si usano solo le funzionalità basiche. Quindi, per gli schemi di rete uso Dia e per i disegni 2D uso QCad.Non piratate: linuxate o opensourcizzatevi! It Works!

2 dicembre 2008

....scagli la prima pietra!


Ieri sera, mentre tornavo a casa e mi godevo la congiunzione di Luna, Venere e Giove, ho sentito alla Radio una strana notizia che non devo aver ben capito. Pare che la Francia, quale presidente di turno dell'Unione Europea, abbia proposto che l'Assemblea generale dell'ONU approvi una mozione a favore della depenalizzazione dell'Omosessualità. Ossia, che si richieda (ma senza alcun vincolo ) a 'paesi' come l'Iran, di smettarla di prendere ragazzini di 15 anni ed impiccarli ai lampioni, più tutta un'altra serie di piacevolezze alla Torquemada...
Non si parlava nè di PACS, matrimoni gay, eccetera: semplicemente che la condizione di omosessualità non fosse assimilabile a quella della mafiosità, ad esempio.
Pare che il Vaticano ( e non uso apposta un altro termine che mi scandalizzerei citare in questo contesto ) si opponga per non 'discriminare i paesi in cui l'omosessualità è reato (sic.)'.
Non credo di avere parole adatte ad esprimere pienamente lo sdegno, l'incredulità, la tristezza, la compassione rassegnata per tanta umana sofferenza.


27 novembre 2008

Incroci Pericolosi

Ultimamente, sono stato un po' latitante. Un po' per problemi di lavoro, un po' per pigrizia, un po' perchè non saprei da dove cominciare, ho abbandonato momentaneamente blog & similia. Ma è tempo di riprendere anche per fare chiarezza nei miei pensieri.
Temo che vi tedierò con la descrizione di quello che mi è capitato qualche tempo fa: L'Hike ci era stato praticamente imposto e non è che ci andasse tanto di farlo. Ma il premio era sostanzioso: una promozione sul campo per meriti di guerra, in pratica. Così, una bella domenica mattina di autunno, ci ritrovammo in due di fronte il Panificio San Giacomo. Prima a messa e poi ci siamo incamminati. La strada non finiva mai: curva su curva, metro dopo metro. Un po' di chiacchiere, ma neanche tante: eravamo entrambi piuttosto taciturni. Si passa La Martella e ci si incammina verso Timmari. Dalle auto che passano ci guardano male, con disprezzo. Arriviamo al Bivio per Timmari e la strada si fa salita. E' una salita breve, certo, ma noi eravamo già un po' stanchi. Quindi, il sentiero per San Salvatore. E la salita aumentò di pendenza. Ma eravamo giovani e poco carichi. Arrivammo a destinazione, non ricordo affatto che tipo di attività di catechesi ci toccò di compilare, poi accesi il fuoco. Cucinammo sulla viva fiamma: antipasto, primo e secondo. Divorammo tutto in un battibaleno. E tornammo indietro con maggior pena e fatica, arrivando alle nostre case all'imbrunire. Il Sabato successivo, nel quadrato del Reparto Sagittario, i Capi Reparto ci permisero di scoprire la Terza Tappa, dato che avevamo raggiunto la Seconda. 12 km all'andata, 12 km al ritorno... Era l'autunno del 1988. Vent'anni fa un Hike di 24 Km era condizione necessaria, ma non sufficiente, per raggiungere la Seconda Tappa di progressione personale E/G. E oggi? Qualche tempo fa , avevo scritto un post ironico e scherzoso sulle modalità di costituzione degli staff di unità. Beh, a posteriori l'ironia si è dissolta e di scherzare non ho più voglia. Non sto parlando di staff, ma di livelli più elevati. Lo scorso week end si è svolta l'Assemblea Regionale dei capi Agesci della Basilicata. Ne sono stato solo parzialmente soddisfatto. Anzi, mi correggo: a fronte di alcuni eventi senz'altro positivi, le implicazioni di frasi, affermazioni, espressioni facciali ed annessi e connessi mi hanno lasciato profondamente sconsolato.
Fino a poco tempo fa credevo che la mia bella Associazione fosse più in crisi delle banche americane. Ora non più. Probabilmente sono io fuori posto: se io non mi ci ritrovo più non vuol dire che l'Associazione sia in crisi, ma che uno dei due si sia spostato rispetto al passato. Magari l'Associazione è andata avanti ed io sono rimasto immobile, as usual... Oppure siamo rimasti in pochi abbarbicati alla vetta ed il resto è precipitato... Non so...
Io non mi sento più a mio agio. Non sono sereno quando una persona che fa in una settimana lo stesso lavoro che io faccio in due giorni se ne viene col dito in cielo a definire "poco Cristiano" chi non partecipa agli eventi regionali. Non sono sereno quando mi trovo a dover discutere di un'astratta ed autoreferenziale filosofia dello scoutismo mentre mi mancano gli strumenti per far fronte ad emergenze che vedo crescere sotto i miei occhi. Emergenze che hanno nomi e cognomi e date di nascita troppo recenti perchè mi siano indifferenti. Non posso essere sereno quando vedo dissolversi il concetto di Servizio a favore della soddisfazione personale nell'interpretare un ruolo che nella pratica si traduce in feste e lazzi nell'indifferenza verso gli scopi ultimi dell'Associazione. Forse, può darsi che lo scoutismo sia diventato davvero una specie di doposcuola convergente al modello della scuola italiana. Con le ovvie conseguenze sul piano dell'efficacia... Ma, forse, sono io che non sono in grado di adeguarmi. Non ho tempo per far palestra, andare al cinema, leggere un libro. Solo Lavoro(i), famiglia, Agesci. Null'altro. Quindi, l'Agesci non può ulteriormente espandersi nell'arco della mia settimana tipo: a scapito di cosa? Delle mie 7 ore di sonno? Se c'è un imprevisto e l'attività pianificata deve essere spostata, o se ne aggiunge una nuova, non c'è semplicemente spazio. Quindi, sentirmi dire : "Come, non vieni? Ma lo sai che poi ci vanno di mezzo i ragazzi?" mi provoca una strana sensazione di alienazione: sarò strano io a trovare inconcepibile che un adulto lavoratore da 60 ore a settimana debba sapere che alcune ore o giorni della sua vita se le dovrebbe ciucciare lo "scoutismo" magari con solo 12/48 ore di preavviso? Almeno 'sta volta ho avuto la prontezza di spirito di rispondere che: "Al contrario, è proprio perché ci sono io che i Ragazzi possono fare scoutismo, pazienza se saltano questo evento, parteciperanno agli altri.Se non ci fossi io salterebbero questo e gli altri". Non mi stupirò mai abbastanza del fatto che, nonostante ci si organizzi in base alla disponibilità oggettiva, capiti troppo spesso che sia richiesto, come minimo, il 105% di quello che è il tuo massimo.
Io credevo di giocare ad un gioco da svolgersi in un bosco con pentoloni, cordino e paletti, su una strada di speranza, mi ritrovo a fare da notaio di decisioni ed azioni di cui non vedo alcun ritorno educativo. Non scrivo per fare il calssico pianto greco: dopotutto le cose a me, personalmente, stanno andando piuttosto bene. Eccetto il particolare che faccio più il Capo Squadriglia che il Maestro dei Novizi. Purtroppo, non vedo in costruzione un futuro associativo possibile su queste linee di affanno continuo in cui spuntano, di tanto in tanto, anche atteggiamenti patologici a salare la torta...
Quindi, se il mio sacrificio è ritenuto peggio che inutile: dannoso, a che senso farlo? Se occorre di più, se al gioco dello scoutismo possono partecipare solo certe categorie sociali che non devono lavorare più di 40 ore a settimana per vivere, basta dirlo, chiarirlo, l'Agesci delibera e pubblica tante cose, concede così tanta libertà di interpretazione di cosa sia lo scoutismo che può anche permettersi di ufficializzare quelle 10 ore a settimana e 3 week end al mese che pare siano indispensabili tra i requisiti per la nomina a Capo. Insomma, io al solito magari esagero, ma si fa sempre più largo in me l'idea che forse è meglio lasciar perdere quella che a tutti gli effetti è una lotta contro i mulini a vento. Se siamo diversi e divisi, come dice uno dei miei ragazzi, a che pro tentare di unirci a tutti i costi? Meglio un buon vicinato che una cattiva convivenza, no? Forse sarà questa la causa del proliferare di associazioni scout: pare che per ogni gruppo che chiude nascano due associazioni...
Non so, davvero non so che pesci prendere. Va bene, il mio Servizio quest'anno sembra abbastanza definito, ma non basta per ritenersi sulla strada giusta. E io vorrei davvero essere sicuro di stare sugli stessi passi che 'sto ragazzino qui sotto percorreva venti anni fa.