19 ottobre 2012

Bologna, l'Agesci, sorrisi lontani

Bologna ti accoglie bene.
Col sorriso.
Sorridono tutti.
I colleghi, i vicini, le persone sull'autobus e le cassiere dei supermercati.
Se, al centro commerciale, studi più di dieci secondi un'etichetta una signora magari si fermerà a chiacchierare con te tra le corsie dei templi moderni.
Ma Bologna ti accoglie anche con una Comunità Capi aperta e pronta a spalancarti le porte.
Purtroppo ho poco tempo per descrivere in dettaglio la bella serata di questa settimana in cui sono stato ospite della Comunità Capi del Casalecchio 1.
E' stata una riunione preparata con cura proprio sul Progetto Educativo di Gruppo ed il ruolo della Comunità Capi.
Il linguaggio, i contenuti, i sorrisi, mi sono stati subito familiari.
Bologna è accogliente, è vero, ma niente è accogliente come una casa ed una famiglia.
E l'Agesci è anche casa e famiglia per chi è lontano dalle proprie.


10 ottobre 2012

Spore Emigranti. Spora 2: tamburi lontani


Laggiù stanno succedendo ovvie e ripetitive cose turche in ambito che non definirei di urbanistica se non parecchio ubriaco.
Sul merito ho poco da ripetere rispetto a quanto scritto tante, troppe volte, su questo blog.
Censimento delle case vuote e sfitte da parte di un ente indipendente, primo ed indispensabile passo antecedente alla costruzione di un singolo pollaio.
Ma non è di questo che voglio scrivere.
Ecco:
Vale la pena anche solo leggerle certe notizie?
La domanda non è retorica.

1 ottobre 2012

Spore Emigranti. Spora 1: il vuoto professionale

Facciamo finta che il post sull'emigrazione io l'abbia già scritto e voi già letto, così come quello sul PD Materano ecc ecc ecc.
Magari li scriverò, una volta sistematomi.
Invece ora scrivo due righe su un fenomeno in cui mi sono imbattuto, appunto, emigrando.
Quello dell'assenza di un successore professionale.
Intendiamoci, non è che io abbia un parco clienti gigantesco, quindi statisticamente la cosa forse non fa testo.
Però, ad esempio, fino all'anno scorso sapevo che più o meno eravamo in tre a fornire un certo tipo di servizi IT entrato sull'Open Source e su GNU/Linux.
Quando si è trattato, quindi, di chiudere i contratti coi miei tre clienti tre, ci siamo trovati nell'imbarazzante situazione di non avere altri professionisti sotto mano disponibili a gestire il passaggio di consegne.
E non sto parlando di particolari soluzioni Linux, ma di banali faccenduole Windows!
Almeno non su Matera.
Pare che sia arrivato buon ultimo anche nella corsa all'emigrazione
Solo su Bari abbiamo trovato qualcosa, ma con disponibilità e prezzi ben diversi da quelli abituali.
Consentitemi la polemica col sorriso: è sempre molto divertente assistere all'illuminazione di persone che scoprono lì per lì che i costi di trasferta non li paga Zio Paperone e che quel lavoro fatto alle 11 del mercoledì può costare anche il triplo se fatto alle 9 del Sabato...
O che la 'reperibilità' è un servizio che si conttrattualizza prima e si paga poi!
Ovviamente fermi tutti: il mio mercato è troppo piccolo per poter generalizzare più di tanto, so solo che per garantire configurazione e progettualità del dato sistema X (anche basato su Windows, eh) le competenze locali si sono apparentemente estinte.
Lascio ogni considerazione ai miei sessanta lettori quotidiani ...

27 settembre 2012

Sallusti, la Diaz ed il gelato alla crema

Ho preso atto senza dolore della condanna di Sallusti al carcere per diffamazione.
La vicenda è complessa e mi spinge a qualche considerazione di merito e di metodo.
Primo punto, quello banale.
A chi è utile che quest'uomo vada in carcere?
A me, no.
Alle vittime dirette del reato neppure.
A noi tutti un altro detenuto costerebbe circa € 250,00 al giorno.
Se qualcuno mi dovesse (facciamo le corna) aggredire e procurare un danno fisico e materiale a me interesserebbe per caso qualcosa del suo destino?
A me interesserebbero due cose: essere risarcito completamente ed abbondantemente da costui e che mi venisse garantita l'irrepetibilità del gesto verso di me e verso altri.
In genere, questa seconda necessità è garantita dalla Società con l'incarcerazione.
Ma non sempre.
E non per tutti.
Quindi, no, grazie, ritengo che non sia di alcuna utilità che quell'uomo sia incarcerato. Quell'uomo come gran parte dei detenuti italiani.
Vi è, poi, la questione della 'libertà di informazione', ossia del 'reato di opinione'.
Questa è una cosa seccante.
Mi fa incazzare parecchio che si considerino certi lucidi tentativi di mentire al pubblico come 'opinioni'.
"Mi scusi, lei preferisce il cioccolato o la crema?"
Questa è un'opinione.
Ma affermare falsità risibili per scopi personali mica è un'opinione.
Se è successo il fatto x ed uno scientemente afferma che invece è succeso y mica è un reato di opinione quello che hai commesso, hai detto una balla e maggior ragione è una cosa grave quanto più tu guadagni dalla balla a danno di chi da questo fatto ne riceve grave offesa.
Le opinioni sono una cosa, le menzogne infanganti un'altra.
Ancora non considero utile a nessuno che Sallusti vada in carcere.
Ma non è stato condannato per reato di opinione.
Ma per una gravissima aberrazione della realtà.
Io posso anche pensare che la Terra sia piatta, purchè non minacci con violenza chi ritiene che sia rotonda.
Un ultimo punto.
La Repubblica Italiana ha inflitto punizioni corporali con danni permanenti a decine e decine di giovani innocenti, incolpevoli, torturati e massacrati senza processo alcuno nella Scuola Diaz e nella casema di Bolzaneto da Pubblici Ufficiali quasi tutti ancora adesso, in questo istante, in servizio presso la Repubblica Italiana.
Sallusti ha avuto tutti i modi ed i tempi per difendersi e ha negligentemente ignorato tali possibilità.
Quanti nonsallusti sono in galera, magari innocenti, per molto meno, senza aver avuto un millesimo delle possibilità difensive del nostro 'fantasioso' direttore?
Se pur  la Repubblica Italiana, col plauso del Sallusti & C., si è permessa di pianificare ed attuare "La peggior sospensione delle libertà civili in Europa dai tempi della Seconda Guerra Mondiale", saremo noi favorevoli ad un insensato contrappasso?
No.
Ma non in silenzio.
Se l'innocenza ha meritato la minaccia di stupro col manganello, fratture e denti rotti, violenza indicibili, cosa meriterà, in Italia, l'atroce menzogna speculativa di un uomo potente?
Neppure il carcere? Sia pure.
Ma non in silenzio.
Che si sappia, che sia chiaro a tutti quanto questa cagnara su questa condanna sia non ingiusta, ma inutile.
Meglio il silenzio di fronte alle gigantesche ingiustizie perpretate dalla Repubblica ai danni degli innocenti.
Cari giornalisti, chiedete pietà ma non sporcate il vocabolario attribuendo reati d'opinione dove opinione non ce n'è.

18 settembre 2012

Se.



Leggere cadono, parole senza anima
non ho che ricordi ormai, nè sogni da dividere
ma parlami forte, parlami ancora, parlami e forse...vorrei.

Vuote rimangono, parole senza anima
non ho più lacrime nè mani per tenermi qui
ma parlami forte, parlami ancora, parlami e forse...vorrei...vorrei.

Se questa terra fosse mare,
se questa pioggia non facesse così male,
io tenterei...vorrei.

Karma, 1994

16 settembre 2012

16 Settembre 2012, ci vediamo, ciao.




ed i Rosai rifioriranno ad ogni Primavera fino alla Primavera che non finisce, dove non ci sarà più nè inverno nè notte.

14 settembre 2012

Lettera a Radio Tre su Materadio 2012: i sommersi e i pagati.



Spettabile Redazione di Radio Tre,

mi chiamo Angelo Giordano e vi scrivo da Matera.

Sono impaziente di potervi accogliere nella mia Città la prossima settimana per potervi anche vedere, oltre che ascoltare, come faccio tutti i giorni.

Sono, infatti, un vostro fedele radioascoltatore da molti anni.

Vi segnalo, quindi, un piccolo episodio che mi ha fatto riflettere e su cui chiedo il vostro parere.

Ho letto sul web (via twitter, per la precisione, con re-indirizzamento su http://www.matera-basilicata2019.it/it/news/195-cercasi-volontari-per-materadio.html) che, per l’organizzazione di Materadio 2012, occorrerebbero volontari.

Tanti volontari.

Volontari anche qualificati, capaci di parlare inglese e fare traduzioni simultanee.

Radio Tre è sempre molto attenta a trasmettere, nei suoi programmi, un’idea di Cultura capace di produrre reddito e ricchezza ed è anche sempre molto attenta a denunciare l’insostenibilità della situazione dei giovani laureati italiani. Pertanto, chiedo la vostra cortese opinione sull’opportunità di pianificare Materadio 2012 ‘contando’ sul lavoro non retribuito di alcune decine di giovani qualificati tanto da poter effettuare traduzioni simultanee da altre lingue.

Anche io, ad esempio, cerco volontari per l’organizzazione del sesto Linux Day materano.

Ma, per il Linux Day, tutti gli organizzatori, nessuno escluso, operano gratuitamente.

Non abbiamo 'stipendiati e non', ma solo volontari.

Non sarebbe stato più opportuno, forse, prevedere di dover pagare il lavoro qualificato che, invece, viene qui richiesto gratuitamente?

Ovviamente, non imputo a Radio Tre un desiderio di sfruttamento dei giovani intellettuali meridionali, ma mi piacerebbe porre alla vostra attenzione il tema di come sia ‘facile’ trovarsi ad essere, nostro malgrado, parte attiva nel meccanismo di sopraffazione di questa generazione perduta.

Grazie per il vostro lavoro quotidiano, per me e per tanti come me è Speranza.

Addio Fabbrica Italia e grazie per tutto il pesce

La quadratura del cerchio è in vista.
Lo Statuto dei Lavoratori 'sotto osservazione' di Monti.
L'attacco a quel che resta dello Statuto dei Lavoratori è la seconda faccia della stessa medaglia:
La Dottrina Marchionne portata alla sua logica conclusione.
Cinesizzare l'Italia, invece di Germanizzarla.
Marchionne va oltre: butta fuori la FIOM perchè 'incompatibile con Fabbrica Italia'.
Perde regolarmente in tribunale coi suoi comportamenti antisindacali.
Ottiene tutto quello che aveva chiesto per poter finalmente investire i vantati miliardi di € in "Fabbrica Italia", inclusa uscita da Confindustria.
E poi?
E poi marcia indietro.
Avuta la grazia gabbato lu santu.
Niente più "Fabbrica Italia".
Perchè 'il mercato' non consente.
Ma chi ha freso così debole 'il mercato'?
Chi ha sbriciolato il reddito degli italiani per poter, non sopravvivere, ma aumentare i profitti personali di poche migliaia di eletti?
E' piena la cronaca di industrie delocalizzate, industrie non in passivo, ma attive, efficienti, i cui proprietari non si accontentavano più di guadagnare 10 al netto delle tasse, volevano 15.
E delocalizzano.
Salvo, poi, rendersi conto di non avere più clienti a cui vendere la merce delocalizzata.
Ecco la Dottrina Marchionne: miliardi di guadagno per pochi, povertà per molti, salvo poi lamentarsi in pubblico di un 'mercato' che non c'è.
Avendo in mano la pistola fumante con cui lo si è ucciso.
La Cina è davvero vicina...



13 settembre 2012

L'eterna Morte del Mediatore

Nel 1934 un'organizzazione ebraica statunitense organizzò una campagna di stampa e di altre iniziative di protesta contro il governo nazista.
I gerarchi nazisti si infuriarono e convocarono l'ambasciatore USA in Germania per inveire  contro le manifestazioni antinaziste. Ho parlato qui del saggio che racconta l'esperienza dell'Ambasciatore USA William Dood nella Germania Nazista degli anni 30.
Dood, di fornte alla veemenza della protesta nazista rimase stupefatto.
Dal suo punto di vista, infatti, era piuttosto evidente che convocare l'ambasciatore USA o il presidente della camera di commercio Turca era la stessa cosa se si voleva discutere della libertà di pensiero e di manifestazione negli Stati Uniti.
Man mano che la conversazione andava avanti, Dood si rese conto con crescente orrore che i suoi interlocutori nazisti non erano semplicemente in grado di comprendere che negli USA un cittadino poteva dire e fare quel che gli pareva nell'ambito di cui si stava discutendo senza che il governo USA fosse minimamente interessato e titolato ad esprimere qualsivoglia parere o censura.
Il concetto di Libertà Individuale non era  presente nel pensiero dei nazisti.
Tutto qua.
Come meravigliarci, quindi, del fatto che un uomo di Dialogo, di Pace, di Comprensione, come l'ambasciatore USA in Libia Chris Stevens, sia stato ammazzato per 'protesta' contro una boiata prodotta da estremisti antislamici negli Stati Uniti?
Mica gli 'offesi' hanno fatto una colletta per assoldare un killer e punire il blasfemo estremista!
No.
Ammazzano l'uomo del dialogo.
Semplicemente perchè per loro non esiste dialogo e non esiste differenza tra un uomo colto, sacro perchè ambasciatore, ed il loro vero antagonista - gemello, l'estremista antislamico.
L'ambasciatore USA in Libia, causa cecità psichica, è contiguo all'estremista antislamico. Mentre è vero il contrario: è l'estremista antislamico parente stretto degli islamisti violenti.
Ma siamo sicuri che vada così solo altrove?
Non è forse sempre stato di moda ammazzare i mediatori?
Non i moderati, quelli sono un'altra categoria.
(La parola 'moderato' in Italia è ormai inutilizzabile nell'accezione originale causa inquinamento similradioattivo)
I Mediatori.
Quelli che si sforzano di comprendere il punto di vista altrui e di espor loro quello di terzi.
Guai a volersi ostinare a mediare con estremisti violenti.
Si diventa in fretta bersagli perfetti.