14 settembre 2012

Addio Fabbrica Italia e grazie per tutto il pesce

La quadratura del cerchio è in vista.
Lo Statuto dei Lavoratori 'sotto osservazione' di Monti.
L'attacco a quel che resta dello Statuto dei Lavoratori è la seconda faccia della stessa medaglia:
La Dottrina Marchionne portata alla sua logica conclusione.
Cinesizzare l'Italia, invece di Germanizzarla.
Marchionne va oltre: butta fuori la FIOM perchè 'incompatibile con Fabbrica Italia'.
Perde regolarmente in tribunale coi suoi comportamenti antisindacali.
Ottiene tutto quello che aveva chiesto per poter finalmente investire i vantati miliardi di € in "Fabbrica Italia", inclusa uscita da Confindustria.
E poi?
E poi marcia indietro.
Avuta la grazia gabbato lu santu.
Niente più "Fabbrica Italia".
Perchè 'il mercato' non consente.
Ma chi ha freso così debole 'il mercato'?
Chi ha sbriciolato il reddito degli italiani per poter, non sopravvivere, ma aumentare i profitti personali di poche migliaia di eletti?
E' piena la cronaca di industrie delocalizzate, industrie non in passivo, ma attive, efficienti, i cui proprietari non si accontentavano più di guadagnare 10 al netto delle tasse, volevano 15.
E delocalizzano.
Salvo, poi, rendersi conto di non avere più clienti a cui vendere la merce delocalizzata.
Ecco la Dottrina Marchionne: miliardi di guadagno per pochi, povertà per molti, salvo poi lamentarsi in pubblico di un 'mercato' che non c'è.
Avendo in mano la pistola fumante con cui lo si è ucciso.
La Cina è davvero vicina...



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