8 novembre 2013

La Bellezza non è di questa Patria


La mia ultime immagine del profilo, una bandiera italiana ritorta a mo’ di cappio, ha destato qualche preoccupazione e protesta.
Effettivamente, non è una bella immagine.
Ma non è colpa mia se la bellezza non è di questa Patria.
Quella stoffa che strozza non è fatta nè è tirata da una sola persona, nè da una piccola minoranza.
E’ un tessuto, come tutti i tessuti è fatto di fibre sottili, di singole azioni, di singole persone che si intrecciano l’una sull’altra e poi si intrecciano ancora.
Solo che questo tessuto è fatto di azioni cattive anche solo per il contesto in cui sono commesse.
Cattive, non necessariamente illegali.
Azioni che portano al male.
Il Cappio è multicolore, sfuggente, morbido, tenace, intessuto di vigliaccheria e di mille e mille “non è colpa mia, io che ci posso fare”.
E’ fatto dai poliziotti di Genova e dagli sfruttatori che sulla carta di identità hanno scritto imprenditore, mica solo dagli evasori fiscali. 
E’ fatta più dai burocrati che si trincerano dietro ‘la legge ci impone….” di strozzarvi, appunto, che dai politici corrotti.
E’ fatta da docenti universitari e medici divenuti tali per meriti clientelari e che ora sputano nel piatto grazie a cui sono diventati obesi riciclandosi nel nuovocheavanza.
E’ fatta da una Città che respinge al mittente  Unione Europea montagne di soldi perchè la sua leadership non è nemmeno capace di spartirseli.
E’ fatta di cittadini che si comportano in pubblico ed in privato come se fossero gli unici abitanti dell’universo.
E pure da vecchi compagni, reduci da tante battaglie per la libertà e i diritti di uomini e animali che finiscono a militare in una compagine politica che ammette, per ideologia e ragioni elettorali il “reato di clandestinità”.
Un tessuto che  può anche essere perforato, magari, continuado a fare i Linux Day, parlare contro la speculazione edilizia e dando una mano ai Campi Scout.
Può essere perforato, certo, da questi singoli gesti di singoli, ma, purtroppo, questo non rende quel tessuto meno asfissiante.
Oggi credo che vada semplicemente tagliato.
Proprio sul nodo.

3 novembre 2013

Di Battista e la scatola radioattiva

Una bella scatola di biscotti può anche avere qualche biscotto guasto. 
O anche tutti.
Si buttano via i biscotti guasti. 
O anche tutti.
Poi, dentro quella scatola, puoi conservare altri biscotti buoni e mangiarteli di gusto.
Ma se la scatola è fatta di latta e di Plutonio, dentro potrai metterci anche i migliori biscotti del mondo.
Diventeranno radioattivi in poco tempo.
Tutti quanti.
E diventeranno velenosi tutti quanti, anche se sopra non ci sarà mai traccia di muffa.
L'essere favorevoli al Reato di Clandestinità, per esempio (e non ne aggiungo altri perchè è più che sufficiente questo orrore) è il Plutonio.

Dalle Pigne ...

28 ottobre 2013

Tempi Moderni

"Learco, cosa ne hai fatto dei tuoi talenti?" Grida l'angelo del telavevodetto.
"..."
"Guarda, non perdiamo tempo" Dice l'angelo del questalhogiàsentita all'angelo deltelavevodetto "E' un'altra causa persa!"
"Allora, Learco, cosa ne hai fatto dei tuoi talenti?" Insiste l'angelo della ripetizione.
"Me li hanno rubati."
"Eh?" Esclama l'angelo prontoatutto " Non capisco, non l'ho mai sentita questa in duemila anni di learchi".
"Che significa 'me li hanno rubati'" dice un angelo all'altro:
"Vedi un po' sul manuale"
"Dunque, talenti seppelliti, talenti investiti, talenti raddoppiati, oh, cercate pure voi sull'altra versione"
"Niente, anche qui si parla di mine investite, seppellite, interessi, cose così, ma di furti di talenti niente"
"Deve essere un segno dei tempi, una di quelle cose che ha detto il Principale sarebbero successe verso la fine" dice l'angelo della ragionevolezza.
"Di' quello che ti pare ma noi siamo stati mandati da Learco per sapere che cosa ne ha fatto dei suoi talenti e la risposta: 'me li hanno rubati' non rientra nella matrice di quelle possibili, ci vai tu dal Principale a dirgli che si è sbagliato un'altra volta? Ti ricordi che è successo quando abbiamo dovuto smetterla di far muovere il Sole attorno alla Terra?" grida, esasperato, l'angelo del minimo sforzo.
"Learco, pensaci bene, non è che te li sei dimenticati da qualche parte? Non è così grave, sai" Dice dolce l'angelo del condono.
"Me li hanno rubati".
"Ma non è possibile, chi te li avrebbe rubati?" Prova l'angelo della comprensione
"Zitto Learco, ti proibisco di rispondere!" Interviene l'angelo dell'NSA che prosegue: "Brutti idioti, se vi dice chi gli ha rubato i talenti poi voi che fate?"
"Beh, andiamo dal ladro e glie li facciamo restituire" Risponde l'angelo del candore.
"Deficienti che non siete altro, ma Learco vi sembra un nome Tedesco per caso?" Continua l'angelo del KGB.
"Effettivamente, no" risponde il coro angelico.
"E allora che chiedete cose che vi portano su una falsa pista?" dice l'angelo di Ustica.
"Per fortuna sono arrivato in tempo" dice, trafelato, l'angelo dell'alitalia "C'è una nuova disposizione per questa nazione, effettivamente i casi di furti di talenti sono tantini, qualche milione, insomma, registrateli come furti di talenti e tornatevene al vostro cielo"
"E poi? E a Learco che diciamo?"
"Nulla".
"Nulla?"
"Uaglio', capiamoci: è meglio che con quelli a cui hanno rubato i talenti noi non ci parliamo, ci sono in ballo milioni di posti di lavoro..."
"Posti di lavoro?"
"Sì, quelli degli angeli custodi dei derubati"
"Ahhh"
"Già."
"Learco, allora ti hanno rubato i talenti? Che peccato..."



PS: Grazie a Paolo Nori, per Learco e le altre storie.

27 ottobre 2013

Linux Day 2013, tutti giù per terra.

E così anche questo Linux Day ( 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2013, quindi il mio sesto ) è andato.
Nelle passate edizioni l'Organizzazione è riuscita a proporre un costante crescendo di quantità e qualità:
più macchine, più postazioni, più sottoeventi. Conferenze anche intercontinentali via web, seminari di un certo spessore tecnico a livello delle migliori iniziative italiane.
Insomma, rileggendo i programm idelle passate edizioni trovo  qualcosina un zinzino più evoluto del classico 'come si installa ubuntu': i nostri seminari sul GIS, il google summer code, programmazione, firewall e quant'altro.
Pure i gadget avevamo: dai cd originali di ubuntu alle borse in stoffa alle mitiche magliette a tema.
Ma poi?



Cosa ha portato tutto quello sforzo di un pugno di persone per tanti anni?
Le amministrazioni pubbliche hanno continuato a tagliare i servizi e a comprare licenze software proprietarie.
Meno posti negli asili, più disoccupati, più profitti per i soliti noti.
I cittadini hanno continuato a usare software pirata e a regalare i propri dati al cybercrimine.
E dei Fondi Europei utilizzabili per migrazioni e implementazione di sistemi open data si son perse le tracce.
Quindi, nulla di fatto?
Io credo di no.



Certo, quest'anno abbiamo deciso di ricominciare da zero.
Dosando con attenzione le risorse disponibili.
Il che ha portato comunque ad un'offerta limitata ma rigorosa (stallmaniana, è stata definita) per i pochi utenti intervenuti.
Eppure, anche quest'anno il numero di utenti Linux è aumentato.
Eppure, anche quest'anno è stata festa.
Anche quest'anno non ci si è rassegnati al "Le cose vanno così, è inutile che ci proviamo".
Anche quest'anno è stata fatta testimonianza.
Facciamo la cosa giusta, in tre o trenta.
Resta giusta.









23 ottobre 2013

Openstreetmap addicted

Openstreetmap.
Uè, non è che mo' qui ci faccio una conferenza, andate su www.openstreetmap.org e divertitevi. 
Poi, se vi serve aiuto, chiedete eh!
Andiamo con ordine.
Tre anni fa, in concomitanza con il Linux Day 2010 ed i referendum sull'Acqua Pubblica, organizzammo un mapping party per mappare le fontane nei Sassi.
Ne venne fuori una bella iniziativa che mi introdusse ad un mondo sconosciuto.
Purtroppo, non ho mai avuto modo di dar seguito a quell'esperienza in maniera concreta fino a questi giorni.
Nell'ambito delle iniziative legate a Matera 2019, la celeberrima idea per far diventare la mia città natale Capitale Europea della Cultura, questa settimana è stato organizzato un Workshop, appunto, su OpenStreetMap.
Piersoft Paolicelli e Maurizio Napolitano hanno sagacemente condotto le operazioni, ciascuno nel suo ambito e, come risultato, il mio account openstreetmap è passato da zero a trenta modifiche in meno di 24 ore.
E' una droga...

Però devo aprire una parentesi sulla faccenda Matera 2019. 
Come dire, a scanso di equivoci.
Non condivido le modalità di gestione della candidatura a capitale europea della cultura. Non ne condivido le modalità "arma di distrazione di massa" nè l'esternalizzazione nè il mancato coinvolgimento, causato dall'uso strumentale della candidatura, di larghe fette della popolazione interessata (di per sè una piccola minoranza).
Tuttavia ...
Ho speso, assieme a molti altri, tempo ed energie negli anni passati per diffondere la cultura del Software Libero e per chiedere politiche di apertura dei dati.
Anni.
Il primo Linux Day materano mi sa che è del 2007...
E' stato un impegno appassionante per il piccolo gruppo di persone che l'hanno portato avanti cercando di costruire una Comunità Locale e di invogliare ordini professionali e Pubbliche Amministrazioni ad adottare Software Libero e politiche di Open Data.
Ritengo, a posteriori, che sin dal 2010 vi fossero le condizioni ideali perchè almeno l'Amministrazione Comunale Materana potesse iniziare un progetto di Migrazione al Software Libero e di diffusione ed apertura del proprio patrimonio di dati.
La Comunità Materana del Software Libero è arrivata persino a formulare una proposta di legge regionale su Software Libero ed Open Data.
Purtroppo, all'epoca, evidentemente i tempi non erano maturi... Mettiamola così.
E oggi?
E oggi raccogliamo quello che possiamo.
Il Workshop è stato molto interessante.
Le modifiche fatte ad OpenStreetMap sono fatti concreti, forse non valgono molto nel quadro generale di una città e di una regione che affondano nella povertà, ma sempre fatti concreti restano.
Magari questa è la volta buona che si riesca ad innescare un circolo virtuoso come quello progettato anni fa.
Quindi non ho visto nessun motivo per far mancare il mio appoggio a questa iniziativa.
Su Facebook è attivo un gruppo di coordinamento per completare la mappa di Matera in vista del mega evento OSM del 2014: il convegno annuale si terrà, infatti, proprio qui a Matera!
Questo non vuol dire che io possa approvare situazioni paragonabili a questa: tanto per parlar chiaro, ad esempio, una eventuale migrazione al software libero non è cosa che riguardi solo il volontariato, ma va finanziata col denaro risparmiato sull'acquisto delle licenze proprietarie!
E chiudiamo la parentesi, tornando al Workshop.
Potete trovare facilmente online informazioni su openstreetmap e per comodità vi allego qui le slides proiettate da Napolitano:



Che dire, ho imparato a modificare openstreetmap e a usare JOSM e sto continuamente ad inserire dati come un vero OpenStreetMap addicted.
Con lo stesso spirito mi presenterò nuovamente, sabato prossimo, con armi e bagagli per un'altra edizione del Linux Day.
Chi la dura la vince.

22 ottobre 2013

Il Programma del Linux Day 2013 a Matera

Dopo ponderata riflessione ecco il menu della festa del Software Libero che si terrà Sabato 26 Ottobre 2013 a Matera:
  • cenni di crittografia (come usare GPGe Truecrypt);
  • WHONIX, la via facile a TOR;
  • Software Libero: la solita lezioncina (repetita juvant);
  • Install Fest!.

In pratica, sfruttando il caso PRISM, faremo due chiacchiere a livello terra terra (come il relatore Angelo Giordano) su privacy, crittografia e sicurezza dei dati. Illustreremo il sistema WHONIX per l’accesso ‘facile’ alla rete TOR e poi il solito pistolotto sui vantaggi di Software Libero e GNU/Linux (ricordiamoci che quest’anno festeggiamo 30 anni di GNU).
Ah, ovviamente, install fest (portatevi DVD vuoti per farvi masterizzare la vostra copia della distribuzione preferitae e PC di cui avete già fatto il backup per farvi aiutare dai volontari ad installare GNU/Linux).


Per dettagli e annunci http://www.materalinux.it/
Enjoy!


21 ottobre 2013

Geremia a Ostuni: compra un campo.

Questa domenica sono tornato ad Ostuni, ospite della sede locale della Fraternità Monastica di Bose. Non ci tornavo da un po' e per varie circostanze ho preferito essere lì e ho disertato l'uscita dei passaggi.
Nel corso di questi due anni la conoscenza della Comunità si è approfondita a livello familiare e a Ostuni mi sono sentito subito a casa.




Il tema del giorno è stato l'Opera del Profeta Geremia.

Un testo lungo e complesso che Sabino Chialà ha esposto con maestria e passione in un paio di ore di conferenza seguita da un appassionato dibattito.


Geremia è il Profeta della Fatica della Fede. Profeta non è colui che prevede il futuro. Profeta è colui che legge la realtà di oggi spiegandone le cause e raccontandoci il vero senso delle cose.


La sua opera può (anche) essere ricondotta in tre fili conduttori:


  • Il Grido di Geremia contro il Popolo di Israele e le sue malefatte.
  • L'arrovellarsi intimo del Profeta sui propri stessi convincimenti.
  • L'annuncio della Speranza.


Per Geremia il male non si autogenera: è figlio di un altro male. Che, a sua volta, genera altro male e incrosta la Società portandola alla rovina.
Geremia condanna i capi di Israele che hanno tradito sottraendosi alle proprie responsabilità, dicendo che 'va tutto bene (pace, pace, shalom, shalom, dove pace non c'è) e condanna tutti i ceti sociali perchè ognuno si è sottratto alle proprie responsabilità partendo dalla falsità dei rapporti interpersonali.
E' la Fede che rende Geremia capace di vedere il male e di denunziarlo.
E chi denunzia il male rischia la vita.


Molto più interessante è la lotta di Geremia per diventare credente, il Geremia che si sente parte del popolo peccatore e che interroga Dio sul senso delle cose.
E Dio gli risponde.
Mentre Geremia è in prigione, mentre Gerusalemme è assediata dal nemico, mentre Israele è sul punto di essere distrutta, Dio gli dice:
"Compra un campo".
Compra un campo. Quando tutto crolla, compra un campo. Quando la vita perde significato, compra un campo. Quando la violenza e l'iniquità ti soffocano, compra un campo.
Perchè se hai Fede avrai Speranza. E se avrai Fede e Speranza allora compra un campo, perchè la Vita continua e c'è un futuro anche contro ogni evidenza ed avversità.
Compra un campo.



19 ottobre 2013

Non è mai troppo tardi. Corso di istruzione popolare per il recupero dell'analfabeta



Un (aspirante) giovane transalpino, accidentalmente residente a Matera (ma in gran parte dell'Italia succederebbe similmente a quanto si va qui a narrare) , si sveglia presto e alle 7:30 è pronto per andare a lavorare.
Gli piace iniziare presto, per finire prima ma anche per evitare traffico e trovare parcheggio.
Effettivamente, la strada di periferia immersa nella nebbia è deserta.
Semideserta, si corregge il giovane transalpino.
C'è una BMW che la percorre a 20 km orari al centro della doppia carreggiata.
L'autista è vestito con cappello, sciarpa e giaccone invernale. 
Giustamente. 
Infatti, tiene il finestrino spalancato, il braccio sinistro fuori dal finestrino nell'aria gelida del mattino d'inverno e fuma.
A parte fumare e stare al centro della carreggiata a venti chilometri all'ora sulla strada deserta fa poco altro.
Che so, gettare il pacchetto vuoto delle sigarette per strada.
Il nostro giovane tedesco ha in orrore le strombazzature e le clacsonate, si limita ad usare gli abbaglianti, senza successo.
Del resto, neppure con le strombazzature...
Ma, tutto sommato, al nostro giovane transalpino fa più specie aver visto l'autista della BMW gettare il pacchetto di sigarette per strada che il suo intralcio alla circolazione.
Così, invece di arrivare in ufficio in 10 minuti, ci metterà il doppio del tempo.
Pazienza.
Il nostro giovane transalpino parcheggia e scuote la testa di fronte ai cassonetti di immondizia traboccante.
Inutile aspettarsi soluzioni a breve, purtroppo.
Il servizio di raccolta è stato impostato da una precedente amministrazione che ha previsto sagacemente di utilizzare un motocarro al posto di un furgone cabinato, ma tant'è ...
Nel frattempo, il nostro Transalpino ha modo di vedere un signore in giacca e cravatta gettare un grosso involto di giornali nel cassonetto dell'umido.
Quello della carta, pieno ma utilizzabile, è immediatamente alla sua destra.
Il nostro giovane transalpino finito il lavoro, decide di recarsi a Teatro dove un giovane attore impegnato reciterà un monologo di denuncia civile.
Il nostro eroe si mette in coda ma è piuttosto  seccato per la Signora Impellicciata che cerca di saltala. 
Due domande, si fa, Il nostro giovane transalpino: 
1 - Ma perchè vieni ad ascoltare un monologo sulla maleducazione e salti la coda?
2 - Ma perchè salti la coda? Per guadagnare 2 secondi su cosa? I posti sono numerati!
Mistero.
Mistero della Fede, per l'appunto, dato che mentre la Signora gli piazza una gomitata nel fianco, al nostro capita di ricordare di come, a Messa, la domenica precedente, gli sia successa la stessa cosa mentre era in coda per la Comunione.
Sconsolato, il nostro ormai affezionatissimo pensa che ci vorrebbe qualcosa di definitivo, di drastico, oppure un lungo, continuo e accurato processo di rieducazione.
Così gli viene in mente una specie di trasmissione televisiva in cui i protagonisti potrebbero essere i comuni cittadini colti dalle telecamere al culmine dei loro atti di incivilità e intervistati sul momento con toni di incredulità più che di rimprovero:

"Signora, perchè non si è fermata allo Stop e sta procedendo a passo d'uomo su strada libera? Scusi, perchè ha gettato la carta a terra? Mi perdoni, potrebbe spiegarci la motivazione per cui ha parcheggiato in doppia fila con tanti posti vuoti a pochi passi? Buongiorno, potrebbe cortesemente spiegarci che vantaggio sta ricevendo nel gettare quei contenitori di plastica nel cassonetto della carta?"

Chissà.

Magari servirebbe, magari no: conoscendo i cisalpini, per lo più si vanterebbero di tali gesti ...


18 ottobre 2013

Linuxday 2013: la resa non è nel nostro credo!

Il Linux Day 2013 si avvicina inesorabilmente e anche quest'anno non ci sono stati i presupposti per organizzarlo secondo gli standard noti. Non ci siamo registrati sul sito, non abbiamo un programma e nemmeno le disponibilità per offrire una proposta del livello qualitativo delle 'mitiche' passate edizioni. Tuttavia, ritengo che sia comunque possibile e 'bello' se quest'anno il Linux Day si facesse lo stesso. Ne abbiamo discusso un po' su Facebook e di persona, qundi mi sento di lanciare questa semplice proposta - appello: Sabato 26 Ottobre il Linux Day si farà, probabilmente in bottega, probabilmente limitandoci ad un install fest e a qualcosa su Arduino, ma si farà. Coordiniamoci su Facebook, per semplicità, ma coordiniamoci. Tanto per cominciare vi segnalo che Lunedì 21 e Martedì 22 si terrà a Matera un workshop su OpenStreet Map tenuto da Maurizio Napolitano. Potrebbe essere un'occasione per partecipare tutti assieme e organizzare il nostro Linux Day. 
 Insomma, ce la possiamo fare!