Che il Partito Democratico abbia bisogno di rinascere dalle sue  ceneri quanto prima è evidente, sia a livello Nazionale che Locale.
No, lasciamo perdere, così non va. Non sarebbero parole mie.
Anzi, ricominciamo da capo e cambiamo strada:
Esiste  un modo di vivere, di gestire gli affetti, di pensare il lavoro, la  Città, l'Economia, gli scopi dell'esistenza che è specifico, peculiare e  proprio di un certo gruppo di persone. In questa casa, in questo  quartiere, in questa città. In Italia. Persone che vivono secondo un  insieme di valori, trasversale rispetto a quelli religiosi, un insieme  che ha come nucleo fondante il rispetto della Persona e del rapporto tra  Persone, visto come centro della Vita.
Queste persone, pertanto,  sono probabilmente attente a certi aspetti dell'esistenza umana e vedono  nella Collettività un'occasione di prosperità.
Pagano le tasse,  fanno la raccolta differenziata, non parcheggiano in doppia fila,  lavorano per vivere, trovano leggerezza per le proprie vite nell'impegno  civile, considerano l'Arte e la Cultura strumento di emancipazione  dell'anima.
Queste persone sono il mio Popolo, il Popolo della Sinistra. E non sono "La Gente".
Il  mio Paese è nello stato in cui è anche perchè il Popolo della Sinistra  non solo è stato troppo a lungo una minoranza divisa, ma è tuttora  ostaggio di rappresentanti che, uno per uno, saranno magari delle  bravissime persone, ma, che, come classe dirigente, hanno oggettivamente  fallito. Dimostrazione: Silvio c'è. Non ci sarebbe se la classe  dirigente del Popolo della Sinistra fosse stata degna del suo stesso  popolo.
Nichi Vendola, è evidente, sta salendo a grandi passi la scala dell'ascesa ad una leadership nazionale del mio Popolo.
Sul   mio profilo Facebook e sui miei blog troverete senz'altro numerosi  richiami a questo leader carismatico che è un piacere ascoltare e con  cui raramente sono in disaccordo. Tuttavia, appunto, Nichi Vendola, a  cui non trovo, ora , altri difetti, è un leader carismatico. E,  scusatemi, ma non sono entusiasmato dai leaders carismatici. Certo, mi  piacerebbe tanto vederlo giurare fedeltà alla Costituzione come Premier,  ma temo che per avere la forza di riformare questo Paese serva ben  altro che il suo naturale carisma.
Serva un Partito del Popolo della Sinistra.
Per me, oggi, questo Partito è il Partito Democratico. 
Ma il Partito Democratico è ben lontano dall'essere il Partito del Popolo della Sinistra.
Le circostanze, a livello Nazionale ed a livello locale sono terribilmente, sinistramente, simmetriche.
A  livello nazionale c'è un segretario di cui non si può che apprezzare lo  sforzo di questi mesi, anche se evidentemente ancora insufficiente per  dare spina dorsale al Partito. A livello locale c'è un segretario appena  eletto che ha l'ingrato compito di affrontare innumerevoli questioni,  tutte urgenti, tutte complesse.
Nel frattempo, come se non bastasse, imperversano i rottamatori.
Sarà  per l'antipatia del termine di cossighiana memoria, queste figure mi  lasciano piuttosto perplesso. Nel merito ( il PD diventerebbe davvero il  Partito del Popolo se la Classe dirigente prendesse atto del fallimento  degli ultimi 20 anni e se ne andasse in pensione ) io sarei anche  concorde.
Ma nel metodo?
Dopo  la fine della campagna elettorale delle passate elezioni comunali io ho  proseguito nell'impegno mantenendomi su un sentiero di pervicace  pragmatismo. Che gli innegabili guasti a cui ho dovuto assistere in  questi mesi siano dovuti a quanto di cui sopra è palese, che la  soluzione sia mettersi a gridare a pieni polmoni:" Che schifo,  andatevene!" Mi lascia più che dubbioso.
Se  non altro perchè mentre uno grida "andatevene" e l'altro risponde  "ingrati", il tempo passa, il papy nazionale se la ride ed il Paese  affonda.
Ecco  perchè ritengo che il rinnovamento della Classe Dirigente, la  costruzione effettiva del Partito del Popolo e la conseguente formazione  di una forza politica complessa ma unitaria nell'intento di salvare il  Paese dal collasso debba partire da ciascuno secondo le sue possibilità  attraverso operazioni concrete nel senso pratico del termine.
Per  esempio, io continuerò a proporre a partire dal livello comunale le  tematiche del Software Libero come strumento di sviluppo economico per  Matera. Continuerò, monotono e paziente a combattere perchè il Partito  Democratico materano torni a Matera da Marte ( mi si perdoni la  citazione ), discuta pubblicamente dei temi più gravi ed urgenti ( non  mancano ) e, seduta stante, trasformi il risultato della discussione in  provvedimenti concreti che i suoi dodici consiglieri dodici dovranno  portare all'attenzione del governo cittadino.
Idem  per l'Energia Rinnovabile, i rifiuti, gli spazi di crescita giovanile, i  parchi, i Sassi, la viabilità, la Cittadella del Cinema, la Cultura, il  lavoro  e tutto quello che è necessario per costruire la Sinistra  attraverso azioni di governo di Sinistra.
Ecco  perchè spero che la bandiera del PD inizi a sventolare sui guai, sulla  monnezza, sugli ingorghi, sulle vie dei sassi ingombre di auto e  cemento, sui giovani e le loro notti alcoliche, per proporre soluzioni  e, dato che qui siamo governo, metterle in pratica.
Una alla volta.
E, spero, si faccia lo stesso a livelli più alti di quelli della mia campagna elettorale per una Città Differente.
Prendiamo posizione, tutti quanti. Su tutto.  La differenza la faranno i risultati, altrimenti, lamentarsi di  clientele, inefficienze ed occasioni sprecate è un giochino peggio che  sterile, ma suicida.
Qui, un mattoncino costruttivo, c'è.
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