"Ahi, sob, strasob, vergogna, scappiamo, italiani deficienti, no, sono più deficienti i nostri dirigenti, emigriamo, lo dicevo io che Bersani è una schiappa!"
Insomma, il quadro è chiaro. Grida e stridor di denti tra il popolo del PD, almeno quello che scrive sul web.
Ma, anche tra chi sul web non scrive, lo sconforto è più o meno dello stesso tenore.
Per prima cosa i militanti, la base, iscritti e simpatizzanti, se la prendono con Bersani.
E si pentono di non aver messo Renzi al suo posto.
Poi, se la prendono col resto della dirigenza, quelli che hanno bloccato il rinnovamento, quelli che hanno selezionato le liste, quelli che hanno deciso quella specie di linea ed organizzato la campagna elettorale e poi giù, giù, fino agli ultimi livelli della catena di comando.
Anzi, dato che mi fischiano le orecchie da Lunedì, confido di essere pure io tra i destinatari di cotanti improperi.
Che dire, tutto vero eh.
Ci mancherebbe altro, ci mancherebbe.
Con poca modestia devo confessare di aver, tutto sommato, azzeccato il risultato finale della campagna elettorale.
Credevo che M5S avrebbe preso di più, che il PD parecchio di più ed il PDL molto meno, ma un Senato ingovernabile mi era sembrato l'unico output possibile date le circostanze.
Quali circostanze?
Quelle di cui sopra: una dirigenza refrattaria al rinnovamento senza se e senza ma, paralizzata dai giochi di potere interni, incapace di esprimere una visione di futuro da proporre al Paese.
Il resto sono ovvietà.
E restiamoci, alle ovvietà.
Avete presente la campagna elettorale del M5S?
Credete che sia stata fatta solo online?
M5S ha vinto senza disporre di buoni dirigenti perchè dispone di ottimi militanti.
Capaci di lavorare duramente, anche fisicamente, per la propria causa.
Di percorrere strade e piazze con fede e buona volontà.
Questo l'ho detto e ripetuto più volte.
Non ho avuto modo di partecipare direttamente alla campagna elettorale e mi sarei sentito molto a disagio a farlo in condizioni di continua ed univoca demonizzazione dell'avversario, Papy o grillino che fosse.
I temi del lavoro e del futuro, un futuro di relazione, non li ha toccati praticamente nessuno.
Quindi, in pratica, punto e a capo?
No.
Capitolo Chiuso.
Bersani si deve dimettere, primo di una lunga teoria di nomi di responsabili.
Serve un congresso urgente, straordinario, immediato.
Che promulghi regole semplici e trasparenti per un massiccio rinnovamento dei quadri dirigenti.
Questo, tuttavia, non basta.
Sono ovvietà.
Non è nemmeno lontanamente sufficiente.
Restiamo all'ovvio, visto che oltre non sappiamo andare.
Anche se meno piacevole per le prefiche del momento.
La base.
La base del Partito Democratico si spezza da mezzo a mettere un banchetto per strada?
A spendere dieci euro per avere diritto di voto nelle elezioni degli organi direttivi locali?
La base del Partito Democratico agisce fisicamente per cambiare i dirigenti che giudica incompetenti, disonesti, inetti, inadeguati?
Se va bene lo scrive su Facebook o ne ride con Crozza.
Restiamo all'ovvio.
Bersani non ce lo vedo fare governissimi con il Papy.
Il Padrone di M5S ha detto che la fiducia ad un governo di minoranza PD non la vota, quindi non ci potrà essere, a rigore, alcun governo di alcun tipo, nemmeno per cambiare la legge elettorale.
Le elezioni 2013, secon edition, sono l'evento più probabile.
Ora che tutto è stato spazzato via, ora che solo il Papy trionfa sulle macerie (perchè il Papy trionfa automaticamente per il fatto di esser vivo), verrà mai in mente ad un congruo gruppo di militanti e simpatizzanti PD che se il PD non si autorinnova dovranno rinnovarlo loro?
Che è solo la loro buona o cattiva volontà a fare la differenza nelle prossime, vicine, imminenti, Elezioni Politiche?
Avrà, un milioncino di italiani, voglia di tesserarsi e cacciare la classe dirigente inetta del Partito Democratico e portare il PD prima alla Vittoria e poi al Governo di questa Terra Meravigliosa, Brutto Paese ? (cit.)
Riusciranno i nostri eroi...